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Cosa ha detto il consigliere presidenziale Podolyak. Ue: "Legittimo colpire in territorio nemico". L'Isw: "Filmati geolocalizzati indicano che le forze ucraine hanno conquistato altri 10 km"

Soldati ucraini - Afp

L'Ucraina porta la guerra in Russia con l'attacco nell'oblast di Kursk. Il motivo? Ogni possibile operazione di Kiev nelle "regioni di confine" avrà un impatto sulla società russa, rafforzando nel contempo la posizione ucraina nei futuri colloqui di pace con Mosca. A dirlo è il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

Mantenendo la linea ufficiale, Podolyak ha rifiutato di commentare nel dettaglio la recente incursione transfrontaliera nell'oblast russo, affermando che l'esercito avrebbe fornito informazioni se necessario. "Gli eventi in questa o quella regione di confine russa avranno un impatto psicologico sulla società russa? Senza dubbio", ha risposto Podolyak alla tv nazionale secondo quanto riporta il Kyiv Independent, sottintendendo che le azioni di Kiev creeranno ulteriore pressione sul Cremlino.

"Quando aumenti le perdite russe... quando aumenti i costi della loro guerra, come la distruzione di equipaggiamenti militari, la perdita di territorio, la perdita di persone, questo influenzerà senza dubbio il modo in cui percepiscono la loro guerra", ha spiegato.

Facendo eco al presidente Volodymyr Zelensky, Podolyak ha quindi sottolineato che l'Ucraina deve entrare in qualsiasi colloquio con la Russia da una posizione di forza. L'Ucraina ha affermato che intende invitare un rappresentante russo a un imminente secondo summit di pace, nonostante il Cremlino sia scettico sulla partecipazione.

L'operazione a Kursk avviene proprio mentre la Russia intensifica gli attacchi nell'oblast di Donetsk, in Ucraina. Secondo le informazioni disponibili, le ostilità si concentrano attorno a Sudzha, una piccola città nell'oblast di Kursk. I partner dell'Ucraina, ossia Stati Uniti e Unione Europea, hanno intanto fatto presente che Kiev ha il diritto di decidere autonomamente le proprie azioni militari.

"I nostri partner hanno finalmente capito che tutto ciò che è connesso alle azioni militari dell'Ucraina è un nostro diritto sovrano e un passo verso la de-escalation e la fine definitiva della guerra", ha commentato Podolyak in merito.

Ue: "Legittimo colpire territorio nemico"

Per l'Unione Europea, l'offensiva lanciata dall'Ucraina rientra nel "legittimo" diritto all'autodifesa dell'Ucraina. Lo dice il portavoce per gli Affari Esteri dell'Ue Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.

"Pensiamo - afferma - che l'Ucraina stia combattendo una legittima guerra difensiva contro un'aggressione illegale e che, nel quadro di questo legittimo diritto all'autodifesa, abbia il diritto di colpire il nemico ovunque lo ritenga necessario: nel suo territorio, ma anche nel territorio del nemico".

Isw: "Ucraina conquista altri 10 km in Russia"

Le forze di Kiev hanno effettuato avanzamenti confermati fino a 10 chilometri nell'oblast russo, nel corso delle continue operazioni offensive meccanizzate sul territorio. E' il quadro delineato dall'Institute for the Study of War, think tank americano che monitora il conflitto quotidianamente.

L'analisi si basa sull'esame di filmati geolocalizzati pubblicati nelle ultime 48 ore. Secondo l'Isw, i video mostrano che i veicoli corazzati ucraini sono avanzati verso posizioni a 10 chilometri dal confine. L'attuale estensione e posizione confermate dell’avanzata ucraina nell’oblast di Kursk "indicano che le forze ucraine sono penetrate in almeno due linee difensive russe e in una roccaforte. Una fonte interna russa ha affermato che le forze ucraine hanno preso 45 chilometri quadrati di territorio all'interno dell'oblast di Kursk da quando hanno lanciato l'operazione il 6 agosto".

Altre fonti russe hanno riferito che le forze ucraine hanno catturato 11 insediamenti totali, inclusi Nikolaevo-Daryino (1,5 chilometri a nord del confine con l'oblast di Sumy), Darino (tre chilometri a nord del confine con l'oblast di Sumy) e Sverdlikovo (a est dell'area Nikolaevo-Darino-Darino), e operano all'interno di Lyubimovka (otto chilometri a nord del confine con l'oblast di Sumy). I video diffusi su Telegram mostrano la fuga di civili dalle aree coinvolte negli scontri: l'evacuazione riguarderebbe centinaia di persone.

Ieri, il presidente russo Putin ha definito l'offensiva ucraina "una provocazione". Da Mosca, il ministero della Difesa inizialmente ha smentito la presenza di soldati e mezzi ucraini nel territorio russo. Poi, però, ha ammesso lo sfondamento del confine fornendo informazioni sull'efficace intervento delle forze russe.

Il 6 agosto, secondo i resoconti di Mosca, la regione di confine di Kursk è stata sottoposta a un massiccio attacco da parte dell'Ucraina. Bombardamenti e attacchi con droni hanno ucciso cinque civili e ferito 31 persone, tra cui sei bambini. Il generale dell'esercito Valery Gerasimov, capo dello Stato maggiore delle forze armate russe, ha riferito al presidente Putin che le truppe russe avrebbero completato la loro operazione nella regione di Kursk sconfiggendo le forze ucraine e riprendendo il controllo del confine.

Medvedev: "Imparare la lezione e schiacciare il nemico"

La Russia deve imparare la lezione dalle azioni dell'esercito ucraino al confine con la regione di Kursk e schiacciare risolutamente il nemico. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. "Dobbiamo imparare una seria lezione da quanto accaduto e fare ciò che il capo di stato maggiore Valerij Gerasimov ha promesso al comandante supremo di fare, ovvero sconfiggere e annientare risolutamente il nemico", ha affermato.

Medvedev ha sottolineato che "le ragioni e gli obiettivi dell'operazione terroristica dei nazisti ucraini nella regione di Kursk sono stati analizzati in modo approfondito e oggettivo". A suo parere, Kiev è stata guidata in particolare dal desiderio "di dimostrare ai suoi padroni i lati migliori delle sue forze in calo, per ottenere più soldi e armi, nonché per far sì che la Russia ridistribuisse alcune delle sue forze dalla linea di ingaggio a Kursk e Belgorod".

Mosca: "Intercettati droni su Kursk e Oryol"

I sistemi di difesa aerea russi hanno intanto intercettato all'alba due droni ucraini sulle regioni di Kursk e Oryol. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, aggiungendo che nella notte, l'esercito russo ha distrutto 14 droni ucraini sulla regione di Belgorod.

Ue: "Legittimo colpire in territorio nemico"

Per l'Unione Europea, l'offensiva lanciata nel territorio russo rientra nel "legittimo" diritto all'autodifesa dell'Ucraina, dice intanto il portavoce per gli Affari Esteri dell'Ue Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.

"Pensiamo - afferma - che l'Ucraina stia combattendo una legittima guerra difensiva contro un'aggressione illegale e che, nel quadro di questo legittimo diritto all'autodifesa, abbia il diritto di colpire il nemico ovunque lo ritenga necessario: nel suo territorio, ma anche nel territorio del nemico".

Kiev: "Liberare Crimea? Più facile che riconquistare Donbass"

Liberare la Crimea sarebbe più facile che riconquistare il Donbass, date le caratteristiche strategiche della penisola. Così il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov. La Russia ha occupato la Crimea e parte della regione orientale del Donbass nel 2014.

"Da un punto di vista militare, è molto più facile riconquistare la Crimea che il Donbass, che ha un fronte più lungo di 1.000 chilometri e una profondità di oltre 200 chilometri", ha spiegato Budanov durante un discorso alla facoltà di Economia dell'università di Kiev. "La Crimea ha due punti di accesso. Uno dal lato russo e uno dal nostro: il ponte di Crimea (Kerch) e l'istmo di terra". Grazie alla pressione combinata delle truppe ucraine e alla distruzione delle vie di comunicazione russe, la penisola può essere facilmente isolata, ha aggiunto.

Addestramento soldati Kiev, anche Bulgaria in missione Nato

Il Consiglio dei ministri bulgaro ha intanto autorizzato l'esercito del Paese ad addestrare i soldati ucraini nell'ambito del programma Nato di assistenza alla sicurezza e addestramento per l'Ucraina (Nsatu).

Sofia ha dichiarato che questa decisione rappresenta un "chiaro segnale" del suo impegno a sostenere l'Ucraina, a sostenere i valori euro-atlantici e a rafforzare la solidarietà tra alleati negli sforzi congiunti per mantenere la pace e la sicurezza internazionale.

Ucraina a Messico: "Arrestate Putin"

L'ambasciata ucraina in Messico ha intanto chiesto al governo messicano di arrestare il presidente russo Vladimir Putin qualora dovesse partecipare all'insediamento della presidente eletta Claudia Sheinbaum. "Confidiamo che il governo messicano rispetterà il mandato di arresto internazionale e consegnerà Putin all'organo giudiziario delle Nazioni Unite all'Aia", ha affermato l'ambasciata.

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Esteri

Gaza, ore decisive per tregua Israele-Hamas. Biden e Trump...

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Attesa la risposta di Hamas che dipende da Muhammad Sinwar, fratello dell'ex leader ucciso. Fonti al Jerusalem Post: "Oggi possibile annuncio"

Gaza - (Afp)

 Ore decisive per la tregua a Gaza. Un accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele e di rilascio degli ostaggi sembra essere davvero molto vicino come affermato dal presidente Usa Joe Biden ("E' sul punto di essere finalizzato").

Ottimista anche il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, convinto che "ce la faranno": "Siamo molto vicini" alla conclusione di un accordo tra Israele e Hamas, ha detto a Newsmax, "devono farlo, se non lo faranno ci saranno molti guai, come non ne hanno mai visiti". "Ho dedotto che c'è stata una stretta di mano e che stanno concludendo, forse entro la fine della settimana", ha aggiunto.

Secondo il Jerusalem Post, che cita fonti informate sugli sviluppi, un accordo tra Israele e Hamas potrebbe essere annunciato oggi se non ci saranno sorprese dell'ultimo minuto. Ancora oggi in ogni caspìo sono in programma incontri in Qatar per concludere l'intesa.

Le parole di Biden

"Nella guerra tra Israele e Hamas, siamo sul punto di vedere una proposta che ho illustrato in dettaglio mesi fa finalmente concretizzarsi" ha detto Biden. "Stiamo spingendo con forza per concludere questo accordo - ha assicurato il presidente - L'accordo che abbiamo strutturato libererebbe gli ostaggi, fermerebbe i combattimenti, garantirebbe la sicurezza di Israele e ci consentirebbe di aumentare significativamente l'assistenza umanitaria ai palestinesi che hanno sofferto terribilmente in questa guerra iniziata da Hamas. Hanno passato l'inferno".

Attesa per la risposta di Hamas

A questo punto si attende la risposta di Hamas. Israele e i Paesi mediatori (Qatar, Egitto e Stati Uniti) hanno infatti raggiunto un'intesa su una bozza di accordo per il cessate il fuoco a Gaza ed il rilascio degli ostaggi e l'hanno inoltrata a Hamas.

Le fonti hanno spiegato che i mediatori sono ora in attesa della risposta della fazione palestinese. Un funzionario israeliano ha spiegato che la decisione sarà presa dal capo dell'ala militare di Hamas a Gaza e fratello dell'ex leader, Mohammed Sinwar. Secondo i due funzionari israeliani, la risposta è attesa entro le prossime 24 ore.

"Sembra che siamo diretti verso un accordo - ha affermato uno dei due funzionari - Israele è stato molto flessibile negli ultimi giorni su una serie di questioni, ma stiamo aspettando la risposta di Hamas e solo allora ne avremo la certezza".

Cosa prevede l'accordo

. Secondo quanto riferisce nelle ultime ore la Bbc, ci sarebbe un accordo per il rilascio di tre ostaggi da parte di Hamas nel primo giorno di attuazione di un'intesa tra il gruppo e Israele. Poi le forze israeliane (Idf) dovrebbero iniziare il ritiro dalle aree popolate di Gaza. La Bbc cita un funzionario palestinese, secondo il quale dopo una settimana Hamas dovrebbe rilasciare altri quattro ostaggi e Israele dovrebbe iniziare a consentire agli sfollati nel sud di Gaza il ritorno nel nord della Striscia. Ma, secondo le notizie raccolte dalla rete britannica, lo spostamento dovrebbe avvenire esclusivamente a piedi, lungo la strada costiera.

Auto, camion e mezzi trainati da animali dovrebbero poter passare solo da controlli ai raggi X adiacenti la Salah al-Din Road, effettuati con la collaborazione di team di sicurezza di Qatar ed Egitto. L'accordo prevederebbe anche una zona cuscinetto di 800 metri lungo i confini orientali e settentrionali della Striscia durante la prima fase (42 giorni) e disposizioni per la permanenza delle forze israeliane lungo il Corridoio Philadelphi, lingua di terra al confine tra Gaza ed Egitto.

Stando alle notizie della Bbc, nella prima fase Israele dovrebbe rilasciare mille detenuti palestinesi, tra i quali circa 190 condannati a più di 15 anni di carcere, e Hamas dovrebbe liberare 34 ostaggi, mentre i negoziati per la seconda e terza fase dovrebbero iniziare al 16esimo giorno di tregua.

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Esteri

Seul: “Corea Nord ha lanciato missili balistici verso...

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Nuova "provocazione" da parte di Pyongyang

Il lancio di un missile - (Xinhua)

Nuova "provocazione" da parte della Corea del Nord. I militari sudcoreani segnalano di aver rilevato lanci di missili balistici a corto raggio intorno alle 9.30 ora locale dalla zona di Ganggye in direzione del Mar del Giappone, come riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap.

Lo Stato maggiore congiunto sudcoreano non indica quanti missili siano stati lanciati, ma precisa che hanno volato per 250 chilometri prima di finire in mare in quella che viene considerata una "palese provocazione" e una minaccia per la pace e la stabilità nella regione.

"In previsione di ulteriori lanci, i nostri militari hanno intensificato il monitoraggio - precisano - condividendo le informazioni con Usa e Giappone". Lo scorso 6 gennaio Pyongyang ha annunciato di aver testato con successo quello che dai nordcoreani è stato descritto come un missile balistico ipersonico a medio raggio.

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Esteri

Hamas ha un altro Sinwar: il fratello studia da leader a...

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Secondo il Wall Street Journal sta "lavorando per ricostruire il gruppo"

Manifestazione in ricordo di Yahya Sinwar (Fotogramma)

Per Hamas c'è un altro Sinwar. Dopo Yahya Sinwar, alla guida del gruppo c'è ora Mohammed Sinwar, fratello minore del leader di Hamas ucciso lo scorso ottobre da Israele, considerato la mente dell'attacco del 7 ottobre 2023 nel Paese. E Mohammed Sinwar "lavora per ricostruire il gruppo", scrive il Wall Street Journal dopo 15 mesi di operazioni militari israeliane che hanno ridotto in macerie l'enclave palestinese e fatto migliaia di morti.

"E' ostinato come il fratello maggiore"

Secondo i funzionari arabi che fanno da mediatori nei colloqui per una tregua tra Hamas e Israele, Mohammed Sinwar si è dimostrato ostinato come il fratello maggiore nello spingere per un cessate il fuoco che garantisca la sopravvivenza di Hamas. E la violenza di questi mesi, evidenzia il giornale, ha creato una nuova generazione di reclute volenterose in una Gaza disseminata di ordigni inesplosi, che i combattenti di Hamas possono trasformare in ordigni improvvisati.

"Siamo in una situazione in cui il ritmo con cui Hamas si sta ricostruendo è superiore a quello con cui le Idf lo stanno sradicando - ha osservato Amir Avivi, generala di brigata a riposo - Mohammed Sinwar sta gestendo tutto". Prima della guerra, secondo Israele, Hamas aveva fino a 30.000 combattenti. Adesso gli israeliani affermano di aver ucciso circa 17.000 combattenti e di averne catturati migliaia di altri. Non è chiaro il numero di nuove reclute (centinaia negli ultimi mesi, stando ai militari israeliani, mentre funzionari arabi affermano di aver avuto segnalazione da Israele che potrebbero arrivare a essere migliaia), attirate con la promessa di cibo, aiuti e assistenza medica per i ragazzi e le loro famiglie, come dicono i funzionari arabi, secondo i quali Hamas andrebbe alla ricerca di giovani palestinesi da 'arruolare' anche in occasione di funerali e raduni di preghiera.

Dopo la morte di Yahya Sinwar, i vertici di Hamas in Qatar scelsero di non eleggere un nuovo leader, puntando su una dirigenza collettiva, ma i militanti di Hamas della Striscia non hanno accettato e attualmente operano in modo autonomo, guidati da Mohammed Sinwar, scrive ancora il giornale che cita i mediatori arabi coinvolti nei colloqui per il cessate il fuoco con Israele.

Un 50enne conosciuto con il soprannome di 'Ombra'

Secondo il Wsj, si ritiene oggi Sinwar 'junior' sia un 50enne, che negli anni ha operato in gran parte 'dietro le quinte', conquistandosi il soprannome di "Ombra". "Stiamo lavorando sodo per scovarlo", ha detto un ufficiale israeliano di alto grado. Da Israele è accusato per il rapimento nel 2006 di Gilad Shalit, che anni dopo portò alla scarcerazione - nell'ambito di uno scambio di prigionieri - di suo fratello Yahya Sinwar. Oggi, secondo gli esperti, è il comandante di più alto livello di Hamas a Gaza insieme a Izz al-Din Haddad, capo militare per il nord di Gaza. E, secondo funzionari israeliani e arabi, Hamas controlla ancora ampie aree della Striscia di Gaza.

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