La 27esima medaglia arriva dal ciclismo su pista. Ganna: "Tanti giù dal nostro carro, ma questo bronzo vale più dell'oro"
Medaglia di bronzo per l'Italia nell'inseguimento maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024. Gli azzurri del ciclismo su pista, campioni olimpici a Tokyo, battono la Danimarca nella finale per il terzo posto e portano la 27esima medaglia alla spedizione tricolore ai Giochi: 9 ori, 10 argenti, 8 bronzi.
Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna si impongono sulla Danimarca in rimonta con il tempo di 3'44"197. Il quartetto danese taglia il traguardo in 3'46"138 con una formazione totalmente disunita.
"E' sempre facile salire sul carro dei vincitori. A Tokyo siamo stati una sorpresa, dopo ieri magari siamo 'caduti' per tanti. La realtà è che a questi livelli non c'è mai nulla di scontato e oggi bisogna dire grazie ai compagni, allo staff, a chi ci ha supportato", dice Ganna a RaiSport. "Credo che questo bronzo valga più di un oro: quando le cose non vanno benissimo, in tanti scendono dal carro e si resta in pochi".
Niente medaglia per le azzurre, nella finale per il bronzo. La Gran Bretagna si impone approfittando del crollo dell'Italia nell'ultimo chilometro di gara.
Taekwondo, niente medaglia per Dell'Aquila
Sfuma il sogno di Vito Dell'Aquila di riconfermarsi campione olimpico nel taekwondo dopo l'oro di Tokyo 2020: l'azzurro è stato battuto in semifinale dei -58 kg, dall'azero Gashim Magomedov 2-0 (9-4, 11-1). L'azzurro, che ha accusato un problema fisico all'inizio dell'incontro, rinuncia alla finale per il bronzo: addio medaglia.
"Ovviamente sono molto amareggiato per il risultato, o meglio per le circostanze che mi hanno costretto a non potermi esprimere al meglio, anzi stavo in una delle condizioni peggiori possibili perchè in semifinale non riuscivo più a muovermi. Ma sono però contento per l'esperienza che ho vissuto, per tutto il calore che il pubblico mi ha fatto sentire, cercherò di pensare solo al lato positivo, purtroppo è andata così, non meritavo questo, però è il mio lavoro e ci sono anche queste cose negative, devo accettarle e andare avanti", dice Dell'Aquila.
Atletica, raffica di eliminazioni
Raffica di eliminazioni nell'atletica. Lorenzo Simonelli è fuori dalla finale della gara dei 110 metri ostacoli. L'azzurro è stato eliminato nella semifinale che ha chiuso con il quinto tempo in 13"38. Filippo Tortu e Fausto Desalu chiudono al quarto posto nelle rispettive semifinali: niente finale.
Anche Alessandro Sibilio out, stavolta nei 400 metri a ostacoli. L'azzurro si classifica sesto.
Vela, Tita e Banti devono aspettare
Stop alla competizione di vela che potrebbe consegnare la medaglia d'oro a Ruggero Tita e Caterina Banti. La giuria di regata oggi ha interrotto la procedura di partenza della medal race del Nacra 17 foil: il vento, che aveva consentito la precedente finale dell'Ilca 7, è calato sotto i 6 nodi. La regata è stata rimandata a domani.
Sport
Addio a Totò Schillaci, il bomber delle ‘Notti...
L'ex attaccante palermitano, idolo di Italia '90, è morto oggi a 59 anni
Non ce l'ha fatta Totò Schillaci a vincere questa partita, la più importante della sua vita. L'ex attaccante palermitano che negli anni Novanta, con la maglia della Nazionale, aveva fatto sognare gli italiani è morto a 59 anni. Da tempo lottava con un tumore ed era ricoverato nel reparto di Pneumologia dell'Ospedale Civico di Palermo. Mentre giocava la partita più importante di sempre, gli italiani che lo hanno seguito con le maglie della Nazionale e poi di Messina, Juventus, Inter e Jubilo Iwata hanno continuato a lasciare sui social messaggi di incoraggiamento e affetto per il grande campione.
Totò Schillaci è stato l'indimenticato bomber di Italia 90, l'eroe delle 'Notti magiche' azzurre come recitava la famosa canzone scritta in occasione dei Mondiali del 1990 (che in realtà non si chiama così ma il titolo della canzone sarebbe Un'estate italiana) ha marchiato a fuoco non solo una lontana estate di 34 anni fa, ma tutta la storia recente dell'Italia calcistica. La canzone cantata da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato nel tempo è diventata quasi un secondo inno per le imprese degli Azzurri. Proprio nella competizione del 1990 che la nazionale italiana chiuse al terzo posto, Schillaci si è aggiudicato i titoli di capocannoniere e di migliore giocatore della competizione. Poi nello stesso anno è giunto secondo nella classifica del Pallone d'oro, alle spalle del tedesco Lothar Matthäus, vincitore con la sua nazionale del mondiale italiano.
Nato e cresciuto nel quartiere popolare di San Giovanni Apostolo, Totò Schillaci ha iniziato a giocare nelle giovanili dell'Amat Palermo, ma il salto nel calcio professionistico lo fa nel 1982 con l'ingaggiao dal parte del Messina, in Serie C2, contribuendo nella stagione 1985-86 con 11 reti alla promozione in Serie B. Poi nel 1987 pari problemi fisici e due interventi ai menischi ne hanno compromesso la stagione, segnando solo 3 gol, ma si rifarà la stagione seguente segnando 13 reti.
La vera esplosione come bomber arriva nella stagione 1988-1989 con Zdeněk Zeman che prende il posto di Franco Scoglio sulla panchina giallorossa. Sotto la guida del tecnico boemo, Schillaci segna 23 gol diventando capocannoniere del campionato cadetto. Le sue prestazioni non passano inosservate e nel 1989 viene ingaggiato dalla Juventus per 6 miliardi di lire. Il suo esordio in Serie A arriva il 27 agosto con il Bologna, poi in stagione arrivarono 15 gol in 30 partite, acquisendo il soprannome di Totò-Gol con il doppio successo bianconero in Coppa Italia e Coppa Uefa. La sua ottima annata convinse Azeglio Vicini a convocarlo al successivo campionato del mondo 1990 da giocarsi proprio in Italia.
Dopo la rassegna iridata, Schillaci giocò altre due stagioni con la Juventus ma con pochi gol. Alla fine della stagione 1991-1992, con l'arrivo di Gianluca Vialli in bianconero, Schillaci trovò sempre meno spazio, fino a decidere di lasciare il club torinese e passare nella stagione 1992-1993 per 8,5 miliardi di lire all'Inter dove giocò due stagioni siglando in totale 11 gol in 30 partite. Nell'aprile del 1994, messo ai margini dall'Inter ancora prima del termine della stagione, decise di trasferirsi in Giappone nelle file dello Júbilo Iwata, che gli aveva proposto un ottimo contratto dal punto di vista economico diventando il primo calciatore italiano a militare nel campionato giapponese. Nel 1997 vinse con la sua squadra la J. League, ma subì anche un serio infortunio che lo relegò definitivamente lontano dai campi di gioco, fino al ritiro ufficializzato nel 1999. In carriera ha totalizzato complessivamente 120 presenze e 37 reti in Serie A e 105 presenze e 39 reti in Serie B.
Lasciato il calcio giocato ha poi dal 2000 gestito a Palermo il centro sportivo per ragazzi "Louis Ribolla", ma non solo. Alle elezioni amministrative del 2001 si candidò come consigliere comunale della sua città tra le file di Forza Italia; venne eletto con circa 2.000 voti ma poi si dimise dalla carica dopo due anni. Inoltre nel 2004 partecipò al reality show 'L'isola dei famosi' e nel 2008 prese parte, assieme ad altri ex calciatori, al film Amore, bugie & calcetto. Nel 2021 assieme alla moglie Barbara, prese parte alla decima edizione del reality show Pechino Express. Oggi il triste epilogo di una vita spesa per il pallone.
Sport
Morto Totò Schillaci, addio all’eroe di Italia 90
Aveva 59 anni. Da tempo lottava con un tumore
E' morto oggi, 18 settembre, Totò Schillaci. Aveva 59 anni. Il calciatore palermitano, che negli anni Novanta con la maglia della Nazionale aveva fatto sognare gli italiani nelle sue 'Notti magiche', da tempo lottava con un tumore: era ricoverato nel reparto di Pneumologia dell'Ospedale Civico di Palermo dal 7 settembre quando le sue condizioni di salute erano peggiorate. Nei giorni le sue condizioni si erano stabilizzate ma ieri il bollettino medico dell'ospedale aveva comunicato un peggioramento.
Serie A: "Sua voglia emergere fonte ispirazione per giovani"
"La Lega Serie A e tutti i suoi Club si stringono ai familiari e all’intera comunità calcistica e dei tifosi italiani per la scomparsa di Salvatore 'Totò' Schillaci. “Schillaci - ha dichiarato il presidente di Lega Serie A, Lorenzo Casini - è stato un campione che ha illuminato le 'notti magiche' dei mondiali di Italia ‘90, aggiudicandosi anche i titoli di capocannoniere e migliore giocatore della competizione. La sua voglia di emergere e arrivare ai massimi livelli nel calcio è stata e continuerà ad essere fonte di ispirazione per i tantissimi giovani che inseguono il sogno di giocare in Serie A”.
Meloni: "Schillaci nel cuore degli italiani, buon viaggio campione"
"Ci lascia un'icona del calcio, un uomo entrato nel cuore degli italiani e degli amanti dello sport nel mondo. Salvatore Schillaci, per tutti Totò, il bomber delle notti magiche di Italia '90 con la nostra Nazionale. Grazie per le emozioni che ci hai regalato, per averci fatto sognare, esultare, abbracciare e sventolare il nostro Tricolore. Buon viaggio, campione", ha scritto su X la premier Giorgia Meloni.
Sport
De Rossi esonerato dalla Roma, Claudio Amendola: “Mi...
L'attore all'Adnkronos: "Ormai il calcio non lo seguo più, guardo i 90 minuti della partita e poi cambio canale"
De Rossi esonerato dalla Roma? "Non sapevo neanche che fosse in discussione. Mi dispiace tanto per il ragazzo". Così Claudio Amendola all'Adnkronos commenta l'esonero di Daniele De Rossi dopo appena quattro giornate dall'inizio del campionato. Dal punto di vista sportivo, spiega l'attore, "non mi sento di fare commenti perché ormai il calcio non lo seguo più, guardo i 90 minuti della partita e poi cambio canale".
Amendola non nasconde la sua delusione per come è stata gestita la situazione: "L'esonero dopo solo 4 giornate? Non mi sorprende. In questo calcio ci sta", commenta. "Questo sport mi fa schifo. La società manda via un allenatore dopo poche partite quando non è stata in grado di dargli la squadra che voleva. Si sapeva che Dybala non sarebbe rimasto, si è costruita la squadra di conseguenza e ora ce lo ritroviamo in panchina. Questo è stato un grande errore". "Ma non mi interessa più - conclude Amendola -. Mi dispiace solo per Daniele".