Sammy Basso, l’amico Riccardo: “Se n’é andato in una giornata festa”
Sammy Basso morto in un ristorante di Asolo, era a cena con la famiglia e gli amici
Sammy Basso, il 28enne malato di progeria più longevo del mondo, è morto ieri sera poco prima delle 23, mentre era al ristorante Villa Razzolini Loredan di Asolo (Treviso) dove aveva cenato con la sua famiglia e alcuni amici. Immediato l’arrivo sul posto di un ambulanza del Suem 118, ma tutti i tentativi dei sanitari di rianimarlo sul posto si sono rivelati vani, in quanto Sammy era già morto e poco dopo il medico non ha potuto far altro che constatarne l'avvenuto decesso.
Due giorni fa, Sammy Basso, che era nato a Schio ma viveva a Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, era stato premiato alla Scuola Grande di San Rocco a Venezia, nell’ambito del XIV premio giornalistico Paolo Rizzi per il suo impegno nella diffusione della conoscenza della rarissima malattia che aveva e per la promozione della ricerca scientifica.
"Sammy Basso se ne è andato nello scenario migliore possibile, era in una giornata di festa tra noi amici, senza soffrire. Noi non possiamo fare altro che continuare sulla strada che ci ha segnato per portare avanti il suo messaggio di vivere la vita: lui l'ha fatto ampiamente", afferma all'Adnkronos Riccardo Zanolli, vice-presidente dell'Associazione italiana progeria Sammy Basso e amico inseparabile, dai tempi del liceo, del 28enne.
In una nota l'Associazione italiana progeria Sammy Basso sottolinea che "Sammy Basso si è spento ieri sera 5 ottobre, all’improvviso, dopo una giornata di festa circondato dall’affetto di chi gli voleva bene. Siamo profondamente grati del privilegio di aver condiviso una parte del nostro viaggio con lui. A tutti noi ha insegnato che, sebbene gli ostacoli della vita a volte possano sembrare insormontabili, vale la pena viverla con pienezza". "A nome della famiglia, degli amici e dell’Associazione italiana progeria Sammy Basso ringraziamo tutti per la vicinanza manifestata - conclude - Data e luogo del funerale verranno comunicati nei prossimi giorni. Nel rispetto del nostro dolore, chiediamo gentilmente di concederci la riservatezza in questo difficile momento".
Cronaca
Inchiesta Perugia, La Verità: “Gli atti su Gravina...
Nessun complotto a danno del presidente della Figc, il fascicolo contro di lui è stato aperto a Roma su indicazione del procuratore Melillo
L'inchiesta su Gabriele Gravina, già presidente della Lega Pro, è stata trasmessa a Roma direttamente dal procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo. "Un'azione che certifica che l'indagine esplorativa del Gruppo Sos della Direzione nazionale antimafia, all'epoca guidata dal luogotenente della Guardia di finanza Pasquale Striano, finito sotto inchiesta a Perugia insieme all'ex pm Antonio Laudati (nel frattempo andato in pensione), non era un'attività di dossieraggio", ricostruisce La Verità. Tant'è, viene spiegato nell'articolo pubblicato oggi, "che la Procura di Roma ha subito aperto un fascicolo che ha prodotto una recente richiesta di sequestro preventivo da 140.000 euro che ha diviso i giudici. Il gip, infatti, non l'ha accolta e la Procura ha fatto ricorso al Riesame. Proprio al Riesame è stato depositato un approfondimento delegato dal pm di Piazzale Clodio Maria Sabina Calabretta al Nucleo di Polizia valutaria della Guardia di finanza che si è concentrato 'sulle modalità con le quali Gravina avrebbe più volte simulato la vendita di una collezione di libri antichi di sua proprietà facendo ricorso a contratti d'opzione a titolo oneroso, per giustificare formalmente la retrocessione di parte della somme pagate annualmente dalla Lega Pro in favore della Igs Ltd'". Ricostruzione che conferma le scoperte della Verità e "che smonta l'ipotesi del complotto ventilata da Gravina".
"Il contratto al centro dell'attività investigativa - si legge sul quotidiano - è stato firmato il 16 ottobre 2018, coincidenza, un giorno prima delle dimissioni di Gravina. E ci sarebbero delle 'somme', secondo la Guardia di Finanza, che 'sarebbero retrocesse a Gravina quale utilità garantita a fronte del patto corruttivo'. Si tratta di un accordo quinquennale (scadenza al 30 giugno 2023) per un corrispettivo di 250.000 euro per ogni stagione sportiva, ovvero 1.250.000 euro per le cinque stagioni. E i risconti, proprio come aveva svelato la Verità, gli investigatori li avrebbero cercati nel carteggio tra la vicesegretaria della Lega Pro Chiara Faggi e Caterina Cameli della Isg (nominativo che compare tra quelli ricercati da Striano nelle banche dati)".
La Isg, secondo la ricostruzione dei finanzieri, "avrebbe 'corrisposto a Gravina le somme promesse attraverso un contratto di consulenza con una società londinese, la Ginko, che aveva opzionato una collezione di libri storici posseduti da Gravina e valutati 1 milione di euro'". La Verità ricostruisce quindi i movimenti bancari: gli inquirenti "si sono concentrati su sette bonifici ricevuti dal manager da due diverse società straniere per un totale pari a 320.000 euro".
Cronaca
Bari, assalto a due furgoni portavalori con esplosioni di...
"Una tragedia mancata per poco", è il commento
Due furgoni portavalori sono stati assaltati e rapinati stamane sulla strada statale 96, nel tratto fra Mellitto e Altamura, in direzione di Altamura, in provincia di Bari. Secondo la prima ricostruzione, i banditi hanno fatto esplodere delle bombe e dopo aver prelevato il bottino hanno dato fuoco ai mezzi. Risultano illese le guardie giurate che erano a bordo. La strada è bloccata, mentre indagano i Carabinieri del posto.
"Questa mattina abbiamo assistito all'ennesima tragedia mancata per poco, un assalto ai furgoni portavalori realizzato addirittura con l'esplosione di due bombe mentre gli equipaggi erano all'interno. Solo per una fortunata coincidenza le guardie giurate coinvolte non hanno perso la vita. È l'ennesimo segnale di un livello di criminalità violenta e disposta anche a far vittime pur di realizzare queste rapine''. Così in una nota Marco Dell'Anna, segretario generale della Uiltucs Puglia. ''Siamo stanchi di dover registrare periodicamente questi assalti senza avere alcuna risposta dalle istituzioni che pure puntualmente coinvolgiamo - ha dichiarato - sono anni che chiediamo più presenza delle forze dell'ordine per bonificare un territorio evidentemente sfuggito al controllo dello Stato. Eppure le tratte dei furgoni porta valori sono preventivamente comunicate alla Questura. Abbiamo chiesto più volte alla Prefettura di Bari di essere convocati per esporre le nostre ragioni e condividere misure e interventi atti a garantire maggiore sicurezza''.
Secondo Dell'Anna, ''qui non siamo più da tempo di fronte a un rischio fisiologico all'attività svolta - ha sottolineato - ma ci scontriamo con un livello di criminalità organizzata e preparata a vera e propria guerriglia urbana e paramilitare. Nelle prossime ore annunceremo un sit in di protesta nei pressi della Prefettura, la tutela della sicurezza e dell'incolumità di questi lavoratori deve rappresentare una priorità per il territorio e tutte le istituzioni. Questi assalti mettono a serio rischio la vita dei lavoratori e degli stessi cittadini. Noi non vogliamo essere spettatori passivi della prossima tragedia''.
Cronaca
Welfair 2024, territorio ospedali e cronicità i temi del...
Annunciata anche l’apertura imminente di 5 nuovi ospedali in Lazio
La connessione fondamentale tra sanità e territorio, due concetti legati indissolubilmente dal Pnrr e l’apertura imminente di 5 nuovi ospedali nel Lazio sono tra i temi affrontati oggi nel corso della prima giornata di Welfair, la Fiera del fare Sanità, organizzata da Fiera Roma ed Experience - Fare Sanità in collaborazione con Ltm&Partners e IdeaGroup che, nel corso dei 3 giorni di manifestazione che raggruppa i più importanti protagonisti della sanità dando loro la possibilità di confrontarsi, ampliare i loro orizzonti, conoscere e indirizzare le prospettive del Servizio sanitario nazionale.
Dopo i saluti istituzionali di Fabio Casasoli, amministratore unico Fiera Roma - si legge in una nota - ha preso la parola Pietro Piccinetti, vice presidente di Aefi, l’Associazione esposizioni e fiere italiane, il quale ha sottolineato quanto sia strategico per le aziende partecipare alle fiere ricordando come, secondo il rapporto Prometeia-Aefi, la crescita generata negli ultimi 10 anni dalle imprese che hanno partecipato alle manifestazioni fieristiche internazionali sia stata quasi doppia rispetto al trend generale dei comparti di riferimento. Per la Regione Lazio, Fabio De Lillo, direttore generale della Direzione regionale ‘Coordinamento delle attività strategiche delle spese farmaceutiche’, ha annunciato l’apertura imminente di 5 nuovi ospedali - il nuovo Umberto Primo, Tiburtina, Latina, Rieti Acquapendente e l’Ospedale del Golfo - ma anche il progetto di Roma Cardio Protetta con 350 nuove apparecchiature come defibrillatori di ultima generazione in grado di geolocalizzare all’istante un paziente in difficoltà. Obiettivo della Regione Lazio è quello di incentivare i medici a restare, in primis tramite un piano assunzionale da 665 milioni di euro che porterà in media un 17% in più di presenze nella sanità, con 14 mila persone da qui al prossimo anno in tutti i settori sanitari, dagli operativi agli amministrativi, passando per medici, infermieri e tutte le professioni sanitarie.
Come ha ricordato Enzo Chilelli Coordinatore del Comitato Scientifico di Welfair: “L’obiettivo della manifestazione è proprio questo, ovvero far diventare le buone pratiche esistenti delle prassi consolidate, ma non solo, l’altro obiettivo principale è dimostrare che il nostro tessuto industriale nazionale può diventare in qualche modo un volano di sviluppo. I governi regionali si trovano di fronte a sfide molto impegnative, dal nuovo piano sanitario internazionale al riordino della sanità integrativa, passando per l’accesso alla medicina di base, il Dm, il Pnrr e la sua applicazione. Di questo discutiamo a Welfair 2024, sperando, senza presunzioni, di trovare delle soluzioni”. Sulla prevenzione è intervenuto Giovanni Scapagnini, Neuroscienziato e Coordinatore scientifico di Welfair: “La prevenzione non ha mai generato un vero mercato e come tale non è mai stata venduta in maniera adeguata. Il problema oggi è quello di comunicare la buona scienza e le buone pratiche alla gente, perché la vera missione è colpire la coscienza di ognuno di noi. In una società che invecchia è la cultura dell’invecchiamento che deve cambiare”.
Con i cambiamenti nella funzione e il ruolo del direttore generale - Dlgs 502/92 e al Dlgs 229/99 - si è aperto un ambito dove non solo possono mantenere, ma addirittura espandere la loro autonomia di scelta: l’ambito dell’innovazione organizzativa soprattutto per quanto attiene l’assistenza territoriale e l’integrazione ospedale-territorio. Tra i numerosi direttori generali presenti al dibattito, è intervenuto anche Marco Mattei, capo di gabinetto del Ministero della Salute che ha affrontato il tema della funzione organizzativa delle aziende e il ruolo delle direzioni generali, esprimendo la volontà del ministero di valorizzare il ruolo e le funzioni del direttore generale ritenute strategiche per garantire la trasformazione organizzativa richiesta alle aziende del pnrr e dal dm 77.
Al vertice della Sanità del Comparto Difesa e sicurezza, protagonisti sono stati i medici affrontando tematiche come formazione, scuole di specializzazione, corsi di medicina generale e di previdenza. La sanità militare e il comparto difesa e sicurezza rappresentano un’eccellenza della nostra sanità non solo come sostegno nella quotidianità, ma in prima linea negli scenari di crisi internazionale, al fianco delle persone in quanto individui al di là della loro appartenenza.
Sul panorama della gestione delle malattie croniche in Italia, la recente bozza del Piano nazionale della cronicità 2022 - si è ricordato - rappresenta un passo significativo verso un approccio più integrato ed efficace promuovendo la prevenzione, la diagnosi precoce, la continuità delle cure e l’adozione di tecnologie innovative come la sanità digitale e la telemedicina. Solo per citare alcuni dati: su circa 4 milioni di non autosufficienti, 1 milione conta sulla badante, 300.000 sono nelle Rsa, 1 milione e mezzo ha l’indennità di accompagnamento (senza che si sappia come viene realmente spesa), mentre 2 milioni e mezzo di soggetti non ricevono servizi perché non appartengono a nessun flusso. L’obiettivo deve essere quello di raggiungere anche loro, in primis servendosi del territorio, del contributo fondamentale che può arrivare dai comuni. Un filo conduttore che lega il centro alla periferia mediante l’educazione terapeutica, partendo dagli studi nella pratica, dalle esperienze del medico, ai bisogni del paziente. Nel tavolo ‘Update on scientific approach to Healthy aging’, coordinato dal professor Salvatore Di Somma, docente di Medicina interna e direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Emergenza dell’Università Sapienza di Roma, si è discusso del ‘segreto’ della longevità del Cilento, regione dove gli anziani sono biologicamente molto più giovani che altrove. Malattie frequenti nell’anziano come l’infarto miocardico o il tumore sono rarissimi, la demenza senile, in particolare l’Alzheimer, è praticamente sconosciuta e nessuno ha mai avuto un problema di depressione o di ansia.
Sulla questione indaga lo studio “Ciao” (C.ilento I.nitiative on A.ging O.utcomes), un progetto che coinvolge le Università di San Diego California Usa, Sapienza di Roma, Lund di Malmoe Svezia, Waltraut Bergmann Stiftung di Berlino e il Great Italy (Global Research on Acute Conditions team). La ricerca per identificare il ‘fattore X’ (in particolare gli elementi nutrizionali) che rende questa longevità in salute possibile è ancora in corso, ma il candidato numero uno sembrerebbe essere l’olio extravergine di oliva del Cilento. E ancora, in un paese come l’Italia in cui i 2/3 degli ospedali sono stati costruiti intorno agli anni ’40 ha senso domandarsi come sarà l’ospedale del futuro, che dovrà anche contribuire a ridisegnare il Ssn nel suo complesso. Per questo sarà smart – con interconnessione dei dati, telemedicina, assistenza da remoto, robotica, automazione, come l’Humanitas di Rozzano – e green. Gli ospedali saranno cioè poco energivori e poco inquinanti: si pensi a questo proposito che le strutture sanitarie sono responsabili del 5% delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Come fa già oggi il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico occorre pensare all’analisi dei consumi, a come migliorare il ciclo dei rifiuti, il 50% dei quali viene dalle sale operatorie. In prospettiva sarà addirittura un ospedale ‘senza mura’, perché gran parte delle prestazioni si svolgeranno a domicilio, mentre la struttura sanitaria sarà destinata solo all’acuzie. Sarà costruito con materiali innovativi, ad esempio antibatterici o antivirali per ridurre le infezioni.
Uno spazio particolare è stato dedicato al Fse, strumento potentissimo che permette di snellire innumerevoli processi burocratici e garantire una maggiore qualità delle prestazioni mediche fornite. Per l'applicazione concreta nell'attuare il Fse ci sono due sfide. La prima è la protezione della privacy relativa ai dati che vengono raccolti e la seconda è relativa al consenso che le persone devono rilasciare per consultare il fascicolo. Allo stato attuale, la percentuale di chi consulta il Fse è bassissima e c'è pochissima informazione anche da parte degli operatori medici. Attualmente la compilazione del Fse da parte dei medici è obbligatoria, ma non è prevista alcuna sanzione nel caso in cui la compilazione non venga effettuata. Ciò a cui bisogna arrivare è una vera e propria digitalizzazione, di cui il primo promotore sarà Agenas. Il secondo, e non meno importante, passo sarà avviare un processo di formazione per preparare medici e popolazione.
Oggi si è svolta anche la cerimonia di consegna della prima edizione del Premio Michele Leonardo Lo Tufo, un prestigioso riconoscimento intitolato a una figura di rilievo nella pubblica amministrazione e nell’innovazione sanitaria. I riconoscimenti sono stati assegnati all’Ospedale Niguarda, a Daniela Donetti, Direttrice Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea di Roma, e Giuseppe Quintavalle, Commissario Straordinario della ASL Roma 1, a Soresa per il progetto Sinfonia e alla ricercatrice e immunologa Chiara Agrati.
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