La Lazio batte 2-1 in rimonta l’Empoli e aggancia la Juve al terzo posto
Allo stadio Olimpico i biancocelesti vanno sotto per il gol di Esposito ma ribaltano la partita con Zaccagni e Pedro
La Lazio batte 2-1 in rimonta l'Empoli, chiude una settimana perfetta con tre vittorie in tre partite e sale al 3° posto in classifica agganciando la Juventus a quota 13. Prima sconfitta in campionato invece per i toscani che restano fermi all'ottavo posto insieme all'Atalanta con 10 punti. Tra le mura amiche dello stadio Olimpico i biancocelesti vanno sotto per il gol di Esposito al 9' ma la ribaltano con Zaccagni, a segno al 4' di recupero del primo tempo, e Pedro al 39' della ripresa. Al 5' del secondo tempo Castellanos si fa parare un rigore da Vasquez.
La partita
La squadra di casa parte in attacco e si rende pericolosa già al 2': bella combinazione al limite dell'area tra Zaccagni e Dia, che si scambiano la palla nello stretto, il passaggio di ritorno dell'azzurro per l'ex Salernitana è un po' lungo ma mette ugualmente in apprensione la difesa dell'Empoli che concede subito il primo corner. Al 6' Guendouzi apre a destra per Lazzari, libero di prendere campo e poi crossare a centroarea. Zaccagni di testa la gira ma colpisce male, quasi con la spalla e palla a lato. All'8' ancora Lazio, sull'asse Lazzari-Zaccagni. Nuovo cross dalla trequarti destra, Zaccagni stavolta ci va in rovesciata. Palla però colpita male anche in questo caso e l'azione sfuma. Al 9' al primo affondo la squadra toscana passa in vantaggio. Pezzella avvia l'azione, scambia con Solbakken e da sinistra crossa in mezzo. Esposito salta sovrastando Romagnoli e di testa manda in porta, Provedel è sfortunato e scivola proprio in quel momento, guardando la palla entrare senza poter far nulla.
Al 14' la reazione della Lazio. Punizione dalla fascia destra, posizione molto defilata. Isaksen se ne incarica e con il sinistro cerca ugualmente la porta, con un tiro diretto verso il primo palo. Vasquez è bravo a proteggerlo con un intervento a terra. Al 22' Zaccagni parte da sinistra, si accentra una volta arrivato sulla trequarti e cerca il tiro da fuori, palla alta. Al 23' Castellanos viene incontro sulla trequarti per ricevere palla, si gira immediatamente e scarica un destro fortissimo in porta. Vasquez è un po' sorpreso e devia sopra alla traversa come può. Al 26' occasione per gli ospiti: Tavares sbaglia in uscita, Gyasi recupera e avvia la ripartenza dell'Empoli, che con tre passaggi arriva a servire Anjorin che dal limite prova a piazzarla col destro a giro, palla a lato ma non di molto. Al 36' la Lazio perde Lazzari per un problema muscolare, entra Marusic.
Al 40' bella accelerazione di Isaksen che a destra scatta, arriva alla linea di fondo e ingaggia un duello con Viti che prova a chiuderlo. Nuovo scatto del laziale che riesce a entrare in area, con Viti che rischia tantissimo intervenendo da dietro e sporcandogli il pallone. Al 44' capitolini vicini al pari: Castellanos tra le linee riceve palla e con un bel filtrante nello spazio lancia Isaksen verso la porta, il suo diagonale incrociato con il destro si spegne a lato. Al quarto minuto di recupero arriva il pari: cross da sinistra di Tavares e Zaccagni di testa la gira alla perfezione superando Vasquez.
Al 5' della ripresa Ayroldi assegna un rigore alla Lazio, ripartenza di Tavares, che serve in mezzo all'area Dia, Pezzella ingannato da una finta dell'attaccante biancoceleste lo prende in pieno. Dagli 11 metri Castellanos si fa parare la conclusione da Vasquez. Al 9' giallo per Castellanos che entra duro sul piede di Ismajli. Al 20' doppio cambio per D'Aversa: Ekong e Henderson per Anjorin e Fazzini. Al 28' primo cambio per Baroni con Pedro al posto di Isaksen. Al 33' ammonizione per Gyasi che mette giù Zaccagni che ripartiva a metà campo. Al 35' proprio l'ex Verona è pericoloso: stoppa, si aggiusta la palla e calcia immediatamente, tiro a lato alla sinistra di Vasquez.
Al 39' il neo entrato Pedro decide il match: Castellanos lo serve in profondità in area, sul versante destro, lo spagnolo stoppa e poi scarica un destro impressionante che sbatte sulla parte inferiore della traversa ed entra in porta. Al 41' triplo cambio nella Lazio. Fuori Tavares, Dia e Zaccagni, entrano Noslin, Castrovilli e Luca Pellegrini. Nel recupero doppia chance della Lazio nel giro di pochi secondi, entrambe ispirate da Guendouzi. Prima serve davanti alla porta Castellanos, che gira a colpo sicuro e trova la risposta di Vasquez, con il piede, poi appoggia per Castrovilli, destro da fuori a lato.
Sport
Champions, Lille-Juventus 1-1: Vlahovic risponde a David
Entrambe le squadre salgono così a quota sette punti in classifica
La Juventus pareggia 1-1 contro il Lille nel match in programma oggi 5 novembre per la quinta giornata della Champions League. Entrambe le squadre salgono così a quota sette punti nella classifica. David sblocca il risultato al 27' sfruttando un assist di Zhegrova, mentre Vlahovic dal dischetto al 60' realizza la rete del pareggio per la squadra di Thiago Motta.
La partita
Avvio di gara molto divertente e pieno di capovolgimenti di fronte con alcune interessanti occasioni da gol e una rete annullata per parte. Al 9' Castro impegna Singo sulla linea di fondo poi la palla arriva a Miranda che da posizione defilata calcia forte senza centrare lo specchio della porta. Al 14' risponde il Monaco con Embolo che si libera con una magia in area di rigore incrocia sul palo lontano ma Skorupski devia sul palo con un grande intervento. Passano dieci minuti e, dopo una chance per Fabbian, al 19' arriva l rete annullata al Monaco: Singo commette fallo su Skorupski, ostacolandolo e impedendogli di intervenire sul cross. Poi lo stesso portiere rossoblu si salva in altri due interventi su Golovin e Akliouchei. Al 41' viene annullato un gol a Castro che aveva trovato una grande conclusione in diagonale.
La ripresa sempre ad alto ritmo, con il Bologna che prova a chiudere ogni spazio al Monaco ma non riesce a passare. Al 55' Posch trova una bellissima palla per Fabbian che conclude sul primo palo ma respinge Majecki. Al 72' Orsolini in acrobazia calcia alto sopra la traversa. All'86' la doccia fredda con Kehrer che supera Skorupski. I rossoblù perdono 1-0 e si fermano a un solo punto in quattro gare, nella zona che comporterebbe l'eliminazione dalla competizione dopo il maxi-girone.
Sport
Real Madrid-Milan 1-3, impresa rossonera in Champions League
Il Diavolo passa con Thiaw, Morata e Reijnders
Il Milan vince per 3-1 sul campo del Real Madrid oggi, 5 novembre, nel match valido per la quinta giornata della Champions League. Rossoneri sempre avanti, prima con Thiaw e poi con Morata, dopo il momentaneo pari di Vinicius su rigore. Poi il tris di Reijnders nella ripresa stende i blancos di Ancelotti. Con questo successo il Milan si porta a 6 punti raggiungendo proprio il Real che dopo il duro ko nel Clasico con il Barca trova una sconfitta dolorosa, sempre in casa, in Champions League.
La partita
Ancelotti per sfidare il suo passato fa un solo cambio rispetto al Clasico perso con il Barcellona: fuori Camavinga, dentro Modric per dare maggiori geometrie in mezzo al campo. In attacco Vinicius e Mbappé, con Bellingham sulla trequarti. Fonseca, invece, punta su Morata prima punta, ma ripropone Leao a sinistra, mentre a destra c'è Pulisic con Reijnders in mezzo. Fofana-Munsah la cerniera di centrocampo, ed Emerson sulla corsia di destra.
Inizia bene il Real e al 3' conclusione potente da posizione defilata di Mbappè ma la palla esce di poco a lato. Poco dopo ancora il francese protagonista sul cross di Vinicius, ma da pochi passi manca il pallone. Il Milan si copre e riparte e all'11' Leao arriva sul fondo e crossa ma la deviazione di Rudiger manda in angolo. E i rossoneri al 12' passano, sull'angolo svetta Thiaw e di testa batte Lunin per l'1-0. Reazione rabbiosa del Real e al 13' Mbappè arriva a tu per tu con Maignan, ma calcia forte e il potriere con un braccio devia. Un minuto dopo ci prova Vinicius ma la conclusione del brasiliano viene bloccata a terra dal portiere del Milan.
La pressione dei padroni di casa si fa sempre più importante e al 23' arriva il pari: numero di Vinicius in area con Emerson che ingenuamente lo tocca e mette a terra. E' calcio di rigore che il brasiliano con uno scavetto non sbaglia a fa 1-1. Il Milan però non arretra e al 30' Theo Hernandez mette i brividi al Real con una conclusione potente dal limite, ma una deviazione di Miliato manda la palla in angolo. Al 31' Reijnders calcia di potenza ma Lunin respinge ancora. La squadra di Fonseca continua a trovare spunti interessanti in avanti e al 39'raddoppia: Leao controlla in area, si gira e conclude, Lunin respinge ma si avventa sul pallone Morata che insacca il gol del 2-1 rossonero.
Ad inizio secondo tempo due cambi per Ancelotti, entrano Brahim Díaz e Camavinga, con Vincius ora largo a sinistra. Al 48' gran palla di Modric, ma sinistro alle stelle di Bellingham. Il Real stenta e il Milan al 52' va vicino al tris: cross perfetto di Emerson per il colpo di testa di Leao che trova il grande riflesso del portiere merengues. La squadra di Ancelotti manovra per cercare spazi ma concede possibilità al Milan in avanti. Al 56' contropiede in campo aperto di Pulisic che al limite tocca per Leao che conclude su Militao. Ancelotti sprona i suoi con Mbappè che cerca ancora il gol e al 62' calcia al lato da ottima posizione.
Poco dopo sempre il francese in spaccata manda fuori. Real però nervoso e Milan pronto ad approfittarne. Al 70' Morata ancora protagonista, tocco con il tacco sul cross di Pulisic e palla che si stampa sul palo esterno. Al 73' il Milan cala il tris: contropiede fulminante di Leao, ingresso in area a servizio per Reijnders stoppa e batte Lunin di potenza per il 3-1. Il Real non ci sta e si getta in avanti. All'81' trova il gol della speranza con Rudiger ma l'arbitro dopo il controllo al var annulla per una posizione di fuorigioco di Rodrygo. All'88' Lunin salva il Real sulla conclusione ravvicinata di Loftus-Cheek, poi all'89' il colpo di testa di Vinicius finisce a lato e al 90' miracolo di Maignan sul colpo di testa di Diaz da due passi con un riflesso pazzesco.
Sport
Colavita vince il Campionato Italiano GT Endurance con la...
Il giovane pilota, il più giovane di sempre a esordire nell'EuroNascar, si è raccontato all'Adnkronos
Aspettando il Mondiale costruttori di Formula 1, c'è già una Ferrari che esulta. È quella di Leonardo Colavita, giovane pilota che ad appena 19 anni ha trionfato, insieme ai compagni di squadra Simone Riccitelli e Christoph Ulrich, nel Campionato Italiano GT Endurance con la sua Ferrari 488. "In griglia ero talmente concentrato che non ricordo nulla della partenza, né chi avevo intorno né chi mi è venuto a salutare e ad augurare buona fortuna. Alla fine ho rilasciato un anno di pressione e fatica, la gioia è stata liberatoria" lo racconta all'Adnkronos proprio Colavita, già diventato nel 2021 il più giovane pilota ad aver mai esordito in EuroNascar.
"Il Campionato GT Endurance si compone di quattro gare da tre ore l'una, in cui tre piloti si danno il cambio in altrettanti pit stop", spiega Colavita, "questa era la mia seconda partecipazione e finalmente sono riuscito a riscattare il campionato dello scorso anno, dove abbiamo perso all'ultima gara". Proprio la delusione del 2023 è servita per trarre insegnamento e migliorare: "Ricordo bene quella gara, è stata disastrosa, ci è finita la benzina proprio negli ultimi giri quando eravamo in testa. Quest'anno invece avevamo faticato un po' in qualifica e poi ho avuto un piccolo incidente in partenza. La partenza è fondamentale, e bisogna fare attenzione a non farsi coinvolgere in incidenti che possano precludere la gara", racconta Colavita, "fortunatamente sono riuscito a rimontare, ma poi al mio compagno è esplosa una gomma e siamo dovuti rimanere fermi per 14 giri. Alla fine però siamo riusciti a finire la gara e i nostri rivali non sono arrivati primi, quindi abbiamo conquistato i punti che ci servivano per vincere il titolo".
Colavita ha una storia particolare. Nato a Roma, è cresciuto negli Stati Uniti e l'Italia l'ha riabbracciata soltanto per correre l'EuroNascar. Oggi vive a Boston e studia "management": "Durante il periodo scolastico non ci sono gare, ma non smetto mai di allenarmi. Oltre agli esercizi fisici ci sono le ore da passare al simulatore per studiare i circuiti e le attività commerciati legate allo sviluppo della macchina". E in futuro il sogno è chiaro: "Il mio grande obiettivo è vincere la 24 Ore di Le Mans".