Giacomo Rota nominato nuovo Domestic Sales Director di Paglieri Spa
Il manager è stato scelto per guidare l’area commerciale della nota azienda piemontese
Alessandria, 25 luglio 2024 – Giacomo Rota, classe 1982, è stato nominato nuovo Domestic Sales Director di Paglieri, azienda piemontese leader di mercato nella produzione di prodotti per la cura del corpo, del bucato e della casa.
Rota è approdato in Paglieri nel 2017, maturando una solida esperienza all'interno dell'azienda, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità e distinguendosi per la sua capacità di leadership e competenza strategica. Nel corso degli anni è passato dalla carica di National Account Manager a quella di GDO Manager, andando poi a strutturare il reparto di Customer Marketing.
“Siamo felici di annunciare la nomina di Giacomo Rota come nuovo Domestic Sales Director di Paglieri: la sua profonda conoscenza del mercato, insieme alla capacità di innovare le strategie commerciali, saranno infatti fondamentali per continuare a rafforzare la nostra area sales.” dichiara Francesco Luiso, General Manager di Paglieri S.p.A. “La valorizzazione e la crescita di chi si distingue per dedizione e capacità di ottenere risultati significativi, sono infatti al centro della filosofia e della visione aziendale di Paglieri, che incentiva percorsi di sviluppo professionale mirati sulle singole individualità. La nuova posizione di Rota testimonia l’impegno dell’azienda in tal senso, nel segno di un percorso rivolto alla collettività aziendale, avviato dalla recente promozione di Gianluca Zedda a Chief Commercial Officer di Paglieri”.
Il manager, con una formazione in ambito Trade Marketing e Sales, con più di tredici anni di esperienza in aziende specializzate in articoli per la cura e l'igiene personale, sarà responsabile della Direzione Vendita Italia, un’area dell’azienda sempre in evoluzione e rapida crescita. Sotto la sua guida, Paglieri continuerà ad affrontare con successo le sfide future, per garantire la qualità e l’innovazione che la caratterizzano.
“Sono onorato di avere la possibilità di contribuire alla crescita di un’azienda in costante evoluzione come Paglieri, simbolo dell’imprenditorialità italiana. Fortificare le partnership esistenti con i player della distribuzione sarà fondamentale per vincere le sfide che il mercato ci prospetta: proprio per questo motivo, abbiamo definito e stiamo attuando piani di sviluppo molto ambiziosi per il futuro.” afferma Giacomo Rota, Domestic Sales Director di Paglieri S.p.A.
PAGLIERI SpA nasce nel 1807 ad Alessandria grazie alla maestria di Lodovico Paglieri. Oggi l’Azienda è leader di mercato nella produzione di prodotti per la cura del corpo, del bucato e della casa, tutti caratterizzati da un approfondito studio e sviluppo del profumo. Con i suoi oltre 200 anni di storia è simbolo d’imprenditorialità italiana in oltre 50 Paesi nel mondo. Creatrice del brand Felce Azzurra, ha continuato il suo percorso sviluppando nuovi marchi per esigenze specifiche. Nel ramo personal care, Paglieri è proprietaria dei marchi Felce Azzurra Bio, - una gamma per chi è particolarmente attento all’ambiente, Cléo – una linea appositamente concepita per la cura quotidiana del corpo femminile, Labrosan – burri di cacao per la cura delle labbra e SapoNello – la linea che si prende cura della pelle delicata dei più piccoli. Nel ramo home & fabric care Felce Azzurra il Bianco e Mon Amour – ammorbidenti, detersivi e additivi per un bucato protetto e profumato e Aria di Casa, una linea completa di profumatori per ogni stanza della casa. Oltre ai brand di proprietà, il Gruppo Paglieri fonda nel 2001 Selectiva Spa, che per prima porta il concetto del gourmand in profumeria declinato in bagni, creme corpo e profumi con i marchi Aquolina e Pink Sugar.
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Due nuovi PENNY a Cologno Monzese e a Domaso
Con i nuovi spazi in provincia di Milano e Como, sono 111 i negozi in Lombardia
Cernusco sul Naviglio, 2 dicembre 2024 | A solo una settimana dall’inaugurazione del punto vendita di Monza, aprono domani, martedì 3 dicembre, due nuovi negozi in Lombardia, precisamente a Cologno Monzese e a Domaso.
Il PENNY di Cologno Monzese (Mi) è situato in Via Mozart, angolo via per Imbersago, ed è il primo negozio della città e si tratta del 37° store in provincia di Milano. Con una superficie di circa 1800 mq, di cui 1100 di vendita, il negozio nasce dalla demolizione di un fabbricato commerciale esistente con conseguente edificazione di un nuovo complesso commerciale. La nuova costruzione ha inoltre comportato il prolungamento del percorso ciclabile su via Mozart e il rimodellamento della preesistente rotonda all’incrocio con via Dante oltre alla creazione di una barriera alberata che si svilupperà lungo via per Imbersago. L’immobile presenta inoltre 215 posti auto tra coperti e scoperti a servizio delle attività presenti nel complesso commerciale. All’interno del punto vendita saranno presenti la macelleria e la gastronomia PENNY, il punto caldo e l’angolo bake-off, nonché la pasticceria fresca, il reparto pesce fresco e il banco convenience.
L’apertura del nuovo negozio PENNY prevede 12 collaboratori ed è aperto al pubblico dal lunedì al sabato: 8:00 - 20:30 e domenica 9:00 - 20:30.
Il primo PENNY di Domaso (CO) si trova in via Case Sparse, 128. Si tratta del 6° punto vendita della provincia di Como e, appunto, il 111° della Lombardia. Il punto vendita prende il posto di un noto supermercato locale che è stato riqualificato in pochissimo garantendo continuità di servizio ai cittadini. Il negozio, con una sala vendita di circa 450 mq oltre ai reparti, a fronte dei complessivi 700 mq di immobile, sarà il punto di riferimento per la spesa quotidiana durante tutto l'anno e offrirà un importante servizio nei mesi estivi ai numerosi turisti che alloggiano nei campeggi e nelle strutture alberghiere del comune e di quelli limitrofi. Il negozio andrà ad offrire un assortimento completo, grazie alla presenza della macelleria e la gastronomia PENNY, del punto caldo e dell’angolo bake off, nonché della pasticceria fresca e del reparto pesce fresco.
L’apertura del nuovo negozio PENNY prevede circa 11 collaboratori e il negozio è aperto al pubblico dal lunedì alla domenica dalle 8:00 alle 20:00.
Il format degli store prevede un’offerta alimentare e di non-food in linea con la qualità e la convenienza del brand, con un assortimento per il 75% di prodotti italiani, con una particolare attenzione ai regionalismi ed alle produzioni locali. PENNY rivolge grande attenzione alla sostenibilità all’interno del suo percorso “VIVIAMO SOSTENIBILE”, garantendo in tutti i suoi nuovi punti vendita le attività di lotta allo spreco alimentare, rispetto per l’ambiente e responsabilità sociale con i partner di valore, parte integrante della storia del brand, con un approccio responsabile e innovativo.
PENNY Italia
PENNY, discount alimentare del gruppo REWE, è uno dei gruppi commerciali leader sul mercato tedesco ed europeo nel settore della Grande Distribuzione Organizzata. In Italia, l'insegna nasce nel 1994 e segna un momento di straordinario cambiamento nel mondo del discount italiano, dando inizio al rinnovo del settore grazie alla nuova formula "assortimento di qualità, marca e prezzi bassi”. A livello nazionale, è presente sul territorio con oltre 460 punti vendita distribuiti nelle principali regioni d’Italia ed è attualmente in forte crescita, con fatturato per metro quadro superiore alla media di categoria. A livello internazionale, è presente con successo anche in Austria, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania. Obiettivo principale del gruppo è la soddisfazione dei clienti, ai quali garantisce non solo un'ampia scelta di prodotti di qualità a prezzi concorrenziali, ma anche punti vendita accoglienti e confortevoli, per una spesa facile e veloce. Le linee di prodotti a marchio privato PENNY Italia valorizzano il territorio, i regionalismi ed il made-in-italy. L’azienda, con i suoi oltre 5000 dipendenti, di cui donne sono il 62%, porta avanti da anni concrete iniziative di sostenibilità in ambito sociale, nella lotta allo spreco alimentare e nella tutela dell’ambiente. Per ulteriori informazioni: www.penny.it
REWE Group
Nel 1927, 17 cooperative d'acquisto unirono le loro forze e fondarono la "Revisionsverband der Westkaufgenossenschaften" - o in breve REWE - con l'obiettivo di organizzare collettivamente l'acquisto di cibo. Oggi la cooperativa ha una presenza internazionale e gode di successo sia nel settore della vendita al dettaglio che nel turismo. Come cooperativa con una storia che risale a più di 90 anni, comprendiamo la nostra responsabilità ecologica e sociale nei confronti delle generazioni future. Ci impegniamo a salvaguardare un futuro sostenibile. Il gruppo REWE è leader del commercio e del turismo in Germania e in Europa. Impiega oggi oltre 389.000 dipendenti e ha chiuso il 2023 con un fatturato di oltre 92 miliardi di euro, con oltre 16.000 tra punti vendite e agenzie in tutto il mondo. Le sue linee di vendita comprendono anche supermercati e negozi di beni di consumo gestiti dai marchi REWE, REWE CENTER, REWE CITY, BILLA, dai negozi di toom DIY e, naturalmente, del discount PENNY. Per ulteriori informazioni: https://www.rewe-group.com/en/
Marcello Caldarella | Corp. Communications Management | Penny Italia: mcaldarella@penny.it | +39 366 6270344 | +39 02 92724309 Fabio Valli | ADNKRONOS Comunicazione: Fabio.valli@adnkronos.com | + 39 02 76366 45 | +39 344 12819
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Covid: 100 morti in una settimana, allarme per i pazienti...
Treviso, 2 dicembre 2024 - Il 5 maggio 2023, il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato la fine del Covid-19 come emergenza sanitaria globale. Un momento storico, raggiunto grazie all’immunizzazione diffusa, ottenuta grazie ai vaccini, all’infezione naturale e all’evoluzione del virus in una forma più trasmissibile ma meno virulenta. Tuttavia, la transizione verso l’endemia non deve farci abbassare la guardia. L’evento “Prevenzione e cura Covid – Da pandemia ad endemia, ma non abbassiamo la guardia” organizzato oggi a Treviso da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Pfizer, è stata l’occasione per fare il punto della situazione. E a sottolineare la necessità di riaccendere i riflettori sul tema, facilitando la diffusione di una maggiore consapevolezza dei rischi ancora presenti e condividendo idee/soluzioni pratiche che garantiscano un percorso appropriato in particolare per le popolazioni a rischio, sono stati innanzitutto i numeri.
Numeri che parlano chiaro
I dati ufficiali della settimana dal 14 al 20 novembre 2024 mostrano che il virus continua a circolare con forza: 2.561 nuovi casi, 61 decessi (198.398 dall’inizio della pandemia), 217.124 positivi, 28 persone entrate in terapia intensiva. Numeri che rappresentano un chiaro segnale d’allarme, soprattutto per i cittadini più fragili: anziani, immunodepressi e persone con patologie croniche. Per loro, contrarre il virus significa non solo un rischio concreto e diretto per la salute, ma anche la possibilità di compromettere il funzionamento del sistema di cura.
Non solo un problema sanitario
Anche per chi non rientra nelle categorie a rischio, il Covid-19 può avere ripercussioni rilevanti. Le assenze dal lavoro per malattia e le lunghe convalescenze continuano a influire negativamente sulla produttività, un problema significativo per un’economia già messa alla prova.
Prevenzione e terapie: le armi a disposizione
Nonostante i progressi nella prevenzione, molte sfide restano aperte. Le coperture vaccinali per le popolazioni fragili devono essere ulteriormente incentivate, ma c’è anche un altro fronte su cui agire: l’utilizzo degli antivirali. Questi farmaci, che riducono l’ospedalizzazione nell’80% dei casi se somministrati entro i primi cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi, stentano a diventare una prassi consolidata. Le iniziative per facilitarne l’accesso, come la prescrizione diretta dai medici di medicina generale e la distribuzione nelle farmacie territoriali, non hanno ancora portato ai risultati sperati. Serve un cambiamento culturale nella gestione del virus, in modo che queste terapie possano entrare nella routine clinica, salvando vite e riducendo i ricoveri.
Francesco Benazzi, Direttore Generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana, ha voluto sottolineare l’importanza delle strategie di prevenzione. “Nonostante il Covid sia oggi considerato una malattia endemica, i dati più recenti ci ricordano che il virus è ancora una minaccia concreta, soprattutto per le persone più fragili. Ogni settimana, ancora troppe vite vengono perse a causa di una mancata prevenzione o di interventi terapeutici tardivi. La nostra priorità, come sistema sanitario, deve essere quella di rafforzare le strategie di protezione per i pazienti più vulnerabili. In primis, incentivando ulteriormente la vaccinazione: un’arma che si è dimostrata essenziale per ridurre mortalità e complicanze gravi. Parallelamente, dobbiamo favorire l’accesso agli antivirali, garantendo che diventino parte integrante della pratica clinica quotidiana, specialmente per i pazienti vulnerabili. Un approccio coordinato e tempestivo, che coinvolga tutti gli operatori sanitari, dai medici di famiglia agli specialisti, dagli assistenti domiciliari ai farmacisti, è indispensabile per tutelare la salute pubblica e per proteggere chi è più esposto. Collaborazione, responsabilità e sensibilizzazione restano le chiavi per affrontare questa sfida con determinazione e continuare a tutelare la salute della nostra comunità”.
“Resta fondamentale non abbassare la guardia – ha sottolineato Luciano Flor della Direzione Scientifica di Motore Sanità -. Infatti, la caduta di attenzione verso questa infezione continua ad avere un impatto importante sulle condizioni di salute dei cittadini, e in particolare di quelli in condizione di cosiddetta fragilità. ll virus sta continuando e continuerà a circolare, resta quindi fondamentale non sottovalutare le sue ricadute sulle popolazioni di pazienti fragili che metterebbe a rischio salute e la vita nonché l’organizzazione e il funzionamento delle strutture di cura”. “Ma anche nelle popolazioni non in questa condizione le ricadute in termini di produttività, potrebbero rappresentare un danno economico per una economia già di per sé in difficoltà – ha proseguito Flor -. Occorre pertanto continuare a monitorare i trend, essere attenti nel fornire a queste popolazioni le coperture vaccinali disponibili o nel trattare con terapie adeguate attualmente a disposizione dell’intera classe medica”.
Vaccinare il soggetto fragile è una scelta prioritaria
Marco Milani, Medico in Formazione Specialistica del Dipartimento di Scienze Cardio-toraco-vascolari e Sanità pubblica dell’Università degli Studi di Padova ha portato all’attenzione un dato che fa riflettere sulle azioni da mettere in campo. “Il Covid, c’è e tutt’oggi fa ancora danni e diversi morti fra le persone più compromesse sul piano della salute; in Italia, negli ultimi 30 giorni ha causato un numero di decessi simile al numero di decessi mensile per incidenti stradali. Questo dato evidenzia quanto sia ancora importante il peso di questa patologia. La principale arma che abbiamo per difendere le persone più fragili dal Covid è la vaccinazione, che rappresenta la scelta prioritaria perché va a tutelare proprio i soggetti che sarebbero colpiti in maniera più dura, andando incontro a situazioni complicate quali ospedalizzazioni e decessi”.
La vaccinazione contro il Covid, secondo le indicazioni riportate nella Circolare emessa dal Ministero della Salute, evidenziate dal Dottor Milani nel suo intervento, è raccomandata alle persone over 60, agli operatori sanitari, alla popolazione residente in Rsa e a persone affette da patologie croniche e immunocompromesse. “Sicuramente - ha proseguito il Dottor Milani - le criticità da superare per poter continuare a contrastare il Covid sono diverse (coinvolgimento di popolazione, medici e farmacie, ferite ancora aperte di una propaganda no vax e il ricordo ancora vivo della pandemia) - ma dobbiamo guardare i dati, la realtà e ciò che noi professionisti sanitari possiamo fare per tutelare la salute, la vita delle persone più a rischio, e per risparmiare loro sofferenza. Tante persone ancora muoiono, sono in difficoltà, vengono ospedalizzate e c’è quindi la necessità di aiutarle e tutelarle attraverso la collaborazione di tutti i professionisti sanitari coinvolti (dallo specialista al medico di medicina generale, al farmacista) compreso chi assiste le persone più fragili in presenza di sintomi respiratori (utilizzando meccanismi di protezione come mascherine, guanti, ecc.), e, laddove ci sia una diagnosi di Covid, attraverso una terapia precoce”.
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“M.A.I. Più Soli”: assistenza a 360° verso chi ha bisogno,...
La cooperativa sociale, punto di riferimento nella zona del Pinerolese, si occupa di assistenza domiciliare e assistenza ospedaliera, offrendo un servizio qualificato e continuativo
Pinerolo, 2/12/2024 - Marina, Ada, Irma; tre mamme, che ora non ci sono più, ma che sono le ispiratrici di un progetto nato a Pinerolo per offrire supporto e aiuto professionale nell’assistenza alle persone. Dalle iniziali dei loro nomi è nata la denominazione della cooperativa M.A.I. Più Soli, voluta dalle loro figlie proprio a partire dallo loro esperienze personali. “Ognuna di noi – osserva Alessandra Escarbot, una delle fondatrici della cooperativa – ha dovuto assistere un proprio caro e ci siamo rese conto delle difficoltà, organizzative ma anche emotive e fisiche che questo comporta. Abbiamo sperimentato un rapporto piuttosto “freddo” con chi si doveva occupare delle persone a noi care. Per questo abbiamo voluto creare questo progetto, che possa fornire, tramite operatori qualificati, un servizio di assistenza altamente professionale e continuo e che soprattutto sia attenta alle esigenze di tutta la famiglia”.
Secondo i dati Eurostat, I’Italia è il paese più “vecchio” d’Europa. In questo contesto diventa sempre più centrale l’assistenza agli anziani. Sia domiciliare che ospedaliera. “E’ vero – conferma Alessandra Escarbot – le richieste di assistenza, domiciliare e ospedaliera, sono in aumento e sarebbe auspicabile, secondo noi che le amministrazioni avessero sempre più risorse da investire in questo campo. Nel frattempo l’assistenza privata che possiamo offrire noi può dare un aiuto a gestire situazioni critiche”.
Per chi si rivolge alla cooperativa M.A.I. Più Soli l’assistenza è a 360 gradi, sia che si tratti di quella domiciliare sia in caso di periodi di eventuali ricoveri in strutture ospedaliere o sanitarie. Questo permette di offrire un servizio continuativo, senza interruzioni, sostituendo subito gli operatori in caso di emergenze o momentanei impedimenti . “Vogliamo che chi si affida a noi – continua Alessandra Escarbot – non debba preoccuparsi di incombenze pratiche per assistere i propri cari proprio quando già sta vivendo un momento di fragilità e forte preoccupazione. Anzi vorremmo proprio offrire sollievo ed essere un sostegno per le famiglie. Così come il fatto di essere una cooperativa sociale ci permette di dare maggiori garanzie e tutele anche ai nostri operatori che svolgono un lavoro piuttosto pesante sia dal punto di vista pratico che da quello emotivo”
Per informazioni e approfondimenti si può consultare il sito https://www.maipiusoli21.it/
Contatti: https://www.maipiusoli21.it/