Connect with us

Cerchi qualcosa in particolare?

Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.

Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!



Published

on

‘Libri sotto l’ombrellone’, il consiglio di Stefania Auci

'Ora sto leggendo 'Campagne di guerre', saggio interessante per capire le tecniche con cui viene manipolata l'opinione pubblica'

'Libri sotto l'ombrellone', il consiglio di Stefania Auci

Storie di donne alla ricerca "del loro posto nel mondo" e un saggio per comprendere il modo in cui viene manipolata l'opinione pubblica. Questi i consigli di lettura di Stefania Auci, l'autrice della saga dei Florio che con 'I leoni di Sicilia' e 'L'inverno dei leoni' ha riscosso un grande successo rimanendo in vetta alla classifica dei libri più venduti per molte settimane. "Consiglio - dice Auci all'AdnKronos - due libri: il primo è un romanzo pubblicato da Mercurio Books intitolato 'Maeve' firmato dalla scrittrice CJ Leede; l'altro invece è 'L'imprevedibile destino di Emily Fox-Seton' di Frances Hodgson Burnett pubblicato Astoria edizioni. Sono le storie di due donne in latitudini, contesti ed epoche diversissime che provano a trovare il loro posto nel mondo. 'Maeve' è ambientato nella contemporaneità mentre il secondo libro è ambientato a cavallo tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento inglese".

Il libro che Auci invece sta leggendo in questi giorni è invece un "saggio di storia che si chiama 'Campagne di guerra' (Prospero Editore) di Giuseppe Mazza. E' molto affascinante soprattutto per capire le dinamiche sulla pubblicità e sulla manipolazione dell'opinione pubblica. E' molto attuale. Questo saggio, peraltro, è di una lettura molto scorrevole e accattivante. E' molto pratico e concreto", conclude la scrittrice.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Continue Reading

Cultura

Cultura, Gorizia accoglie pro loco Fvg con le loro tipicità...

Published

on

Un’accoglienza che segue il grande omaggio compiuto dall’Unione Nazionale tra le Pro Loco d’Italia (Unpli), che ha voluto dedicare alla Capitale Europea della Cultura la sua tessera socio 2025, in fase di distribuzione a oltre 600mila volontari in tutta la Penisola

Cultura, Gorizia accoglie pro loco Fvg con le loro tipicità enogastronomiche

Go!2025 Nova Gorica Gorizia, Capitale Europea della Cultura, ha accolto ieri nella sua giornata inaugurale anche il mondo delle Pro Loco. Presenti infatti, su invito del Comune di Gorizia, 17 Pro Loco del territorio che negli stand in centro (tra piazza Vittoria e i Giardini pubblici) hanno proposto al pubblico sapori tipici del Friuli Venezia Giulia (l’iniziativa proseguirà il 9 febbraio). Un’accoglienza che segue il grande omaggio compiuto dall’Unione Nazionale tra le Pro Loco d’Italia (Unpli), che ha voluto dedicare alla Capitale Europea della Cultura la sua tessera socio 2025, in fase di distribuzione a oltre 600mila volontari in tutta la Penisola.

“Tessere - ha dichiarato il presidente nazionale Unpli Antonino La Spina, presente alla giornata inaugurale goriziana - che simboleggiano l'impegno del nostro mondo Pro Loco nel sostenere una città che dopo la divisione del confine a metà del Novecento vive oggi una nuova unione a livello europeo. Viva Nova Gorica e Gorizia capitali della cultura condivisa e viva anche il Friuli Venezia Giulia, territorio che si distingue per il forte spirito di comunità e senso di appartenenza. Qui le nostre associazioni lavorano ogni giorno al fianco dei Comuni e delle istituzioni regionali per rafforzare l’attrattività, l’identità e le connessioni tra le realtà locali, creando non solo nuove opportunità di crescita, ma soprattutto tutelando e valorizzando l’inestimabile patrimonio immateriale culturale di un territorio che ha dato tanto alla storia del nostro Paese. A Gorizia il confine ha segnato la città anche nel suo patrimonio immateriale culturale e proprio qui abbiamo dato notizia per la prima volta che il prossimo numero della nostra rivista nazionale, Arcobaleno, tratterà questo tema nel prossimo numero con uno speciale dedicato alla città e al Friuli Venezia Giulia”.

La Spina ha incontrato il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna insieme al presidente del Comitato regionale Unpli del Friuli Venezia Giulia Pietro De Marchi. La visita è stata anche l'occasione per salutare i volontari delle Pro Loco attive a Gorizia durante la cerimonia inaugurale: Pro Loco di Castelnovo del Friuli e Val d’Arzino-Anduins (che hanno condiviso uno stand), Maniago, Valle di Soffumbergo Alesso e Consorzio Nord-Est, Sauris Zahre, Forgaria nel Friuli, Torviscosa, Vermegliano, Udine Castello, Mersino, Turriaco, Sutrio, Precenicco, Ronchi del Legionari e i padroni di casa di Gorizia con il presidente goriziano Giorgio Lorenzoni.

“Siamo lieti - ha sottolineato il presidente Unpli regionale De Marchi - che le tipicità del Friuli Venezia Giulia abbiano potuto dare il loro contributo all’avvio della Capitale europea della cultura. Grazie ancora al sindaco Ziberna e all’assessore Artico per l’invito che ci ha davvero onorari e ai presidenti delle nostre Pro Loco con i loro volontari che hanno partecipato con grande entusiasmo. La cerimonia inaugurale è stata una grande emozione, che porteremo nel cuore: Gorizia e Nova Gorica non sono mai state così vicine, sarà un anno davvero tutto da vivere e in cui torneremo in città per altri appuntamenti del mondo Pro Loco”.

Gli stand delle Pro Loco sono stati toccati anche dall’itinerario di “Da stazione a stazione”, il grande corteo inaugurale che ha rappresentato l’avvio del programma della Capitale europea della cultura partendo dalla stazione ferroviaria di Gorizia in Italia e arrivando alla stazione ferroviaria Transalpina di Nova Gorica in Slovenia, dove c’è stata la cerimonia ufficiale con i capi di Stato Mattarella e Pirc Musar, per poi proseguire nel centro di Nova Gorica e al piazzale della Casarossa a Gorizia.

Continue Reading

Cultura

Dal premio Strega Mario Desiati a Bill Gates, le novità in...

Published

on

Arrivano anche sugli scaffali 'La grande menzogna' di Fabrizio Corona e 'Nord Nord' di Marco Belpoliti

Le copertine dei libri

Ecco una selezione delle novità in libreria, presentata questa settimana dall'AdnKronos.

Mario Desiati, premio Strega nel 2022 con 'Spatriati' torna in libreria con 'Malbianco' pubblicato da Einaudi. Marco Petrovici ha quarant’anni e vive a Berlino, quando all’improvviso, un giorno, inizia a svenire. Per scoprire l’origine di questi suoi disturbi e ritrovare un po’ di pace, decide di tornare in Puglia, dai genitori ormai anziani che vivono immersi in un bosco di querce e lecci nella campagna tarantina. Schiacciato dai sensi di colpa per non essere il figlio che Use e Tonia speravano, si ferma nella casa di famiglia per occuparsi di loro, ma allo stesso tempo si convince che le cause del suo malessere vadano cercate nella memoria sepolta di quel loro cognome cosí strano.

A partire da un ricordo d’infanzia dai contorni fumosi - un balordo un po’ troppo famigliare che suona il violino sotto la neve di Taranto -, con l’aiuto di zia Ada, della letteratura e della storiografia, della psicoterapia e di un diario ritrovato non per caso, Marco cura il 'malbianco' che opprime la sua famiglia. Facendosi largo tra reticenza e continue omissioni, scopre la vita segreta della bisnonna Addolorata, trovatella e asinaia, e ricostruisce le vicende di nonno Demetrio e di suo fratello Vladimiro, entrambi reduci di guerra, una guerra combattuta e patita in modi molto diversi. Chi sono davvero i Petrovici? Da dove arrivano? E cosa c’entra con loro un’antica ninna nanna yiddish che inconsapevolmente si tramandano da quasi cent’anni? Questa è la parabola di chi rivolge lo sguardo dietro di sé, alle proprie origini più profonde, per vivere il presente e immaginare un futuro libero da quel malbianco che nasconde la vera essenza delle persone. Raccontando la frenesia e i turbamenti di un protagonista consumato dalla storia che si porta addosso, Mario Desiati ci consegna il suo romanzo più lirico, inquieto, ambizioso e maturo.

'La grande menzogna' (Piemme) di Fabrizio Corona

"Questo libro non è per chi cerca il romanzo da premio Strega o l'ultima masturbazione di qualche super fan del mondo woke. Qui dentro troverai la verità, nuda e cruda, su uno dei triangoli mediatici più chiacchierati d'Italia: Francesco Totti, Ilary Blasi e Cristiano Iovino". Ad affermarlo è Fabrizio Corona, autore de 'La grande menzogna', pubblicato da Piemme. "Ma non si parla solo di loro. Ci sono decine di personaggi - dice ancora Corona - che hanno orbitato attorno a questa storia, ciascuno con un ruolo, una maschera, una parte. Ho scelto di raccontare questa storia perché in essa c'è tutto quello che rappresenta l'Italia di oggi: il desiderio irrefrenabile di proteggere una finta immagine pubblica, anche a costo di tradire la propria intimità. Questo non è solo un libro sui tradimenti, su amori che finiscono o su nuovi amanti che entrano in scena. Io, come sempre, sono qui per portare alla luce la grande ipocrisia di chi non sa dire mai la verità, spiegando fatti e storie con la lente della comunicazione"

A Fabrizio Corona - si legge nella quarta di copertina del libro - non interessa fare gossip né speculare sull'ultimo scandalo eclatante di cui tutti si dimenticheranno non appena ne arriverà un altro. A lui interessa squarciare il velo di bugie e falsità dietro cui si nascondono i mondi patinati dello spettacolo e dei social, per mostrare il vero volto di chi da anni, servendosi di quello che lui definisce il 'grande club della comunicazione', manipola le informazioni in proprio favore, mentendo a migliaia di persone. Testimone privilegiato, sempre un passo avanti agli altri, nei suoi Libri Neri, Corona svela finalmente la verità dei fatti, abbattendo un muro di omertosa apparenza sapientemente architettato.

'Source code' (Mondadori) di Bill Gates

Il racconto degli inizi di uno degli imprenditori e filantropi più influenti e innovativi dell’epoca moderna, in uscita in contemporanea mondiale. E' 'Source code', il libro di Bill Gates pubblicato in Italia da Mondadori. I successi imprenditoriali di Bill Gates sono ben noti: il ragazzo che, all’età di soli vent’anni, abbandonò gli studi universitari a Harvard e avviò un’azienda di software destinata a diventare un colosso del settore e trasformare radicalmente il modo in cui lavoriamo e viviamo; il multimiliardario che si è poi dedicato alla filantropia impegnandosi in cause importanti come la lotta ai cambiamenti climatici, la salute globale e l’istruzione. Per questo, 'Source Code' non riguarda il periodo d’oro di Microsoft né la Fondazione Gates o il futuro della tecnologia. È invece la storia umana e personale di come Bill Gates è diventato chi è oggi: la sua infanzia, i primi interessi, le prime passioni.

Racconta della sua famiglia, di una nonna dai ferrei principi e di due genitori ambiziosi, delle prime amicizie e della perdita improvvisa del suo migliore amico, della lotta per integrarsi e della scoperta di un mondo di computer e codici all’alba di una nuova era. Ripercorre i passi di un ragazzo che, dalle fughe notturne in un vicino centro informatico quando era solo un adolescente, è arrivato a concepire, nella sua stanza al college, una rivoluzione che avrebbe cambiato il mondo per sempre. Bill Gates, in queste pagine, condivide per la prima volta la sua storia, con calore, saggezza e umanità. Un ritratto affascinante e rivelatore.

'Trilogia triestina. Svevo, Joyce, Saba' (La Neve di Teseo) di Mauro Covacich

Per la prima volta in volume, tre monologhi scritti, vissuti e interpretati da Mauro Covacich in un viaggio letterario fra Trieste e gli scrittori che l’hanno resa immortale. Un viaggio che trova spazio nel saggio 'Trilogia triestina. Svevo, Joyce, Saba' dello scrittore triestino Covacich in uscita il 14 febbraio.

Le manie, l’umanità, gli autentici colpi di genio di tre giganti della letteratura del Novecento: Italo Svevo, che impara l’italiano sui libri di scuola; James Joyce, che durante i lunghi anni trascorsi a Trieste parla e canta nel dialetto locale; Umberto Saba, che dedica i suoi versi più belli a una città che gli sarà sempre stretta. Tre atti a formare la biografia di una città, un viaggio che attraversa tre stagioni letterarie affini ma allo stesso tempo distanti e diverse, tutte con al centro il capoluogo giuliano.

Covacich (Trieste, 1965) è autore della raccolta di racconti La sposa (2014, finalista premio Strega) e di numerosi romanzi. Presso La nave di Teseo ha pubblicato in una nuova edizione il 'ciclo delle stelle', 'A perdifiato' (2003), 'Fiona' (2005), 'Prima di sparire' (2008), 'A nome tuo' (2011, da cui Valeria Golino ha tratto il film Miele), 'La città interiore' (2017, finalista premio Campiello), 'Di chi è questo cuore' (2019), 'Colpo di lama' (nuova edizione 2020), 'L’avventura terrestre' (2023), oltre ai saggi 'Sulla corsa' (2021) e 'Kafka' (2024). Nel 1999 l’Università di Vienna gli ha conferito l’Abraham Woursell Award. Vive a Roma.

'È notte sul confine' (Guanda) di Pietro Spirito

E' sugli scaffali da pochi giorni con Guanda 'È notte sul confine' di Pietro Spirito.Trieste è la città dei destini, un catino dove si mischiano vita e sangue di genti diverse fra loro, una lavagna grigia sulla quale tracciare le invisibili linee d’intersezione di ogni fatalità. In questa città che sente lungo il confine con la Jugoslavia tutto il peso della Guerra Fredda, il giornalista Ettore Salassi, svagato, disordinato e con un formidabile istinto per i guai, accetta di collaborare con i servizi segreti.

Arruolato nel Sid, raccoglie informazioni su gruppi e persone vicini al­l’estremismo sia di destra che di sinistra. Ma anche lui ha qualcosa da nascondere: un passato oscuro, ­durante la guerra, il singolare vizietto di ­rubare libri e un debole per le donne che gli complicano la vita. In redazione fa coppia con l’amico e collega Max ­Pastini, che in quanto a debolezze non è da meno. Mentre i due si barcamenano fra articoli di routine e piccole inchieste quotidiane, Salassi si trova coinvolto in un caso che avrebbe voluto evitare: alla vigilia del tentato golpe Borghese, nel dicembre del 1970, un giovane militare di stanza in una caserma sul Carso viene trovato morto. Fantasmi del passato e del presente lo minacciano, e ­l’amore per una bella slovena dalla vita misteriosa lo porterà in un pericoloso labirinto dove sarà costretto prima di tutto a fare i conti con sé stesso.

'Come si uccide un gentiluomo' (Neri Pozza) di Tullio Avoledo

L’avvocato Vittorio Contrada, Controvento per gli amici, uomo senza peli sulla lingua e molto pelo sullo stomaco, ha cambiato vita. Lasciato il diritto societario per seguire soltanto cause ambientali o comunque 'eticamente valide', ha chiuso con i viaggi da sogno, gli affari milionari, i lussi indescrivibili e i polli da spennare, per rifugiarsi in uno studio sgarrupato con la sola compagnia di Gloria Almariva, collega combattiva e testarda ben lontana dallo stereotipo dell’avvocata di grido. E' da qui che prende le mosse Tullio Avoledo nel suo ultimo romanzo 'Come si uccide un gentiluomo' pubblicato da Neri Pozza.

Una cosa però è rimasta a Vittorio: la voglia di scontrarsi, e di vincere. Oltre alla passione per le belle donne e le auto d’epoca, ovviamente. Così, quando Valerio Del Zotto emerge dal suo passato per consegnargli una valigetta - la sua mitica ventiquattrore da cui uscivano sempre tesori o idee inestimabili - e poi morire poco dopo, Vittorio non può restare a guardare. C’è del marcio in quella ventiquattrore, su cui Vittorio si impegna a indagare insieme a Gloria. Il caso ha a che fare con un’isolata comunità montana e una spregiudicata speculazione edilizia, ma tra i fiumi che cambiano corso e le vallate presidiate dalle ruspe si muovono poteri molto più grandi di quanto i due avvocati riescano a immaginare.

Anche se a essere più pericolose a volte sono cose molto piccole, quasi insignificanti: cose come le idee. Tra una Milano che sale vorticosa – eccessiva, spietata, ingiusta – e un Friuli edenico e fiero che qualcuno sta cercando di distruggere, Come si uccide un gentiluomo è un romanzo nerissimo e dolce, arrabbiato ed esilarante, tenero e feroce, che rispecchia alla perfezione il mondo di oggi: ugualmente pieno di inquietudine e speranza.

'Nord Nord' (Einaudi) di Marco Belpoliti

Dove si trova esattamente il Nord? E che cosa significa, nel nostro Paese? È forse una pura invenzione? Né Dante né Petrarca hanno mai usato questa parola, in caso di necessità l’avrebbero chiamato Settentrione. Allora quando si è cominciato a parlarne? Partendo da questi interrogativi su un concetto relativo e quanto mai sfuggente, Marco Belpoliti traccia nel saggio 'Nord Nord' pubblicato da Einaudi i contorni di un territorio definito dalla storia, dalla geografia, dai ricordi personali e letterari: un territorio che da Milano, sua città elettiva, si estende alla Brianza, a Monza e a Bergamo, ma anche al Mare del Nord e persino al Mar Nero.

Su questi luoghi Belpoliti posa uno sguardo 'geologico', che include i massi erratici lasciati da ghiacciai milioni di anni fa e si proietta verso un futuro (forse) distopico, in cui a causa dei cambiamenti climatici l’Adriatico sommergerà la Pianura padana rendendo la Brianza un’amena località di mare. Ma il suo è al contempo uno sguardo attento al mondo dei piccoli animali – coccinelle, pipistrelli, corvi, salamandre – che di stagione in stagione trovano rifugio vicino a casa sua, o addirittura in casa sua; attento, soprattutto, alle persone che ha avuto la fortuna di frequentare.

Tra queste alcuni protagonisti della vita culturale italiana degli ultimi decenni, come Alberto Arbasino, Gabriele Basilico, Mario Dondero, Enzo Mari, Lea Vergine, e i siciliani trapiantati al Nord Vincenzo Consolo e Ferdinando Scianna: di tutti loro regala un gesto, un’abitudine, la visione del mondo. Dalle ossa dei Lanzichenecchi al viaggio erotico di Stendhal, dalla maledetta villa di Gadda alla maschera di Arlecchino, dalla storia dello stoccafisso alle sorgenti della Drava, fiume italiano che si getta nel Danubio, sfogliamo il taccuino del suo itinerario sentimentale tra pubblico e privato, storia e memoria. Un viaggio verso il Nord, misterioso ed elusivo, dove l’autore sembra voler condurre i lettori con il suo racconto pieno di curiosità umana e intellettuale e la sua voce empatica e intensa.

'Figli di nessuno' (Rizzoli) di Pasquale Guadagno e Francesca Barra

La Rizzoli manda in libreria 'Figli di nessuno' di Pasquale Guadagno e Francesca Barra. "Sono figlio di nessuno, orfano di femminicidio. Ripudiato dal padre, che uscito di prigione mai è venuto a cercarmi, benché avrei dovuto essere io a odiarlo. Ancora oggi non ho risposte per spiegare ciò che è accaduto. Mi resta una certezza: non voglio avere lottato una vita intera e morire per niente", racconta Pasquale Guadagno. Il 25 aprile del 2010 Salvatore Guadagno ha ucciso sua moglie, Carmela Cerillo, la madre dei suoi due figli. Ha strangolato la donna che diceva di amare. È stato condannato a diciotto anni di reclusione con rito abbreviato, ridotti a tredici anni e mezzo per buona condotta. L’ha uccisa per gelosia. Carmela aveva trentasette anni, è morta giovane. "Cosa propria" la chiamava il marito. Il figlio Pasquale, allora quattordicenne, si ritrova a portare un doppio fardello: quello di figlio della vittima e del carnefice. Diviso tra l’odio per l’uomo violento e assassino e l’attrazione per il padre, tra il biasimo e il desiderio di redimerlo per avere di nuovo un pezzettino di famiglia, vive in bilico tra il passato di cui non può liberarsi e il presente che vorrebbe costruire. Ma questa non è soltanto la storia della sua depressione, è soprattutto il racconto di come, con la vicinanza della sorella maggiore Annamaria, sia riuscito a diventare l’uomo che è oggi: consapevole di sé, coraggioso, resiliente.

E vuole essere anche una testimonianza collettiva, perché l’abuso e la violenza di genere si consumano nel silenzio, nell’omertà – delle persone, delle istituzioni, dello Stato - e nella solitudine delle vittime, che continuano a pagare il prezzo di una profonda carenza nell’educazione sentimentale e di una cultura ancora permeata di pregiudizi. Prenderne atto vorrebbe dire mettere in discussione un intero modo di vivere. Quindici anni dopo Pasquale Guadagno, in un memoir schietto che non cerca pietà né perdono, con l’aiuto della giornalista Francesca Barra, che da tanti anni scrive e racconta storie di ingiustizia legate ai diritti civili, fa i conti con il lutto che l’ha cambiato per sempre e che ancora lo definisce.

'La cucina di Bilanciamo' (Sperling&Kupfer) di Giulia Biondi

Cinquanta ricette dolci e salate con tabelle nutrizionali ed eventuali sostituzioni per imparare a bilanciare i vostri pasti e adattarli alle vostre esigenze. A proporle è 'La cucina di Bilanciamo', il libro firmato da Giulia Biondi pubblicato da Sperling&Kupfer. Esistono piatti che fanno dimagrire e altri che fanno ingrassare? Dobbiamo rinunciare alla nostra pizza preferita se vogliamo perdere peso e sostituirla con 'la pizza proteica' di albume e cavolfiore? Il porridge al mattino è più 'sano' di latte e biscotti? Bisogna davvero dire addio alla colazione al bar con cappuccino e cornetto? E la pasta a cena è una cattiva idea? Questi sono solo alcuni dei dubbi che attanagliano tutti coloro che cercano di approcciarsi a un'alimentazione varia ed equilibrata.

Ma la risposta è più semplice di quanto possiamo immaginare: "Nessun cibo è proibito". Parola della dottoressa Giulia Biondi, docente di nutrizione e formatrice olimpica, che sui social è seguita da 700.000 persone. È arrivato il momento di dimenticare le diete massacranti, le rinunce proibitive e i pasti senza gusto: tra queste pagine l'esperta di educazione alimentare più famosa del web ci insegna come realizzare - a seconda delle proprie necessità, dei gusti e dello stile di vita - piatti bilanciati e sfiziosi al tempo stesso. Tutti noi siamo continuamente bombardati da ricette di ogni genere, da quella fit a quella low carb o senza grassi, ma mai nessuno ci ha insegnato a rispondere alle domande fondamentali: "Quanto devo mangiare?" "Qual è la mia porzione?". Un vero e proprio ricettario didattico: uno strumento indispensabile per imparare a bilanciare i nostri pasti e adattarli alle nostre esigenze. Un ingrediente non ci piace? In queste pagine i lettori scopriranno come sostituirlo.

'La maestra e la Bestia' (Feltrinelli) di Imma Monsó

'La maestra e la Bestia' è il titolo del libro della scrittrice spagnola Imma Monsó. Settembre 1962: Severina riceve il suo primo incarico come insegnante in un paesino dei Pirenei spagnoli, realizzando così i suoi più grandi desideri: vedere la neve, avere una casa e, forse, sentire di appartenere finalmente a un luogo. Si lascia alle spalle un’infanzia e un’adolescenza trascorse in isolamento dal resto del mondo, segnate dai misteriosi viaggi del padre, dalla malattia della madre - scissa tra il desiderio di tenerla lontana dall’ideologia del regime franchista e quello di prepararla ad affrontare la realtà - e dai rari soggiorni a Barcellona presso la zia.

Ignara delle regole e delle ferite della comunità rurale in cui si è insediata, Severina è chiamata a ricomporre i tasselli della trama che lega la sua vita al passato collettivo, aiutata dall’amicizia di un uomo misterioso che esercita su di lei un fascino magnetico, e che tutti in paese chiamano la Bestia. La vicenda di Severina ripercorre la storia della Spagna dagli anni più bui del franchismo alla transizione democratica vitalista e allegra - sullo sfondo prima di una provincia solitaria e maestosa, poi di una Barcellona che 'si fa bella' in pieno boom economico –, per riscattare la memoria storica e ottenere giustizia per i vinti della guerra civile.

Continue Reading

Cultura

‘Scooter Italia 1945-1970’, Villa Manin celebra...

Published

on

L'esposizione aprirà al pubblico dall’8 febbraio a Codroipo (Ud), per rendere omaggio a uno dei simboli dell’ingegneria italiana

'Scooter Italia 1945-1970', Villa Manin celebra icona design

Si chiama 'Scooter Italia 1945-1970' l’esposizione che aprirà al pubblico dall’8 febbraio nella cornice di Villa Manin a Codroipo (Ud), per rendere omaggio a uno dei simboli più iconici del design e dell’ingegneria italiana, offrendo ai visitatori un’immersione nell’atmosfera di un’epoca che ha segnato profondamente la storia e l’identità culturale italiana. 'Scooter Italia 1945-1970' – organizzata dall’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia (Erpac) e curata da Paolo Capuzzo – si inserisce nel palinsesto di 'Go!2025&Friends', il cartellone di eventi collegato al programma ufficiale di 'Go!2025 Nova Gorica - Gorizia Capitale europea della Cultura'.

Attraverso un’accurata selezione di circa 50 modelli provenienti da collezionisti privati del territorio regionale, 'Scooter Italia 1945-1970' è un’occasione per scoprire un’icona mondiale, mettendo in evidenza come questi veicoli abbiano accompagnato il cambiamento sociale ed economico del Paese. La retrospettiva ripercorre 25 anni di innovazione motoristica, soffermandosi sul ruolo centrale delle aziende italiane – dalle più famose come Piaggio e Innocenti, a quelle meno celebri come Rumi e Gianca – che hanno saputo trasformare un mezzo di trasporto popolare in un simbolo di modernità, cultura e creatività.

L’esposizione si svilupperà in due fasi temporali che ripercorreranno la trasformazione del ruolo dello scooter. Dal dopoguerra ai primi anni Sessanta, quando il mezzo ha rappresentato il principale strumento di trasporto per il lavoro e per il rapido passaggio dell’Italia da una società rurale a una urbana, e dall’inizio degli anni Sessanta alla sua fine, quando il ciclomotore divenne protagonista della mobilità giovanile, grazie all’associazione con le subculture, accompagnando momenti di svago, viaggi e nuove forme di socialità. Il curatore della mostra, Paolo Capuzzo, ha così raccontato l’esposizione: “Nell’Italia del dopoguerra, gli scooter hanno rappresentato una preziosa risposta alla crescente necessità di mobilità di un paese in rapida trasformazione. La loro diffusione ha lasciato un'impronta profonda nell’immaginario collettivo: il cinema, la letteratura e la musica li hanno celebrati come emblemi di libertà e modernità".

Il percorso della mostra intreccerà diverse dimensioni narrative: dalla produzione e il design made in Italy, con attenzione al successo internazionale e alle strategie aziendali, fino alla promozione commerciale dello scooter. Sarà approfondita l’evoluzione dell’utilizzo sociale del mezzo che ha rivoluzionato la quotidianità e la mobilità degli italiani, così come l’immagine culturale dello scooter, immortalata in rotocalchi, cinema e canzoni. In mostra saranno presenti fotografie dell’Archivio Alinari e dell’Archivio Fiera Milano, oltre a filmati d’epoca provenienti dall’Archivio Nazionale Luce e dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea, nonché manifesti originali della Collezione Salce insieme a delle riproduzioni di Fondazione Piaggio.

Il vicepresidente e assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, ha sottolineato l’importanza della mostra: “La facilità e la velocità nel fare una cosa non danno al lavoro durevole solidità né la precisione della bellezza, sosteneva Plutarco. E, in effetti, nella evidente bellezza che traspare in ogni singolo pezzo esposto in questa mostra è anche contenuta la complessità e la fatica del lavoro di restauro svolto dai proprietari, tutti della nostra regione, i quali, con passione certosina e amore, hanno dedicato il loro tempo alla ricerca e all’assemblaggio dei pezzi adeguati a riportare all’unicità originaria ognuno di questi scooter".

Una mostra, ricorda, "bella da vedere, dunque, ma anche bella da ascoltare per la storia - tutta italiana - che saprà raccontare ai suoi visitatori, una storia che riguarda tutti noi, i nostri genitori, i nostri nonni, ma anche i nostri figli e nipoti che in quella storia potranno ritrovare una parte delle loro radici. Questa è la prima grande mostra che la Regione Friuli Venezia Giulia inaugura nel 2025, l’anno in cui Nova Gorica e Gorizia sono Capitale europea della cultura. Per cui saltiamo metaforicamente in sella a ognuno di questi scooter e partiamo insieme verso il rinascimento culturale del nostro territorio".

Continue Reading

Ultime notizie

Immediapress10 minuti ago

Cosa sono le note spese e come gestirle efficacemente: la...

All'interno di un'azienda, la gestione delle note spese costituisce un aspetto chiave per il buon funzionamento delle operazioni amministrative. Sebbene...

Spettacolo14 minuti ago

Che tempo che fa, Luciana Littizzetto in ospedale per...

"Martedì mi sono sentita male, sono corsa al pronto soccorso: è una pancreatite acuta" Luciana Littizzetto in ospedale per una...

Spettacolo14 minuti ago

Luciana Littizzetto ricoverata per pancreatite, cos’è...

"Pensavo di avere l'influenza", dice l'attrice comica Luciana Littizzetto ricoverata in ospedale a Torino per pancreatite acuta. E' la stessa...

Sport15 minuti ago

Napoli-Udinese 1-1, Conte frena in vetta alla classifica

Azzurri primi con 4 punti sull'Inter che deve ancora giocare Secondo pareggio di fila del Napoli che non va oltre...

Sport15 minuti ago

Philadelphia Eagles dominano i Kansas City Chiefs e vincono...

Hanno vinto 40-22 a New Orleans I Philadelphia Eagles vincono il Super Bowl e sono i nuovi campioni NFL con...

Sport15 minuti ago

Philadelphia Eagles vincono Super Bowl, secondo trionfo:...

Kansas City fallisce l'assalto al terzo titolo di fila I Philadelphia Eagles vincono il Super Bowl 2025 e con il...

Cronaca16 minuti ago

Alessia Pifferi torna in aula, ultima possibilità per una...

Il processo d'appello a Milano per la figlia Diana, lasciata sola in casa a morire di stenti nel luglio 2022...

Cronaca16 minuti ago

Ancora pioggia sull’Italia, le regioni colpite:...

Non farà freddo ancora per qualche giorno Settimana con piogge a spasso per l’Italia, ma niente freddo. Dopo il passaggio...

Cronaca16 minuti ago

Università, al via ‘Amazon Women in...

L’iniziativa, giunta alla sua settima edizione, è destinata a sette studentesse universitarie. In occasione della Settimana nazionale delle discipline scientifiche,...

Politica17 minuti ago

Ilaria Salis a Che tempo che fa: “Mio processo è...

"Se ci fossero stati degli elementi a sostegno delle accuse, il processo si sarebbe concluso molto prima" "Si dovrebbe trovare...

Politica17 minuti ago

Visibilia, oggi Santanchè in Aula per mozione M5S. Fratelli...

Fonti: "Nessun segnale di isolamento, decisione in coerenza con la volta precedente". La ministra: "Sono tranquilla" Il caso Daniela Santanchè...

Politica17 minuti ago

Foibe, Meloni: “Omaggio alle vittime, ricordare è...

Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 per commemorare gli eccidi delle foibe e l'esodo...

Esteri18 minuti ago

Ilaria Salis, portavoce di Orban: “Dovresti essere in...

In risposta all'annuncio dell'eurodeputata alla trasmissione 'Che Tempo Che Fa' "Dovresti essere qui, non in tv". Lo scrive su X...

Esteri18 minuti ago

Turchia, il figlio dello chef Minguzzi dichiarato...

Il 14enne era stato accoltellato in un mercato di Istanbul lo scorso 24 gennaio E' stato dichiarato ufficialmente morto Mattia...

Esteri18 minuti ago

Bill Gates a Che tempo che fa: “I vaccini...

"Ci sarà un’altra pandemia e il ruolo dell'Oms è critico" "I vaccini funzionano. Ci sarà un’altra pandemia e il ruolo...

Esteri18 minuti ago

Gaza, Netanyahu: “Piano di Trump è...

Il premier israeliano ha dichiarato che il presidente degli Stati Uniti è "determinato ad applicarlo" e che il progetto "garantirà...

Esteri18 minuti ago

Trump: “Comprerò e controllerò Gaza”. Hamas:...

Il presidente Usa parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One: "Ostaggi rilasciati da Hamas come sopravvissuti all'Olocausto" "Gli...

Comunicati stampa19 minuti ago

DONATELLA ZACCAGNINI ROMITO ALLA FESTA DELLA VITA DI ENIO...

TANTISSIMI GLI OSPITI E I VIP: Donatella Zaccagnini Romito, Amedeo Goria, Francesco Chiofalo, Maurizio Battista – presenta Angelo Martini La...

Economia19 minuti ago

Satispay, da aprile arrivano commissioni su pagamenti: cosa...

Commissioni dell'1% anche per transazioni sotto i 10 euro  Satispay ha annunciato nuove commissioni sui pagamenti digitali dal 7 aprile...

Economia19 minuti ago

Assegno unico 2025 e Isee, occhio alla scadenza di...

Non è necessario rinnovare la domanda per chi l'ha già presentata ma serve una nuova Dsu entro il 28 altrimenti...