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Finale bagnato tra gli applausi di 5mila spettatori

Con sei minuti di applausi, oltre 5mila spettatori hanno ringraziato l'Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice per l'incanto regalato, nella serata di sabato 13 luglio, in piazza San Marco con l'omaggio al grande compositore Giacomo Puccini nel centenario della morte, dal titolo "Omaggi a Puccini dal mondo". Neppure il leggero e improvviso acquazzone, che con perfetto tempismo ha iniziato a scendere sulla spettacolare piazza veneziana nel preciso momento in cui il concerto terminava, ha indotto il pubblico a interrompere l'ovazione per le mirabili e potenti esecuzioni offerte sotto la direzione del maestro James Conlon, con il soprano Selene Zanetti e il tenore Brian Jagde.
I due cantanti hanno ammaliato la platea, dove spiccavano tanti turisti stranieri, per l'intensità delle loro esibizioni. Magnifica voce quella del soprano Selene Zanetti che ha emozionato con l'aria di Cio-Cio-San "Un bel dì vedremo" da "Madama Butterfly", "Mi chiamano Mimì" da "La bohème", l'aria di Liù "Tu che di gel sei cinta" dalla "Turandot", e il finale "Padre augusto" sempre dalla "Turandot". Acclamazioni anche per il tenore Brian Jagde (che all'ultimo momento ha sostituito Francesco Demuro costretto a dare forfait per un'indisposizione) che ha eseguito alla perfezione l'aria di Cavaradossi "E lucevan le stelle" da "Tosca" e quella del principe Calaf "Nessun dorma" da "Turandot" che ha fatto scattare un trionfale applauso accompagnato da tanti "bravo, bravo".
Apoteosi di applausi anche per il ventitreenne pianista russo Alexander Malofeev, vincitore del Primo Premio al Concorso Čajkovskij per Giovani Musicisti all'età di 13 anni, per la straordinaria esibizione da solista nella "Rhapsody in Blue" di George Gershwin, proposta nel centenario della prima assoluta (fu eseguita per la prima volta il 12 febbraio 1924 a New York). L'Orchestra della Fenice ha estasiato per le esecuzioni portentose di alcuni brani di impatto spettacolare come la marcia trionfale di "Aida di Giuseppe Verdii, "Bolero" di Maurice Ravel, testimonianza dell’influenza pucciniana sul mondo musicale francese, e l'impetuosità della "Cavalcata delle Valchirie" dalla "Walküre" di Richard Wagner.
"Abbiamo offerto uno spettacolo impeccabile, eccellente sotto ogni aspetto, all'altezza della grande tradizione della Fenice", ha commentato il sovrintendente Fortunato Ortombina, gran regista del suo ultimo concerto in piazza San Marco come guida del teatro veneziano, visto che dal prossimo settembre sarà il sovrintendente designato della Scala di Milano. "Ma di sicuro tornerò a godermi lo spettacolo della Fenice in piazza San Marco da spettatore, comprando il biglietto", ha detto emozionato Ortombina mentre cadeva leggera la pioggia al termine del concerto.
Alla Fenice sono arrivati via social i complimenti del sindaco Luigi Brugnano: "In piazza San Marco un concerto unico per celebrare uno dei compositori più famosi di tutti i tempi. Una serata di musica magica, nel cuore della nostra città", ha scritto in un post pubblicando foto incantevoli.
In prima fila ad assistere al concerto il ministro delle Riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati. Oltre alle numerose autorità locali, tra le quali Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, e Tiziana Lippiello, rettrice dell'Università Ca' Foscari, anche numerosi protagonisti del mondo dello spettacolo: il cantautore Manuel Agnelli, il truccatore Diego Dalla Palma, l'ex 'signorina buonasera' Mariagiovanna Elmi, storica annunciatrice televisiva della Rai, l'attrice Laura Morante, il regista e attore Marco Paolini, l'attrice Anna Valle. Tra gli ospiti l'ex atleta Sara Simeoni, medaglia d'oro nel alto in alto ai Giochi Olimpici di Mosca 1980, Fulvio Macciardi, sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna e presidente Anfols, il fisico Piero Martin, gli scrittori Alessandro Marzo Magno, Andrea Molesini, Giovanni Montanaro e Tiziano Scarpa.

Spettacolo
Sanremo 2025, Damiano David: “Oggi omaggio Lucio...

L'annuncio del frontman dei Maneskin: "Non sarò da solo"

"Stasera renderò omaggio a Lucio Dalla, che nella musica italiana per me è sempre stato uno dei più grandi riferimenti". Lo ha annunciato alla conferenza stampa quotidiana del festival Damiano David, che oggi, 12 febbraio, sarà ospite della seconda serata di Sanremo 2025. "Per questo, su questo palco speciale abbiamo pensato di portare qualcosa di speciale", ha aggiunto creando la dovuta suspense.
"Non sarò solo, ci sarà una sorpresa con me sul palco", ha anticipato il frontman dei Maneskin che su quale brano ha scelto per l'omaggio a Dalla ha però voluto mantenere il riserbo: "Teniamolo per stasera".
Spettacolo
Sanremo 2025, Fedez stupisce e conquista il web con...

Il rapper su Instagram dopo l'esibizone durante la prima serata: "Mi sento tornato a casa"

"Mi sento tornato a casa, grazie". Questo il messaggio che Fedez invia ai suoi fan attraverso il suo canale Instagram, 'Gruppettino Segretino', all'indomani della sua esibizione nella prima serata di Sanremo 2025. Il rapper è in gara con il brano 'Battito', che sta riscuotendo apprezzamenti già dalle prove all'Ariston. La canzone mette d'accordo proprio tutti, anche chi non nutre simpatia nei confronti dell'artista. "Comunque Fedez sarà pure uno str**zo, ma a me la sua canzone ha emozionato parecchio", scrive un utente.
"La sua canzone è stupenda, nulla da dire. Il talento come cantautore non si discute, come uomo poi è diverso. Ma qui si giudica il testo e la canzone. Per me in lista per vincere", scrive un altro. "Sinceramente non so se Fedez sia in buona o cattiva fede, se sfrutti la situazione, se ne sia vittima, principalmente di sé stesso e poi di chi lo sfrutta per il proprio tornaconto. La canzone è bella condividere il dolore, aiuta chi lo sta vivendo a sentirsi meno sbagliato", sostiene un altro.
E ancora: "La canzone di Fedez è una delle più belle del festival, ma siete troppo accecati dall’odio per capirlo", twitta un utente. Per altri "il giudizio non dovrebbe essere basato sulla sua vita privata". C'è chi già non può più fare a meno del brano: "Sarà che ho combattuto e ogni tanto mi porto dietro ancora gli strascichi della depressione, sarà che ha una base musicale molto radiofonica sta di fatto che é quella che ascolto di più". C'è chi si chiede: "E' tornato il vecchio Fedez? Una delle canzoni più belle del festival, molto inaspettato". Fedez "ha tirato fuori un brano che oltre essere perfetto per Eurovision è a livello di testo e significato un pugno allo stomaco per chi affronta quel mostro chiamato depressione", è il commento di un altro.
Spettacolo
Sanremo 2025, psichiatra: “Fedez? Ha avuto coraggio,...

Dell'Osso (Sip): "Fondamentale normalizzare i problemi di salute mentale come parte comune dell'esperienza umana"

'Battito' è il brano con cui Fedez è in gara al Festival di Sanremo 2025. Il testo ruota attorno a un tema delicato come quello della depressione e in questo il coraggio di Fedez è stato apprezzato, in particolare da pschiatri, come Liliana Dell'Osso che plaude al rapper per aver portato sul palco dell'Ariston un brano che parla di salute mentale.
Il plauso per Fedez
Liliana Dell'Osso, presidente della Società italiana di psichiatria (Sip), plaude al coraggio del rapper che sul palco dell'Ariston accende i riflettori sulla salute mentale: "Gli artisti hanno dato forma e voce alle loro sofferenze interiori dall'alba dei tempi. In questa tradizione si inscrive anche il brano di Fedez, che descrive il suo rapporto con la depressione".
"Come psichiatra - continua la specialista - mi sento di dire che il fatto che un personaggio molto apprezzato dalla cultura popolare non tema di attribuire le proprie sofferenze a un disturbo mentale, incoraggiando gli altri ad affrontarlo come qualsiasi altra malattia, è un passo positivo verso la lotta contro lo stigma di cui ancora la psichiatria soffre", ha spiegato.
"Il rapporto con i farmaci resta ambiguo - osserva la specialista - ma la normalizzazione del disturbo psichiatrico come parte comune dell'esperienza umana è qualcosa che è fondamentale raggiungere, a livello sociale, per permettere ai pazienti di accedere alle cure con serenità e proseguirle nel tempo. Complessivamente - osserva Dell'Osso - l'espressività dell'artista sembra puntare quindi nella direzione giusta".
Psicologi: "Testo Fedez pugno nello stomaco ma aiuta chi ha depressione"
Con il suo brano 'Battito' Fedez "descrive la sua depressione" e questo credo sia "un messaggio di autenticità che si dà alle persone: se stai male ne puoi parlare e farti aiutare. Se ne parla Fedez posso farlo anche io'". Il testo "è un pugno nello stomaco", ma è anche "un messaggio per chi", come il cantante di Rozzano, "convive con un disturbo mentale". Così all'Adnkronos Salute Angela Quaquero, presidente dell'Ordine degli psicologi della Sardegna e tesoriera del Cnop (Consiglio nazionale Ordine degli psicologi).
"Ho letto le parole della canzone, sono molto forti - aggiunge Quaquero - Fedez fa riferimento alla serotonina, dice di vedere il bicchiere mezzo pieno con due gocce di veleno, di vedere nero". Tuttavia, "nel brano c'è un passaggio che fa ben sperare - sottolinea - ed è quel 'vorrei un pezzetto di cielo'. Vuol dire che dentro di sé c'è già la possibilità di pensare a questo cielo. Tutto questo significa che Fedez vuole uscire dalla depressione e che ce la può fare". L'artista "non solo sta facendo un percorso di cura", ma "ha deciso di parlare" davanti a milioni di persone "di depressione per trasmettere ad altri il coraggio di fare altrettanto e, soprattutto, di chiedere aiuto e farsi curare", conclude la psicologa.