Social network, Meritocrazia Italia: “Necessaria regolazione per giovani e giovanissimi”
Proposta la composizione di un Testo Unico Social network
"Si fa tanto discutere in questi giorni dell’opportunità di limitare l’accesso a internet ai minori. La riflessione sul tema è doverosa e necessaria e da anni Meritocrazia Italia preme sulla necessità di intervenire con una legislazione unitaria che possa salvaguardare più profili interpretativi". Così Meritocrazia in una nota dove spiega come: "Chi è minore non potrebbe accedere a determinati siti: a)si potrebbe imporre un controllo ai proprietari e gestori di piattaforme che per determinati siti “sensibili” dovrebbero effettuare controllo facciale ed inserimento codice fiscale, con allert; b) l’accesso per i minori, censiti con i cellulari anche tramite obbligo di autocertificazione dei genitori, dovrebbe consenti-re un accesso di max 30 minuti su tutti i siti; c) i filmati violenti o che incitano all’odio o alla discriminazione NON potranno essere pubblicati pena anche la reclusio-ne oltre una importante pena pecuniaria per i titolari delle piattaforme; d)si dovrebbe stipulare un protocollo tra il Governo e le Piattaforme on line che stabilisca i limiti, le modalità e le responsabilità inerenti alle pubblicazioni".
Meritocrazia Italia chiede "una necessaria regolazione della gestione e dell’uso dei social network, mettendone in evidenza (utilità, ma soprattutto) rischi e pericoli per giovani e giovanissimi". E aggiunge che "la prima responsabilità spetta alle famiglie, che devono vigilare e guidare i bambini nell’approccio alla tecnologia". Secondo Meritocrazia Italia "la verità è che il controllo diretto sui contenuti a cui i bambini accedono è ancora una sfida, poiché i contenuti inappropriati spesso sfuggono ai filtri di sicurezza, e la quantità di materiale disponibile è vastissima. Per altro verso, alcune piattaforme si stanno spontaneamente dotando di strumenti per aiutare i genitori a monitorare e controllare l’accesso, come le modalità "family-friendly" o i controlli parentali, ma c'è ancora molto da fare".
Meritocrazia Italia ha avanzato la propria proposta di composizione di un Testo Unico Social network, volto ad arginare lo strapotere dei gestori e di riportarne l’impegno a maggiore responsabilità, con l’intento ulteriore di: imporre alle piattaforme digitali di dotarsi delle misure idonee a filtrare contenuti illeciti e a raccogliere efficacemente e tempestivamente le relative segnalazioni; favorire la leale collaborazione tra gestori delle piattaforme e autorità giudiziarie e amministrative. predisporre una formazione scolastica adeguata sull’utilizzo dei social; consentire l’utilizzo e la visione di programmi per i minori di anni 16 solo per tempi limitati, per non più di un’ora giornaliera. Limitare l'accesso a internet può essere utile per incoraggiare i ragazzi a impegnarsi in altre attività, come leggere, giocare all'aperto o trascorrere del tempo con gli altri bambini e con la famiglia".
Inoltre, rileva Meritocrazia Italia. "anche le istituzioni scolastiche dovrebbero contribuire all’educazione a un uso sicuro e critico di Internet". Non solo. "È necessario abituare i bambini sin dalla tenera età a gestire in modo ottimale il loro tempo. Stabilire dei limiti di tempo da passare sullo schermo di un telefonino e di un computer può aiutare a sviluppare abitudini sane ed evitare l’isolamento".
Politica
Fabrizio Corona a processo per fake news su Giorgia Meloni
Deve rispondere di diffamazione aggravata per aver diffuso la fake news sulla presunta relazione tra la premier e l'onorevole siciliano Manlio Messina
Una fake news sulla presunta relazione tra Giorgia Meloni e Manlio Messina: Fabrizio Corona a processo. L'ex fotografo dei vip insieme a Luca Arnau, direttore della testata giornalistica online 'Dillingernews', deve rispondere di diffamazione aggravata per aver diffuso, il 20 ottobre del 2023, la fake news sulla presunta relazione tra la premier e l'onorevole siciliano Manlio Messina, entrambi parti civili.
Nel decreto di citazione diretta a giudizio, si fa riferimento alla notizia falsa sul presunto legame affettivo tra i due esponenti di Fratelli d'Italia: lui "bello, bravo e in gran carriera" e sulla possibilità che fosse proprio lui "ad avere riportato l'amore nel cuore spezzato della premier", alludendo a un intensificarsi dei loro incontri e corredando il testo da cinque foto "artatamente modificate, al fine di avallare il contenuto della notizia", si legge nel provvedimento.
In particolare, Corona, in qualità di caporedattore di fatto, "procacciava la 'falsa' notizia, effettuava verifiche da cui ne emergeva l'assoluta infondatezza, ordinava insistentemente la sollecita redazione dell'articolo e, dopo aver approvato il testo e le fotografie alterate da pubblicare a suo corredo, ne intimava la sua pubblicazione; Arnau redigeva materialmente l'articolo e lo pubblicava" è la tesi della procura. La prima udienza, davanti al tribunale di Milano in composizione monocratica, è fissata per il 21 gennaio del 2025.
Tra i sedici testimoni indicati dalla procura nel decreto di citazione diretta a giudizio vengono indicate anche le due parti lese, la premier Giorgia Meloni e l'esponente politico Manlio Messina. Ed è alla presidente del Consiglio che Corona, via Instagram, si rivolge per mostrarle la sua stima, ma anche per dire che "solitamente non sono abituato alle mezze verità e così farò al processo nel quale apprendo che farai da testimone. In Tribunale ho visto passare personaggi di ogni genere dai quali mi sono sempre difeso, aggiungo, degnamente" scrive.
"Sono certo che intimamente non è tua intenzione andare contro di me ma lo sappiamo, la giustizia farà il suo corso, come sempre. Spero rimanga spazio per stringerti la mano e suggerirti di occuparti di cose un pochino più rilevanti, ne avremmo parecchio bisogno" conclude Corona.
Politica
M5S, il messaggio di Grillo: “Riprendiamoci...
"Siamo finiti in quel labirinto magico chiamato governo dove ti perdi"
"È arrivato il tempo di riprenderci tutto. Le nostre battaglie, i nostri sogni, quel futuro che ci aspetta". E' il messaggio che Beppe Grillo affida al suo blog, in una nuova puntata del prolungato 'dialogo' con Giuseppe Conte sul destino del M5S.
"Il Movimento 5 Stelle, ricordate? Quello che partiva come un meteorite pronto a spazzare via tutto, a ribaltare i tavoli e a dare una sveglia alla politica come si deve. Un'armata di sognatori, ecologisti col turbo, guerrieri della giustizia sociale e difensori dei cittadini… poi, certo, strada facendo, siamo finiti in quel labirinto magico chiamato governo. Dove, se ti distrai un attimo, ti perdi nei corridoi, inciampi sui tappeti rossi e sbatti la testa contro i candelabri dorati", scrive il fondatore del M5S.
"E così le nostre belle battaglie – quelle per l'ambiente, per i cittadini, per un mondo senza privilegi e con più giustizia – sono state ingoiate dal mostro burocratico. La tempesta è diventata un po' nebbia. E nei corridoi dei palazzi, tra le stanze ovattate, le nostre lotte hanno cominciato a perdere i contorni. Sparivano, invisibili, tra i pizzini dei governanti, scomparivano sotto il peso degli accordi sottobanco, fino a finire sui manifesti degli altri partiti, quelli che arrivavano con il sorriso e ci mettevano sopra la loro firma. 'Guarda che belle proposte!', dicevano. E noi lì a pensare: 'Ma non erano nostre?'".
"Ed io con il mio Blog come baluardo! Un'oasi dove le idee non si disperdono, dove progetti futuristici hanno continuato a galleggiare come astronavi in attesa di atterrare: l'ambiente, l'energia, l'intelligenza artificiale, la mobilità, l'economia circolare, la salute. Cose serie, concrete. Progetti che non erano solo parole. Attraverso queste pagine abbiamo provato a raccontarvi un futuro diverso, un po' più luminoso, un po' più giusto".
"E allora mi sono detto: perché non rilanciarle? Una per volta, ogni settimana. Vi faremo riscoprire -prosegue Grillo- tutto quello che abbiamo già detto, ma che forse qualcuno non ha compreso abbastanza bene. Ogni progetto è un pezzo di quel futuro che porta un nome: 2050. L'ho voluto inserire lì, sul simbolo del MoVimento, perché voglio che ci ricordiamo di guardare avanti".
"Sono proposte reali, non favole. Sono cose che, con un po' di coraggio, possiamo fare davvero. E non è forse questo il coraggio che ci serve? Riprendere in mano il passato, farlo dialogare con il presente e spingerlo verso il futuro. Ogni passo che faremo insieme, sarà un passo più vicino a un'Italia che forse non avete mai immaginato, ma che è già qui, che aspetta solo di essere costruita. È arrivato il tempo di riprenderci tutto. Le nostre battaglie, i nostri sogni, quel futuro che ci aspetta", chiosa con una frase che ricorda
Politica
Ucraina, Zelensky in udienza dal Papa venerdì. Domani cena...
Il faccia a faccia è previsto in Vaticano alle 9.30. Intanto domani, come anticipato dall'Adnkronos, il Presidente ucraino sarà a Roma dove incontrerà la presidente del Consiglio
Il Papa venerdì riceverà in udienza il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. Il faccia a faccia è previsto in Vaticano alle 9.30.
Zelensky e il Papa hanno già avuto un faccia a faccia in Vaticano il 13 maggio 2023. A giugno scorso si sono visti per il G7 in Puglia in occasione di un incontro bilaterale. Il Pontefice è stato più volte invitato a recarsi a Kiev, ma lui stesso ha sempre posto la condizione di poter andare anche a Mosca, senza tuttavia ottenere risposta dal Cremlino.
Cena Meloni-Zelensky a Villa Pamphili
Confermato l'arrivo, anticipato ieri dall'Adnkronos, del Presidente Zelensky domani a Roma. Il leader ucraino incontrerà la premier Giorgia Meloni alle 20.15, per una cena a Villa Doria Pamphili.
Il rinvio a data da definirsi del vertice di Ramstein, ormai ufficiale, non avrebbe dunque cambiato i programmi di Zelensky - oggi a Dubrovnik per il terzo summit Ucraina-Europa sud-orientale con i leader dei Balcani.
Oltre a Roma, il Presidente ucraino nei prossimi giorni dovrebbe raggiungere anche altre capitali europee.