Primaonline: “Roberto Sergio scala la classifica Top Manager Reputation”
Nella classifica l'Ad Rai sale dal 91esimo al 36esimo. Per lui "un anno complicatissimo e pieno di polemiche. Non ancora passate. Eppure ha saputo tenere la barra al centro, confermare l’importanza del ruolo del servizio pubblico nel diffondere cultura e fare buona informazione"
Roberto Sergio il 10 agosto assumerà anche le funzioni di presidente della Rai. L’amministratore delegato ha vissuto un anno complicatissimo e pieno di polemiche. Non ancora passate. Eppure - si legge su Prima Comunicazione Online - ha saputo tenere la barra al centro, confermare l’importanza del ruolo del servizio pubblico nel diffondere cultura e fare buona informazione inanellando una serie di successi - non ultimo il primato degli ascolti - che si sono riflettuti nella sua 'web reputation', ossia la percezione online registrata da Reputation Manager. L’autorevole classifica Top Manager Reputation ha infatti registrato un boom nella percezione della reputazione di Sergio tra i manager dal 91esimo al 36essimo posto. L’ad Rai ha scalato 55 posizioni, una crescita davvero notevole - prosegue l'articolo a firma di Roberto Borghi - frutto probabilmente di un mix tra forte esposizione mediatica e successi imprenditoriali che lo posiziona quinto nella speciale classifica dei manager del comparto Media & Telco.
In un momento delicatissimo dove la politica deve affrontare il nodo del rinnovo del Cda, Roberto Sergio porta a casa un risultato reputazionale difficile da trascurare. A metà luglio, in occasione della presentazione dei Palinsesti Rai, Sergio ha ringraziato tutti coloro che gli hanno permesso di elencare i risultati di quattordici mesi della sua gestione affiancato dal direttore generale Giampaolo Rossi parlando di "una Rai in salute, ricca di talento, dove è stato fatto un grande lavoro di squadra". Firmato il contratto di Servizio, varato il piano industriale, si stanno mettendo le basi anche per importanti interventi infrastrutturali tra rinnovo del centro di produzione di Napoli e di Torino (con investimenti sulle teche), i grandi lavori di bonifica della sede Viale Mazzini e il trasloco da Corso Sempione a Milano.
Sergio, a testimoniare la fiducia del mondo della finanza sui manager Rai e la gestione attuale, ha ricordato come per il bond da 300 milioni messo sul mercato ci siano state adesioni per 3,6 miliardi. “I conti dell’azienda sono in ordine, prima del previsto, grazie anche alle buone performance di Rai Pubblicità. Tanti soldi i investiti nell’innovazione tecnologica e nel prodotto”.
“La Rai -secondo Sergio - è un’azienda sana e pronta alle nuove sfide di un mondo in rapido cambiamento. Che deve però lottare contro una narrazione negativa che ha aggredito i manager e le stesse fondamenta di quello che comunque è un asset decisivo del sistema Paese". Un anno intenso - si legge ancora su Primaonline - pieno di soddisfazioni e di difficoltà come forse ci si può aspettare nel ruolo di capo della più grande industria culturale del Paese. Oneri e onori. E tra gli oneri certamente - solo per citarne alcune - le polemiche sul caso Scurati, sulla copertura delle elezioni francesi, la dolorosa uscita di Amadeus, Sanremo inizialmente 'oscurato' dalla Coppa Italia.
La Rai “gioca un ruolo determinante nel tessuto sociale e culturale del nostro Paese, incarnando i principi di universalità, pluralismo e indipendenza”. Rai “non è solo un’emittente televisiva, ma un ente che svolge un ruolo attivo nella promozione della cultura, nella formazione critica dei cittadini e nella costruzione di un dialogo sociale”. “Contribuisce a rafforzare i valori democratici, sostenendo la libertà di espressione e la diffusione del sapere”, ha detto Sergio in aprile a Napoli. “In un’era caratterizzata da una rapida evoluzione dei media e da una crescente frammentazione dell’informazione, la Rai rappresenta un punto fermo, un luogo dove le differenze si incontrano e dove il valore della comunità viene celebrato, promuovendo un senso di unità e appartenenza che va ben oltre il semplice consumo di contenuti".
Politica
Pil, Meloni: “Italia cresce più di media Ue, +1% a...
La presidente del Consiglio al numero uno di Confindustria Emanuele Orsini su manovra: "Vediamoci subito"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta oggi, 18 settembre, all'assemblea 2024 di Confindustria. "Sono fiduciosa che si possa fare qualcosa di meglio rispetto alle previsioni della Commissione: continuo a ritenere che il +1% del Pil sia a portata di mano, soprattutto, dopo i primi due trimestri, ogni trionfalismo sarebbe infantile ma non era scontato dopo anni trascorsi in fondo alle classifiche" ha detto la premier dal palco di Viale dell'Astronomia. Sulla manovra, a cui il governo lavora, Meloni dice al presidente di Confindustria Emanuele Orsini: "Vediamoci subito".
"Noi dobbiamo essere insieme soddisfatti per i risultati che abbiamo raggiunto considerando il contesto in cui abbiamo operato in questi due anni. Un quadro che avrebbe fatto tremare i polsi a chiunque, e che qualcuno aveva sperato potesse contribuire a un repentino fallimento dell'attuale governo. Le cose sono andate diversamente, l'Italia supera le difficoltà meglio di altre nazioni europee, il merito è delle imprese e dei loro lavoratori. Non è lo Stato che crea ricchezza, che invece deve fare la sua parte".
"Confido che continueremo a lavorare insieme. Avrete un confronto leale e regole certe, non andremo sempre d'accordo ma la penseremo sempre sullo stesso modo su un punto: l'Italia può ancora stupire e lasciare tutti a bocca aperta. A lungo abbiamo rincorso gli altri, è arrivato il momento di farci rincorrere dagli altri".
Sostegno a famiglie e imprese
"Voglio esser abbastanza chiara. Noi vogliamo seguire la stessa impostazione avuta finora e che mi pare qui condivisa: leggi di bilancio ispirate a buonsenso e serietà, che concentrano le non molte risorse a disposizione nel sostegno alle imprese che assumono e creano posti di lavoro, nel rafforzamento del potere d'acquisto delle famiglie, con particolare attenzione alle famiglie con figli, non per scelta etica ma per necessità economica, e nella difesa della salute dei cittadini".
Lavoro
"C'è ancora tanto da fare" e "noi saremo ancora più efficaci. Il prossimo obiettivo che abbiamo davanti è aumentare la produttività del lavoro" dice, snocciolando i risultati sull'occupazione. "Mai così tanti italiani avevano lavorato dall'unità d'Italia oggi", ha rivendicato.
Politica
Lotito: “Voglio comprare Il Foglio per rendere edotte...
Il presidente della Lazio: "È un giornale dalla grande storia e dal grande spessore"
"È arrivato il momento: vorrei comprarmi un giornale. Però devo fare una premessa…i giornali di carta moriranno a breve: altri 7-8 anni e non esisteranno più. Anzi sono già tutti morti.....Però ci sono sempre i siti e lì si possono fare grandi cose…". Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, intercettato in Transatlantico dopo il voto in seduta congiunta a Montecitorio di un giudice della Corte costituzionale, racconta al "Fatto quotidiano", aggiungendo: "Il Foglio mi piacerebbe molto. È un giornale dalla grande storia e dal grande spessore: apparteneva a Veronica Lario, Giuliano Ferrara, insomma gente ’mportante. Un quotidiano che parla a un pubblico di nicchia. Sarebbe una grande operazione culturale. E poi hanno già iniziato a investire sul web".
"Non ho ancora guardato la situazione societaria e devo capire ancora quante copie vende perché non sono certificate. Quindi non so quanto potrei offrire". In ogni caso, "sarei il proprietario....". Ma "non comprerei in prima persona: lo farei fare a qualcuna delle mie società. Non in quanto Claudio Lotito, senatore della Repubblica di Forza Italia.... anche perché la mia finalità sarebbe un’altra… Io lo farei per rendere edotte le persone…". "Io non voglio fare concorrenza (ad Angelucci - ndr). Ancora non l’hai capito: la mia sarebbe un’operazione culturale…", conclude.
Politica
Oggi question time alla Camera con Bernini, Salvini,...
Le risposte dei quattro ministri alle interrogazioni
Si svolge oggi, mercoledì 18 settembre, alle 15, il question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento, con i ministri Bernini, Salvini, Valditara e Schillaci.
La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, risponde a interrogazioni sul sistema di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, al fine di garantire una selezione basata sulla valorizzazione del merito (Patriarca – Fi-Ppe); sull'avvio dei controlli sulle università telematiche previsti dal decreto ministeriale n. 1154 del 2021 e sulla modifica dei criteri di accreditamento di tali università (Piccolotti – Avs); sul contenuto dell'annunciato decreto ministeriale in materia di accreditamento delle università telematiche e iniziative volte a garantire la qualità dell’insegnamento presso tali università (Caso – M5S).
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, risponde a interrogazioni sul rispetto del cronoprogramma previsto per la realizzazione del Terzo valico dei Giovi-Nodo di Genova, alla luce della rilevazione di gas in uno dei cantieri (Bruzzone – Lega); sulle ipotesi di privatizzazione del gruppo Ferrovie dello Stato (Barbagallo – Pd-Idp); sull'operato del ministro alla luce dei comportamenti e delle iniziative intraprese all'epoca della vicenda della nave della Ong Open arms (Faraone – Iv-C-Re).
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, risponde a una interrogazione sulle iniziative per l'assunzione dei docenti idonei al concorso ordinario 2020, anche nell'ottica del raggiungimento dell’obiettivo delle immissioni in ruolo previsto dal Pnrr (Pastorino – Misto-+Europa).
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, risponde a interrogazioni sulle iniziative per assicurare adeguate risorse finanziarie per il cosiddetto bonus psicologo, nonché per consentire la fruizione di tale bonus anche attraverso gli specialisti operanti nei centri medici autorizzati o tramite le piattaforme digitali (Grippo – Az-Per-Re); sulle iniziative volte ad assicurare terapie adeguate per la cura delle sindromi neuropsichiatriche infantili note come Pans/Pandas (Lupi – Nm(N-C-U-I)-M); sulle ulteriori misure per il contrasto delle aggressioni ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (Foti – Fdi).