L’urgenza di disporre dei Test di nuova generazione per una efficace azione di prevenzione e cura del tumore al seno
Roma, 18 luglio 2024 - Camera dei Deputati. Si è tenuto ieri, su iniziativa istituzionale dell’On. Patriarca, l’evento conclusivo della Consensus on NGS/LBx in Oncology, progetto al quale hanno preso parte i massimi esperti nell’ambito dell’oncologia di precisione. L’analisi del gruppo di lavoro ha messo in evidenza l’urgenza di rendere accessibili i test Next Generation Sequencing per la profilazione genetica tramite biopsia (solida e liquida) necessari all’individuazione delle terapie oncologiche più appropriate, sia con l’utilizzo di farmaci già disponibili in Italia sia in sperimentazione clinica, con focus particolare sul breast cancer.
Investimenti in test genetici, screening e medicina di precisione, oltre che allocazione delle risorse appropriate per le terapie avanzate per contrastare il tumore, è quanto chiedono i clinici alle Istituzioni per combattere efficacemente la battaglia contro il cancro al seno, una malattia che colpisce in Italia una donna su 8.
Sono 7.800 le donne che si ammalano ogni anno, pazienti che potrebbero beneficiare della biopsia liquida, un esame che può individuare mutazioni - alcune delle quali presenti dopo i trattamenti di prima linea - e dare la possibilità di prescrivere trattamenti mirati. Per questo motivo è fondamentale garantire al più presto la rimborsabilità sia dei test da svolgere sul campione di sangue sia delle terapie innovative.
«L’oncologia si sta spostando da un modello organo oriented a un modello mutazionale, perciò è determinante in campo oncologico dare priorità ad alcuni bersagli terapeutici sulla base delle evidenze scientifiche che derivano dal sequenziamento genomico dei tumori. Secondo le ultime linee guida europee dell’ESMO - European Society for Medical Oncology - la decisione sul trattamento di seconda linea richiede una valutazione di biologia molecolare” spiega il neo-eletto Presidente Prof. Giuseppe Curigliano, Direttore della Divisione Sviluppo di nuovi farmaci all'Istituto Europeo di Oncologia, professore ordinario di Oncologia Medica all'Università di Milano, Consigliere AIOM, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica. “I test molecolari sono una moderna tecnologia che consente di sequenziare un cluster di geni che permettono di stratificare meglio il rischio delle donne con tumore mammario endocrino responsivo Her-2 negativo e capire se debbano essere sottoposte o meno a chemioterapia. Dobbiamo pensare prima di tutto che il test genomico può evitare una chemioterapia, il che si traduce in un enorme vantaggio per la paziente, oltre che in un grande risparmio per il SSN.”
“La tecnologia NGS/LBx assume un ruolo sempre più fondamentale nella gestione integrata dei processi di cura dei pazienti oncologici, in quanto permette una precisa identificazione dei fattori predittivi di risposta alle terapie personalizzate e all’immunoterapia” – precisa il Prof. Umberto Malapelle - Dipartimento di Sanità Pubblica, Università degli Studi di Napoli Federico II. “In particolare, la biopsia liquida presenta 3 elementi chiave: la minima invasività (si tratta di un normale prelievo di sangue), la ripetibilità (data dalla minima invasività) nelle fasi di passaggio da una linea di trattamento all’altra e la visione dinamica delle evoluzioni delle varianti della malattia. Occorre una infrastruttura culturale che consenta di cogliere questi elementi e di sfruttare al massimo le opportunità che rappresentano, oltre che una presa in carico da parte del SSN che ne garantisca l’accessibilità su tutto il territorio nazionale”.
Nel corso dell’evento, è stata avanzata una richiesta di ampiamento della copertura finanziaria del Fondo di 20 milioni di Euro istituito con la Legge del 30 dicembre 2020 n. 178 per il rimborso diretto, anche parziale, delle spese sostenute per l’acquisto da parte di ospedali pubblici e privati convenzionati, di test genomici. Tale Fondo oggi e’ destinato solamente alle pazienti con carcinoma mammario ormonoresponsivo in stadio precoce, mentre si richiede anche l’estensione alle pazienti metastatiche che entrano in seconda e terza linea di trattamento dopo aver sviluppato una progressione della malattia. Provvedendo all’incremento della dotazione finanziaria si potrebbero raggiungere le pazienti eleggibili in tutti le fasi della malattia: oltre 21.300 pazienti che necessitano con urgenza di accedere ai test genomici nell’ambito del tumore della mammella.
Occorrono inoltre azioni mirate all’aggiornamento tempestivo del nuovo tariffario LEA per l’inserimento delle codifiche dei test NGS/LBx prioritari per alcuni tipi di tumore (polmone, colangiocarcinoma, mammella, ovaio, prostata, tiroide).
Tale richiesta potrebbe sostanziarsi in una mozione a firma delle On. Annarita Patriarca, XII Commissione Affari Sociali e Sanità, Camera dei Deputati e Ylenja Lucaselli, V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, Camera dei Deputati. L’On. Patriarca, in particolare, ha voluto mettere in evidenza le speranze che si stanno aprendo per i pazienti attraverso la tecnologia NGS, ma anche come gli strumenti normativi debbano essere predisposti affinché’ il sistema sia in grado di tenere il passo con l’innovazione scientifica e tecnologica e, attraverso prevenzione, diagnosi e cura si raggiunga una reale omogeneità territoriale nel nostro paese. L’On. Lucaselli ha aggiunto che il nuovo percorso del sistema di bilancio porterà nel medio-lungo periodo ad una maggior flessibilità nella riassegnazione dei fondi non utilizzati. La razionalizzazione degli investimenti porterà all’aumento delle risorse stanziate e non utilizzate e, insieme all’eliminazione di capitoli di spesa superati di fatto dalle nuove tecnologie innovative, contribuiranno enormemente all’avanzamento della prevenzione.
Il Prof. Francesco Saverio Mennini, Capo Dipartimento Programmazione, dispositivi medici, farmaco e politiche in favore del SSN, Ministero della Salute, ha sottolineato come tariffe, LEA, decreto per la riduzione delle liste d’attesa, diagnosi precoce siano tutti elementi che permettono alle strutture sanitarie un miglior accesso alle innovazioni tecnologiche. Una corretta programmazione permette infatti di realizzare previsioni adeguate alla copertura del fabbisogno dei pazienti ed al suo ampliamento. Occorre utilizzare tutti gli strumenti finalizzati a descrivere la distribuzione dei benefici, in termini di salute, di qualità della vita per i pazienti oltre che di risparmio per il SSN.
Al termine dell’incontro, AGENAS, rappresentata dalla Dr.ssa Manuela Tamburo De Bella, i componenti del Tavolo Tecnico e i rappresentanti dell’industria che hanno sostenuto il progetto (Astrazeneca, Menarini Stemline e Guardant Health) hanno dato vita alla sessione conclusiva, rimarcando la necessità di rendere disponibili e rimborsabili i test di nuova generazione in funzione degli enormi vantaggi che comportano nella gestione di situazioni di malattia già di per sé estremamente complesse.
Sono stati inoltre evidenziati come elementi prioritari l’omogeneità di accesso ai test per tutte le persone che ne hanno bisogno e la possibilità di avvalersi dell’esperienza e della competenza dei laboratori specializzati nel settore della patologia molecolare e della profilazione genomica.
Sarà inoltre fondamentale ed indispensabile tenere aggiornati i LEA, affinché le innovazioni in campo diagnostico e le terapie innovative per l’oncologia di precisione possano viaggiare alla stessa velocità degli aggiornamenti normativi e garantire un rapido accesso alle soluzioni terapeutiche avanzate più efficaci.
L’evento è stato organizzato da Ladies First con il contributo non condizionante di AstraZeneca, Menarini Stemline e Guardant Health.
Ladies First è una società di professionisti che vantano un’esperienza ventennale nel mondo Healthcare, Istituzioni e Pharma, che sviluppa strategie innovative in Sanità attraverso l’implementazione di progetti e servizi di supporto nel mondo delle Life sciences.
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Contatti con la stampa:
Nicoletta Bertelli, Ladies First S.r.l.
bertelli@ladiesfirst.bio
tel. +39 349 5599842
Razionale e obiettivi della Consensus
Per sequenziamento genetico di nuova generazione (Next generation sequencing, NGS) si intende l’insieme delle tecnologie di sequenziamento degli acidi nucleici che hanno in comune la capacità di sequenziare, in parallelo, milioni di frammenti di DNA. Queste tecnologie hanno segnato una svolta rivoluzionaria nella possibilità di caratterizzare genomi di grandi dimensioni rispetto al metodo di sequenziamento del DNA di prima generazione (sequenziamento Sanger), grazie alla potenzialità di produrre, in un’unica seduta di analisi, una quantità di informazioni genetiche milioni di volte più grande. In oncologia, grazie alla tecnologia NGS, si possono individuare specifiche alterazioni genomiche nella neoplasia di ogni singolo paziente dando la possibilità di trovare la terapia oncologica più appropriata con farmaci già disponibili in Italia o in sperimentazione clinica.
La cosiddetta “biopsia liquida” (LBx) si riferisce alla possibilità di identificare biomarcatori nei liquidi biologici di pazienti oncologici. Le tecnologie utilizzate attualmente nella pratica clinica prevedono il sequenziamento del DNA tumorale circolante (ctDNA) che può essere isolato dal sangue periferico. L’incremento dei biomarcatori che devono essere analizzati nella pratica e nella ricerca clinica, ha determinato una progressiva evoluzione delle tecnologie utilizzate dai laboratori per l’analisi del ctDNA, con il passaggio da tecnologie in grado di analizzare singole mutazioni all’utilizzo dell’NGS.
La Manovra Finanziaria 2024 ha rifinanziato il Fondo per i test di Next Generation Sequencing (NGS) per i pazienti oncologici, con uno stanziamento di 1 milione di euro. Nonostante l'utilizzo della tecnologia NGS sia prioritario in alcuni tumori (polmone, colangiocarcinoma, mammella, ovaio, prostata, tiroide), il nomenclatore/tariffario LEA 2017, nel quale non erano comunque previste codifiche per test NGS oncologici, deve ancora essere recepito dalle Regioni (che hanno tempo fino luglio/dicembre2024). Il nomenclatore 2023, nel quale dovrebbero essere inseriti gli NGS, entrerà in vigore auspicabilmente nel 2025.
Ladies First ha avviato la I^ Consensus on NGS&LBx in Oncology, affinché clinici, Società scientifiche, stakeholder istituzionali e rappresentanti dei pazienti possano contribuire allo sviluppo di di proposte alle Istituzioni al fine di rendere questi test innovativi più rapidamente accessibili.
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Oltre il PIL, verso la felicità: presentato a Firenze il...
“Noi giovani ci impegniamo a sostenere e sviluppare imprese che abbiano come obiettivo non solo il profitto ma anche il miglioramento delle condizioni sociali e ambientali dei nostri territori. Ci impegniamo ad acquistare consapevolmente, informandoci sul luogo di provenienza dei prodotti e sulle condizioni di lavoro”. Sono questi i cardini del “Manifesto dei giovani per una Nuova Economia Sociale e Civile”, redatto dai molti studenti provenienti da tutta Italia durante la tre giorni del Festival Nazionale dell’Economia Civile che si è chiuso oggi a Firenze.
Il Festival, giunto alla 6ª edizione, ha scelto il tema della partecipazione. Quella delle ragazze e dei ragazzi ha preso forma nel Manifesto che è stato presentato e consegnato al comitato promotore del Festival: al presidente di Federcasse -BCC Augusto Dell’Erba, al presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, al Direttore Generale di NeXt Economia Luca Raffaele. Promuovere un nuovo paradigma, capace di andare oltre l’homo oeconomicus; andare oltre il PIL e guardare piuttosto alla felicità individuale e collettiva, come nei riferimenti della Ricerca del Benvivere, facendo del profitto uno strumento e non un fine: è la ricetta dei giovani autori del Manifesto, pienamente consapevoli che la qualità della vita non dipende solo dal denaro.
«Ogni anno aggiungiamo un mattoncino al ponte dell’Economia Civile, cercando di costruire la società che vogliamo - ha dichiarato Luca Raffaele Direttore Generale di NeXt Economia -. In questa sesta edizione abbiamo lavorato sulle città e su come il loro sviluppo può essere inclusivo e sostenibile: la Civil Social Business City che sperimenteremo qui a Firenze è un modello basato sulla partecipazione, in particolare dei giovani, che unisce l’impostazione dei 3 zeri di Yunus al sistema di azione dal basso e per le persone di La Pira».
Il Festival Nazionale dell’Economia Civile è impegnato a rendere sempre più protagonisti i giovani, sia con percorsi formativi (vedi l’impegno per la realizzazione della Lezione di Introduzione all’Economia Civile e alla sostenibilità integrale) sia lasciando spazio di elaborazione e proposta, come è accaduto per la stesura di questo Manifesto dei Giovani per la Nuova Economia che deve diventare a sua volta un punto di riflessione e azione.
«Un’edizione che ha dato tanto spazio ai giovani. Alle loro idee ed ai loro progetti concreti. È l’Italia migliore, inclusiva e generativa, quella che ha potuto esprimersi in questi quattro giorni a Firenze» ha detto il presidente di Federcasse - BCC Augusto dell’Erba. «Abbiamo discusso anche di nuove modalità di attenzione ai territori attraverso la creazione di reti di comunità dove, nello specifico della cooperazione di credito, un ruolo centrale potranno avere le banche di credito cooperativo. Individuare i migliori agenti del territorio, cucire relazioni, focalizzarsi sul bene comune. Partecipare. Questo l’impegno che ci lascia la sesta edizione di FNEC».
«Alla crescita del Pil deve far seguito la crescita del BES,il benessere equo e sostenibile. Quando l’economia risponde solo alla remunerazione del capitale accentua le diseguaglianze. Le famiglie in povertà assoluta sono 1,9 milioni, erano 800.000 nel 2005. Il 12% di italiani ha scelto, secondo il Censis, di non curarsi per mancanza di disponibilità economica pur avendone bisogno. Nella fascia 18-35 anni abbiamo 2 milioni di Neet. A questi ragazzi prima che un lavoro dobbiamo dare una speranza, un orizzonte», ha detto il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini.
https://www.adnkronos.com/oltre-il-pil-verso-la-felicita-presentato-a-firenze-il-manifesto-dei-giovani-per-una-nuova-economia-sociale-e-civile_3g2HrQBI96CUHTxvNlbDjM
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Festival Nazionale dell’Economia Civile, Sachs: «La terra...
Jeffrey Sachs (Professore di Economia della Columbia University) è tornato al Festival Nazionale dell’Economia Civile.
L’economista americano ha preso parte al panel “Partecipare a un nuovo modello di coesione e giustizia sociale”, durante il quale si è parlato dell’impatto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, mettendoli a confronto con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in Europa e il Patto delle Nazioni Unite per il Futuro.
Sachs ha dichiarato: «Abbiamo bisogno di un nuovo pensiero, perché molto è cambiato e la terra trema sotto i nostri piedi. Pensiamo per esempio a tutti gli eventi degli ultimi anni, destabilizzanti e pericolosi, risultato di un mondo che cambia velocemente senza direzione. Il primo cambiamento è quello geopolitico, perché dopo che per molti decenni abbiamo vissuto in un mondo guidato dalla regione nordatlantica, ora la situazione è cambiata, ci troviamo in un mondo multipolare con una Cina sempre più forte, un est-asiatico in crescita, un aumento dell’unificazione africana. Abbiamo poi il cambiamento ambientale, causato dall’inquinamento, dalla distruzione ecosistemi e dalla perdita delle biodiversità. Il terzo dramma del nostro tempo è infine quello del cambiamento tecnologico, diseguale e iniquo e che a sua volta causa altra ineguaglianza nel mondo. L’idea dell’ONU è un’idea di equità, di pace e di sostenibilità ambientale».
Il FNEC è promosso da Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti), con il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, Assicooper, Coopersystem, Federazione Toscana delle BCC, Frecciarossa e la collaborazione della SEC (Scuola di Economia Civile) e di MUS.E.
https://www.adnkronos.com/festival-nazionale-delleconomia-civile-sachs-la-terra-trema-sotto-i-nostri-piedi-serve-un-nuovo-pensiero_230iC9HyC12lGdOTBAuFH0
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Arte e spettacolo al Festival Nazionale dell’Economia...
Arte e cultura al Festival Nazionale dell’Economia Civile. Nel panel dal titolo “La cultura come strumento di partecipazione e inclusione” si è parlato di come la cultura può fornire un grande contributo al benessere delle persone e allo sviluppo delle Comunità se è capace di individuare e sperimentare nuovi modelli di partecipazione e produzione culturale. L’idea è che la cultura possa e debba essere usata come uno strumento di inclusione sociale e partecipazione attiva, e per questo motivo si indagherà su come connettere i 6 temi dell’impatto culturale: servizi di prossimità, economia civile, società inclusive, sviluppo locale, efficientamento energetico ed economia circolare.
Matteo Spanò (Presidente MUS.E e Vice presidente Federcasse) ha dichiarato: «Partecipazione e cultura sono due elementi imprescindibili, per questo dobbiamo diffondere esperienza culturale; uno strumento sono i mass media. Quello alla cultura deve essere un diritto, capace di portare al bene comune e alla felicità pubblica, come affermava già Genovese. In questo momento in cui lo Stato ha meno possibilità di investire nel sistema culturale, oltre ai privati bisogna cercare altre soluzioni, anche territoriali».
Per Stefano Zamagni (Professore di Economia Politica all’Università di Bologna) «uno degli elementi che caratterizzano questa epoca di trasformazione è la crisi della cultura, e in questo ovviamente ha un ruolo la scuola. Già Genovesi affermava che la scuola anziché educare si limitava ad istruire. Negli anni del boom economico, nel nostro Paese, ci fu l’industrializzazione anche della cultura, che anche in questo campo condusse al “monoprodotto”. A partire da fine secolo scorso quel modello entrò però in crisi in tutto il mondo, e si verificò una frammentazione in subculture. Il risultato lo vediamo oggi, con il nostro ceto medio che soffre, perché non ha più accesso a un livello culturale intermedio, problema a cui ancora non si trova risposta».
Una risposta culturale ai tempi, però, ha cercato di darla il Festival stesso con serate ad hoc all’interno di Palazzo Vecchio. Le serate del FNEC, infatti, hanno reso protagonista l’arte, in tutte le sue forme. “L’Economia Civile a teatro. “Scoop. Donna Sapiens” è stato lo spettacolo che Giobbe Covatta ha portato a Firenze e con il quale, attraverso il suo linguaggio dissacratorio, ha dimostrato la superiorità della donna sull’uomo. Covatta ha poi affrontato anche temi di stretta attualità: «Ho dei figli in età lavorativa, in quel momento in cui cominciano a entrare nel mondo del lavoro, per cui ne condivido ovviamente tutte le difficoltà. Quello del lavoro è uno di quei problemi per cui i giovani cominciano a porsi alcune domande esistenziali: se qualcuno comincia a lavorare in maniera stabile a 40 anni, è chiaro che i progetti che si possono avere sono profondamente diversi da quelli che si avrebbero a 20 o 30 anni, quindi è proprio una logica di progettualità che entra in difficoltà. Non è soltanto la mancanza di lavoro o la precarietà, è un problema che incide su tutta la società e il “sistema paese”, se poi pensiamo a tutti i giovani che abbandonano l’Italia in cerca di altre opportunità».
Spazio poi alla musica con il suo linguaggio universale. In un talk sull’arte, si sono affrontati i temi della partecipazione e della promozione dell’Economia Civile attraverso la cultura. Sul palco del Salone dei Cinquecento di Palazzo vecchio è tornato il format “Artisti per la sostenibilità”. Il talk – organizzato con la direzione artistica di Massimo Bonelli (Ceo di ICompany) – è stato moderato dalla conduttrice televisiva e radiofonica Carolina Di Domenico ed ha visto la partecipazione dei cantautori Ermal Meta e Fabrizio Moro.
Il FNEC è promosso da Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti), con il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, Assicooper, Coopersystem, Federazione Toscana delle BCC, Frecciarossa e la collaborazione della SEC (Scuola di Economia Civile) e di MUS.E.
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