Cronaca
Briatore: “A Napoli maestri della pizza, noi sul...
Briatore: “A Napoli maestri della pizza, noi sul mercato puntiamo a prodotto diverso”
Il manager sull'apertura di 'Crazy Pizza' nella città partenopea: "Nessun problema con i pizzaioli napoletani, non andiamo in competizione con loro"
''A Napoli ci sono i maestri della pizza, noi puntiamo sul mercato di Napoli con un prodotto che è diverso, per cui non andiamo in competizione con le pizzerie''. Così Flavio Briatore all'Adnkronos sull'apertura di 'Crazy Pizza' anche a Napoli. Nessuna concorrenza quindi alla pizza napoletana, tiene a sottolineare il manager, ''quando vado a Napoli la prima cosa che faccio è andare a mangiare la pizza - racconta -. Quando abbiamo annunciato l'apertura di 'Crazy Pizza' con i pizzaioli non abbiamo avuto nessun problema, più cose si fanno e più le cose vanno bene a tutti''.
E sul prezzo della pizza (17 euro per una margherita, ndr) Briatore spiega: "E' un fatto di mercato, dipende dagli affitti che paghiamo e dagli stipendi che paghiamo. Da noi c'è l'intrattenimento, c'è il dj, c'è la musica, non è che apriamo qualcosa di semplice, mangiare la nostra pizza è un'esperienza. Inoltre - tiene a ricordare - da 'Crazy Pizza' proponiamo un menù importante perché, oltre alla pizza, ci sono anche le insalate e le paste''.
Alla domanda se a Napoli la ricetta della sua pizza sarà diversa, Briatore precisa: "'Crazy Pizza' è di tutto il mondo e quindi la ricetta è sempre la stessa. Noi puntiamo su prodotti di super qualità, una qualità che naturalmente hanno anche gli altri pizzaioli. E' vero, la nostra pizza ha costi superiori a quelli di una pizzeria normale, ma alla fine dobbiamo dare a tutti un prodotto che piace alla gente'', conclude l'imprenditore. (di Alisa Toaff)
Cronaca
Aggressioni sanitari, dal ‘Daspo’...
Gli appelli del personale sanitario dopo il caso di Foggia, in cui medici e infermieri hanno dovuto chiudersi in una stanza per sfuggire ai parenti di una paziente deceduta
La fine dell'estate ha fatto registrare una escalation di aggressioni ai danni degli operatori sanitari dal Nord al Sud. L'ultimo episodio di questo agosto-settembre 'neri' per medici e infermieri si è consumato all'Ospedale Riuniti di Foggia con il personale sanitario chiuso dentro una stanza per sfuggire alla rabbia di decine di parenti e amici di una paziente deceduta dopo una operazione. "L'episodio del Policlinico Riuniti di Foggia - ha commentato Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up - ha toccato un nuovo record: ci ha lasciati sgomenti, e non era facile. Non si erano mai viste 50 persone che aggrediscono tutte insieme medici e infermieri, costretti a barricarsi in una stanza di pochi metri quadrati, arrivando anche a ferire uno di essi con calci al volto, in preda, lasciatecelo dire, a veri e propri raptus di follia che hanno caratterizzato la maggior parte di questi fatti di cronaca. E’ notizia recentissima, poi, che uno professionisti aggrediti, avrebbe intenzione di rassegnare le dimissioni".
@nicolacostanzo1983 Foggia, 23enne muore dopo l'intervento: medici e infermieri aggrediti da 50 persone #foggia #medici #aggrediti #morta #ragazza ♬ suono originale - NicolaCostanzo
Nel 2023 - secondo i dati dell'Anaao-Assomed - le aggressioni sono, infatti, state ben 16mila, di cui un terzo fisiche e nel 70% dei casi verso donne. Secondo il sindacato degli infermieri, Nursing Up, "calci e i pugni sembrano essere addirittura finiti in fondo alla vergognosa classifica delle tipologie di violenza. Ai primi posti ci sono addirittura i tentativi di strangolamento, le tirate di capelli, i calci altezza volto stile arti marziali, mentre abbondano, all’insegna del terrore puro, le minacce di morte verbali e addirittura la comparsa di una pistola, per fortuna giocattolo, come avvenuto il 23 agosto scorso al Serd di Anzio, senza dimenticare la mazza da baseball che ha seminato il terrore il 16 agosto al pronto soccorso del San Leonardo di Castellammare".
Le proposte per fermare le violenze
"Il vaso è colmo" è il succo degli appelli che hanno lanciato tanti protagonisti della sanità, dagli Ordini dei medici ai sindacati di categoria fino alla Federazione delle asl e ospedali, la Fiaso. Una levata di scudi che ha portato anche diverse proposte, vecchie e nuove, per arginare le violenze che hanno come bersaglio chi salva le vite. L'ultima in ordine cronologico è una proposta di legge del senatore FdI Ignazio Zullo e prevede una sorta di 'daspo', una esclusione a tempo determinato dalle cure gratuite nel Ssn per chi si rende autore di aggressioni al personale sanitario o di reati contro il patrimonio sanitario. L’obiettivo, si legge nella Ddl, è "lanciare un messaggio forte e chiaro sulla gravità di talune manifestazioni violente in ambito sanitario" e dall'altro a "costituire un fattore di deterrenza”.
Il sindacato degli infermieri Nursing Up chiede invece "l'immediata presenza dell’esercito negli ospedali e la convocazione urgente del Comitato dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica del Viminale". Il sindacato ha anche ricordato che "nel mese di agosto, che ci siamo appena lasciati alle spalle, abbiamo calcolato ben 34 episodi di violenza, fisica e psicologica, su 31 giorni". I sindacati dei medici si sono detti "pronti ad abbandonare gli ospedali" se non ci saranno "misure urgenti" contro le aggressioni e chi le commette. L'Anaao e Cimo chiedono "un piano straordinario di riforma del sistema delle cure e dell’emergenza" e nell’immediato "un incontro con il ministro della salute affinché vengano condivise misure urgenti che possano fare da deterrente a questi raid insensati". Applicare "l’istituto dell’arresto in flagranza differita anche nei confronti di coloro che commettono atti di violenza contro il personale sanitario" è invece il suggerimento del presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli. Ma non solo "chiediamo che le strutture ospedaliere, le strutture sanitarie siano video-vigilate in modo tale da applicare agli aggressori le pene previste dalla legge", ha evidenziato Anelli.
L’istituto della flagranza differita "fu introdotto originariamente per contrastare la violenza in occasione delle manifestazioni sportive. Il suo ambito di applicazione è stato poi esteso, sino ad arrivare alla stesura del nuovo articolo 382-bis del Codice di procedura penale, che lo prevede per alcuni specifici delitti di violenza domestica e stalking che prevedono l’arresto in flagranza - ha ricordato la Fnomceo - Secondo tale istituto, si considera comunque in stato di flagranza colui il quale, sulla base di documentazione video-fotografica dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto, ne risulta autore, sempre che l’arresto sia compiuto non oltre 48 ore dal fatto".
La Fiaso punta invece ad "un’azione determinata da parte delle forze di polizia e della magistratura con norme operative che consentano di procedere con l’arresto immediato dei responsabili. Senza misure di deterrenza concrete e tempestive, la situazione non può cambiare e il rischio è abituarsi a episodi di violenza reiterata nelle corsie contro chi, ogni giorno e tra mille difficoltà, assicura il diritto alla salute dei cittadini”.
Cronaca
Emergency, domani si conclude il festival a Reggio Emilia,...
Grande successo e affluenza per la quarta edizione
Grande successo e affluenza per la quarta edizione del Festival di Emergency, dedicata al tema 'le Persone' che nella prima giornata di incontri ha registrato oltre 5.00 partecipanti che hanno animato le piazze della città. Tanti anche gli appuntamenti della giornata di domani, domenica 8 settembre, l’ultima della tre giorni dell’associazione. La giornata inizierà con Paolo Zaffelli, maestro di Tai Chi, che condurrà una lezione alle 7.30 in Piazza San Prospero, di questo sport, sintesi fra arte marziale e metodo terapeutico.
Il primo incontro, nella location principale del Festival, sarà alle ore 10.00, in Piazza Prampolini, con la presentazione del podcast “In viaggio non pregare” di Paolo Giordano, prodotto da Chora Media per Emergency, che racconta la missione vissuta dallo scrittore a bordo della Life Support, la nave di ricerca e soccorso di Emergency. Interverranno Paolo Giordano, Luca Radaelli, infermiere e responsabile delle Risorse Umane Sar emergency e modererà l’incontro la giornalista Marianna Aprile. Si terranno sempre a Piazza Prampolini i due eventi di chiusura del Festival di Emergency: alle ore 17.30 “Sermone al mio celesto pollaio”, il rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri, poetessa e scrittrice, con la guida di Cesare Ronconi e alle 19.00 “2014 -2024:100 di questi trent’anni”, l’ultima Emergency (Hi)stories dedicata all’ultimo decennio dell’associazione con Francesco Strazzari, professore di Relazioni Internazionali Scuola Universitaria Sant’Anna, Lotfullah Najafizada, fondatore e amministratore delegato di Amu TV; la fotogiornalista Laura Salvinelli, il direttore dell’area Emergenza e Sviluppo di Emergency e la presidente dell’Associazione, Rossella Miccio. L’incontro vedrà la partecipazione straordinaria di Davide Toffolo, fumettista e cantante dei Tre Allegri Ragazzi Morti.
In Piazza Casotti per il format Domande per pensare, brevi speech di venti minuti per riflettere sulle questioni del nostro tempo: alle ore 11:00 si terrà l’incontro “Curare tutti?” con Michela Paschetto, direttrice professioni infermieristiche e sanitarie di Emergency; alle 12.15 il panel in lingua inglese “What is happening in Gaza?” con Sami M. H. Alajrami, giornalista e corrispendente da Gaza per Repubblica; alle 15.15 “La rivoluzione è delle persone?” con Vanessa Roghi, storica e autrice; alle 16.30 “La salute è ancora un diritto?” con la giornalista scientifica Silvia Bencivelli.
Mentre al Teatro San Prospero, sede della rassegna cinematografica Luci sulle Persone, alle ore 11.30, verrà proiettato Sopravvissuti di Guillaume Renusson, in versione originale con i sottotitoli in italiano. Alle ore 15.00 invece sarà possibile guardare Sconosciuti Puri di Valentina Cicogna e Mattia Colombo, in versione originale italiana. Sempre in mattinata, alle 11.00, nell’Aula Magna “Pietro Manodori” dell’Università, per il format “A lezione con Emergency”, la presentazione dal titolo “Healing architecture, l’artichitettura che guarisce: la bellezza degli ospedali di Emergency” con la partecipazione di Raul Pantaleo, architetto Tamassociati, Roberto Crestan, direttore Anme (Area medicina d’eccellenza di Emergency), Arianna Cappelli, coordinatrice logistica di Emergency e con la moderazione di Amalia De Simone, giornalista di Rai 3.
Nel pomeriggio nel Cortile dell’Università, alle 15:00 il format del Festival Storie di persone e di cose, spiegate bene a cura de Il Post con il giornalista Luca Misculin e il giornalista corrispondente di Al Jazeera English da Gaza, Youmna El Sayed, si parlerà di Gaza nel talk “Raccontare Gaza”, dove Emergency è appena entrata per sviluppare un progetto di assistenza sanitaria alla popolazione. Alle 16.15 con il giornalista Stefano Nazzi, ci sarà l’incontro “Criminalità e reati, numeri reali e percezione”, per parlare di come i media raccontano spesso le città fuori controllo. Il cortile di Palazzo Ancini ospiterà invece gli incontri della rassegna Make Art, Not War: nella giornata di domenica 8 settembre alle 11.30 si terrà l’incontro “Finché l’ultimo canta ancora” con la disegnatrice Margherita Tramutoli aka La Tram e la sceneggiatrice Francesca Romana Torre, con la moderazione dello sceneggiatore Lorenzo Palloni per cercare di rispondere alla domanda “Come stanno gli afgani?”. A seguire, alle ore 14.15 “Dare parole, voce e corpo alle storie” con l’attrice e regista Sonia Bergamasco e Maria Grazia Calandrone, poetessa, scrittrice e giornalista.
Non mancheranno incontri dedicati a bambini, ragazzi, famiglie e insegnanti negli spazi della Biblioteca Panizzi. Tra gli appuntamenti quello delle 11.30, l’incontro “Non ti capisco”, con Federico Taddia, autore e scrittore, e quello delle 17.00 con il rapper e writer Amir Issa dal titolo “La tua voce conta”.
Durante le giornate di Festival il format “Un caffè con”, lo spazio itinerante dove incontrare, davanti a un caffè, gli autori e le autrici ospiti del Festival. Gli incontri saranno condotti da Pierpaolo Lala, giornalista e operatore culturale. Nella giornata alle ore 9.30, all’infopoint di Piazza Prampolini, ci sarà all’interno del format 'Un caffè con' il primo incontro 'Per parlare di persone tra realtà e fumetto' con Raul Pantaleo, architetto della Tamassociati e Sara Chessa, infermiera e coordinatrice dell’Ambulatorio di Sassari Emergency. Alle ore 11.45, in Piazza dei Martiri, l’incontro “Per parlare di persone in musica” con Maurizio Carucci, cantante degli Ex- Otago.
Alle ore 14.30, in Piazza San Prospero, “Per parlare di persone ferite” con la giornalista Marta Serafini e Michela Paschetto, direttrice professioni infermieristiche e sanitarie Emergency. L’ultima sera sarà poi proiettato il girato dell’esperimento sociale Accorciamo le distanze: uno spazio creato per mettersi alla prova e conoscersi con l’altro. Al Palazzo dei Musei sarà invece possibile visitare la mostra “Humanity Lovers” sui 30 anni dell’organizzazione, a cui sarà possibile accedere gratuitamente dalle 10.00 alle 20.00.
Per conoscere il programma del Festival, gli ospiti e informarsi sulle modalità di iscrizione: www.emergency.it/festival/. Il Festival di Emergency è organizzato grazie a un protocollo di intesa con il Comune di Reggio Emilia, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e con la media partnership di Adnkronos e Sky Tg24.
Cronaca
Milano, 18enne muore carbonizzato in cella a San Vittore
Sembra che l'incendio sia stato appiccato dal ragazzo e dal suo compagno di cella per protesta
Non si ferma il bilancio delle morti in carcere. L'ultima vittima, un 18enne, morto carbonizzato dopo aver appiccato fuoco ad un materasso. Dalle prime ricostruzioni pare che l'incendio sia stato appiccato dal ragazzo e dal suo compagno di cella. Si sarebbe trattato, quindi, di una rivolta finita male. Nel carcere di San Vittore il tasso di sovraffollamento ha sforato il 247%.