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Esattamente sessanta anni fa veniva inaugurato l’asse portante della rete autostradale del nostro Paese. La A1, la regina viarum, veniva aperta al traffico e con lei la nostra penisola diventava più unita, i tempi di percorrenza da Sud a Nord, attraverso la Capitale, passarono da due giorni di viaggio a solo sei ore.
Pensate che la costruzione dell'intero tragitto, circa 800 chilometri, fu fatta in appena 8 anni.
Il traffico della A1 in sessant’anni è cresciuto del 460% e con esso si è potenziato anche il suo tracciato, solo negli ultimi venti anni sono stati realizzati ben 195 km di ampliamenti di cui 45 fuori sede.
Gli investimenti e manutenzione dal 2020 solo per l’A1 è pari a circa 2,3 Mld di euro.
“La storia dell’Autostrada del Sole - afferma l’Amministratore delegato del Gruppo Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi - ci insegna che per compiere una simile impresa è necessario costruire capacità industriale con coraggio e lungimiranza, guardando al futuro della nuova mobilità e delle generazioni di domani. Nel 2024 ricorrono i cento anni della A8, la prima autostrada del mondo, e il sessantesimo della più grande opera mai costruita in Italia, l’A1. Ma per Autostrade per l’Italia questo è anche l’anno dei record: dai volumi di traffico, arrivati a 5 miliardi di chilometri percorsi, agli investimenti sulla rete nazionale pari a 2 miliardi di euro messi a terra in dodici mesi. Continuiamo a lavorare con determinazione ogni giorno per rigenerare la rete autostradale, ispirandoci ai grandi del passato che costruirono questa infrastruttura strategica che, ancora oggi, è l’asse portante del sistema socioeconomico nazionale”.
L’Autostrada del Sole si contraddistingue anche per lo sviluppo digitale della mobilità, due numeri per fare capire di cosa si parla: in 100 km di smart road sono stati predisposti con l'installazione di 15.000 apparecchi di luci a led e ben 48 milioni di metri quadrati di asfalto drenante posato.

Motori
BYD Atto 2: il nuovo B-SUV elettrico compatto


BYD Atto 2 si presenta a Torino con un design moderno e tecnologie all’avanguardia. Basata sulla piattaforma e-platform 3.0, è lunga 4,31 metri, larga 1,83 metri e alta 1,65 metri, con un passo di 2,62 metri che garantisce un abitacolo spazioso.
La BYD Atto 2 integra la Blade Battery da 45,1 kWh, con tecnologia Cell-to-Body, che migliora stabilità e sicurezza. Il motore elettrico da 130 kW (177 CV) assicura un’accelerazione 0-100 km/h in 7,9 secondi e una velocità massima di 160 km/h.
L’autonomia è di 312 km (WLTP) e 463 km in città. La ricarica DC da 65 kW permette di passare dal 10% all’80% in 37 minuti.
L’abitacolo è tecnologico e accogliente, con strumentazione digitale da 8,8” e infotainment da 10,1” o 12,8”, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto wireless. Presenti porte USB Type-C e A, oltre a un pad di ricarica wireless nella versione Boost.
La BYD Atto 2 parte da 29.990 euro (27.900 euro con offerta lancio). Nei prossimi mesi arriverà la versione Long Range, con autonomia fino a 420 km.
BYD Atto 2 – Prova su strada
Scattante, confortevole e insonorizzato, il compatto SUV elettrico eredita la tecnologia dei modelli premium del marchio cinese, puntando tutto su concretezza e sicurezza.
Il motore da 130 kW garantisce un'accelerazione notevole, mentre l’ampia suite di sistemi di assistenza alla guida offre al conducente e ai passeggeri un livello di sicurezza senza precedenti.
Tenuta e stabilità sono elevate, l’assorbimento delle sospensioni è efficace e il comfort acustico eccellente. Non c’è aspetto dinamico che non convinca: la BYD Atto 2 è un SUV maturo, pronto a conquistare il pubblico europeo.
La strumentazione è ben realizzata, completa e perfettamente visibile in ogni condizione di marcia e di luce.
Interessante la possibilità di ruotare, con un semplice comando, lo schermo del sistema di infotainment: una soluzione utile nei lunghi viaggi, in particolare quando si utilizza il navigatore satellitare, poiché amplia la profondità e la quantità di informazioni visualizzate.
Per l'occasione Alfredo Altavilla, Special Advisor di BYD Europe ha dichiarato:
“Malgrado il mercato europeo dell’auto stia vivendo un momento di riflessione per non dire negativo, l'impegno di BYD da un punto di vista di offensiva di prodotto è davvero massiccio. Noi quest’anno lanceremo 5 nuovi modelli in Europa con un marchio completamente nuovo in un settore premium, crediamo fortemente nell'ampliamento della gamma per conquistare nuovi clienti e crediamo soprattutto nel fatto che bisogna andare incontro ad un mercato che ancora non è totalmente pronto nell’accettare la sola alimentazione elettrica. Questa è la ragione per cui abbiamo sviluppato e stiamo introducendo in Europa un ibrido DM-i che consente autonomie bel superiori ai mille chilometri, Crediamo che questa flessibilità sia un pò la chiave con la quale BYD vuole conquistare il mercato europeo, nessuno integralismo in termini di scelta tecnologica ma flessibilità per venire incontro ai gusti del cliente”
Quali sono le caratteristiche principali di BYD?
“Quando si fa questa domanda al fondatore di BYD, Wang Chuanfu, la sua risposta è: BYD una tech company non un costruttore di automobili, continua Altavilla . Credo che la tecnologia che viene istallata a bordo delle nostre vetture dimostrano che effettivamente la tecnologia è l'asset più importante di BYD in questo momento. L’azienda ha oltre un milioni di dipendenti e ben 103.000 di questi sono ingegneri ed è un numero più che doppio rispetto al secondo concorrente di riferimento. Quando si producono 42 brevetti al giorno è chiaro che la tecnologia diventa un importante elemento di offerta dell’automobile, la sfida principale è poi quella di rendere questa tecnologia più accessibile possibile ai consumatori finali”.
Motori
Nissan accelera l’uso di acciaio verde per una...


Nissan Motor Co., Ltd. sta compiendo un importante passo avanti nella riduzione delle emissioni di CO2, ampliando l’utilizzo di acciaio a basse emissioni di carbonio prodotto in Giappone. Entro l'anno fiscale 2025, la quantità di acciaio verde impiegata nei suoi impianti sarà cinque volte superiore rispetto al 2023.
Questo investimento si inserisce nella strategia globale di Nissan per abbattere del 30% le emissioni di CO2 lungo l'intero ciclo di vita dei suoi veicoli entro il 2030, con l'obiettivo finale di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
Un ruolo chiave in questa transizione è affidato alla scelta delle materie prime, con particolare attenzione alla decarbonizzazione dell’acciaio.
Poiché l’acciaio costituisce circa il 60% del peso complessivo di un veicolo, il suo impatto ambientale è significativo.
L’impiego di acciaio verde consente di ridurre drasticamente le emissioni direttamente nella fase produttiva, adottando materie prime a basso contenuto di carbonio e passando da altiforni a carbone a impianti elettrici di nuova generazione.
Dal 2023, Nissan utilizza già l’acciaio Kobenable di Kobe Steel per alcuni modelli destinati al mercato giapponese
A partire dal 2025, introdurrà anche l’acciaio NSCarbolex Neutral di Nippon Steel Corporation, l’acciaio JGreeX di JFE Steel Corporation e le soluzioni a basse emissioni di CO2 di POSCO.
Questi materiali sono prodotti con il metodo del bilancio di massa, che consente una riduzione significativa dell’impronta di carbonio.
Nissan conferma così il proprio impegno per una mobilità più sostenibile, integrando materiali innovativi e strategie concrete per contribuire a un futuro più pulito, sicuro e inclusivo.
Motori
Royal Enfield svela la Shotgun 650, una vera limited edition


Royal Enfield ha annunciato il lancio della nuova Shotgun 650 in edizione limitata, frutto di una collaborazione esclusiva con ICON Motosports, brand iconico nel mondo dell'abbigliamento e degli accessori per motociclisti. Questo modello trae ispirazione dalla celebre custom Always Something di ICON, precedentemente esposta all’EICMA 2024 e al Motoverse 2024.
La nuova Royal Enfield Shotgun 650 rappresenta un vero tributo alla cultura custom, pensata per chi ama distinguersi.
Il design esclusivo combina dettagli sportivi ed elementi premium, tra cui:
• colorazione tricromatica con grafiche ispirate al mondo racing
• cerchi con finitura contrast cut oro e molle ammortizzatori blu
• sella rossa personalizzata con logo integrato
• specchietti bar-end
Royal Enfield Shotgun 650, 100 esemplari
Grazie alla sua anima ribelle, questa moto offre un'esperienza di guida adrenalinica, pensata per chi ricerca stile, carattere e prestazioni. La collaborazione tra Royal Enfield e ICON Motosports dimostra ancora una volta l’impegno della casa motociclistica nel promuovere la comunità custom globale, celebrando al tempo stesso il suo ricco patrimonio.
Per rendere questa collaborazione ancora più speciale, ogni Shotgun 650 ICON Edition verrà fornita con la giacca Slabtown Intercept RE firmata ICON. Questo capo esclusivo è realizzato in pelle scamosciata e tessuto, impreziosito da dettagli in pelle.
Adrian Sellers, Head - Custom & Motorsport di Royal Enfield, ha commentato: "La nostra collaborazione con ICON Motosports per la Shotgun 650 in edizione limitata dimostra le infinite possibilità di personalizzazione di questo modello. La 'Always Something' di ICON è un capolavoro, e siamo entusiasti di offrire alla nostra community la stessa passione e stile con questa edizione speciale."
Sarà prodotta in soli 100 esemplari e commercializzata nel Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Polonia, Grecia, Portogallo e Repubblica