Medjugorje, dal Papa via libera al culto pubblico ma non per incontrare i presunti veggenti
La Nota del Dicastero dottrina fede approvata da Bergoglio non si pronuncia sulla soprannaturalità ma riconosce i frutti spirituali e la bontà messaggi. Nessun giudizio morale sui presunti veggenti
Via libera al culto pubblico a Medjugorje ma non per incontrare i presunti veggenti. Gli elementi raccolti permettono di riconoscere che sono presenti le condizioni per procedere alla determinazione di un 'nihil obstat'. "È arrivato il momento di concludere una lunga e complessa storia attorno ai fenomeni spirituali di Medjugorje. Si tratta di una storia in cui si sono susseguite opinioni divergenti di vescovi, teologi, commissioni e analisti", sottolinea 'La Regina della Pace', Nota sull’esperienza spirituale legata a Medjugorje meta di pellegrinaggi da tutto il mondo con un indotto complessivo attorno agli 11 miliardi, firmata dal cardinale Víctor Manuel Fernandez, e da mons. Armando Matteo prefetto e segretario per la sezione dottrinale del Dicastero per la Dottrina della Fede. Un testo approvato dal Papa, il 28 agosto scorso, presentato oggi in Vaticano, che riconosce la bontà dei frutti spirituali legati all’esperienza di Medjugorje, autorizzando i fedeli ad aderirvi – secondo quanto stabilito a maggio dalle nuove norme per discernere questi fenomeni – in quanto "si sono verificati molti frutti positivi e non si sono diffusi nel popolo di Dio effetti negativi o rischiosi".
Va detto che la Nota del Dicastero per la Dottrina della Fede approvata dal Pontefice non si pronuncia sulla soprannaturalità ma riconosce appunto gli abbondanti frutti spirituali legati alla parrocchia-santuario della Regina della Pace e formula un giudizio complessivamente positivo sui messaggi pur con alcuni chiarimenti. Complessivamente positivo il giudizio sui messaggi pur con dei chiarimenti su alcune espressioni. Si fa notare che "le conclusioni di questa Nota non implicano un giudizio circa la vita morale dei presunti veggenti" e che in ogni caso i doni spirituali "non esigono necessariamente la perfezione morale delle persone coinvolte per poter agire". La dichiarazione di soprannaturalità - il parere del direttore editoriale dei media vaticani, Andrea Tornielli - "potrà ancora esserci, ma non bisogna più attenderla per autorizzare culto, devozioni e pellegrinaggi, se non vi sono inganni o interessi nascosti, se i messaggi sono ortodossi e soprattutto si riscontrano tante esperienze positive".
Frutti positivi
"I frutti positivi si rivelano soprattutto come la promozione di una sana pratica di vita di fede" in accordo con la tradizione della Chiesa. Si registrano "abbondanti conversioni" di persone che hanno scoperto o riscoperto la fede; il ritorno alla confessione e alla comunione sacramentale, numerose vocazioni, "molte riconciliazioni tra coniugi e il rinnovamento della vita matrimoniale e familiare". "Occorre menzionare – si legge nella Nota - che tali esperienze avvengono soprattutto nel contesto del pellegrinaggio ai luoghi degli eventi originari piuttosto che durante gli incontri con i “veggenti” per presenziare alle presunte apparizioni". Si riportano pure "numerosissime guarigioni". La parrocchia del piccolo paese dell’Erzegovina è luogo di adorazione, preghiera, seminari, ritiri spirituali, raduni di giovani e "sembra che a Medjugorje le persone si rechino soprattutto per rinnovare la propria fede piuttosto che in ragione di precise richieste concrete". Sono sorte anche opere di carità che si occupano di orfani, tossicodipendenti, disabili e si registra anche la presenza di gruppi di cristiani ortodossi e di musulmani.
La Nota del Dicastero prosegue esaminando gli aspetti centrali dei messaggi, a partire da quello della pace intesa non soltanto come assenza di guerra ma anche in un senso spirituale, familiare e sociale: il titolo più originale che la Madonna attribuisce a sé stessa è infatti 'Regina della Pace'. Emerge con frequenza l’invito all’abbandono fiducioso in Dio che è amore: "Possiamo riconoscere un nucleo di messaggi nei quali la Madonna non pone sé stessa al centro ma si mostra pienamente orientata verso la nostra unione con Dio".
Molti messaggi invitano a riconoscere l’importanza di chiedere l’aiuto dello Spirito Santo: "La gente si sbaglia quando si rivolge unicamente ai santi per chiedere qualcosa. L’importante è pregare lo Spirito Santo perché scenda su di voi. Nei messaggi si ritrova poi "un costante invito ad abbandonare uno stile di vita mondano e un eccessivo attaccamento ai beni terreni con frequenti inviti alla conversione, che fa diventare possibile la vera pace nel mondo". La conversione sembra essere centrale nel messaggio di Medjugorje. C’è anche una "insistente esortazione a non sottovalutare la gravità del male e del peccato e a prendere molto sul serio la chiamata di Dio a lottare contro il male e contro l’influsso di Satana», indicato come origine dell’odio, della violenza, della divisione.
Chiarimenti necessari
La seconda parte del documento sottolinea come "alcuni pochi" messaggi si allontanino dai contenuti fin qui elencati. E dunque "per evitare che questo tesoro di Medjugorje sia compromesso, è necessario chiarire alcune possibili confusioni che possono condurre gruppi minoritari a distorcere la preziosa proposta di quest’esperienza spirituale".
Se si leggono parzialmente alcuni messaggi, possono apparire "connessi ad esperienze umane confuse, ad espressioni imprecise dal punto di vista teologico o ad interessi non del tutto legittimi" anche se qualche errore può non essere "dovuto a una cattiva intenzione, ma alla percezione soggettiva del fenomeno". In alcuni casi "la Madonna sembra mostrare una qualche irritazione perché non sono state seguite alcune sue indicazioni; avverte così su segni minacciosi e sulla possibilità di non apparire più".
Ma in realtà altri messaggi offrono una giusta interpretazione: "Quelli che fanno predizioni catastrofiche sono falsi profeti. Essi dicono: “In tale anno, in tale giorno, ci sarà una catastrofe”. Io ho sempre detto che il castigo verrà se il mondo non si converte. Perciò invito tutti alla conversione» (15.12.1983). L’insistenza diventa più problematica quando i messaggi "si riferiscono a richieste di improbabile origine soprannaturale, come quando la Madonna impartisce degli ordini circa date, posti, aspetti pratici, e prende decisioni su questioni ordinarie". Nella Nota si indicano come problematici quei messaggi che attribuiscono alla Madonna le espressioni “il mio piano”, “il mio progetto”, espressioni che "potrebbero confondere. In realtà, tutto quanto Maria compie è sempre al servizio del progetto del Signore e del suo piano divino di salvezza".
Via libera al culto pubblico
"Sebbene questo non implichi una dichiarazione del carattere soprannaturale" e ricordando che nessuno è obbligato a credervi, il nulla osta – emesso dal vescovo di Mostar-Duvno in accordo con la Santa Sede - indica che i fedeli "possono ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana attraverso questa proposta spirituale e autorizza il culto pubblico".
La Nota precisa inoltre che "la valutazione positiva della maggior parte dei messaggi di Medjugorje come testi edificanti non implica dichiarare che abbiano una diretta origine soprannaturale". E pur esistendo – com’è noto - diversi pareri "circa l’autenticità di alcuni fatti o su alcuni aspetti di questa esperienza spirituale, le autorità ecclesiastiche dei luoghi dove essa sia presente sono invitate ad apprezzare il valore pastorale e promuovere pure la diffusione di questa proposta spirituale".
Resta ferma la potestà di ogni vescovo diocesano di prendere decisioni prudenziali nel caso vi siano persone o gruppi che "utilizzando inadeguatamente questo fenomeno spirituale, agiscano in un modo sbagliato". Il Dicastero invita chi si reca a Medjugorje "ad accettare che i pellegrinaggi non si fanno per incontrarsi con i presunti veggenti, ma per avere un incontro con Maria, Regina della Pace".
Cronaca
Maltempo sull’Italia con piogge e temporali, scatta...
Una perturbazione di origine atlantica interesserà il Nord e parte del Centro
Il maltempo torna sull'Italia con piogge e temporali, e scatta l'allerta gialla in quattro regioni per la giornata di oggi, 16 ottobre 2024. Nelle prossime ore una perturbazione di origine atlantica raggiungerà infatti il nostro Paese determinando una fase di maltempo che interesserà il Nord e parte del Centro.
Le precipitazioni risulteranno localmente abbondanti, in particolare su alcune aree del Nord-Ovest, su Liguria e Toscana nord-occidentale. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento.
Allerta gialla in quattro regioni
L’avviso prevede quindi, dalle prime ore di oggi, precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per oggi, mercoledì 16 ottobre, allerta gialla su parte di Liguria, Piemonte, Toscana ed Emilia-Romagna.
Cronaca
Camion esce di strada nel cuneese, passeggero precipita da...
Grave incidente stradale questa sera sull’autostrada Torino-Savona, in località Priero
Grave incidente mortale questa sera sull’autostrada Torino-Savona, in località Priero. Un camion che viaggiava in direzione del capoluogo piemontese per cause ancora in corso di accertamento è uscito dalla carreggiata rimanendo in bilico su un viadotto. Nell’urto il passeggero sarebbe stato sbalzato fuori dal mezzo precipitando nel vuoto. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118, l’uomo ha perso la vita.
Sull’accaduto sono in corso i rilievi delle forze dell’ordine, intanto l’autostrada è stata chiusa al traffico tra Ceva e Millesimo.
Cronaca
Corruzione, indagato anche ‘l’uomo di Elon Musk...
Gli sarebbero state rivelate informazioni da un ufficiale di Marina
E' indagato dalla procura di Roma per concorso in corruzione Andrea Stroppa, considerato 'l'uomo di Elon Musk in Italia', perquisito nell'ambito dell'inchiesta capitolina. Stessa accusa per un ufficiale di Marina e il rappresentante legale di Olidata.
Secondo quanto si legge negli atti, l'ufficiale di Marina, ''compiva atti contrari ai suoi doveri d'ufficio rivelando illegittimamente a Stroppa notizie di ufficio destinate a rimanere segrete (in particolare, inoltrava a Stroppa un documento riservato del Ministero degli Affari Esteri redatto a margine di una riunione tenutasi il 29 agosto scorso, alla quale'' l'ufficiale di Marina ''prendeva parte in virtù del proprio ruolo di Ufficiale della Marina Militare in forza al Sesto Reparto dello Stato Maggiore Difesa, avente ad oggetto la valutazione del progetto finalizzato all'impiego, con scopi militari prima e dual use dopo, delle tecnologie satellitari fornite dall'azienda americana SpaceX)". "In cambio accettava la promessa da Stroppa, nell'ambito di una più ampia attività di agevolazione rispetto agli interessi della multinazionale SpaceX, della conclusione di un contratto di fornitura tra tale società e la Olidata S.p.A., e la susseguente stipula di un ulteriore contratto di partnership tra Olidata e una società partecipata occultamente dal militare'', si legge.
La nota della Farnesina
Il ministero degli Affari Esteri precisa che da alcuni mesi sono in corso valutazioni sulla possibilità di utilizzare sistemi Star Link per le comunicazioni di installazioni della presidenza del Consiglio, degli Esteri e della Difesa in aree problematiche. Si tratta di migliorare il livello delle comunicazioni di ambasciate e addettanze militari soprattutto nell’area del Mediterraneo.
Secondo informazioni di stampa, un indagato nel caso Stroppa/Sogei avrebbe passato all’esterno dell’amministrazione un documento “riservato”. Non si tratterebbe - si precisa - di un documento “riservato” secondo la classificazione di legge della documentazione “riservata” e “segreta”. Dovrebbe trattarsi di un documento interno, un elenco di necessità espresse dal ministero (il numero delle ambasciate e consolati) da collegare al sistema se eventualmente fosse andata avanti la procedura.