Daytona 90con: dall’America vi raccontiamo le serie e le aree degli anni novanta, prima parte
90Con Daytona 2024: Che cos’è? Un evento mondiale a Daytona Beach, in Florida, per tutti gli appassionati nostalgici della TV, del cinema e dei colori e delle mode dei mitici anni Novanta. Detta così, pare niente, e invece la presenza di grandi stars dei telefilm più amati rende questo appuntamento davvero unico nel suo genere!
Melrose Place, Beverly Hills 90210, Sabrina, Streghe, Baywatch, Otto sotto un tetto, Settimo cielo: le indimenticabili serie TV che sono entrate nella storia e hanno reso iconiche le facce dei protagonisti. Tutto questo, e molto altro, fanno di questa convention un’opportunità unica al mondo per rivivere quegli anni, tuffarsi nel passato e incontrare da vicino tutti loro!
E vi raccontiamo tutto, a puntate, come un serial: questa grande avventura vissuta da vicino. Ne sentiamo parlare in primavera e così si decide di andare. Eccoci qui.
Ma c’è una premessa doverosa, e un po’ triste. A questo happening eccezionale doveva esserci anche Shannen Doherty, insieme ai colleghi di Beverly Hills e Streghe, per incontrare fan e stampa. Purtroppo, il destino non ha voluto che ciò accadesse. Proprio in estate, il brutto e maledetto cancro che ha colpito quella che tutti conosciamo come Brenda, o la strega Prue Haliwell, ha avuto la meglio. Gli organizzatori di Daytona 90Con, della Thats4entertainment, hanno ricordato la Doherty con immagini e un evento insieme agli attori di Streghe e ai fan.
Per il resto, appena si entra, eccoci con una delle dive di Melrose Place. Questa avventura nella nostalgia e nelle icone degli anni ’90 comincia con Laura Leighton, direttamente da Melrose Place: l’irrequieta Sidney, sorella di Jane, amante del cognato Michael e combinaguai assoluta. Ma la bella e brava Laura va ricordata anche come Sophie negli ultimi episodi di Beverly Hills, in Pretty Little Liars tra le protagoniste, e ora con il ritorno di Melrose Place, con un podcast e un reboot in arrivo.
E la storia continua…
Fine prima parte.
Spettacolo
Sesso e thriller in ‘Inganno’, da oggi su...
Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti sono i protagonisti della serie ‘Inganno’, da oggi su Netflix con la regia di Pappi Corsicato: un thriller sentimentale che gioca tra la suspense, la rottura dei tabù e le verità scomode sull’amore. È la storia di un’appassionante relazione, in cui non mancano ombre e segreti, che mette in crisi le convenzioni sociali e gli equilibri familiari, sovvertendo il ruolo della maternità nella cultura mediterranea. Nell’intervista all’Adnkronos Guerritore e Gianniotti contro ogni tabù sulla (ri)scoperta dell’amore e del desiderio over 60.
Gabriella (Guerritore) è la proprietaria di un prestigioso hotel in Costiera Amalfitana, una donna elegante, fiera dei suoi sessant’anni e consapevole del suo ruolo. I suoi tre figli ormai sono grandi e la vita non sembra riservarle più molte sorprese, finché non incontra Elia (Gianniotti): un ragazzo affascinante, vitale, libero, coetaneo del suo figlio maggiore, che esercita su di lei un fascino irresistibile, ma anche ambiguo e spaventoso. Nonostante la differenza di età, Gabriella si riscopre donna, amante e per Elia è pronta a mettere in gioco tutto, anche il rapporto con i figli e la loro eredità.
Spettacolo
“PerSo Festival”, vince film brasiliano...
Chiude il "Perugia Social Film Festival 2024" con lavori provenienti da 22 Paesi, tra cui 13 pellicole in anteprima italiana o mondiale
Vince un film brasiliano il 'PerSo - Perugia Social Film Festival 2024', che si chiude oggi, 9 ottobre, nella città umbra. Il premio della decima edizione del Festival internazionale di cinema documentario, riservato alle opere in anteprima assoluta in Italia è andato a "A Transformação de Canuto", diretto dal brasiliano Ernesto de Carvalho e da Ariel Kuaray Ortega, primo regista indigeno. Il film è un esempio altissimo di auto-narrazione, vale a dire che per la prima volta non sono gli indigeni amazzonici a farsi raccontare dagli altri, ma si raccontano da soli. Il film infatti è meta-narrativo, una specie di 'Effetto notte' girato nella giungla, una riflessione su colonizzazione, disboscamento e rapacità dell'uomo bianco.
La cerimonia di premiazione, al PostModernissimo di Perugia, condotta da Caterina Fiocchetti e Giulia Zeetti ha decretato i vincitori di tutte le categorie di concorso dell'edizione 2024. Menzioni speciali nella categoria Award a 'Che ore sono' di Marta Basso e Tito Puglielli e a 'Fragments of ice' di Maria Stoianova. 'PerSo student award' è andato a 'Kripton' di Francesco Munzi; 'PerSo Agorà' a 'Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza' di Erika Rossi; 'PerSo short', assegnato da Film Tv, e 'PerSo short jail', assegnato dalla giuria dei detenuti del Carcere di Capanne a 'L'uccello imbroglione' di Davide Salucci; Menzione speciale a 'Trasparenze' di Mario Blaconà; 'Perso short la 7a ora' a 'Z.O.' di Loris G. Nese.
Il film vincitore è stato realizzato da Ariel Kuaray Ortega, pioniere del cinema indigeno e leader Mbyá-Guarani e Ernesto de Carvalho, cineasta, fotografo e montatore brasiliano, con un dottorato in antropologia conseguito presso la New York University, da oltre 15 anni collabora con le comunità Mbyá-Guarani alla realizzazione di filmati attraverso il progetto Vídeo nas Aldeias. "Abbiamo realizzato questo film - spiegano i registi - con l’intenzione di portare lo spettatore in un viaggio con noi. Il viaggio attraversa le frontiere: Brasile/Argentina, fiction/documentario, umano/animale, persona/personaggio. Il nostro protagonista, vissuto negli anni ’80, fin dall’infanzia ha mostrato i segni della temuta malattia che è la trasformazione in giaguaro, un animale pericoloso. La storia riguarda i rischi di uscire dall’umanità, dai legami che uniscono una comunità e collegano le persone. Troviamo, nell’atto stesso del filmare - proseguono - elementi chiave che ci aiutano a capire cosa significa questa trasformazione. E con ciò ci avviciniamo al dramma di raccontare quella storia, con la forte complicità dell’intera comunità Mbyá-Guarani che ha vissuto gli eventi narrati, decenni fa".
La giuria ufficiale 2024 che ha assegnato l'Award è composta da: Maria Bonsanti, vicedirettrice del Centro Sperimentale di Cinematografia e (dal 2017 al 2022) direttrice di Eurodoc - Programma internazionale di formazione per Produttori di Cinema documentario; Alessandro Rossetto, autore e regista, considerato uno dei maggiori documentaristi europei della sua generazione; Emiliano Morreale, professore di Storia del cinema, Cinema e letteratura, Linguaggio cinematografico e Cinema e scrittura presso l’università Sapienza di Roma, critico cinematografico del quotidiano La Repubblica, ha lavorato come selezionatore per i festival di Torino e di Venezia, e dal 2013 al 2016 ha diretto la Cineteca Nazionale.
I 'numeri' dell'edizione 2024, che hanno visto protagonista la città di Perugia hanno 'contato' 3 sale cinematografiche, 12 location, 11 giorni di programmazione ad ingresso gratuito, 55 titoli nazionali e internazionali, 13 anteprime italiane, uno spettacolo teatrale, un cine-concerto, una retrospettiva, eventi speciali e oltre 50 ospiti in sala negli incontri con il pubblico. Tanti gli ospiti, tra cui: Leonardo Di Costanzo, Moni Ovadia, Luc Merenda e Sergio Martino, Massimo Zamboni, Goffredo Fofi, il regista palestinese Yvann Yagchi, Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua.
'PerSo' è organizzato da Realmente Aps, in collaborazione con Fondazione La Città del Sole Onlus, con il sostegno di Fondazione Perugia, MiC - D.G. Cinema, Regione Umbria, Comune di Perugia e Camera di Commercio dell’Umbria. Tra i numerosi enti collaboratori: Università degli Studi di Perugia, Manu – Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, A.Di.S.U., Aba – Accademia delle Belle Arti, Fiab Perugia Pedala Aps, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Spettacolo
Emily in Paris, rabbia Macron: “Non ha senso a Roma,...
La moglie del presidente francese avrà un ruolo nella quinta stagione
Tra i molti argomenti toccati dal presidente Emmanuel Macron, nella sua intervista a Variety, c'è anche 'Emily in Paris'. Il leader dell'Eliseo non sembra aver preso bene infatti la scelta di Netflix di spostare definitivamente l'ambientazione della fortunata serie tv americana, prossima alla sua quinta stagione, dalla capitale transalpina a quella italiana. "Chiederemo che 'Emily in Paris' rimanga a Parigi, andare a Roma non avrebbe senso.
Inoltre Macron ha commentato anche il cameo della moglie Brigitte, presente proprio nella quarta stagione: "Sono molto orgoglioso e lei era molto felice di farlo. Sono solo pochi minuti, ma credo che sia stato un momento molto bello per lei", ha continuato il presidente, "penso che sia positivo per l'immagine della Francia. 'Emily in Paris' ha un effetto molto positivo in termini di attrattiva per il Paese".