Il campione torinese ha chiuso con il crono di 1:30.304 davanti a Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi
Pecco Bagnaia conquista una pole position da record a Misano nel Gp di San Marino di MotoGp. Il campione torinese, in sela alla Ducati ha chiuso con il crono di 1:30.304 con una prima fila tutta italiana con Franco Morbidelli secondo e Marco Bezzecchi al terzo posto, per la prima volta nel Gp di San Marino.
Partirà dalla quarta posizione Jorge Martin, leader del Motomondiale con la Pramic, Martin seguito da Pedro Acosta e Brad Binder. Terza fila con Alex Marquez, Bastianini e Marc Marquez, che ha pregiudicato le sue qualifiche con una caduta nel finale. Decimo Quartararo, seguito da Vinales e Miller, mentre Mir salterà la gara per la gastroenterite.
Le parole di Bagnaia
"Sono senza parole per questo risultato. La mia squadra, il mio preparatore e il mio fisioterapista hanno fatto tutti un ottimo lavoro. Quando riesco ad andare in moto fortunatamente riesco a non pensare al dolore", ha detto Pecco, ricordando i problemi fisici dopo la caduta di Aragon. "Prima fila tutta italiana? È bellissimo essere in prima fila con altri due piloti dell'Academy: ci alleniamo tutti molto su questa pista. La moto sta lavorando perfettamente, ma questo pomeriggio la Sprint non sarà facile".
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La Lazio batte 2-1 in rimonta l’Empoli e aggancia la...
Allo stadio Olimpico i biancocelesti vanno sotto per il gol di Esposito ma ribaltano la partita con Zaccagni e Pedro
La Lazio batte 2-1 in rimonta l'Empoli, chiude una settimana perfetta con tre vittorie in tre partite e sale al 3° posto in classifica agganciando la Juventus a quota 13. Prima sconfitta in campionato invece per i toscani che restano fermi all'ottavo posto insieme all'Atalanta con 10 punti. Tra le mura amiche dello stadio Olimpico i biancocelesti vanno sotto per il gol di Esposito al 9' ma la ribaltano con Zaccagni, a segno al 4' di recupero del primo tempo, e Pedro al 39' della ripresa. Al 5' del secondo tempo Castellanos si fa parare un rigore da Vasquez.
La partita
La squadra di casa parte in attacco e si rende pericolosa già al 2': bella combinazione al limite dell'area tra Zaccagni e Dia, che si scambiano la palla nello stretto, il passaggio di ritorno dell'azzurro per l'ex Salernitana è un po' lungo ma mette ugualmente in apprensione la difesa dell'Empoli che concede subito il primo corner. Al 6' Guendouzi apre a destra per Lazzari, libero di prendere campo e poi crossare a centroarea. Zaccagni di testa la gira ma colpisce male, quasi con la spalla e palla a lato. All'8' ancora Lazio, sull'asse Lazzari-Zaccagni. Nuovo cross dalla trequarti destra, Zaccagni stavolta ci va in rovesciata. Palla però colpita male anche in questo caso e l'azione sfuma. Al 9' al primo affondo la squadra toscana passa in vantaggio. Pezzella avvia l'azione, scambia con Solbakken e da sinistra crossa in mezzo. Esposito salta sovrastando Romagnoli e di testa manda in porta, Provedel è sfortunato e scivola proprio in quel momento, guardando la palla entrare senza poter far nulla.
Al 14' la reazione della Lazio. Punizione dalla fascia destra, posizione molto defilata. Isaksen se ne incarica e con il sinistro cerca ugualmente la porta, con un tiro diretto verso il primo palo. Vasquez è bravo a proteggerlo con un intervento a terra. Al 22' Zaccagni parte da sinistra, si accentra una volta arrivato sulla trequarti e cerca il tiro da fuori, palla alta. Al 23' Castellanos viene incontro sulla trequarti per ricevere palla, si gira immediatamente e scarica un destro fortissimo in porta. Vasquez è un po' sorpreso e devia sopra alla traversa come può. Al 26' occasione per gli ospiti: Tavares sbaglia in uscita, Gyasi recupera e avvia la ripartenza dell'Empoli, che con tre passaggi arriva a servire Anjorin che dal limite prova a piazzarla col destro a giro, palla a lato ma non di molto. Al 36' la Lazio perde Lazzari per un problema muscolare, entra Marusic.
Al 40' bella accelerazione di Isaksen che a destra scatta, arriva alla linea di fondo e ingaggia un duello con Viti che prova a chiuderlo. Nuovo scatto del laziale che riesce a entrare in area, con Viti che rischia tantissimo intervenendo da dietro e sporcandogli il pallone. Al 44' capitolini vicini al pari: Castellanos tra le linee riceve palla e con un bel filtrante nello spazio lancia Isaksen verso la porta, il suo diagonale incrociato con il destro si spegne a lato. Al quarto minuto di recupero arriva il pari: cross da sinistra di Tavares e Zaccagni di testa la gira alla perfezione superando Vasquez.
Al 5' della ripresa Ayroldi assegna un rigore alla Lazio, ripartenza di Tavares, che serve in mezzo all'area Dia, Pezzella ingannato da una finta dell'attaccante biancoceleste lo prende in pieno. Dagli 11 metri Castellanos si fa parare la conclusione da Vasquez. Al 9' giallo per Castellanos che entra duro sul piede di Ismajli. Al 20' doppio cambio per D'Aversa: Ekong e Henderson per Anjorin e Fazzini. Al 28' primo cambio per Baroni con Pedro al posto di Isaksen. Al 33' ammonizione per Gyasi che mette giù Zaccagni che ripartiva a metà campo. Al 35' proprio l'ex Verona è pericoloso: stoppa, si aggiusta la palla e calcia immediatamente, tiro a lato alla sinistra di Vasquez.
Al 39' il neo entrato Pedro decide il match: Castellanos lo serve in profondità in area, sul versante destro, lo spagnolo stoppa e poi scarica un destro impressionante che sbatte sulla parte inferiore della traversa ed entra in porta. Al 41' triplo cambio nella Lazio. Fuori Tavares, Dia e Zaccagni, entrano Noslin, Castrovilli e Luca Pellegrini. Nel recupero doppia chance della Lazio nel giro di pochi secondi, entrambe ispirate da Guendouzi. Prima serve davanti alla porta Castellanos, che gira a colpo sicuro e trova la risposta di Vasquez, con il piede, poi appoggia per Castrovilli, destro da fuori a lato.
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Antonella Palmisano vince la 10 km di marcia a Madrid
L'azzurra: "Era importante esserci e divertirmi, dopo il Covid di Parigi, e ci sono riuscita"
Torna con una vittoria a livello internazionale Antonella Palmisano. La fuoriclasse azzurra della marcia domina a Madrid nella gara di 10 chilometri su strada, tappa Gold del circuito mondiale della specialità, in 44:02.
È un bel modo per concludere la stagione che l’ha vista conquistare l’oro nella 20 km agli Europei di Roma e anche per ritrovare il sorriso al rientro agonistico dalle Olimpiadi di Parigi dove nella prova individuale è stata costretta al ritiro, da campionessa uscente, e in staffetta non è andata oltre il sesto posto. Sul percorso impegnativo in saliscendi della Gran Via, nel pieno centro della capitale spagnola, la portacolori delle Fiamme Gialle mette subito in fila le avversarie con la sua tipica azione elegante. Prova a resistere l’ucraina Mariia Sakharuk ma si stacca dopo tre chilometri.
A metà gara (parziale di 21:45) ammonta già a 23 secondi il vantaggio di ‘Nelly’ che fa il vuoto dietro di sé per chiudere in solitaria con un minuto abbondante di margine nei confronti della meno lontana delle avversarie, seconda in 45:03, mentre è terza la costaricana Noelia Vargas (45:17) a precedere la spagnola Raquel Gonzalez (46:35) e la colombiana Sandra Arenas (47:03), argento olimpico nel 2021 alle spalle della tarantina. Riprende così il cammino della capitana azzurra, bronzo iridato l’anno scorso, in vista della nuova stagione che culminerà con i Mondiali di Tokyo a settembre.
“Per me è una bella giornata - le parole di Antonella Palmisano - in un contesto unico, di fronte a tanto pubblico, su un percorso difficile ma ci vogliono eventi come questo per la crescita della marcia e per avvicinarla alla gente. Era importante esserci e divertirmi, dopo il covid di Parigi, e ci sono riuscita. Non cercavo un crono, volevo vedere quanti stimoli ho ancora. Sono stata bene con me stessa durante i 10 chilometri, senza pensieri negativi. Esco contenta da questa gara, adesso farò una settimana di riposo, poi si riparte verso Tokyo che per me è un luogo speciale”.
C’è l’Italia sul podio anche tra gli uomini con la seconda posizione di Francesco Fortunato (Fiamme Gialle), autore di un altro piazzamento di prestigio a Madrid dopo la vittoria dell’ultima edizione. Stavolta viene superato soltanto dal giapponese Toshikazu Yamanishi, bicampione mondiale della 20 km, che prende il largo al settimo chilometro e si impone in 40:00 davanti al 40:18 del pugliese di Andria, in testa al gruppo nelle fasi iniziali e l’ultimo ad arrendersi al forcing del vincitore. “Ho avuto belle sensazioni - racconta Fortunato - e sono contento della mia gara, con un buon secondo posto dietro a Yamanishi, uno dei più forti di sempre”. Finisce terzo lo spagnolo Diego Garcia Carrera (40:44), promotore della manifestazione, seguito dall’altro azzurro Gianluca Picchiottino (Fiamme Gialle) che è quarto in 40:49 e dal brasiliano Matheus Correa (41:15).
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Sinner si sposa? Kalinskaya: “Tutto falso”
Le voci sulle nozze vengono cancellate
Jannik Sinner si sposa? In arrivo il matrimonio con Anna Kalinskaya? Macché. Le voci sugli imminenti fiori d'arancio non hanno nessun fondamento. L'azzurro, numero 1 del mondo, e la tennista russa non stanno per sposarsi. Il gossip rimbalza dalle pagine di un magazine fino al profilo Instagram di Kalinskaya, che si fa una risata virtuale e smonta i rumors: "Per chiarire le cose riguardo a voci false: tutto questo non è vero", scrive in una storia in inglese e in russo. Niente proposta di matrimonio di Sinner a New York, niente nozze in vista. Nulla.