Salute e Benessere
Covid, ripristinare l’uso della mascherina durante le...
Covid, ripristinare l’uso della mascherina durante le visite: “Buona precauzione”
L'appello di Antonio D'Avino, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp)
Ritornare a indossare la mascherina quando si va dal medico oppure si accompagnano i bambini dal pediatra è un'ottima precauzione, ora che sono tornati a salire i numeri di contagio da Covid. È quanto ritiene all'Adnkronos Salute, di Antonio D'Avino, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp).
A partire da settembre, "quando tutte le attività riprenderanno, scuola compresa, sarebbe opportuno ripristinare l'uso della mascherina quando si va dal pediatra. Così come avviene in molti ospedali", dice D'Avino rivolgendosi ai colleghi pediatri e ai medici di famiglia. "Sarebbe un segnale importante ricominciare a utilizzare, se si è smesso di farlo, semplici precauzioni e invitare tutti quelli che arrivano nei nostri ambulatori a venire con le mascherine per evitare che proprio in sala d'attesa possano contagiarsi, vista la circolazione sostenuta di Sars-Cov-2".
L'appello è quindi soprattutto per genitori, nonni e tate che possono contrarre o diffondere il virus mentre aspettano il proprio turno dal pediatra. "Sappiamo che i bambini sotto i sei anni - ricorda D'Avino - non possono utilizzare le mascherine utilmente ma almeno per gli adulti l'utilizzo di queste protezioni permetterebbe di ridurre i contagi. Sarebbe meglio che le utilizzassero sempre nelle sale d'attesa e negli ambulatori, ma è fondamentale che lo facciano almeno quando hanno la tosse. È un richiamo alla loro educazione sanitaria. In queste due settimane di agosto le sale d'attesa difficilmente sono piene ma sarebbe fondamentale ripristinare queste misure in concomitanza con l'inizio della scuola".
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Aviaria, Bassetti: “Virus si avvicina sempre più...
"Prima o poi sarà un problema globale"
Primo caso di aviaria nell'uomo negli Usa senza contatto con gli animali. "Questo virus si sta avvicinando progressivamente all'uomo ed è più vicino di quanto possiamo pensare" dice all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. "Se è vero quello che dicono i Cdc, e non ne ho dubbi, che è stato registrato in Missouri un caso umano di influenza aviaria A (H5) senza nessun contatto con animali, non è una bella notizia. Aspettavamo solo il quando l'influenza aviaria si sarebbe trasmessa da uomo-uomo e mi pare che questo caso potrebbe esserlo. Ora aspettiamo altre certezze dagli Usa su questa vicenda ma prima o poi l'influenza aviaria sarà un problema globale e andrà affrontata".
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Sanità, Gesualdo (Fism): “Professionisti Ssn sotto...
"Dolore per morte paziente ma non sono ammessi atti di inciviltà. Bene il Dl del senatore Zullo per porre freno alle aggressioni, 16mila solo nel 2023"
"Sebbene il dolore dei familiari per la perdita della giovane donna di Cerignola sia comprensibile e straziante, non sono ammessi atti di inciviltà. La risposta violenta e immediata non è mai giustificabile, né tantomeno utile a far luce su quanto accaduto. La fiducia nel lavoro dei professionisti sanitari deve essere mantenuta, nonostante la sofferenza". Lo afferma Loreto Gesualdo, presidente della Fism - Federazione delle società medico-scientifiche italiane.
"Nella stragrande maggioranza dei casi - spiega Gesualdo - gli operatori sanitari agiscono con dedizione e professionalità, anche in condizioni di estrema difficoltà, con risorse limitate e sotto pressione. È cruciale ricordare che ogni intervento è mosso dall’obiettivo di salvare vite o alleviare sofferenze". Le "accuse di malasanità, per quanto gravi, devono essere fondate su dati oggettivi e non sulla reazione istintiva del dolore - rimarca Gesualdo - L’immediata ricerca di un colpevole o il sospetto di errore non possono essere basati su emozioni, ma devono derivare da una valutazione rigorosa dei fatti. L’aggressione fisica e verbale, oltre a essere inaccettabile, mina il delicato equilibrio di fiducia tra medico e paziente, un rapporto che è essenziale per il funzionamento del sistema sanitario".
Il comportamento violento nei confronti dei professionisti della salute, "soprattutto in un contesto già complesso e fragile come quello degli ospedali, non fa che peggiorare una situazione già critica". Le strutture sanitarie, "sovraccariche di pazienti e con carenze di personale - evidenzia il presidente Fism - cercano ogni giorno di fornire cure nel migliore dei modi. Qualsiasi azione di forza o intimidazione non solo non allevia il dolore, ma mette a rischio ulteriormente la capacità del sistema di garantire la cura adeguata agli altri pazienti, allontanando anche i giovani dalla scelta di professioni che finora sono state attrattive. E' importante che si promuova un dialogo costruttivo e un’indagine approfondita sui fatti, nel rispetto di tutte le parti coinvolte".
Infine, l'accertamento di eventuali responsabilità "deve essere affidato agli organi competenti, che agiscono secondo criteri legali e scientifici - aggiunge il presidente di Fism - Soltanto attraverso un processo di questo tipo si può ottenere giustizia, senza compromettere il rapporto di fiducia tra medici e pazienti, un rapporto che le società scientifiche e le istituzioni devono continuamente proteggere e rafforzare. Il disegno di legge presentato dal senatore Ignazio Zullo tenta di mettere un freno al notevole numero di aggressioni ad operatori sanitari (16mila nel 2023), prevedendo la sospensione della gratuità di accesso alle cure per tre anni per chi aggredisce operatori sanitari o danneggia le strutture del Ssn, accanto alla individuazione del Ruas (Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria) è una delle iniziative sull’argomento, pienamente condivisibile".
"Sosteniamo l’appello del presidente Fnomceo Filippo Anelli che ha invitato le istituzioni a far sentire la propria presenza, a rafforzare i presidi di sicurezza e a procedere d’ufficio nei confronti egli aggressori, invito raccolto e fatto proprio dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato con la sua presenza a Foggia. Come Fism esprimiamo solidarietà ai colleghi, ci uniamo al dolore dei famigliari della paziente e ci impegniamo assieme a tutte le nostre federate a curare non solo le competenze professionali, ma anche quelle relazionali degli operatori sanitari" conclude.
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Aviaria, in Usa primo caso umano senza contatto con animali
In Missouri, dove non sono stati segnalati casi nei bovini ma focolai H5 nel pollame
In Usa primo caso umano di influenza aviaria A (H5) senza nessun contatto con animali. Il contagio - riferiscono i Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) è stato registrato in Missouri. Il soggetto è stato ricoverato in ospedale ed è guarito. Il caso è stato rilevato - secondo il Missouri Department of Health & Senior Services - grazie al sistema di sorveglianza per l'influenza, diverso da quello che gli Usa hanno messo in campo dopo l'epidemia tra i bovini che riguarda solo i lavoratori del settore.
"E' il 14esimo caso umano di influenza aviaria H5 negli Usa ma il primo che secondo le autorità non ha avuto contatti con nessun tipo di animale - si legge nel report Cdc - Nel Missouri non sono stati segnalati focolai di H5 nei bovini, ma nel 2024 sono stati segnalati focolai di H5 in allevamenti di pollame commerciali e da cortile. In passato in quello stato l'influenza aviaria H5N1 è stata rilevata negli uccelli selvatici".