Escalation in Libano, Hezbollah: “Risponderemo ad attacchi”. Nuovi raid di Israele
Secondo fonti della sicurezza libanese, si tratta dei bombardamenti più intensi dal 7 ottobre scorso
Il Medio Oriente sempre più polveriera, dopo gli attacchi condotti in Libano, con le esplosioni di cercapersone e walkie-talkie di Hezbollah che hanno provocato almeno 37 morti e oltre 3mila feriti. Israele è ritenuto responsabile delle esplosioni coordinate.
Le Forze di difesa israeliane hanno effettuato decine di attacchi nel Libano meridionale, nella zona di Mahmoudiyeh, riferiscono fonti della sicurezza libanese, secondo le quali si tratta dei bombardamenti più intensi dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas, il 7 ottobre scorso.
Il capo di Stato Maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi ha approvato i piani di battaglia per il fronte settentrionale di Israele con il Libano. I caccia israeliani nelle ultime ore hanno colpito oltre 100 lanciarazzi di Hezbollah nel sud del Paese dei Cedri che erano pronti per attacchi immediati contro Israele, riferisce 'The Times of Israel' che cita l'Idf, le Forze di difesa israeliane. Gli attacchi sono iniziati questo pomeriggio e sono stati effettuati in diverse ondate.
"L'Idf continua a colpire le capacità terroristiche e le infrastrutture militari dell'organizzazione terroristica Hezbollah", ha spiegato l'esercito israeliano.
Nasrallah: "Israele ha superato linee rosse, risponderemo"
Durissimo il discorso del segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah: ''Parlo a causa degli eventi degli ultimi due giorni, che richiedono riflessione, una valutazione e una risposta. Israele ha superato tutte le linee rosse e ha violato tutte le leggi. Le esplosioni" di cercapersone e walkie-talkie "sono avvenute in luoghi in cui c'erano anche civili feriti''. "Questa - ha affermato - potrebbe essere definita una dichiarazione di guerra", ma si può parlare anche di ''crimini di guerra'' oltre che di ''massacri e genocidio''.
''E' una grave aggressione contro il Libano'', ha detto Nasrallah durante il discorso pubblico trasmesso in tv. ''Qualsiasi possibile ingresso dell'esercito'' di Israele ''in Libano sarà un'opportunità storica che avrà grandi effetti sulla guerra''.
Escalation preoccupa l'Occidente
L'escalation preoccupa l'Occidente. ''Abbiamo parlato a lungo di ciò che accade in Medio Oriente, con grande preoccupazione, ma anche convinti che ci possa ancora essere lo spazio per iniziative diplomatiche'', ha dichiarato a Parigi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al termine della riunione del formato Quint focalizzata sulla crisi in Medio Oriente. ''Quindi faremo tutto ciò che è possibile per far sì che la situazione non peggiori. Ripeto, a piccoli passi, con piccole soluzioni, per arrivare all'obiettivo finale'' che è il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ha aggiunto Tajani.
La Casa Bianca ritiene che sia ancora ''realizzabile'' e che sia ''urgente'' una soluzione diplomatica della crisi in Medio Oriente. Lo ha dichiarato in conferenza stampa la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, ribadendo il sostegno ''incrollabile'' degli Stati Uniti alla sicurezza di Israele. ''Il conflitto lungo la linea blu dura ormai da troppo tempo e deve trovare una soluzione al più presto'', ha sottolineato.
"Stiamo lavorando 24 ore su 24" insieme all'Egitto e al Qatar per raggiungere una soluzione diplomatica nella regione, ha affermato Jean-Pierre. Gli Stati Uniti continueranno a lavorare per un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas che aiuterebbe ad ''abbassare la temperatura'' nella regione.
Secondo quanto scrive Axios, citando un alto funzionario americano a condizione di anonimato, Washington ha inviato messaggi a Israele e Hezbollah, pubblicamente e privatamente, sulla necessità di fermare l'escalation.
Sport
Six Kings Slam, al via torneo Dubai: quando gioca Sinner,...
L'azzurro sfiderà Alcaraz, Djokovic e Nadal
Per chiudere al meglio il 2024, e prepararsi per le Finals di Torino, Jannik Sinner è volato a Dubai. Oggi comincia infatti il Six Kings Slam, un torneo esibizione che riunisce i migliori tennisti del pianeta. Insieme al numero uno Atp ci saranno infatti Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, sconfitto proprio dall'azzurro nella finale di Shanghai, Rafael Nadal, Daniil Medvedev e Holger Rune. Tanta curiosità negli Emirati, che hanno messo in palio un montepremi da record.
Six Kings Slam: quando gioca Sinner e calendario
Il Six Kings Slam comincia oggi, 16 ottobre, e durerà fino a sabato 19. Il primo a scendere in campo sarà proprio Jannik Sinner, che affronterà, alle 18.30 italiane, Daniil Medvedev. A seguire ci sarà la sfida tra Carlos Alcaraz e Holger Rune. I vincenti delle due sfide affronteranno rispettivamente Novak Djokovic e Rafael Nadal, che li attendono nelle semfiinali in programma giovedì 17. La finalissima invece si giocherà sabato 19 alle ore 20.
Six Kings Slam, dove vederlo in tv
Il Six Kings Slam sarà trasmesso in diretta su Sky, al canale Sky Sport Tennis (203), ma sarà visibile anche in chiaro su Supertennis, canale 64 del digitale terrestre, e su Dazn che trasmetterà l’evento anche in modalità gratuita e con commento in italiano. Sarà inoltre possibile seguire il torneo in streaming su NOW e DAZN, oltre che sull'app Sky Go.
Six Kings Slam: un montepremi da record
In palio per i partecipanti c'è il montepremi più ricco di sempre. Ognuno dei tennisti in gara intascherà infatti un milione e mezzo di euro per la sola partecipazione mentre, in caso di vittoria, la cifra si quadruplicherà raggiungendo i 6 milioni. Mai nessun torneo aveva raggiunto questa cifra, basti pensare che i montepremi più alti tra gli Slam sono quelli di Wimbledon e degli US Open: 3,6 milioni. Il Roland Garros e gli Australian Open garantiscono invece al vincitore cifre più basse, rispettivamente 2,7 e 2,2 milioni di euro.
Esteri
Trump e i contatti con Putin, il ‘no comment’...
Nessun commento dell'ex presidente alle rivelazioni di Bob Woodward sui contatti che avrebbe avuto, una volta lasciata la Casa Bianca, con il numero uno del Cremlino
Donald Trump e i rapporti con Vladimir Putin? Arriva il 'no comment' del tycoon riguardo alle rivelazioni di Bob Woodward sui contatti che avrebbe avuto, una volta lasciata la Casa Bianca, con il numero uno del Cremlino. Ma, intervistato durante un forum economico a Chicago, subito dopo ha aggiunto: "Se li avessi, sarebbe una mossa intelligente".
"Io ho rapporti amichevoli con le persone, e se ho una buona relazione con qualcuno è una cosa positiva non negativa, lui ha 2mila armi nucleari - ha poi aggiunto riferendosi sempre a Putin - e anche noi".
Dopo che sono state diffuse dai media americani le anticipazioni del libro di Woodward, "War", la campagna di Trump aveva dichiarato che "nessuna delle storie inventate da Woodward è vera". Il Cremlino ha quindi smentito le telefonate tra Trump e Putin, ma ha confermato che l'allora presidente americano inviò i kit per il test del Covid.
Trump-Putin, le rivelazioni di Woodward
Trump nel 2020 inviò segretamente a Vladimir Putin test per il covid, per suo uso personale, aveva rivelato Bob Woodward, leggendario giornalista dello scandalo Watergate, nel nuovo libro 'War', ricordando che allora i test negli Stati Uniti erano merce scarsa. Era stato Putin, terrorizzato dal covid, a raccomandare a Trump di non pubblicizzare la spedizione. "Non voglio che tu lo dica a nessuno altrimenti la gente si arrabbierà con te, non con me", avrebbe detto Putin a Trump.
Da allora, la relazione personale fra i due sarebbe rimasta in vita. All'inizio del 2024, l'ex presidente americano, ora candidato alle elezioni del prossimo novembre, ha mandato via un collaboratore dal suo ufficio nella residenza di Mar-a-Lago per poter parlare al telefono in privato con il leader russo. Sempre secondo la stessa fonte, il consigliere di Trump, l'ex presidente avrebbe parlato con Putin sette volte da quanto ha lasciato la Casa Bianca all'inizio del 2021.
Cronaca
Maltempo sull’Italia con piogge e temporali, scatta...
Una perturbazione di origine atlantica interesserà il Nord e parte del Centro
Il maltempo torna sull'Italia con piogge e temporali, e scatta l'allerta gialla in quattro regioni per la giornata di oggi, 16 ottobre 2024. Nelle prossime ore una perturbazione di origine atlantica raggiungerà infatti il nostro Paese determinando una fase di maltempo che interesserà il Nord e parte del Centro.
Le precipitazioni risulteranno localmente abbondanti, in particolare su alcune aree del Nord-Ovest, su Liguria e Toscana nord-occidentale. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento.
Allerta gialla in quattro regioni
L’avviso prevede quindi, dalle prime ore di oggi, precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per oggi, mercoledì 16 ottobre, allerta gialla su parte di Liguria, Piemonte, Toscana ed Emilia-Romagna.