Musei, Demma (parchi archeologici Sibari e Crotone): “Avvicinare cultura a chi è distante”
Così il direttore dei musei e parchi archeologici di Crotone e Sibari, dove si è svolto il convegno 'Percorsi di sviluppo del territorio tra cultura e innovazione'
"Il museo non è un luogo in cui si conservano reperti, un posto da vedere una sola volta, ma un luogo che deve essere frequentato. Purtroppo, ci sono studenti che non sanno scrivere. C'è stato un problema e se vogliamo risolverlo dobbiamo ripartire dalla cultura. Il museo si deve aprire e fare cultura immateriale". Lo afferma Filippo Demma, direttore dei musei e parchi archeologici di Crotone e Sibari, dove si è svolto il convegno 'Percorsi di sviluppo del territorio tra cultura e innovazione'. "La cultura - continua - è quello che mettiamo tra noi e il nostro vivere quotidiano per arrivare a fine giornata. Il museo deve diventare la casa della comunità. Può essere rivisitato anche attraverso la cultura della gastronomia, lo stiamo facendo attraverso il vino con la regione Calabria e Vinitaly. Questo è un modo per dimostrare che la cultura può essere un elemento pervasivo".
"Siamo onorati - ha detto Demma - di ospitare questa iniziativa voluta da questa istituzione così prestigiosa, che è la Fondazione Magna Grecia. I parchi archeologici di Crotone e Sibari sono caratterizzati da un poderoso numero di iniziative e collaborazioni". Tali iniziative sono volte anche a recuperare "quella fetta di persone considerate irraggiungibili, per questioni di distanza , di disinteresse. Stiamo cercando di ampliare l'accessibilità e di coinvolgere questa fetta di popolazione. Abbiamo reso partecipi alcuni detenuti per alcuni lavori, questo significa coinvolgere e avvicinare la cultura a chi altrimenti non potrebbe farlo. Questo è un museo che esce e che vive, un museo che si apre ed accoglie".
Cultura
Premi, la vincitrice del Malaparte: “Emozionante e...
La scrittrice britannica Rachel Cusk dopo aver ricevuto il Premio Malaparte
“Sono stata a Capri 10 anni fa in occasione della mia luna di miele e il fatto di tornare qui per ritirare un premio per il mio lavoro è davvero una cosa straordinaria e doppiamente magica”. Cosi la scrittrice britannica Rachel Cusk dopo aver ricevuto il Premio Malaparte, nella splendida cornice della Certosa di San Giacomo a Capri, un evento che ha attirato l'attenzione di critici e lettori.
La Cusk ha condiviso il suo profondo legame con la scrittura, descrivendola come una forma di esplorazione e introspezione. Durante il suo discorso, ha riflettuto sull'importanza della narrazione nella vita contemporanea, sottolineando come le storie possano unire le persone e dare voce a esperienze spesso trascurate e a temi come l’identità e la maternità”.
“Tematiche che non cambiano e che forse sono peggiorate negli ultimi anni e scriverne può essere talvolta difficile – ha dichiarato la Cuck - ma ricevere il Premio Malaparte mi fa sentire che sia stata la cosa più giusta e degna da fare”.
Cultura
Premi, Trevi: “Malaparte alla Cusk giusto...
“Quando è venuto fuori il nome di Rachel Cusk, eravamo a conoscenza della bravura della scrittrice e darle un premio ha significato solo un riconoscimento al suo lavoro”. Cosi Emanuele Trevi scrittore e componente della giura del Premio Malaparte che a Capri, ha premiato, nella splendida cornice della Certosa di San Giacomo, la scrittrice inglese che ieri ha incontrato i componenti della giuria in un dibattito pubblico incentrato sul tema da lei scelto “I libri dovrebbero essere più brevi?”
“Gli scrittori contano sull’intensità e sulla durata dell’esperienza di quello che offrono – ha aggiunto Trevi- e se si parla ancora di un libro della Cuck come “Resoconti” scritto 8 anni fa, è un tempo immenso rispetto ad un mondo “uso e getta”
Cultura
Morto Giorgio Trevisan, fumettista di fama internazionale
Aveva 89 anni. E' stato, tra l'altro, disegnatore dei personaggi di Ken Parker, Sherlock Holmes e Julia
Il pittore e illustratore Giorgio Trevisan, tra i maestri del fumetto italiano di fama internazionale, disegnatore dei personaggi di Ken Parker, Sherlock Holmes e Julia, è morto sabato 5 ottobre all'ospedale 'Madre Teresa di Calcutta' di Monselice (Padova) all'età di 89 anni.
Nato a Merano (Bolzano) il 13 ottobre 1934, dopo il diploma al Liceo classico, Trevisan si trasferì, su consiglio del padre, a Padova per seguire i corsi della Facoltà di Agraria. Qui venne consigliato di dedicarsi al fumetto e all'illustrazione (aveva già disegnato una breve storia a fumetti per un piccolo tipografo editore sull'eroe altoatesino Andrea Soffher) e si trasferì a Milano, dove cominciò a collaborare con lo Studio Dami. Per Roy D'Amy (Rinaldo Dami) tra il 1956 e il 1960 disegnò le matite di "Cherry Brandy racconta..." ed eseguì matite e inchiostrazioni per storie di guerra destinate al mercato britannico.
Tra il 1959 e il 1977 Trevisan lavorò ininterrottamente per la casa editrice del "Corriere della sera". Per il "Corriere dei piccoli" dipinse a tempera le figurine della "Storia di Roma" e "Storia del Risorgimento", poi il paginone centrale con la "Storia d'Italia" su testi di Mino Milani. Per il "Corriere dei ragazzi" disegnò storie delle serie "Catastrofi sulla terra" (in particolare "Paura a Milano", su testo di Milani), "I grandi generali" e "Processi alla Storia". Per "Corrier Boy" disegnò storie a fumetti della serie "I grandi capi indiani".
Nel frattempo, tramite l'agenzia Maffi, tra il 1960 e il 1968, lavorò per la francese Lug disegnando vari personaggi, alcuni dei quali (come Archie e Fury) arriveranno anche alle edicole italiane su testate come "Alex & C.", "Rodeo" e "Zembla". Nel 1961-1962 realizzò anche avventure salgariane per l'editore Vaglieri. Negli anni Sessanta si trasferì a Este (Padova, Italia), dove ha vissuto con la moglie Vera e i quattro figli.
Nel 1965 con lo Studio Dami lavorò per la Fleetway illustrando a china colorata i romanzi per ragazzi "Il giardino segreto", "Il cane delle Fiandre", "Till Ulenspiegel", "Pollicino" e "Gulliver", mentre realizzò a fumetti "Il mago di Oz". Trevisan ha illustrato anche alcuni romanzi per i cofanetti-regalo agli abbonati Mondadori: per il 1971 racconti di Poe, Melville, Melburne; per il 1972 "L'amore" di Stendhal, "Il giovane Werter" di Goethe e "Jacopo Ortis" di Foscolo. Nel 1971 cominciò la collaborazione con il "Messaggero dei ragazzi" di Padova, realizzando "Fatima" su testo di Nicolette. L'insieme della sua attività per la casa editrice della Basilica del Santo gli è valso il Premio Europeo Stampa Cristiana.
Dal 1973 ha disegnato tutti gli otto numeri della serie "Medium" (copertine comprese) per la casa editrice Dardo, più un numero che è rimasto inedito, tutto su testi di Romano Garofalo. Sempre per Dardo disegnò anche varie storie di guerra per le collane Super Eroica, Reportage, Prima linea e Uomini e guerra; realizzò anche molte copertine per "Il menntrò come disegnatore nella Sergio Bonelli Editore per la quale realizzerà, anche durante gli anni ottanta, serie a fumetti che diverranno particolarmente famose come Storia del West e Ken Parkersile" e "Reportage". Alla fine degli anni Settanta Trevisan entrò come disegnatore nella Sergio Bonelli Editore per la quale ha realizzato, anche durante gli anni Ottanta, serie a fumetti che diverranno particolarmente famose come Storia del West e Ken Parker. Passò successivamente a far parte della squadra di Julia, la criminologa creata da Giancarlo Berardi e venne incaricato di realizzarne anche il numero celebrativo 100, "Clowns", a colori. Sempre durante gli anni Ottanta Trevisan realizzò anche storie a fumetti con il personaggio di Sherlock Holmes pubblicate dalla rivista "L'Eternauta" su testi di Giancarlo Berardi, trasposizione di alcuni racconti originali di Arthur Conan Doyle. Nel 1991 Trevisan realizzò i Tarocchi Romantici e i Tarocchi del Rinascimento prodotti dalle edizioni Lo Scarabeo.