Parigi 2024, niente podio: l’Italia arriva quarta. Tutte le medaglie sfiorate
Tanti azzurri ai piedi del podio ai Giochi
Benedetta Pilato non è la sola azzurra ad aver sfiorato il podio alle Olimpiadi di Parigi 2024. Da Nadia Batocletti, la cui medaglia di bronzo è durata solo due ore, ad Alice D'Amato, oro alla trave ma quarta nell'all-around, fino a Luca Braidot, Larissa Iapichino, Domenico Acerenza. Last, but not least, la 4x100 maschile. Sono oltre venti le medaglie di bronzo sfiorate dall'Italia, nonostante le splendide prove olimpiche: ecco gli atleti azzurri quarti al mondo nelle loro discipline.
La 4x100 ai piedi del podio
La 4x100, oro a Tokyo 2021, non riesce a difendere il titolo e nemmeno a salire sul podio. Il quartetto azzurro, con Filippo Tortu ultimo frazionista, arriva a metà del rettilineo finale in piena lotta per l'oro: poi viene risucchiato da Canada, Sudafrica a Gran Bretagna che si prendono le 3 medaglie.
Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi (Tuffi)
Chiara Pellacani è arrivata quarta per ben due volte in questa edizione dei Giochi olimpici. La prima volta in coppia con Elena Bertocchi: le due azzurre, tre volte campionesse mondiali, hanno dominato la gara con l'unica piccola imperfezione al quarto e penultimo salto quando sono entrate in acqua non esattamente alla stessa distanza dal trampolino dopo tre salti mortali e mezzo. Hanno chiuso con 293.52 punti, arrivando quarte dietro alle cinesi Chang Yani e Chen Yiwen (oro) e alle americane Bacon-Cook (argento). La seconda volta invece Pellacani era alla finale individuale: l'atleta azzurra è arrivata ai piedi dei gradini del podio, con il punteggio di 309,60, a causa soprattutto del primo tuffo, un doppio e mezzo indietro carpiato da 52,50. Medaglia d'oro per la cinese Yiwen Chen con 376, d'argento per l'australiana Maddison Keeney con 343.10, e di bronzo l'altra cinese Yani Chang con 318.75.
Domenico Acerenza (Nuoto di fondo, 10 km maschile)
La gara nella Senna è stata vinta dall'ungherese Rasovzsky, secondo il tedesco Klemet, terzo l'altro ungherese Betlehem. Il tempo di Domenico Acerenza (Canottieri Napoli) è 1h51'09''6, quarto posto. Nella stessa gara anche Gregorio Paltrinieri, vincitore in questi Giochi di due medaglie in vasca (800 e 1500), che è arrivato nono. "Ho dato tutto quello che avevo. Sono morto...Ho cercato di fare il mio massimo e alla fine ho cercato di strappare per recuperare sui primi due ma ero oltre le mie forze e nello sprint conclusivo ero finito", ha detto Acerenza a RaiSport.
Riccardo Pianosi (Kite surf maschile)
Gara iniziata con forte ritardo e vinta all'austriaco Valentin Bontus, oro, argento allo sloveno Toni Vodisek, bronzo al singaporiano Maximilian Maeder. Pianosi arriva quarto.
Larissa Iapichino (Salto in lungo)
"Va bene il quarto posto alle Olimpiadi, è un piazzamento buono, ma quando arrivi per giocarti qualcosa di importante devi essere pronta al 100%. Forse mi è mancato qualcosa, ma non voglio assolutamente buttarmi giù. Mi dispiace, ma non bisogna darsi per vinti e contribuire a lavorare sia dal punto di vista mentale che personale, oltre che dell'allenamento. Vedrò di imparare la lezione e anche bene", così Larissa Iapichino dice al microfono di Rai Sport dopo il 4° posto nel salto in lungo. L'atleta toscana si ferma a 6,87, a 9 centimetri dal podio. Oro alla statunitense Tara Davis-Woodhall con 7,10 davanti alla tedesca Malaika Mihambo (6,98) e alla connazionale Jasmine Moore (6,96).
Luca Braidot (Mountain bike)
Luca Braidot ha chiuso in quarta posizione la gara di cross country di mountain bike ai Giochi di Parigi 2024. L'oro è andato al britannico Thomas Pidcock, l'argento al francese Victor Koretzky e il bronzo al sudafricano Alan Hatherly.
Nadia Battocletti (5000 metri femminile)
È stata bronzo per un paio d'ore Nadia Battocletti, poi la giuria d’appello ha deciso di riammettere Faith Kipyegon che era stata squalificata per presunta irregolarità. Per l'atleta keniana solo un cartellino giallo, mentre il controricorso italiano è stato respinto. "Devo ringraziare tutti voi per la vicinanza perché mai mi sarei aspettata così tanto calore", ha scritto l'atleta sui social dopo la conferma de quarto posto.
Simona Quadarella (Nuoto)
Simona Quadarella è arrivata per ben due volte quarta in queste Olimpiadi. La prima volta, nella finale dei 1500 metri stile libero , non ha nascosto la delusione: "Ho lottato tantissimo, è stata una gara molto faticosa, ma sono sincera per me è una delusione enorme. Ci ho provato fino e ho fatto un buon tempo ma alla fine ero stanchissima e avevo le gambe che mi scoppiavano". "C'è stata una battaglia per il terzo posto, - ha detto ai microfoni della Rai - mi dispiace perchè loro sono andate fortissimo, ma sono delle atlete che nelle ultime gare avevo sempre battuto. Mi sentivo abbastanza bene, per questo mi dispiace molto, forse c'erano troppo aspettative, troppa tensione, l'ho vissuta come la gara più importante della mia vita, perché magari riuscirò a fare un'altra Olimpiade, ma non so come ci arriverò ed era come se fosse l'ultima cartuccia da sparare in ambito olimpico". Anche la seconda volta, negli 800 stile libero, ha sfiorato il podio, ma con il tempo di 8'14"55 ha migliorato il record italiano che già le apparteneva (8'14"99).
Alice D'Amato (Ginnastica artistica, all-around)
Prima dell'oro storico alla trave, Alice D'Amato è arrivata quarta - con un punteggio di 56.333 - nell'all around femminile. Meglio di lei la statunitense Simone Biles, oro con il punteggio di 59.131, la brasiliana Rebeca Andrade, argento con 57.932, e la statunitense, Sunisa Lee, bronzo con 56.465.
Benedetta Pilato (Nuoto, 100m rana)
Sicuramente il quarto posto più famoso di questi Giochi Olimpici è quello di Benedetta Pilato nella finale dei 100 rana. "È stato il giorno più bello della mia vita. Un anno fa non sarei riuscita a fare questa gara. Ci ho provato dal primo metro, peccato", ha detto subito dopo la gara ai microfono di Rai Sport.
Giovanni Abagnale, Nicholas Kohl, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino (Canottaggio)
Gli azzurri del quartetto uomini nel canottaggio sono arrivati quarti col tempo di 4'26''86. Niente medaglia per Matteo Lodo, Giovanni Abagnale, Giuseppe Vicino e Nicholas Kohl: l'oro è andato agli Stati Uniti (4'22''84), argento alla Nuova Zelanda, terzo gradino del podio per la Gran Bretagna.
Alice Volpi (Scherma)
Arrivata come campionessa del mondo in carica, Alice Volpi ha perso la finale per la medaglia di bronzo del fioretto, che è andata alla canadese Eleanor Harvey 15-12. Sul 12-10 l'azzurra ha chiesto anche l'intervento del medico per un problema fisico.
Squadra mista del Judo
Sfumata allo spareggio la medaglia di bronzo dell'Italia nel Team misto di judo. Gli azzurri hanno perso 4-3 nella finale per la medaglia di bronzo contro il Brasile. Gli azzurri Gennaro Pirelli, Veronica Toniolo, Manuel Lombardo, Kim Polling, Christian Parlati e Asya Tavano hanno avuto la peggio dopo il recupero dal 3-1 al 3-3 nello spareggio finale, al golden score è stato decisivo il punto messo a segno dalla brasiliana Silva (57kg) contro l'azzurra Veronica Toniolo (57kg).
Tammaro Cassandro (Skeet)
Tre errori nell'ultima serie da parte dell'azzurro nella finale: Cassandro ha chiuso con 36 centri ed è arrivato quarto nello skeet maschile.
Massimo Stano (Marcia, 20 km)
Massimo Stano non è riuscito a bissare l'oro di Tokyo 2020 nella 20 km di marcia. L'azzurro ha chiuso al quarto posto nella maschile dei Giochi di Parigi 2024 dopo una gara condotta nel gruppo di testa, il 32enne pugliese delle Fiamme Oro ha accusato dei problemi alla caviglia sinistra nel finale di gara che hanno compromesso il podio. L'oro è andato all'ecuadoriano Brian Daniel Pintado in 1 ora 18'55, argento per il brasiliano Caio Bonfim in 1 ora 19'09 e bronzo per lo spagnolo Alvaro Martin in 1 ora 19'11, mentre Stano ha chiuso ad appena 1 secondo dal podio in 1 ora 19'12. "Ho dato il massimo ma evidentemente non è stato sufficiente. Il rammarico c'è perché sono arrivato a qualche secondo dal podio. Ci ho provato fino all'ultimo, ho usato anche le energie di riserva che avevo ma oggi era questo", ha detto subito dopo la gara.
Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci (Tuffi)
Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci hanno chiuso quarti la gara di tuffi 3 metri sincro con 403.05 punti totali. L'oro è andato alla coppia cinese composta da Daoyi Long e Zongyuan Wang, 446.10 punti, davanti ai messicani Juan Manuel Celaya Hernandez e Osmar Olvera Ibarra, 444.03, bronzo ai britannici Anthony Harding e Jack Laugher, 438.15. (di Corinna Spirito)
Sport
Addio a Totò Schillaci, il bomber delle ‘Notti...
L'ex attaccante palermitano, idolo di Italia '90, è morto oggi a 59 anni
Non ce l'ha fatta Totò Schillaci a vincere questa partita, la più importante della sua vita. L'ex attaccante palermitano che negli anni Novanta, con la maglia della Nazionale, aveva fatto sognare gli italiani è morto a 59 anni. Da tempo lottava con un tumore ed era ricoverato nel reparto di Pneumologia dell'Ospedale Civico di Palermo. Mentre giocava la partita più importante di sempre, gli italiani che lo hanno seguito con le maglie della Nazionale e poi di Messina, Juventus, Inter e Jubilo Iwata hanno continuato a lasciare sui social messaggi di incoraggiamento e affetto per il grande campione.
Totò Schillaci è stato l'indimenticato bomber di Italia 90, l'eroe delle 'Notti magiche' azzurre come recitava la famosa canzone scritta in occasione dei Mondiali del 1990 (che in realtà non si chiama così ma il titolo della canzone sarebbe Un'estate italiana) ha marchiato a fuoco non solo una lontana estate di 34 anni fa, ma tutta la storia recente dell'Italia calcistica. La canzone cantata da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato nel tempo è diventata quasi un secondo inno per le imprese degli Azzurri. Proprio nella competizione del 1990 che la nazionale italiana chiuse al terzo posto, Schillaci si è aggiudicato i titoli di capocannoniere e di migliore giocatore della competizione. Poi nello stesso anno è giunto secondo nella classifica del Pallone d'oro, alle spalle del tedesco Lothar Matthäus, vincitore con la sua nazionale del mondiale italiano.
Nato e cresciuto nel quartiere popolare di San Giovanni Apostolo, Totò Schillaci ha iniziato a giocare nelle giovanili dell'Amat Palermo, ma il salto nel calcio professionistico lo fa nel 1982 con l'ingaggiao dal parte del Messina, in Serie C2, contribuendo nella stagione 1985-86 con 11 reti alla promozione in Serie B. Poi nel 1987 pari problemi fisici e due interventi ai menischi ne hanno compromesso la stagione, segnando solo 3 gol, ma si rifarà la stagione seguente segnando 13 reti.
La vera esplosione come bomber arriva nella stagione 1988-1989 con Zdeněk Zeman che prende il posto di Franco Scoglio sulla panchina giallorossa. Sotto la guida del tecnico boemo, Schillaci segna 23 gol diventando capocannoniere del campionato cadetto. Le sue prestazioni non passano inosservate e nel 1989 viene ingaggiato dalla Juventus per 6 miliardi di lire. Il suo esordio in Serie A arriva il 27 agosto con il Bologna, poi in stagione arrivarono 15 gol in 30 partite, acquisendo il soprannome di Totò-Gol con il doppio successo bianconero in Coppa Italia e Coppa Uefa. La sua ottima annata convinse Azeglio Vicini a convocarlo al successivo campionato del mondo 1990 da giocarsi proprio in Italia.
Dopo la rassegna iridata, Schillaci giocò altre due stagioni con la Juventus ma con pochi gol. Alla fine della stagione 1991-1992, con l'arrivo di Gianluca Vialli in bianconero, Schillaci trovò sempre meno spazio, fino a decidere di lasciare il club torinese e passare nella stagione 1992-1993 per 8,5 miliardi di lire all'Inter dove giocò due stagioni siglando in totale 11 gol in 30 partite. Nell'aprile del 1994, messo ai margini dall'Inter ancora prima del termine della stagione, decise di trasferirsi in Giappone nelle file dello Júbilo Iwata, che gli aveva proposto un ottimo contratto dal punto di vista economico diventando il primo calciatore italiano a militare nel campionato giapponese. Nel 1997 vinse con la sua squadra la J. League, ma subì anche un serio infortunio che lo relegò definitivamente lontano dai campi di gioco, fino al ritiro ufficializzato nel 1999. In carriera ha totalizzato complessivamente 120 presenze e 37 reti in Serie A e 105 presenze e 39 reti in Serie B.
Lasciato il calcio giocato ha poi dal 2000 gestito a Palermo il centro sportivo per ragazzi "Louis Ribolla", ma non solo. Alle elezioni amministrative del 2001 si candidò come consigliere comunale della sua città tra le file di Forza Italia; venne eletto con circa 2.000 voti ma poi si dimise dalla carica dopo due anni. Inoltre nel 2004 partecipò al reality show 'L'isola dei famosi' e nel 2008 prese parte, assieme ad altri ex calciatori, al film Amore, bugie & calcetto. Nel 2021 assieme alla moglie Barbara, prese parte alla decima edizione del reality show Pechino Express. Oggi il triste epilogo di una vita spesa per il pallone.
Sport
Morto Totò Schillaci, addio all’eroe di Italia 90
Aveva 59 anni. Da tempo lottava con un tumore
E' morto oggi, 18 settembre, Totò Schillaci. Aveva 59 anni. Il calciatore palermitano, che negli anni Novanta con la maglia della Nazionale aveva fatto sognare gli italiani nelle sue 'Notti magiche', da tempo lottava con un tumore: era ricoverato nel reparto di Pneumologia dell'Ospedale Civico di Palermo dal 7 settembre quando le sue condizioni di salute erano peggiorate. Nei giorni le sue condizioni si erano stabilizzate ma ieri il bollettino medico dell'ospedale aveva comunicato un peggioramento.
Serie A: "Sua voglia emergere fonte ispirazione per giovani"
"La Lega Serie A e tutti i suoi Club si stringono ai familiari e all’intera comunità calcistica e dei tifosi italiani per la scomparsa di Salvatore 'Totò' Schillaci. “Schillaci - ha dichiarato il presidente di Lega Serie A, Lorenzo Casini - è stato un campione che ha illuminato le 'notti magiche' dei mondiali di Italia ‘90, aggiudicandosi anche i titoli di capocannoniere e migliore giocatore della competizione. La sua voglia di emergere e arrivare ai massimi livelli nel calcio è stata e continuerà ad essere fonte di ispirazione per i tantissimi giovani che inseguono il sogno di giocare in Serie A”.
Meloni: "Schillaci nel cuore degli italiani, buon viaggio campione"
"Ci lascia un'icona del calcio, un uomo entrato nel cuore degli italiani e degli amanti dello sport nel mondo. Salvatore Schillaci, per tutti Totò, il bomber delle notti magiche di Italia '90 con la nostra Nazionale. Grazie per le emozioni che ci hai regalato, per averci fatto sognare, esultare, abbracciare e sventolare il nostro Tricolore. Buon viaggio, campione", ha scritto su X la premier Giorgia Meloni.
Sport
De Rossi esonerato dalla Roma, Claudio Amendola: “Mi...
L'attore all'Adnkronos: "Ormai il calcio non lo seguo più, guardo i 90 minuti della partita e poi cambio canale"
De Rossi esonerato dalla Roma? "Non sapevo neanche che fosse in discussione. Mi dispiace tanto per il ragazzo". Così Claudio Amendola all'Adnkronos commenta l'esonero di Daniele De Rossi dopo appena quattro giornate dall'inizio del campionato. Dal punto di vista sportivo, spiega l'attore, "non mi sento di fare commenti perché ormai il calcio non lo seguo più, guardo i 90 minuti della partita e poi cambio canale".
Amendola non nasconde la sua delusione per come è stata gestita la situazione: "L'esonero dopo solo 4 giornate? Non mi sorprende. In questo calcio ci sta", commenta. "Questo sport mi fa schifo. La società manda via un allenatore dopo poche partite quando non è stata in grado di dargli la squadra che voleva. Si sapeva che Dybala non sarebbe rimasto, si è costruita la squadra di conseguenza e ora ce lo ritroviamo in panchina. Questo è stato un grande errore". "Ma non mi interessa più - conclude Amendola -. Mi dispiace solo per Daniele".