Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
CoopCulture: innovazione e turismo sostenibile per valorizzare il patrimonio culturale
Con il programma CHANGES, finanziato dal PNRR, una opportunità unica per ridefinire le politiche culturali del nostro Paese.
A Roma un esempio concreto, con il progetto dell’artista Marco Manzo a Santa Maria dei Miracoli, per “catturare” i turisti entrati per caso.
Roma, 2 agosto 2024 - La cultura è una risorsa potenzialmente inesauribile grazie alla sua capacità di autorigenerazione che stimola creatività e pensiero critico, elementi alla base della crescita economica di un Paese. Figuriamoci se questo Paese è l’Italia, con opere artistiche, musei, paesaggi naturali, e architettonici di inestimabile valore. Un patrimonio culturale in grado anche di alimentare differenti economie, creando posti di lavoro e nuove opportunità di sviluppo socio-economico. La cultura quindi non è soltanto espressione di identità e tradizione, ma anche un indicatore cruciale dello stato di salute di una nazione. Investire è strategico per preservare e valorizzare il proprio patrimonio, stimolare l'innovazione e la creatività, promuovere il turismo sostenibile e contribuire allo sviluppo anche sociale delle comunità locali.
Il progetto CHANGES
È questo il contesto in cui opera il progetto CHANGES, acronimo di “Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society”, sostenuto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR Missione 4 Componente 2, finanziato dell’Unione europea – NextGenerationEU).
Il Partenariato Esteso di CHANGES coinvolge 12 Università, 3 Enti di Ricerca, 3 Scuole di studi avanzati, 4 Imprese, 2 Enti del Terzo Settore e 1 Centro di Eccellenza, e punta, attraverso una serie di azioni organizzate in 9 spoke tematici, a promuovere nuovi approcci sostenibili ai luoghi della cultura.
Tra le quattro aziende coinvolte c’è CoopCulture, una società cooperativa specializzata nella creazione di prototipi e sperimentazioni sul campo, al fine di costruire un nuovo ecosistema in grado di guardare al futuro in modo più innovativo, efficiente e sostenibile. Questo rappresenta un riconoscimento significativo per la cooperativa, che vanta una lunga esperienza nel rinnovamento dell’approccio al turismo e al patrimonio culturale, mettendo al centro le persone e le comunità.
L’azione di CoopCulture
CoopCulture sta mettendo in campo la sua esperienza nel contesto dello Spoke 9 CREST - Cultural Resources for Sustainable Tourism, l'azione coordinata dall'Università Ca’ Foscari Venezia, che si concentra sulla valorizzazione delle risorse culturali per un turismo sostenibile, coinvolgendo attivamente le comunità locali.
Un progetto che ha tutte le carte in regola per portare alla definizione di nuove politiche capaci di trasformare radicalmente lo scenario del Paese, e che rappresenta un'opportunità unica per ridefinire il futuro del turismo e del patrimonio culturale in Italia. In questo ambito, CoopCulture ha un ruolo importante: costruire grazie al suo approccio cooperativo un ponte tra la ricerca accademica e la pratica imprenditoriale. Ovvero, tradurre operativamente i concetti di turismo sostenibile e partecipazione, dove la partecipazione dal basso è l'elemento chiave che consente di individuare, riconoscere e valorizzare il patrimonio culturale.
Se da una parte ci sono le università partner di CHANGES, che puntano sulla ricerca e sulla metodologia, dall’altra CoopCulture è responsabile della traduzione pratica, sviluppando prototipi tramite infrastrutture digitali innovative, mappature ed analisi di nuovi modelli di gestione e governance. Ed è impegnata nel fare ricerca, analizzare i dati, avanzare ipotesi e poi presentare gli esiti di questo lavoro, che potranno dar vita a prodotti o linee di indirizzo strategico.
La mostra di Marco Manzo a Santa Maria dei Miracoli, in Piazza del Popolo a Roma
È sul campo, insomma, che facciamo la differenza. Come, ad esempio, con la pilot realizzata all’interno della chiesa di Santa Maria dei Miracoli, a Roma dove è possibile visitare la mostra di Marco Manzo.
Marco Manzo è un artista visivo, tatuatore e scultore di fama internazionale, che ha avuto il merito di trasformare l’arte del tatuaggio in una forma artistica degna di considerazione istituzionale. E proprio nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli di Roma, che si affaccia su Piazza del Popolo, dove entrano tantissime persone alla ricerca dei Caravaggio presenti nella vicina chiesa di Santa Maria del Popolo, che si è voluto capire se a quei turisti che cercano “altro” si poteva proporre un’esperienza di qualità in un luogo che non avevano scelto, e che non conoscevano. L’idea è stata quindi quella di valorizzare la mostra allestita offrendo gratuitamente una audioguida in italiano, inglese e spagnolo, scaricabile attraverso un QR Code. Presidiando con il personale il contatto con i visitatori, invitandoli a scaricare il contenuto dell’audioguida e a compilare un breve questionario per capire se l’esperienza della mostra e l’utilizzo della audioguida sia stato di loro gradimento, si riesce a valutare se l’esperienza sia stata ritenuta utile e piacevole.
Successivamente nei laboratori di ricerca della cooperativa a Roma, Napoli e Palermo, si studieranno dunque le modalità migliori per far scoprire ai visitatori nuove mete, diverse da quelle più convenzionali e conosciute, di cui si parlerà in altre occasioni e al momento della conclusione della ricerca. Al 14 luglio erano già stati somministrati 483 questionari, e sono 102 i turisti che dichiarano di aver fruito dell’audioguida.
“Con CHANGES, CoopCulture attraversa teorie e metodologie per trasformarle in soluzioni pratiche e sostenibili. Puntiamo a costruire un modello di turismo che non solo preservi il patrimonio culturale, ma che migliori anche l’inclusione sociale e lo sviluppo economico delle comunità locali, con due parole chiave: innovazione e sostenibilità”, sottolinea Giovanna Barni, consigliera delegata Innovazione e Sviluppo di CoopCulture.
Per info e contatti:
Soc. Coop. Culture
Corso del popolo 40, Venezia Mestre
roma@Coopculture.it | coopculture.it |
Fondazione CHANGES - Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society
Piazzale Aldo Moro, 5 - 00185 Roma
info@fondazionechanges.org | fondazionechanges.org | @fondazione_changes
Immediapress
FEDERIMPRESE EUROPA: il presidente Mary Modaffari esprime...
Roma, 24/01/2025 Il provvedimento che incentiverà gli investimenti innovativi e sostenibili nelle micro, piccole e medie imprese (PMI) a firma del Ministro delle Imprese e del Made in Italy è un' importante passo avanti per accrescere l’economia del Sud Italia.
Il decreto mira a promuovere la transizione tecnologica e digitale delle aziende, favorendo l’adozione di tecnologie all’avanguardia e interventi legati alla sostenibilità ambientale , in particolare alle imprese del Mezzogiorno. Grazie a questi incentivi avremo nuove opportunità di lavoro per i giovani che vivono al sud .
Le agevolazioni prevedono contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per coprire fino al 75% delle spese ammissibili, con particolare attenzione a progetti che favoriscono l’efficienza energetica, l’economia circolare e l’integrazione delle tecnologie digitali.
ufficiostampa@federimpreseuropa.it
Immediapress
Febbre e dolore dei bambini: ricorso dei genitori al ´fai...
Al convegno di Motore Sanità su comunicazione e appropriatezza in pediatria è emerso l’eccessivo ricorso all’autoprescrizione di farmaci che possono generare seri effetti collaterali, nonostante l’84% dei genitori si fidino del pediatra
Vicenza, 24 gennaio 2025 – Il dolore lieve e moderato e la febbre coinvolgono milioni di bambini e i loro genitori, spesso alle prese con dubbi su come gestire correttamente queste patologie. Proprio sull’importanza di un intervento adeguato si è concentrato il convegno “Dalla comunicazione all'appropriatezza in pediatria. Focus su dolore e febbre”, organizzato a Vicenza da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Angelini Pharma. Al centro del dibattito, un tema cruciale: l’appropriatezza prescrittiva. Evitare l’uso inappropriato di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), spesso somministrati senza indicazione clinica, è fondamentale per ridurre effetti collaterali nei piccoli pazienti e, allo stesso tempo, contenere i costi sanitari.
I primi risultati di una recente survey condotta dalla Federazione italiana medici pediatri (FIMP), sui propri associati, evidenzia che l’84% dei pediatri osserva una costante crescita del ricorso all’automedicazione nell’utilizzo dei FANS. In particolare, il 49% dei pazienti ricorrono al “passaparola” per attivare una terapia con FANS, prima ancora di rivolgersi al pediatra. Ma la sfida è più ampia e passa dal rafforzare il ruolo del pediatra, combattere la disinformazione e promuovere una nuova alleanza tra professionisti sanitari. Per questo oltre il 97% dei pediatri, interpellato nella survey reputa fondamentale attivare corrette campagne d’informazione e sensibilizzazione sul corretto uso dei farmaci nella febbre e nel dolore lieve e moderato.
Il pediatra come figura chiave nel percorso di cura del piccolo paziente
Nel corso dell’incontro è stato ribadito il ruolo cruciale del pediatra, sia come garante dell’appropriatezza terapeutica, sia come punto di riferimento per i genitori. I dati presentati, provenienti da survey condotte dai pediatri di libera scelta, confermano che la figura del pediatra è percepita come fondamentale dai genitori, un vero e proprio pilastro nella cura dei bambini. Rafforzare questa fiducia con una comunicazione chiara e una presenza costante, anche attraverso l’aggregazione dei pediatri di libera scelta in piccoli/medi gruppi, è una delle sfide principali per il futuro.
Mattia Doria, Segretario Regionale FIMP Veneto, ha illustrato i dati della survey mettendo in evidenza quanto sia importante la figura del pediatra di famiglia all’interno del SSN. Ecco cosa emerge. Per l'84% dei genitori italiani - è emerso dall'indagine promossa dalla Federazione italiana medici pediatri (FIMP) e realizzata dal Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università degli Studi di Padova - il pediatra di famiglia rappresenta la prima scelta per la cura dei propri figli, bambini e adolescenti. Il 75% valuta in modo positivo l'attuale modello di assistenza pediatrica, con particolare apprezzamento per la possibilità di scegliere liberamente il proprio pediatra, per la continuità di cura e la capillarità di presa in carico garantite sul territorio dalla professione.
Come ha spiegato Antonio D’Avino, Presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) “la febbre è spesso motivo di ansia da parte dei genitori e rappresenta una delle principali cause di richiesta di visita o accesso ai servizi di pronto soccorso in età pediatrica. Parola d’ordine: idratazione adeguata, anche per sopperire alla sudorazione eccessiva. Giova inoltre ricordare che la febbre, così come l’infiammazione, è un meccanismo di difesa dell’organismo. Pertanto, non è sempre necessario contrastare l’infiammazione ricorrendo ad antinfiammatori per abbassare la temperatura corporea. È invece opportuno intervenire, anche attraverso il ricorso a farmaci specifici, su quegli aspetti che aggravano il malessere del bambino come dolori e discomfort generale. Come pediatri di famiglia ci interfacciamo quasi quotidianamente con i dubbi dei genitori rispetto a stati febbrili di diversa natura ed entità e per promuovere una corretta informazione abbiamo elaborato un documento proprio per educare alla corretta gestione della febbre in casa”.
La comunicazione consapevole rafforza il rapporto di fiducia tra pediatra e famiglie
Sul ruolo della comunicazione è intervenuto Bruno Ruffato, Segretario Provinciale di FIMP Vicenza, sottolineando che essa rimane un tema centrale per il pediatra di famiglia. “Senza una comunicazione adeguata è difficile avere un rapporto corretto con i nostri pazienti e quindi arrivare all’obiettivo dell’appropriatezza. Parlare di comunicazione vuol dire empatia, ascolto attivo, centralità del genitore – tutti approcci che richiedono tempi lenti e programmati - oggi però ci troviamo di fronte ad una comunicazione più veloce che spesso li bypassa. Se da una parte il Covid ha messo in evidenza un modo di comunicare diverso da prima, spesso favorendo la diffusione di vere e proprie fake-news, dall’altra c’è oggi la necessità da parte dei genitori di avere una risposta immediata su tutto, e questa è la vera sfida che come FIMP stiamo affrontando, proponendoci per esempio, attraverso il nostro lavoro preventivo, come anticipatori di messaggi rispetto alle problematiche principali dei bambini, e come educatori stessi delle famiglie. C’è un altro punto: oggi il pediatra è di fronte ad una famiglia più complessa rispetto al passato (spesso è allargata e multietnica) perciò deve mettersi in gioco e mettere in campo una nuova comunicazione più efficace e al passo con i tempi e le nuove esigenze”.
“Rafforzare il rapporto di fiducia pediatra di famiglia-paziente in un’epoca di comunicazione digitale fatta di chat e community, è oggi una necessità impellente al fine di avere una corretta ed efficace comunicazione a beneficio del piccolo paziente”spiega Osama Al Jamai, Segretario Nazionale alla Tesoreria FIMP. “Dobbiamo tornare ad una comunicazione face to face, che permetta di ri-costruire il rapporto di fiducia tra noi pediatri e le famiglie. Il ´fai da te´ dei genitori, frutto delle chat che si creano nelle scuole, può essere dannoso per la salute dei piccoli. Oggi dobbiamo intervenire affinché non si verifichino più trattamenti senza comunicazioni fatte al pediatra. Il pediatra di famiglia è colui che indica l’approccio terapeutico corretto, è la figura da seguire, che purtroppo viene spesso scavalcata da mamme e papà perché vogliono risposte più immediate”.
Fake news e disinformazione. I pediatri ai genitori: “Consultate sempre fonti autorevoli”
Il convegno ha posto l’accento su un altro tema delicato: l’impatto delle fake news in ambito sanitario. La diffusione di informazioni scorrette, specialmente attraverso i social network, rischia di compromettere l’aderenza alle linee guida e la gestione ottimale di febbre e dolore. Contrastare la disinformazione, fornendo strumenti concreti ai genitori e agli operatori sanitari affinché possano evitare azioni scorrette, è una delle priorità emerse dal dibattito.
Come ha spiegato Nicola Roberto Caputo, Vice Presidente Nazionale FIMP “in una società fluida sempre più connessa, le informazioni sulla febbre, spesso amplificata dai social media senza verifica, è passata dall’essere basata su evidenze scientifiche ad essere autoreferenziale (uno vale uno). Questo genera errori di giudizio, confondendo il sintomo con la diagnosi, la causa con l’effetto e attribuendo correlazioni inesistenti, ad esempio che la febbre alta sia sempre pericolosa per i bambini. È essenziale affidarsi a fonti mediche e divulgatori scientifici attendibili e analizzare le informazioni con spirito critico e riflessivo”.
Ridurre i costi per il Servizio sanitario è possibile
Le valutazioni economiche in ambito sanitario sono essenziali per ottimizzare l'uso delle risorse e garantire la sostenibilità dei sistemi sanitari. In un contesto di risorse limitate, è fondamentale prendere decisioni informate riguardo a quali trattamenti e interventi siano più efficienti, sia in termini di esiti clinici che di costi. In questa prospettiva - è emerso nel confronto tra esperti di Vicenza - l'effetto dell'appropriatezza terapeutica per il miglioramento degli outcome di salute e l'efficiente allocazione delle risorse, rappresenta la reale sfida del nuovo millennio per tutti i servizi sanitari nazionali. In particolare, l'adozione di linee guida basate sull'evidenza può ottimizzare il percorso dei pazienti e liberare risorse economiche da reinvestire nel settore, garantendo al contempo esiti clinici più favorevoli e riducendo la durata delle ospedalizzazioni.
L'appropriatezza prescrittiva in pediatria svolge un ruolo importante, non solo per ottimizzare la efficacia terapeutica, ma anche nel minimizzare effetti collaterali in grande parte dovuti all'utilizzo inappropriato di FANS ed all'aumento dei costi associati alla gestione di tali effetti. “L’appropriatezza terapeutica non è solo una questione di efficacia clinica, ma rappresenta anche un pilastro fondamentale per l’efficienza economica e la sostenibilità del sistema sanitario – ha spiegato Andrea Marcellusi, Farmaco-economista Università Tor Vergata, Roma –. In un contesto di risorse limitate, ogni decisione deve essere presa con un’attenzione particolare all’ottimizzazione dei costi e dei benefici. Adottare trattamenti che garantiscano i migliori esiti di salute, riducendo al contempo gli effetti collaterali e gli sprechi, significa gestire in modo responsabile le risorse pubbliche. In ambito pediatrico, questo approccio è ancora più rilevante: scegliere il trattamento giusto non solo protegge i pazienti più vulnerabili, ma consente anche di ridurre i costi associati all’uso improprio di farmaci come i FANS. Liberare risorse finanziarie da destinare a terapie innovative è la chiave per costruire un sistema sanitario più sostenibile, capace di rispondere alle sfide future e di garantire una migliore allocazione del budget disponibile”.
Ufficio stampa Motore Sanità
comunicazione@motoresanita.it
Liliana Carbone – 347 2642114
www.motoresanita.it
Immediapress
Moody Skin: la nuova frontiera della skincare coreana con...
Milano, 24-01-2025, Quando si parla di bellezza e cura della pelle, la Corea del Sud è spesso considerata la culla dell'innovazione, introducendo costantemente tecniche e prodotti che ridefiniscono gli standard della beauty routine. Tra queste innovazioni, il micro-needling ha guadagnato popolarità per la sua capacità di stimolare la rigenerazione cutanea e migliorare l'assorbimento dei principi attivi. Moody Skin, sempre attenta alle tendenze più efficaci, propone soluzioni avanzate come il Reedle Shot 100 e il Reedle Shot 300 di VT Cosmetics, che incorporano micro-aghi di silice per simulare i benefici del micro-needling professionale direttamente a casa. Questi prodotti non solo promuovono una pelle più luminosa e uniforme, ma rappresentano anche un passo avanti nell'evoluzione della skincare coreana, offrendo trattamenti mirati per diverse esigenze cutanee.
Il micro-needling nella skincare coreana: un connubio di scienza e tradizione
In Corea del Sud, dove la cura della pelle è quasi una forma d’arte, il micro-needling ha trovato terreno fertile per affermarsi come una delle pratiche più apprezzate. Questa tecnica, apparentemente semplice, nasconde un potenziale straordinario: i micro-aghi creano un'azione che risveglia la pelle, stimolando il rinnovamento cellulare e rendendola più recettiva ai trattamenti successivi.
Questa terra che unisce antichi rituali a tecnologie all’avanguardia ha saputo trasformare un trattamento dermatologico in un vero e proprio culto. Il micro-needling non è solo una tendenza, ma un gesto di fiducia verso il potere di rigenerazione della pelle stessa. Prodotti come quelli di VT Cosmetics, capaci di portare la filosofia coreana direttamente nelle case, rendono questa esperienza accessibile e sofisticata al tempo stesso.
Vt cosmetics Reedle Shot: tecnologia e delicatezza in sinergia
VT Cosmetics ha compiuto un piccolo miracolo, racchiudendo in un flacone ciò che fino a poco tempo fa era esclusiva dei trattamenti professionali. Questi prodotti innovativi sfruttano micro aghi di silice per creare una stimolazione cutanea che si fa sentire, ma senza essere invadente. Un mix di audacia e delicatezza, dove la scienza sposa l’attenzione tipica della skincare coreana.
Con il Reedle Shot 100 e il Reedle Shot 300, acquistabili sullo shop online di Moody Skin, l’approccio si fa preciso e mirato, come un sarto che cuce abiti su misura. La differenza tra le due varianti sta nell’intensità dell’effetto, offrendo soluzioni personalizzate per diverse necessità cutanee. Il Reedle Shot 100, più delicato, è perfetto per chi desidera iniziare con un trattamento soft ma efficace, ideale per pelli giovani o sensibili che necessitano di un boost senza eccessi. Al contrario, il Reedle Shot 300 alza il livello del gioco, proponendo una formula più concentrata per chi ha obiettivi ambiziosi e vuole affrontare con decisione segni del tempo o irregolarità cutanee. Entrambe le soluzioni condividono una texture che scivola sulla pelle come seta e lascia una momentanea e leggera sensazione di pizzicore, appagata da una texture invidiabile.
Ogni applicazione non è solo un gesto: è un invito alla pelle a rinnovarsi, a risvegliarsi. I micro-aghi lavorano in profondità, ma con gentilezza, aprendo canali microscopici che permettono ai principi attivi di penetrare più a fondo. La consistenza leggera del prodotto lo rende adatto a tutte le stagioni e a tutte le età, e trasforma ogni utilizzo in un vero e proprio trattamento estetico homemade. Con un simile alleato, la pelle non può far altro che splendere.
Come integrare i prodotti Reedle Shot nella routine quotidiana
Incorporare il Reedle Shot nella routine quotidiana è come aggiungere un ingrediente segreto a una ricetta già perfetta. L’applicazione è un momento che unisce gesti semplici a risultati che sorprendono. La chiave è la costanza, ma anche la precisione: qualche goccia sul viso, applicata con movimenti delicati, è sufficiente per attivare i micro-aghi di silice e lasciare che facciano la loro magia.
La mattina, il prodotto si trasforma in uno scudo invisibile che protegge e prepara la pelle, amplificando l’effetto dei trattamenti successivi. La sera, invece, diventa un alleato per il rinnovamento notturno, lavorando silenziosamente mentre la pelle si rigenera.
Scopri di più su Moody Skin
Moody Skin è una realtà tutta italiana, si propone di portare la bellezza coreana e giapponese a un livello accessibile, ma senza compromessi sulla qualità. Ogni prodotto scelto è come un piccolo tesoro, selezionato con cura maniacale per garantire il meglio che la K-beauty e la J-beauty possano offrire. Estetica, scienza e innovazione sono messe al servizio della pelle e della beauty routine.
Questo shop online propone il meglio dei brand di bellezza, oltre a VT Cosmetics citato in questo approfondimento, vengono proposti Hanskin, con le sue formule che sembrano fatte su misura per ogni imperfezione, e Heimish, dove semplicità ed eleganza si incontrano in ogni texture. Non mancano soluzioni vegane per chi vuole rispettare il pianeta senza sacrificare la propria routine di bellezza. Moody Skin è un ponte tra tradizione e modernità, pensato per chi non si accontenta di trattamenti qualsiasi, ma cerca una vera esperienza di benessere.
Dati di contatto
Moody Skin
Negozio specializzato in Skincare Coreana e Giapponese
Tel. 348 609 7788
E-mail a info@moodyskin.it