Dazi doganali, l’Italia appoggia la decisione dell’Europa
L’Italia conferma di essere in linea con la scelta dell’Europa in merito ai dazi doganali che stanno colpendo le importazioni di auto elettriche cinesi.
Lo scorso 4 luglio, la Commissione Europea ha approvato dazi aggiuntivi fino al 36,4%. Ad ottobre, Bruxelles si pronuncerà in merito a questa decisione, confermando o meno la sua presunta estensione per i prossimi cinque anni.
Nel frattempo, il portavoce per il Commercio estero della Commissione Europea ha dichiarato che la Commissione starebbe analizzando il tutto al fine di eliminare o quanto attenuare i possibili effetti collaterali.
In un contesto, quello dell’automotive, in forte cambiamento, anche la Cina ha iniziato a effettuare verifiche e indagini sulle importazioni di prodotti europei.
Le dichiarazioni del Ministro Urso in merito ai dazi doganali europei
La posizione dell’Italia è chiara, il Ministro Urso si è dichiarato favorevole a un rafforzamento delle barriere e a una efficace cooperazione economica tra gli stati membri dell’UE, al fine di ristabilire gli equilibri e il corretto e libero scambio non solo nel mercato automobilistico.
Adolfo Urso, ha dichiarato: “Durante l’incontro sia è stata ribadita l’importanza di riequilibrare la bilancia commerciale e rafforzare ancora di più la cooperazione economica, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra imprese soprattutto nei settori della tecnologia green e della mobilità elettrica”.
Anche se questa volta, in maniera indiretta, l’auto elettrica sta di nuovo cambiando gli scenari in un panorama e contesto economico in forte fermento.
Il governo di Pechino è accusato di aver favorito l’avanzata tecnologica dei costruttori di auto cinesi, dando loro ingenti capitali a costo zero.
Una mossa che se fosse confermata, rischierebbe di alterare definitivamente i rapporti tra l’Europa e l’Asia.
Motori
Il parco circolante in Italia è sempre più vecchio
L'età media auto italiane si attesta a 11 anni e 8 mesi fissando un 3% in più rispetto ad un anno prima. Questa è il numero che esce da una ricerca di facile.it
Le auto che circolano in Italia sono sempre più vecchie e questo composta ovviamente ad un aumento dell'RC auto. Con un’età media di 10 anni la tariffa da sostenere per l’Rc auto è di circa 206 euro, che sale a 228 euro se il veicolo ha 12 anni e raggiunge addirittura i 284 euro in corrispondenza di un’anzianità di 14 anni. Una differenza del 38% in soli quattro anni.
Le auto più vecchie si trovano in Basilicata, in Molise ed infine in Calabria e Sicilia. Al contrario con le auto più nuove guida la classifica la Toscana con una media di 10 anni e 7 mesi, 1 anno in meno rispetto alla media italiana.
Seguono la Lombardia, il Lazio, l’Emilia-Romagna e il Piemonte.
Motori
L’Autostrada del sole compie 60 anni
Esattamente sessanta anni fa veniva inaugurato l’asse portante della rete autostradale del nostro Paese. La A1, la regina viarum, veniva aperta al traffico e con lei la nostra penisola diventava più unita, i tempi di percorrenza da Sud a Nord, attraverso la Capitale, passarono da due giorni di viaggio a solo sei ore.
Pensate che la costruzione dell'intero tragitto, circa 800 chilometri, fu fatta in appena 8 anni.
Il traffico della A1 in sessant’anni è cresciuto del 460% e con esso si è potenziato anche il suo tracciato, solo negli ultimi venti anni sono stati realizzati ben 195 km di ampliamenti di cui 45 fuori sede.
Gli investimenti e manutenzione dal 2020 solo per l’A1 è pari a circa 2,3 Mld di euro.
“La storia dell’Autostrada del Sole - afferma l’Amministratore delegato del Gruppo Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi - ci insegna che per compiere una simile impresa è necessario costruire capacità industriale con coraggio e lungimiranza, guardando al futuro della nuova mobilità e delle generazioni di domani. Nel 2024 ricorrono i cento anni della A8, la prima autostrada del mondo, e il sessantesimo della più grande opera mai costruita in Italia, l’A1. Ma per Autostrade per l’Italia questo è anche l’anno dei record: dai volumi di traffico, arrivati a 5 miliardi di chilometri percorsi, agli investimenti sulla rete nazionale pari a 2 miliardi di euro messi a terra in dodici mesi. Continuiamo a lavorare con determinazione ogni giorno per rigenerare la rete autostradale, ispirandoci ai grandi del passato che costruirono questa infrastruttura strategica che, ancora oggi, è l’asse portante del sistema socioeconomico nazionale”.
L’Autostrada del Sole si contraddistingue anche per lo sviluppo digitale della mobilità, due numeri per fare capire di cosa si parla: in 100 km di smart road sono stati predisposti con l'installazione di 15.000 apparecchi di luci a led e ben 48 milioni di metri quadrati di asfalto drenante posato.
Motori
Le immatricolazioni del noleggio veicoli frenano la loro...
Le immatricolazioni del noleggio veicoli (auto + veicoli commerciali leggeri) hanno fatto segnare un’ulteriore e più accentuata contrazione nel terzo trimestre 2024 che si attesta a -21,9%. Dopo 9 mesi il mercato del noleggio di vetture e veicoli commerciali chiude in negativo per un totale di -7%. Questi sono i dati emersi dall'analisi condotta da ANIASA e Dataforce.
I dati negativi che emergono nell’analisi del terzo trimestre e dell’annata in generale indicano, più che una crisi del comparto, che rimane abbastanza comunque allineato al mercato dell’auto nel suo complesso, un confronto con un’annata 2023 che aveva stabilito un record delle immatricolazioni, perché aveva beneficiato di un ampio portafoglio ordini legato anche alle ritardate consegne del 2021 e 2022.
La Fiat Panda rimane il modello più noleggiato in assoluto sia nel breve sia nel lungo termine.
“I dati dei primi 9 mesi dell’anno registrano un rallentamento delle immatricolazioni a noleggio. Un calo fisiologico comunque da rapportarsi all’annata record del 2023 ed alla complessa situazione che sta attraversando l’intero automotive europeo. Il noleggio è peraltro indirizzato a chiudere il 2024 con un aumento della flotta veicoli, con oltre 1.350.000 unità in circolazione nel nostro Paese. Il trend negativo delle immatricolazioni è in parte compensato dal boom dei veicoli commerciali leggeri e dall’incremento degli acquisti degli operatori del breve termine. Con un parco auto nazionale caratterizzato da oltre 10 milioni di vetture ante Euro 4, l’accelerazione del ricambio non può che passare da una maggiore diffusione delle forme di mobilità pay-per-use. E per favorire questa transizione va colta l’opportunità offerta dalla Legge sulla Delega Fiscale e dalla prossima Legge di Bilancio: allineare finalmente la fiscalità dell’auto aziendale con quella degli altri Paesi europei. Secondo nostre analisi, un graduale riequilibrio verso tali valori, almeno sulle nuove vetture elettriche ed ibride, porterebbe a una significativa diffusione di queste nel parco nazionale (in tre anni 100.000 nuove vetture alla spina in più rispetto alle previsioni), oltretutto con un ritorno sull’investimento per l’Erario del 50%. Senza contare i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni inquinanti e di sicurezza sulle nostre strade”, ha commentato il Presidente ANIASA Alberto Viano.
Nel noleggio a lungo termine del terzo trimestre, il modello più richiesto è infatti la BMW X1, segue Volkswagen Tiguan, bene la Kia Sportage. la Volkswagen T-Roc al quarto posto e l'Alfa Romeo Tonale.
Nel noleggio a lungo termine di auto l’alimentazione più diffusa è tornata a essere quella a gasolio (comprese le mild hybrid) con un 44,3% di market share nel terzo trimestre di quest’anno. Le “ibride vere”, ossia full e plug-in, nel Q3 hanno cumulativamente superato il 20% del mercato del long rent.
Nei primi 9 mesi del 2024 infine la quota delle BEV nel NLT è del 5,4% mentre le auto a gas sono in flessione.