Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
Festa cinema Roma, a Johnny Depp e Viggo Mortensen i premi alla carriera
Mortensen presenterà 'The Dead Don’t Hurt', Depp 'Modi', la sua seconda opera da regista dopo l’esordio nel 1997 con 'Il coraggioso'

La 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 16 al 27 ottobre 2024, assegnerà il Premio alla carriera a Viggo Mortensen e a Johnny Depp. Il riconoscimento a Mortensen verrà assegnato in occasione della presentazione del suo nuovo film, 'The Dead Don’t Hurt' (I morti non feriscono), da lui scritto, diretto e interpretato. L’attore, artista, regista e produttore statunitense sarà inoltre protagonista di una masterclass con il pubblico della Festa.
Ambientato a metà Ottocento, 'The Dead Don’t Hurt' (secondo film di Viggo Mortensen come regista e sceneggiatore dopo 'Falling – Storia di un padre' - 2020) è un raffinato western femminista con protagonisti lo stesso Mortensen e Vicky Krieps nei panni di due immigrati che cercano di costruirsi una vita in una cittadina corrotta del Nevada. Vivienne, una fioraia franco-canadese, indipendente e ribelle, vede la sua vita stravolta quando il suo compagno si unisce alla guerra civile. Rimasta sola, deve affrontare le violente attenzioni indesiderate del figlio di un potente allevatore locale. Con una struttura narrativa che alterna passato e presente, tra paesaggi mozzafiato e interpretazioni eccellenti, Mortensen si serve del western per restituirci il ritratto appassionato di una donna forte e determinata.
Premio alla carriera anche a Johnny Depp che, in occasione della Festa del Cinema di Roma, presenterà al pubblico 'Modi', la sua seconda opera da regista dopo l’esordio nel 1997 con 'Il coraggioso'. Nel cast del nuovo film Riccardo Scamarcio, Antonia Desplat, Bruno Gouery, Ryan McParland, Stephen Graham, Luisa Ranieri, Al Pacino.
La pellicola non è una biopic, ma solo 72 ore nella vita di Amedeo Modigliani, Modi per i francesi che nel 1916 è in fuga dalla polizia, a Parigi. Il pittore vorrebbe abbandonare la città dove è vissuto a lungo, mentre gli amici Utrillo e Soutine e la musa Beatrice Hastings cercano di convincerlo a restare e a continuare a dipingere. Attraverso una notte di allucinazioni e di incontri, con l’amico mercante d’arte e con un collezionista americano, la sua storia cambia. Il progetto, basato sulla commedia Modigliani di Dennis McIntyre, nasce decenni fa, proposto ad Al Pacino, rimandato, sospeso, dimenticato, ritornato con Johnny Depp alla regia, Pacino tra i produttori e nei panni del collezionista, Mary e Jerzy Kromolowski alla sceneggiatura e Riccardo Scamarcio protagonista.

Tv & Gossip
Un posto al sole: Mariella si lascia andare, Mimmo la...

Ci sono momenti in cui la vita – o forse la stanchezza, o magari un bicchiere di troppo – ci spinge a mostrare il lato più fragile di noi stessi. E a volte, è proprio in quegli istanti che capiamo chi abbiamo davvero di fronte. Questa settimana, nella trama di UPAS, l’attenzione si concentra sulla nostra Mariella, alle prese con una serata che si prospetta leggera e divertente ma che poi devia in un inatteso turbine di emozioni.
Un invito inaspettato
Noi, seguendo con passione le vicende del celebre condominio televisivo, non potevamo che essere incuriositi dalla scelta di Mariella di invitare Mimmo a trattenersi a casa, dopo qualche bicchiere di troppo. Un segnale di spontaneità? Forse. Oppure un modo un po’ impacciato per riscoprire uno sprazzo di intimità, di quelli che si pensava fossero perduti tra le pieghe delle giornate frenetiche? Quello che è certo è che lei non regge l’alcol e questo l’ha resa più estroversa del solito.
A dire il vero, la situazione poteva assumere i contorni di una classica “scivolata sentimentale”: vuoi per il vino, vuoi per un istante di voglia di evasione, Mariella avrebbe potuto cercare un contatto più profondo con Mimmo. E invece ecco che lui, con uno slancio di tatto, sceglie di frenare e di non approfittare della situazione. Vi sareste aspettati il contrario? Noi sì, un po’ lo ammettiamo. Ma è proprio nel rifiuto che risiede la sorpresa: chi si comporterebbe in modo tanto rispettoso, in un momento così delicato?
Il pensiero di Guido: nostalgia e imbarazzo
E come spesso accade quando si è un po’ brilli, l’emozione sale in superficie. Così, in un lampo di malinconia, Mariella rivolge il pensiero alla storia con Guido, ricorda tutto ciò che di bello hanno costruito insieme, persino la nascita del loro figlio. In un flusso di parole dal sapore nostalgico, la sua voce trema appena, rivelando la vulnerabilità di chi forse non ha ancora metabolizzato la fine di quell’unione.
A quel punto, ci chiediamo: Mimmo come reagirà? Si tirerà indietro, confuso, o saprà stendere un velo di comprensione? La risposta, lo sappiamo bene, è nel suo sguardo gentile. Non la giudica, non la rimprovera. Piuttosto, la rassicura che sfogarsi è una liberazione necessaria. Un gesto che ci ricorda come, a volte, aprire il proprio cuore sia il primo passo per ricominciare.
Mariella, dopo aver realizzato di aver esagerato, ritrova il sorriso e forse una spinta in più per frequentare Mimmo con rinnovata fiducia. E così noi, osservando questa piccola vicenda, impariamo che la delicatezza inattesa può diventare il vero collante di un nuovo inizio. Perché, in fondo, tutti meritiamo un po’ di leggerezza e un pizzico di felicità. E chissà che Mariella non abbia appena trovato la sua strada per ricominciare.
Spettacolo
Sanremo 2025, il ‘Dopofestival’ è pronto a...


Il 'Dopofestival' è pronto a tornare a Sanremo 2025, dall'11 febbraio, subito dopo la conclusione delle serate del Festival. Trasmesso da una grande struttura in vetro in Piazza Borea D'Olmo, di fronte al Teatro Ariston, offrirà un punto di vista privilegiato sulla kermesse canora, simulando l'atmosfera di un "gruppo d'ascolto" post-Festival.
Alessandro Cattelan, affiancato dall'opinionista fissa Selvaggia Lucarelli, dalla giornalista di moda Anna Dello Russo e dagli Street Clerks (band storica dei suoi late show), guiderà le discussioni con la sua consueta ironia. Il programma si propone di commentare a caldo gli eventi della serata, spaziando dai giudizi taglienti di Selvaggia Lucarelli alle analisi degli outfit di cantanti e conduttori di Anna Dello Russo. Interverranno anche giornalisti accreditati al Festival e, naturalmente, alcuni artisti in gara, che potrebbero esibirsi in performance a sorpresa accompagnati dagli Street Clerks.
Se il motto di Sanremo 2025 è "Tutti cantano Sanremo", quello del Dopofestival è "Tutti guardano Sanremo", titolo anche di una rubrica che, in ogni puntata, ospiterà un personaggio estraneo al mondo dello spettacolo che condividerà la sua personale visione del Festival. Oltre al pubblico presente in piazza, una piccola rappresentanza sarà ospitata all'interno della struttura in vetro che Cattelan potrebbe anche decidere di coinvolgere.
Spettacolo
Sabrina Salerno racconta il suo tumore al seno a Verissimo:...

La cantante si commuove: "La cicatrice non è tanto fisica quanto psicologica"

Sabrina Salerno ospite oggi, domenica 9 febbraio, racconta il dramma della sua malattia, un tumore al seno. "Mio figlio è stata la mia forza" dice la cantante commuovendosi in diretta. "La cicatrice non è tanto fisica quanto psicologica. Luca (il figlio, ndr.) si è preoccupato, lo so, ma mi ha detto 'mamma, io lo so che ce la farai, supererai tutto'".
"Forse questo è stato un colpo più forte degli altri - rivela - è stato difficile trovare un senso, ma poi ho capito che, condividendo la mia esperienza, avrei potuto spiegare ad altre donne quanto è importante fare prevenzione e dimostrare che 'nonostante i momenti bui ce la si fa'".
"Il 2024 è partito in maniera faticosa. Mi trovano in Spagna per una trasmissione, ballando mi sono rotta i legamenti della gamba destra. Sono rimasta lì, ho fatto altre 7 puntate con bendaggi. Sono andata contro il mio fisico, volevo dimostrare a tutti i costi che ce l'avrei fatta. Il 2024 in questo senso è stato una lezione, ho imparato tante cose: ad un certo punto, bisogna fermarsi", dice.
"A luglio, per un controllo normale che faccio ogni anno, mi hanno richiamata e mi hanno chiesto di tornare in ospedale. Sono andata e ho fatto un'ecografia più approfondita, mi hanno fatto l'ago aspirato: si capiva dalla forma del nodulo che era qualcosa di serio. La diagnosi per fortuna è stata precoce, mi sento fortunata. Per un punto non ho fatto la chemioterapia, ero al limite come valori", spiega.
"E' innegabile, il tumore ha uno stigma: io sono stata seguita benissimo. Quando ho avuto la diagnosi, per giorni mi dicevo 'ora mi sveglio'. Ho avuto tanta paura, come mai ne ho avuta nella vita. Il percorso è difficile perché la paura rimane, io cerco di elaborarla. Sono in un percorso più serio, voglio vivere la giornata in maniera più saggia e intelligente. Non voglio più sprecare il tempo, forse ho una voglia di vita amplificata adesso. Voglio rispettare i miei desideri, me la prendo molto meno per quello che non merita attenzione: la vita cambia in 30 secondi...".