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Parigi 2024, Salvini: “Brava Carini, match con Khelif una vergogna”
Il leader della Lega: "Una scena davvero poco olimpica"
"Vergogna". Matteo Salvini commenta così il match di boxe in cui Angela Carini si è ritirata. L'azzurra ha abbandonato il ring delle Olimpiadi di Parigi 2024 dove combatteva con l'algerina Imane Khelif, esclusa dai Mondiali 2023 per elevati livelli di testosterone e ammessa ai Giochi. Nei giorni scorsi, il leader della Lega aveva preso posizione stigmatizzando il match tra l'azzurra e "un pugile trans".
"'Picchia troppo forte, non è giusto'. Brava Angela, hai fatto bene! La nostra atleta si è dovuta ritirare contro Imane Khelif, prima di scoppiare in lacrime per tanti sacrifici andati in fumo. Una scena davvero poco olimpica: vergogna a quei burocrati che hanno permesso un match che evidentemente non era ad armi pari. Se ne sono accorti tutti in Italia e nel mondo, tranne i distratti commentatori della Rai. Un abbraccio ad Angela, forza!", scrive su X il leader della Lega.
Dal Carroccio, arrivano anche le parole di Rossano Sasso, capogruppo in commissione Scienza, Sport, Cultura e Istruzione. "Solidarietà all'atleta azzurra Angela Carini, vittima alle Olimpiadi della follia ideologica woke. Sono pugni violentissimi che fanno male non solo al volto di Angela, ma anche ai tanti italiani che hanno assistito a uno spettacolo indegno. Non è stata una gara ad armi pari e questo lo sanno tutti: sono stati calpestati i diritti di una donna, di un'atleta, di un'italiana. Che l'atleta algerina sia ‘intersex’ o qualunque altra cosa poco importa, aveva cromosomi e ormoni da uomo e non avrebbe dovuto gareggiare, come peraltro successo in altre competizioni dove era stata esclusa", dice.
"Dopo fiumi inquinati che causano malesseri negli atleti, stanze poco accoglienti e scomode nel nome dell'ideologia green, ci mancavano abusi e soprusi in gara nel nome dell'inclusività. Queste Olimpiadi si macchiano sempre di più di ideologia e poco di spirito olimpico. Tutti gli atleti italiani dovrebbero protestare e chi li rappresenta e non ha aperto bocca per difendere Angela Carini dovrebbe vergognarsi", conclude il leghista.
Sport
Atalanta-Napoli 2-3, Conte vince il big match e allunga in...
Gli azzurri passano a Bergamo, comandano la classifica on 50 punti: +6 sull'Inter che ha 2 partite in meno
Il Napoli vince 3-2 in casa dell'Atalanta nel big match della 21esima giornata della Serie A oggi 18 gennaio 2025 e allunga in vetta alla classifica. La squadra allenata da Conte passa a Bergamo e vola a 50 punti, con 6 lunghezze di vantaggio sull'Inter che ha 2 partite in meno. L'Atalanta rimane a quota 43, scivola a -7 dal primo posto e rischia di scendere dal treno scudetto.
Il match
L'Atalanta sblocca il match al 16'. Retegui è bravissimo a sfruttare una palla vagante. Un rimpallo diventa un assist per il centravanti nerazzurro, che spara di sinistro e buca Meret di potenza: 1-0. Il Napoli incassa il colpo, si riorganizza e nel giro di 10 minuti pareggia. Al 27' Politano controlla il pallone dopo la deviazione di Djimsiti, il suo sinistro non dà scampo a Carnesecchi: 1-1. Il Napoli mette la freccia al 40' con una pregevole azione innescata dal colpo di tacco di Neres. Anguissa rifinisce e McTominay conclude dall'interno dell'area di rigore, 1-2 e azzurri avanti al riposo.
La ripresa si apre con l'Atalanta all'attacco. I nerazzurri spingono e trovano il pari al 55' con lo show personale di Lookman. Di Lorenzo viene saltato come un birillo, la conclusione mancina è chirurgica: 2-2. I padroni di casa continuano a spingere e Samardzic, al 58', impegna Meret che è attento sul primo palo. Il portiere partenopeo protagonista anche al 70', quando disinnesca il colpo di testa insidioso di De Ketelaere.
Il Napoli rimette la testa fuori dal guscio al 78' e colpisce. Anguissa crossa, Lukaku è puntuale all'appuntamento: colpo di testa vincente e 2-3. L'Atalanta viene gelata nel momento del suo massimo sforzo, i bergamaschi accusano il colpo e nell'ultima porzione di match non riescono ad abbozzare una reazione. Il Napoli controlla, conquista 3 punti d'oro e sogna la fuga scudetto.
Sport
Juve, Giuntoli: “Cambiaso? Nessuna trattativa con il...
Il Managing Director Football bianconero ha parlato di mercato pochi minuti prima del big match di campionato contro il Milan
"Cambiaso? In questo momento non c'è trattativa”. Cristiano Giuntoli, Managing Director Football della Juventus, è netto sulle voci di mercato che nelle ultime ore hanno accostato Andrea Cambiaso al Manchester City. “Vogliamo fare mercato in entrata - ha spiegato ai microfoni di Dazn prima del big match di Serie A contro il Milan - per colmare le lacune date dagli infortuni e non stiamo pensando alle uscite. Se arrivasse un'offerta irrinunciabile ci penseremo, ma non è arrivata".
Le parole di Giuntoli
Il dirigente bianconero ha poi parlato del momento della squadra: "Non siamo soddisfatti della classifica, vogliamo fare di più e meglio, senza contare tutte le vicissitudini passate. La vittoria è la cosa più importante, in questo momento baratterei una brutta partita con i tre punti. Quando si è in un momento di crescita va valutata però anche la prestazione, non solo il risultato". In seguito, anche una battuta sul caso di mercato che riguarda Kolo Muani, bloccato al Psg per questioni burocratiche: "È stato un disguido burocratico e in settimana verrà fatto. Siamo sereni"
Sport
Juve-Milan 2-0, Mbangula e Weah firmano il successo...
La squadra di Thiago Motta torna al successo nel big match contro i rossoneri. Primo ko per Conceicao
Nessuna rimonta rossonera, nessun pareggio bianconero. Nel primo big match del sabato di Serie A, la Juve batte 2-0 il Milan all’Allianz Stadium e agguanta tre punti d’oro per il morale e la classifica. Apre Mbangula (con decisiva deviazione di Emerson Royal), chiude Weah: la squadra di Thiago Motta sale al momento al quarto posto, a 37 punti, quella di Conceicao resta ottava a quota 31. Da una parte e dall’altra, spariscono le costanti. La Juve interrompe la striscia di pareggi, 13 in questa Serie A. Il Milan stavolta non mostra la solita grinta vista con il tecnico portoghese e servita già per ribaltare tre volte situazioni di svantaggio. Contro i bianconeri e l’Inter in Supercoppa e nel recupero contro il Como.
Primo tempo senza reti
Il primo tempo di Juve-Milan non regala guizzi veri, ma è piacevole e divertente. Con occasioni da una parte e dall’altra. I bianconeri ci provano subito con Koopmeiners, intorno al quarto d’ora: la botta dalla distanza dell’olandese finisce però sopra la traversa. Poi Musah complica la vita a Maignan, costretto a uscire dall’area per evitare un pasticcio difensivo con Yildiz in agguato. Ancora Juve pericolosa con Gatti, che al 21’ svetta sul piazzato di Koopmeiners e sfiora il palo. Poco prima della mezz’ora, la grande chance per il Diavolo arriva con il rasoterra di Leao: Di Gregorio sicuro sulla risposta. La squadra di Thiago Motta si rivede dalle parti di Maignan con il destro dalla distanza di Yildiz, ma il portiere francese si fa trovare pronto. Zero a zero all’intervallo.
Decidono Mbangula e Weah
Thiago Motta cambia a inizio ripresa per cause di forza maggiore. Yildiz è costretto a uscire per un problema all'adduttore, dentro Weah. Il figlio d'arte è pericoloso una manciata di minuti dopo con un destro potente da posizione defilata, ma Maignan salva e poi replica sulla ribattuta di Koopmeiners. In campo c'è solo la Juve, che passa in ripartenza allo scoccare dell'ora di gioco. Nico Gonzalez apre per Mbangula e il belga conclude con il destro a giro, ma è la deviazione di Emerson Royal a beffare Maignan. Conceicao decide così di giocarsi il primo cambio al 63' (Jimenez al posto di Bennacer), ma i suoi non rispondono e pochi secondi dopo la Juve raddoppia. Thuram serve uno scatenato Weah, che supera Tomori e segna di sinistro. Fotografia del dominio bianconero. La ripresa del Milan è poca cosa: Conceicao cerca la svolta dalla panchina (dentro Camarda, Jovic e Terracciano, fuori Emerson, Abraham e Reijnders), ma davanti i suoi non incidono. Ci provano Theo Hernandez su punizione e Camarda di testa, con il risultato che non cambia. La Juve torna alla vittoria, Thiago Motta torna a sorridere.