Usa, Trump: “Harris e Walz ci vogliono trasformare in un Paese comunista”
Il tycoon attacca: "Un insulto verso gli ebrei non aver scelto Shapiro come vice di Harris"
"Questo è un ticket che vorrebbe vedere questo Paese diventare immediatamente comunista". Così Donald Trump, in un'intervista telefonica rilasciata questa mattina a Fox and Friends, ha attaccato Kamala Harris e il suo appena scelto 'veep' Tim Walz, dal tycoon descritto come estremamente progressista, alla stregua di Bernie Sanders.
L'aneddoto
In realtà, Trump ha poi però raccontato un aneddoto riguardo al governatore del Minnesota, sostenendo di averlo salvato quando, nel 2020 durante le proteste dopo l'assassinio di George Floyd, "migliaia" di suoi sostenitori "con bandiere americane e del Maga" avevano circondato la sua residenza. Secondo Trump fu lo stesso democratico a chiamare l'allora presidente per chiedergli "di far circolare la voce che era una brava persona".
L'intervento di Trump avrebbe fatto così ritirare i dimostranti, tanto che Walz l'avrebbe chiamato per ringraziarlo: "Mi ha chiamato e mi ha ringraziato molto, è stata l'unica volta che ho avuto a che fare con lui", ha detto l'ex presidente che in verità nel 2019 aveva nominato Walz nel consiglio del governatori.
Trump ha definito "un insulto verso gli ebrei" il fatto che Kamala Harris alla fine abbia scelto come candidato alla vice presidenza Tim Walz, e non Josh Shapiro, contro il quale si era mobilitata la sinistra dem per le sue posizioni su Israele.
Nell'intervista telefonica a Fox and Friends, l'ex presidente ha detto di "non essere un grande fan" del governatore della Pennsylvania, ma ha affermato che "sarebbe stata una scelta migliore" di quella del governatore del Minnesota. "Credo che qualsiasi persona ebrea che vota per i democratici si dovrebbe far controllare la testa", ha poi aggiunto Trump, ripetendo un argomento su cui insiste spesso.
Dibattito con Harris
Poi un nuovo affondo a Kamala Harris: "Ho sentito che è una persona cattiva, ma non è brava nei dibattiti, ma lo vedremo perché avrò un dibattito con lei in un futuro molto prossimo". Trump ha usato il termine, 'nasty', che ha sempre usato contro le sue avversarie politiche, da Hillary Clinton a Nancy Pelosi.
"Sarà annunciato molto presto, ma il dibattito ci sarà, ed io comunque preferirei vederlo su Fox News, sono tutto per Fox, ma due persone devono essere d'accordo", ha aggiunto l'ex presidente che nei giorni scorsi ha dichiarato "nullo" l'accordo preso quando era ancora candidato Joe Biden per avere il secondo dibattito il 10 settembre su Abc News.
In alternativa, il candidato repubblicano si diceva disposto a partecipare ad un dibattito ospitato da Fox il 4 settembre in Pennsylvania, offerta che non è stata accolta dal team di Harris accusando Trump di aver fatto marcia indietro sull'accordo per il 10 settembre. "Credo che i dibattiti siano molto importanti, in modo da poterli smascherare così come è stato smascherato Biden", ha detto ancora oggi il tycoon, riferendosi al fatto che il disastro del dibattito ad Atlanta a fine giugno ha avviato il processo che ha poi portato il presidente ad annunciare il 21 luglio scorso il suo ritiro dalla corsa per la rielezione.
Esteri
Cittadino italo-israeliano ucciso in attacco Hamas a Jaffa
Lo conferma la Farnesina all'Adnkronos. Nell'attentato a sud di Tel Aviv sono morte sette persone, mentre altre 16 sono rimaste ferite
Un cittadino italo-israeliano è rimasto vittima dell'attentato rivendicato da Hamas a Jaffa lo scorso primo ottobre. Lo ha confermato la Farnesina all'Adnkronos. Nell'attentato a sud di Tel Aviv sono morte sette persone, mentre altre 16 sono rimaste ferite.
La settima vittima è stata identificata come Victor Shimshon Green, 33 anni. L'uomo viveva in un rifugio per senzatetto a Jaffa, come riporta il Times of Israel.
Le altre vittime sono state identificate dalle autorità israeliane come Revital Bronstein, 24 anni, Ilia Nozadze, 42 anni, Shahar Goldman, 30 anni, Inbar Segev Vigder, 33 anni, Nadia Sokolenco, 40 anni, e Jonas Chrosis, 26 anni. A sferrare l'attacco sono stati Mohammad Mesek e Ahmed Himouni entrambi di Hebron.
Esteri
Israele, attacco terroristico alla stazione di Beersheba:...
Altre 11 persone sono rimaste ferite. L'attentatore è un beduino di 29 anni con precedenti penali. Aveva anche cittadinanza israeliana
Attacco oggi 6 ottobre in Israele, alla stazione centrale degli autobus di Beersheba: una soldatessa israeliana di 25 anni è morta e altre 11 persone sono rimaste ferite. La soldatessa era in servizio presso la polizia di frontiera al sud.
L'attentatore è un beduino di 29 anni. Lo riferiscono le autorità israeliane spiegando che anche un cittadino eritreo, erroneamente identificato come un aggressore, è stato ucciso dopo essere stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco. Lo riporta il Times of Israel. Il 29enne, hanno spiegato i militari, aveva anche cittadinanza israeliana. L'aggressore aveva precedenti penali.
La polizia sta indagando per stabilire se l'attacco sia stato compiuto sia con accoltellamento che con colpi d'arma da fuoco da parte dell'attentatore.
Esteri
Israele, attacco alla stazione di Beersheba: morta...
Altre 11 persone sono rimaste ferite. L'attentatore è un beduino di 29 anni con precedenti penali. Aveva anche cittadinanza israeliana
Attacco oggi 6 ottobre in Israele, alla stazione centrale degli autobus di Beersheba: una soldatessa israeliana di 25 anni è morta e altre 11 persone sono rimaste ferite. La soldatessa era in servizio presso la polizia di frontiera al sud.
L'attentatore è un beduino di 29 anni. Lo riferiscono le autorità israeliane spiegando che anche un cittadino eritreo, erroneamente identificato come un aggressore, è stato ucciso dopo essere stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco. Lo riporta il Times of Israel. Il 29enne, hanno spiegato i militari, aveva anche cittadinanza israeliana. L'aggressore aveva precedenti penali.
La polizia sta indagando per stabilire se l'attacco sia stato compiuto sia con accoltellamento che con colpi d'arma da fuoco da parte dell'attentatore.