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AstraZeneca annuncia il completamento del programma clinico a supporto della transizione della triplice terapia con budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato al propellente di nuova generazione con potenziale di riscaldamento globale prossimo allo zero

Si prevede che budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato sarà il primo farmaco inalatorio respiratorio di AstraZeneca a passare al propellente di nuova generazione

La transizione dei propellenti rappresenta un elemento chiave della strategia di decarbonizzazione di AstraZeneca, Ambition Zero Carbon

AstraZeneca ha completato gli studi che supportano le prime richieste di autorizzazione regolatoria per la transizione della triplice terapia con budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato, o BGF, a un propellente innovativo di nuova generazione con un potenziale di riscaldamento globale inferiore del 99,9% rispetto ai propellenti attualmente utilizzati nei farmaci inalatori.1

Budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato è una triplice terapia a combinazione fissa per il trattamento della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) e sarà il primo farmaco nel portfolio di inalatori predosati pressurizzati (pMDI) di AstraZeneca a passare al nuovo propellente. Sono attualmente in corso programmi di studi clinici per consentire la transizione del più ampio portfolio di pMDI di AstraZeneca al nuovo propellente. Anche se i pMDI contribuiscono per meno dello 0,04% alle emissioni globali di gas serra, AstraZeneca si impegna a ridurre significativamente questo impatto.2

“Le patologie respiratorie, come la BPCO e l’asma, hanno una natura complessa, spesso caratterizzata da uno scarso controllo dei sintomi da parte dei pazienti. Si stima che nel mondo circa 18.2 milioni di persone con BPCO e asma utilizzino farmaci respiratori somministrati in inalatori predosati pressurizzati, un’opzione terapeutica fondamentale per il trattamento di queste patologie – afferma Federico Lavorini, Professore Ordinario di Medicina Respiratoria presso l'Università degli Studi di Firenze –. Ottimizzare i trattamenti nell’ottica di migliorare gli outcome dei pazienti, oltre a rispondere a un bisogno clinico insoddisfatto, può anche avere un impatto positivo per l’ambiente, riducendo l’emissione dei gas serra correlata agli accessi al pronto soccorso o alle ospedalizzazioni dovute a riacutizzazione. In questo senso, la transizione ai farmaci somministrati per via inalatoria utilizzando un propellente innovativo, di nuova generazione con un potenziale di riscaldamento globale prossimo allo zero, rappresenta un importante passo in avanti in grado di assicurare una continuità ottimale nel trattamento dei pazienti e allo stesso tempo ridurre l’impatto ambientale”

"I farmaci respiratori somministrati in inalatori predosati pressurizzati sono essenziali per milioni di persone con malattie respiratorie in tutto il mondo, comprese specifiche popolazioni vulnerabili come bambini e anziani – commenta Omar Usmani, Professore di medicina respiratoria all’Imperial College London, sperimentatore coordinatore dello studio –. La transizione ai farmaci respiratori somministrati per via inalatoria, utilizzando un propellente con un impatto in termini di emissioni di carbonio simile ai farmaci inalatori non basati su propellenti, è fondamentale per la salute del pianeta nell’ottica di ridurre le emissioni di carbonio e, allo stesso tempo, rispondono ai bisogni dei pazienti e alla possibilità per gli operatori sanitari di raggiungere risultati clinici ottimali.”

"I farmaci respiratori, essenziali e salvavita, somministrati ai pazienti tramite inalatori predosati pressurizzati, rappresentano i trattamenti più utilizzati nella gestione delle patologie respiratorie, e garantirne l'accesso sulla base del bisogno clinico è fondamentale nell’ottica di ottimizzare gli outcome dei pazienti – dichiara Sharon Barr, Ph.D, Executive Vice President, BioPharmaceuticals R&D, AstraZeneca –. “Come parte integrante del nostro impegno nei confronti dei pazienti e del pianeta, abbiamo completato gli studi che supportano le prime richieste regolatorie per la transizione della triplice terapia con budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato al propellente di nuova generazione con un potenziale di riscaldamento globale prossimo allo zero.”

I risultati degli studi per la triplice terapia con budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato con il propellente di nuova generazione saranno condivisi con le autorità regolatorie e le prime sottomissioni sono previste entro la fine del 2024 in Europa, nel Regno Unito e in Cina.

AstraZeneca sta studiando l’applicazione in ambito clinico di HFO-1234ze, un propellente di nuova generazione, per l'utilizzo nel suo portfolio di farmaci pMDI. I dati di due studi di fase I sulla bioequivalenza sistemica e polmonare sono stati presentati al Congresso dell'American Thoracic Society (ATS) 2024 a maggio e i risultati dello studio di fase IIIb sul broncospasmo sono stati presentati al congresso dell'European Respiratory Society (ERS) 2024.3-5 Ulteriori dati saranno presentati nei prossimi congressi medici.

Le malattie respiratorie croniche, tra cui la BPCO e l'asma, colpiscono centinaia di milioni di persone a livello globale.6 I farmaci inalatori respiratori somministrati tramite pMDI rappresentano il 78% dell’utilizzo di inalatori a livello globale.7 La riduzione dell'impatto delle emissioni di carbonio dei pMDI rappresenta un elemento chiave della strategia di AstraZeneca di essere a zero emissioni di carbonio (Ambition Zero Carbon), insieme all'impegno dell'azienda nel migliorare gli outcome per i pazienti.8 L'implementazione di linee guida basate sulla generazione di evidenze nella pratica clinica può contribuire a ridurre le riacutizzazioni e i ricoveri ospedalieri, e il conseguente miglioramento degli outcome per i pazienti può anche diminuire l'impatto delle emissioni di carbonio complessive associate alle cure respiratorie.9-11

Note per i redattori

Budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato

Budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato (BGF) è una triplice combinazione a dose fissa in un unico inalatore che combina formoterolo fumarato, un LABA, glicopirronio bromuro, un LAMA e budesonide, un ICS, somministrata tramite un inalatore predosato pressurizzato. La triplice terapia con budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato è approvata per il trattamento della BPCO in oltre 50 Paesi in tutto il mondo, tra cui Stati Uniti, Unione Europea, Cina, Giappone, ed è attualmente in fase di valutazione in studi di Fase III sull’asma.

La collaborazione di AstraZeneca con Honeywell 

Sviluppata e brevettata da Honeywell, l’applicazione in ambito clinico di HFO-1234ze è un propellente fondamentale per consentire la transizione di farmaci pMDI a impatto climatico ridotto, dato il suo potenziale di riscaldamento globale prossimo allo zero. AstraZeneca ha annunciato nel 2022 la sua collaborazione con Honeywell per sviluppare farmaci inalatori respiratori utilizzando il nuovo propellente.

Ambition ZERO Carbon

Attraverso la propria strategia Ambition Zero Carbon, AstraZeneca sta perseguendo obiettivi di decarbonizzazione ambiziosi e basati su dati scientifici, accelerando i progressi verso l’azzeramento delle emissioni. L’ Azienda è impegnata nel ridurre le emissioni di gas serra (GHG) in tutte le proprie operazioni globali e dalla propria flotta aziendale (Ambito 1 e 2) del 98% entro il 2026 (rispetto al 2015). AstraZeneca mira a dimezzare l’impatto della propria intera filiera del valore (Ambito 3) entro il 2030, per arrivare a una riduzione delle emissioni assolute del 90% (rispetto al 2019) entro il 2045. Entro il 2030, l’azienda diventerà carbon negative per tutte le emissioni residue. AstraZeneca è stata una delle prime sette aziende a livello globale ad avere i propri obiettivi di zero emissioni verificati dal Science-Based Targets initiative (SBTi) Corporate Net-Zero Standard.

Informazioni sull’impegno di AstraZeneca in ambito respiratorio e immunologico

Quella respiratoria e immunologica è un’area terapeutica chiave per AstraZeneca e rappresenta un fattore di crescita fondamentale per l’azienda.

AstraZeneca è un’azienda leader nell’ambito delle malattie respiratorie, con 50 anni di esperienza in questo ambito e grazie a un crescente portfolio di farmaci per il trattamento di patologie immuno-mediate.

L’Azienda è impegnata a rispondere agli importanti bisogni clinici insoddisfatti correlati a queste patologie croniche e spesso debilitanti attraverso una pipeline e a un portfolio composto da farmaci inalatori, farmaci biologici e nuove modalità di trattamento che mirano a target biologici fino a oggi non raggiungibili. La nostra ambizione è quella di trasformare il paradigma di trattamento di queste patologie e rendere disponibili farmaci in grado di cambiare la vita dei pazienti che possano aiutare a eliminare la BPCO come una delle principali cause di morte, eliminare gli attacchi d’asma e raggiungere la remissione clinica per le patologie immuno-mediate.

Informazioni su AstraZeneca

AstraZeneca è un’azienda biofarmaceutica globale impegnata nella ricerca, nello sviluppo

e nella commercializzazione di farmaci etici. Ci concentriamo sulla ricerca e puntiamo a

essere leader in diverse aree terapeutiche: Oncologia, Malattie rare, Cardiovascolare,

Metabolico e Renale, Respiratorio e Immunologico, Infettivologia. In Italia AstraZeneca

conta oltre 1.000 dipendenti e ha investito nel 2022 38,9 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo,

con più di 150 studi clinici attivi in oltre 300 centri su tutto il territorio nazionale.

Bibliografia 

1. AstraZeneca Pharmaceuticals. Data on File. Global Warming Potential of HFO-1234ze. (ID: REF-140251).

2. Emeryk AW, Sosnowski T, Kupczyk M, et al. Impact of inhalers used in the treatment of respiratory diseases on global warming. Adv Respir Med 2021;89:427–438.

3. Shah M, Aurivillius M, Raphiou I, et al. Systemic exposure bioequivalence of budesonide/ glycopyrrolate/ formoterol fumarate with the potential next generation propellant hydrofluoroolefin-1234ze versus hydrofluoroalkane-134a in healthy adults. [Thematic Poster Session]. Presented at the American Thoracic Society International Conference 2024 (17-22 May).

4. Raphiou I, Aurivillius M, Petullo D, et al. Lung exposure bioequivalence with budesonide/glycopyrrolate/formoterol fumarate with the next generation propellant hydrofluoroolefin-1234ze versus hydrofluoroalkane-134a in healthy adults: a charcoal block study. [Thematic Poster Session]. Presented at the American Thoracic Society International Conference 2024 (17-22 May).

5. Bell A, Jassal M, Xu J, et al. A randomized, double-blind, crossover study of change in post-dose lung function with a new generation propellant for metered dose inhalers in patients with asthma. [Poster Session]. Presented at the European Respiratory Society Congress 2024 (7-11 September).

6. GBD Chronic Respiratory Disease Collaborators. Prevalence and attributable health burden of chronic respiratory diseases, 1990-2017: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2017. Lancet Respir Med. 2020 Jun; 8 (6): 585-596.

7. Bell J, Tewari SG, Budgen N, et al. An Assessment Of Pressurized Metered-dose Inhaler Use In Countries In Europe And The Rest Of The World. Poster Presentation at American Thoracic Society (ATS) International Conference, 2023 19-24 May.

8. AstraZeneca. AstraZeneca progresses Ambition Zero Carbon programme with Honeywell partnership to develop next-generation respiratory inhalers. [Online]. Available at: https://www.astrazeneca.com/content/astraz/media-centre/press-releases/2022/astrazeneca-progresses-ambition-zero-carbon-programme-with-honeywell-partnership-to-develop-next-generation-respiratory-inhalers.html. [Accessed September 2024.]

9. Wilkinson AJK, Maslova E, Janson C, et al., Greenhouse gas emissions associated with suboptimal asthma care in the UK: the SABINA healthCARe‒Based envirONmental cost of treatment (CARBON) study. Thorax. 2024 27;79(5):412-421.

10. SMI. Decarbonising patient care pathways. [Online]. Available at: https://a.storyblok.com/f/109506/x/88fe7ea368/smi-hstf-pcp-whitepaper.pdf. [Accessed September 2024.]

11. Usmani OS, Levy ML. Effective respiratory management of asthma and COPD and the environmental impacts of inhalers. NPJ Prim Care Respir Med. 2023;33(1):24.

ATTENZIONE - Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.

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Solo l’11% dei CIO ha implementato completamente...

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Milano, 15 ottobre 2024 - L’84% dei CIO aziendali ritiene che l’Intelligenza Artificiale (AI) sarà importante per le aziende quanto lo fu l’ascesa di Internet. Tuttavia, solo l’11% afferma di aver implementato completamente questa nuova tecnologia, citando una serie di sfide tecniche e organizzative, che vedono al primo posto le problematiche relative alla sicurezza e all’infrastruttura dei dati, che devono essere ancora superate.

I dati di una nuova indagine di Salesforce, che provengono da un nuovo sondaggio su 150 CIO verificati di aziende con 1.000 o più dipendenti, offrono una fotografia dello stato dell’AI nelle aziende, insieme agli ostacoli che devono essere affrontati per mettere in atto strategie di AI.

I risultati principali rivelano che:

I CIO sentono la pressione di essere esperti di AI. Il 61% dei CIO ritiene di dover dimostrare di sapere più cose sull’IA di quante in realtà ne sappiano, e i colleghi di altre aziende sono le loro principali fonti di informazioni.

I CIO concordano sul fatto che l’AI cambierà le carte in tavola, ma sono cauti. L’84% dei CIO ritiene che l’AI sarà importante per le aziende quanto Internet, ma il 67% sta adottando un approccio più cauto rispetto all’avvento di altre tecnologie.

Il settore IT si sta concentrando sulle iniziative relative ai dati prima di dedicarsi a quelle relative all’AI. I CIO riferiscono di spendere una media del 20% dei loro budget per l’infrastruttura e la gestione dei dati, e solo il 5% per l’AI. Le minacce alla sicurezza o alla privacy e la mancanza di dati affidabili sono i principali timori nei confronti della nuova tecnologia.

I partner aziendali devono esaminare le loro tempistiche in materia di AI. Il 66% dei CIO ritiene che vedranno un ritorno sugli investimenti (ROI) relativamente all’implementazione di soluzioni di AI, ma il 68% ritiene che i loro stakeholder abbiano aspettative irragionevoli sui tempi del ROI.

I CIO vedono un disallineamento tra i dipartimenti aziendali quando si tratta di AI. Sebbene funzioni come il servizio clienti siano considerate come quelle con il maggior numero di casi d’uso dell’AI, potrebbero essere percepite come le meno preparate per questa tecnologia.

“L’AI generativa è una delle tecnologie più rivoluzionarie di questo secolo”, ha dichiarato Juan Perez, CIO di Salesforce. “La nostra ricerca dà un'idea di come i CIO dei vari settori e in diverse aree geografiche si stanno preparando per dar vita a progetti di trasformazione aziendale che fanno leva sull’intelligenza artificiale”.

I business stakeholder hanno aspettative molto alte e chiedono tempi più rapidi di implementazione dell’AI. Ma i rischi sono alti L’uso dell’AI sta aumentando rapidamente nelle aziende e delle organizzazioni , in quanto i decisori aziendali ne colgono una grande opportunità soprattutto sul lato dell’efficienza. In effetti, il 77% dei CIO afferma di avere un ottimo o eccellente consenso da parte dei dirigenti sul valore e l’efficacia dell’AI. Il punto critico è sui tempi: il business vorrebbe accelerare ma il 68% dei CIO ritiene che ci siano aspettative irragionevoli su quando vedranno il ROI da questa tecnologia.

Un’ampia percentuale di leader aziendali nei settori delle vendite, del marketing, dell’assistenza e dell’e-commerce ritiene di aver “pienamente implementato” la tecnologia nei propri flussi di lavoro. Ci sono prove che gran parte di questa adozione non è autorizzata, introducendo rischi significativi per la sicurezza, in quanto i lavoratori inviano dati sensibili attraverso LLM non protetti.

D’altra parte, solo l’11% dei CIO - grazie alla loro maggiore competenza tecnica e alla visione più ampia dell'organizzazione - afferma di aver implementato completamente l’AI, in media un dato tra i 18 e i 38 punti percentuali in meno rispetto alle loro controparti nelle altre linee di business.

“L’adozione di strumenti di AI generativa di massa da parte dei lavoratori sta inaugurando una nuova era di AI ombra che evidenzia l’urgenza di implementare strumenti affidabili”, sottolinea Juan Perez, CIO di Salesforce.

I CIO affrontano i dati e la sicurezza come precursori dell'AI

La lentezza con cui vengono sancite strategie e strumenti di AI a livello aziendale può essere attribuita all'attenzione per il lavoro preparatorio che i CIO devono affrontare per primo.

Data la natura trasformativa dell’AI, il 67% dei CIO afferma di adottare un approccio più calcolato alla sua implementazione rispetto ad altre tecnologie. I CIO evidenziano gli ostacoli che bisogna considerare durante l’implementazione dell’AI, tra questi quelli più comuni sono legati alla sicurezza e i dati.

Mentre i problemi di sicurezza possono essere affrontati selezionando fornitori con una solida infrastruttura di sicurezza e garanzie di etica e credibilità, garantire che i dati alla base dell’AI siano recenti, di alta qualità e accessibili può essere una sfida particolarmente scoraggiante, sottolineata da diversi intervistati in diversi settori.

Riconoscendo che devono mettere in ordine i loro dati prima di poter abbracciare pienamente l'AI, i CIO stanno attualmente allocando, in media, un budget quattro volte superiore per le attività sui dati.

“Le iniziative sui dati non sono nuove, ma stanno raggiungendo un livello di urgenza e di priorità senza precedenti”, continua Perez. “Quasi tutte le aziende con cui parlo stanno spostando risorse per garantire che i propri dati siano integrati, accessibili e rilevanti”.

Tuttavia, i CIO sono incerti su quanto destinare all’AI in questa prima fase di vita di questa tecnologia. Solo il 47% è sicuro di aver allocato la giusta quantità di budget per l’utilizzo dell’AI.

I CIO faticano a identificare le priorità dell'AI

Al di là delle sfide legate al rafforzamento delle loro basi di dati, molti CIO hanno difficoltà a definire dove e come l'AI dovrebbe apparire nelle loro organizzazioni più ampie. Ciò è particolarmente vero data la novità dei modelli e la mancanza di comprensione, o addirittura la paura, di questa novità tecnologia nei vari dipartimenti.

E mentre i casi d’uso dell’AI possono essere più evidenti in alcune aree dell’azienda, quei reparti potrebbero non essere i più ricettivi o capaci di sfruttare la tecnologia. Ad esempio, i CIO ritengono che il servizio clienti abbia il maggior numero di casi d'uso, ma anche che sia il meno entusiasta. D'altro canto, il marketing è visto come desideroso di utilizzare l’AI, ma meno preparato per quanto riguarda fattori come le competenze.

Alcuni CIO stanno scoprendo che questo disallineamento tra il valore commerciale dell’AI, l’entusiasmo e la preparazione richiede un approccio più chirurgico all'implementazione della tecnologia in tutta l'azienda. “I leader aziendali hanno l’opportunità unica di mostrare l’AI nelle loro organizzazioni e di dimostrare ai dipendenti scettici che questa tecnologia può realmente aiutare - e non ostacolare - il loro lavoro. Un’abilitazione efficace è fondamentale per dotare questi dipendenti delle competenze, degli strumenti e delle linee guida necessarie per generare un valore tangibile, in modo che le loro aziende possano iniziare a fidarsi dell’AI e a credere nel potenziale che offre”, ha osservato Jeff Amann, EVP & GM di Salesforce Industries.

Per questo motivo, alcuni CIO stanno trovando più efficace lanciare progetti pilota che mettano in mostra le potenzialità dell’AI, al fine di rendere possibile un’implementazione più ampia. Infatti, il 75% degli intervistati descrive le proprie organizzazioni come in fase sperimentale di adozione dell’AI.

I CIO si rivolgono l'uno all'altro per la formazione sull’AI

Mentre i loro capi si concentrano sulle implicazioni aziendali dell’AI, i CIO sono sottoposti a quella che è probabilmente la pressione maggiore della loro carriera, per aiutare a definire ed eseguire le strategie. L’AI non è solo una tecnologia sconosciuta, ma anche una tecnologia che si sta evolvendo a un ritmo notevole. Di conseguenza, i CIO devono aggiornarsi, e in fretta.

Tuttavia, i CIO sanno di non essere soli quando si tratta di deficit in termini di conoscenza dell’AI. Mentre tre CIO su cinque pensano che le aspettative degli stakeholder sulle loro competenze in materia di AI siano irrealistiche, solo il 9% ritiene che i loro colleghi siano più competenti.

Nel tentativo di sviluppare competenze in una tecnologia in rapida evoluzione, i CIO si rivolgono a fonti di informazione familiari come le società di analisi, i fornitori di tecnologia e i media tecnologici. Tuttavia, sono più propensi a fidarsi dei loro colleghi di altre aziende su questo argomento, una tendenza che anche il CIO di Salesforce accoglie come un’occasione.

“Questa è l'opportunità perfetta per la condivisione delle conoscenze”, ha dichiarato Juan Perez, CIO di Salesforce. “I CIO di oggi non hanno sperimentato molti cambiamenti tecnologici così importanti nella loro carriera fino ad ora. Stiamo tutti navigando in questa rivoluzione in tempo reale, ed è fondamentale condividere le nostre esperienze gli uni con gli altri, in modo da costruire non solo imprese AI di successo, ma anche un’economia AI di successo”.

Metodologia

Salesforce ha commissionato a NewtonX un sondaggio in doppio cieco su 150 CIO aziendali verificati in tutto il mondo. Il sondaggio è stato realizzato tra il 23 e il 30 luglio 2024 e ha raccolto risposte in 18 Paesi e 17 settori. Per impresa si intende un’azienda con almeno 1.000 dipendenti.

Salesforce

Salesforce è l’AI CRM numero 1 al mondo, che consente alle aziende di connettersi con i propri clienti in un modo completamente nuovo grazie alla potenza del CRM + AI + Dati + Fiducia su un'unica piattaforma unificata: Einstein 1.

Per informazioni:

salesforce@nowpr.it

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Cover-Up Tattoos: L’arte di rinnovare i vecchi...

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Milano, 15 Ottobre 2024. Il rimpianto per un vecchio tatuaggio non è più un problema grazie all'arte dei Cover-Up Tattoos. Questa tecnica consente di trasformare un disegno indesiderato in una nuova opera d'arte, nascondendo il passato sotto nuove e affascinanti creazioni.

Il processo di trasformazione

La realizzazione di un Cover-Up Tattoo richiede grande abilità e creatività da parte del tatuatore. È un processo che va pianificato con attenzione, considerando dimensioni, colori e posizione del tatuaggio originale. L'obiettivo è creare un nuovo disegno che non solo copra il precedente, ma che sia anche armonioso con il corpo del cliente. Se stai cercando un tatuatore esperto a Milano, LigeraInk offre servizi professionali di tattoo milano per trasformare il tuo vecchio tatuaggio in una nuova opera d'arte.

In questa guida esploreremo i punti chiave dei Cover-Up Tattoos, dalle tecniche utilizzate per nascondere i vecchi disegni, alla scelta del nuovo tatuaggio. Affronteremo anche le domande più comuni, come la gestione del dolore e la durata del processo. Che tu sia un appassionato di tatuaggi o un tatuatore professionista, questa guida ti fornirà tutte le informazioni necessarie per trasformare un vecchio tatuaggio in una nuova opera d'arte.

Tecniche di Cover-Up: L'arte di nascondere

Una delle tecniche più utilizzate nel Cover-Up Tattoo è quella di lavorare con i colori scuri del tatuaggio originale, integrandoli nel nuovo disegno. Questo permette di mascherare le vecchie linee e ombreggiature, creando un effetto visivo completamente nuovo. Alcuni tatuatori optano per l'uso di colori vivaci e contrastanti per distogliere l'attenzione dal disegno sottostante, mentre altri preferiscono un approccio più delicato, utilizzando tonalità simili a quelle della pelle per un effetto più naturale.

Un esempio concreto di questa tecnica è la trasformazione di un vecchio tatuaggio tribale in una splendida rosa nera. Il tatuatore ha sapientemente utilizzato le linee scure del tribale per creare le ombre dei petali, dando vita a un fiore realistico e tridimensionale che copre completamente il disegno originale.

La scelta del nuovo tatuaggio

La decisione su quale nuovo tatuaggio realizzare è fondamentale. È importante scegliere un disegno che non solo nasconda il vecchio tatuaggio, ma che sia anche in linea con i gusti e lo stile personale del cliente. Il tatuatore gioca un ruolo chiave in questo processo, fornendo consigli e suggerimenti basati sulla sua esperienza e sulle possibilità tecniche.

Un cliente potrebbe essere tentato di scegliere un disegno grande e complesso per coprire un tatuaggio più piccolo, ma è importante considerare il bilanciamento con il resto del corpo e la possibilità di integrare il nuovo tatuaggio con eventuali disegni futuri. La comunicazione tra cliente e tatuatore è essenziale per garantire che il risultato finale sia soddisfacente per entrambi.

Domande comuni e considerazioni finali

Una domanda che molti si pongono è: "Il processo di Cover-Up Tattoo è doloroso?". La risposta è che il dolore è soggettivo e può variare da persona a persona. Tuttavia, è importante ricordare che il tatuatore lavorerà su una zona già sensibilizzata dal precedente tatuaggio, quindi è possibile che si avverta un maggiore disagio.

Un'altra considerazione è la durata del processo. Un Cover-Up Tattoo può richiedere più sedute rispetto a un tatuaggio tradizionale, a seconda della complessità del disegno e della dimensione del tatuaggio originale. È importante avere pazienza e fiducia nel proprio tatuatore, che lavorerà per garantire il miglior risultato possibile.

In conclusione, i Cover-Up Tattoos offrono una seconda possibilità a chi desidera rinnovare i propri tatuaggi. Con la giusta tecnica e un po' di creatività, è possibile trasformare un rimpianto in un'opera d'arte di cui essere orgogliosi. Ricorda, il passato può essere nascosto, ma il futuro è una tela bianca pronta per essere dipinta.

Trasforma il tuo rimpianto in arte

I Cover-Up Tattoos rappresentano una soluzione innovativa per chi desidera dare una nuova vita ai propri tatuaggi. Grazie a tecniche sofisticate e all'abilità dei tatuatori, è possibile trasformare un vecchio disegno in un'opera d'arte completamente nuova, nascondendo il passato e abbracciando il futuro. Questa guida ha esplorato i diversi aspetti dei Cover-Up Tattoos, dalla scelta del nuovo disegno alla gestione del dolore, offrendo consigli preziosi sia per gli appassionati che per i professionisti del settore.

Il futuro è una tela bianca

La decisione di realizzare un Cover-Up Tattoo non va presa alla leggera. È fondamentale scegliere un disegno che sia in armonia con il proprio stile e che possa integrarsi perfettamente con il tatuaggio originale. La comunicazione con il tatuatore è essenziale per garantire un risultato finale che soddisfi pienamente le aspettative. Inoltre, è importante prepararsi a un processo che potrebbe essere più lungo e, in alcuni casi, più doloroso rispetto a un tatuaggio tradizionale.

Nonostante queste considerazioni, i Cover-Up Tattoos offrono un'opportunità unica di riscrivere la propria storia cutanea. Che tu voglia correggere un errore di gioventù o semplicemente rinnovare il tuo look, questa tecnica ti permette di farlo con stile e originalità.

Il tuo nuovo inizio

Se stai pensando di trasformare un vecchio tatuaggio, ricorda che le possibilità sono infinite. Lasciati ispirare dai migliori esempi di Cover-Up e affidati a un tatuatore esperto che possa guidarti in questo percorso di rinnovamento. Scopri di più e inizia il tuo nuovo capitolo con un tatuaggio di cui potrai essere fiero. Il passato può essere nascosto, ma il futuro è tutto da scrivere. È il momento di prendere il pennello e dipingere la tua nuova storia sulla tela della tua pelle.

Per maggiori informazioni:

Sito web: https://www.ligeraink.it/

Telefono: +39 373 720 9501

E-mail: info@ligeraink.it

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Nations League –L’Italia insegue la Francia per il primato...

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Roma, 15 ottobre 2024 – La netta vittoria nei confronti di Israele ha permesso all’Italia di mantenere il primato nel Gruppo 2 di Nations League. A due giornate dal termine della fase a gironi, gli Azzurri hanno un punto di vantaggio sulla Francia e sono pronti ad affrontare le ultime due sfide con l’obiettivo di chiudere in testa. Impresa non semplice visto che il calendario propone Belgio in trasferta e Mbappé e compagni tra le mura amiche. Secondo gli esperti Sisal, l’Italia, prima nel girone a 2,25, è costretta a inseguire la Francia, favorita a 1,57. I ragazzi di Spalletti hanno un calendario oggettivamente più complesso ma, in queste prime quattro gare, hanno dimostrato di poter tenere testa a chiunque.

Gli Azzurri, però, non vogliono fermarsi al semplice successo nel girone ma puntano decisi al bersaglio grosso, il trionfo in Nations League. Al momento Donnarumma e compagni si ritrovano a inseguire altre quattro grandi del Vecchio Continente: Spagna, Portogallo, Francia e Germania, infatti, sono appaiate in quote per il successo finale a 5,00. Le prime tre hanno già alzato il trofeo al cielo mentre i tedeschi rimangono una delle potenze del calcio europeo. L’Italia vincente, al contrario, si gioca a 7,50.

Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.

Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento.

La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazione, con l’obiettivo di partecipare a gare per aggiudicarsi nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.

Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore al mondo di scommesse sportive online e iGaming, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello globale e quotato alla Borsa di New York.

Sisal Italia S.p.A.

Ufficio stampa

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Nel disegno di legge si introduce anche una 'Carta per i nuovi nati' Nella Manovra 2025 arriva il 'bonus neonati'....

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