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Strage Bologna, Meloni: “Attacchi ingiustificati a me e al governo”
La presidente del Consiglio: "Tra eventi più drammatici, da sentenze opera neofascisti. Arrivare a verità su stragi passa anche dal lavoro che questo governo"

Nel giorno dell'anniversario della strage di Bologna "sono profondamente e personalmente colpita dagli attacchi ingiustificati e fuori misura che sono stati rivolti, in questa giornata di commemorazione, alla sottoscritta e al Governo". E' quanto si legge nella dichiarazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Sostenere che le 'radici di quell'attentato oggi figurano a pieno titolo nella destra di governo', o che la riforma della giustizia varata da questo governo sia ispirata dai progetti della loggia massonica P2, è molto grave - si legge ancora - Ed è pericoloso, anche per l'incolumità personale di chi, democraticamente eletto dai cittadini, cerca solo di fare del suo meglio per il bene di questa Nazione".
"Credo che, in questo clima di crescente odio, le parole e i gesti stiano sfuggendo di mano anche alle persone più avvedute. Mi appello a tutti perché si torni all'interno di una cornice di normale dialettica in quella che, grazie ai sacrifici di tanti, è ormai una democrazia solida e matura", si legge ancora nella dichiarazione.
"La strage di Bologna è uno degli eventi più drammatici della storia nazionale. Il 2 agosto del 1980 il terrorismo, che le sentenze attribuiscono a esponenti di organizzazioni neofasciste, ha colpito con tutta la sua ferocia la Nazione e 44 anni dopo quel terribile attentato l'Italia intera si stringe ancora una volta alla città di Bologna e ai famigliari delle vittime", prosegue la premier.
"Ci uniamo al loro dolore e alla loro richiesta di giustizia - aggiunge Meloni - A loro va, inoltre, il ringraziamento per la tenacia e la determinazione che hanno messo al servizio della ricerca della verità. Arrivare alla verità sulle stragi che hanno insanguinato l’Italia nel Dopoguerra passa anche dal lavoro che questo Governo, insieme a tutte le Amministrazioni dello Stato e nel solco dei Governi precedenti, sta portando avanti con il versamento degli atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato".

Politica
Libero: “Israeliani liberati sembrano usciti da...

Il commento dei giornalisti Mirko Molteni e Tommaso Montesano: "Questo è l’orrore di Hamas, uno show sulla carne e l’anima degli ebrei"

''Ci sono giorni destinati a lasciare il segno, così è stato ieri quando sono arrivate le immagini di tre uomini, ebrei prigionieri di Hamas. I loro volti ridotti a maschere, smunti, gli occhi liquidi, annegati nello smarrimento di un dolore che diventa abitudine, la tensione che nel linguaggio del corpo è un allungarsi per sfuggire agli artigli delle belve, esseri umani braccati da esseri disumani anche nell’istante infinito dello scambio , camminano verso il palco seguiti da sguardi che li trafiggono, sotto la minaccia della morte che li punta in faccia la luce macabra dell’odio. Questo è l’orrore di Hamas, uno show sulla carne e l’anima degli ebrei che la sinistra non vuole vedere''. Così su 'Libero' i giornalisti Mirko Molteni e Tommaso Montesano.
''Sono quelli che parlano di 'genocidio' dei palestinesi da parte di Israele e mentre offendono tutti i giorni la storia, la ragione e Dio, quei volti sono un memento, uno spaventoso ricordo, un raccapricciante ritorno degli spettri dei campi di concentramento - si legge - Un flash, il volto che si gira, lo scatto che arriva in rete, eccolo qui, l’effetto lager di Hamas. Sulle facce di Ohad Ben Ami, Eli Sharabi, Or Levy, compare l’ombra del campo di concentramento degli islamisti, il trattamento riservato agli ebrei è quello del dolore, della fame, della tortura, dell’umiliazione del corpo e dell’annientamento dello spirito''.
Politica
Riforma Giustizia, Parodi: “Incontro con Meloni? Anm...

Il neo presidente dell'Associazione nazionale magistrati: "La novità di ieri ha un certo rilievo. Ma non avrebbe alcun senso oggi una revoca formale dello sciopero"

"La novità di ieri ha un certo rilievo" e "non possiamo sottrarci a un incontro" con la premier Giorgia Meloni "che io ho chiesto". Così Cesare Parodi, neo presidente dell’Associazione nazionale magistrati, prendendo la parola al Comitato direttivo centrale dell'Anm riunitosi oggi e all'indomani della sua richiesta di un incontro con il governo raccolta dalla presidente del Consiglio, che ha aperto a un confronto.
"Forse - continua Parodi - ho iniziato male, nel senso che ho iniziato con una richiesta mia personale che avvertivo con una certa intensità e senza consultarmi con i colleghi e di questo chiedo scusa, ma abbiamo avuto una risposta per una interlocuzione con l’associazione per spiegare una volta di più con chiarezza, fermezza, lucidità e senza nessun cedimento quelle che sono le nostre ragioni soprattutto di cittadini e anche di magistrati”.
“Non avrebbe alcun senso oggi una revoca formale dello sciopero, oggi dobbiamo discutere, al di là del dato formale, sulle modalità”, spiega ancora il neo presidente dell’Anm e aggiungendo che lo sciopero verrebbe revocato “se il giorno prima revocano la riforma”.
“Lo sciopero - ha sottolineato - non sarà un momento decisivo di questo nostro impegno: se lo faremo in modalità di una certa efficacia potrà avere un suo ruolo ma il discorso non finisce, inizia con lo sciopero. È il confronto con la società civile che potrà portare risultati”.
Politica
Fisco, Casasco (Fi): ”Priorità ridurre Irpef, nostra...

Per questo siamo pienamente in linea con il viceministro Maurizio Leo, convinti che la riduzione della pressione fiscale sia la chiave per rilanciare i consumi e la crescita economica del Paese", conclude Casasco

"Forza Italia continua a battersi per il ceto medio, troppo a lungo abbandonato e dimenticato. Per questo riteniamo fondamentale e prioritario ridurre l'aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 60mila euro, un segnale concreto di attenzione verso milioni di famiglie e lavoratori italiani da tempo nel nostro programma economico". Lo dichiara Maurizio Casasco, deputato di Forza Italia e responsabile del dipartimento economia del partito.
"La nostra è una proposta seria e sostenibile, e come tutte le proposte economiche di Forza Italia realizzabile solo nel rispetto dei parametri europei - spiega Casasco -. Le risorse necessarie potranno provenire non solo dal concordato fiscale, che nella legge di bilancio sono state considerate a zero euro, ma anche dal ravvedimento operoso, che scade il prossimo 31 marzo, dall'aumento dell'occupazione e dall'aumento dei contratti di lavoro. Il gettito aggiuntivo generato da questi strumenti ci potrà consentire di alleggerire la pressione fiscale senza mettere a rischio i conti pubblici. Forza Italia è da sempre il partito delle tasse giuste e del sostegno alle imprese, alle famiglie e ai lavoratori. Per questo siamo pienamente in linea con il viceministro Maurizio Leo, convinti che la riduzione della pressione fiscale sia la chiave per rilanciare i consumi e la crescita economica del Paese", conclude Casasco.