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Sostenibilità: Ds Smith sostituisce un miliardo di oggetti plastica, 88 milioni solo in Italia
L’azienda di packaging sostenibile supera l’obiettivo con 16 mesi di anticipo rispetto alla scadenza fissata per il 2025

In anticipo sulla tabella di marcia, grazie anche alla partnership con alcuni dei più importanti marchi consumer al mondo, DS Smith - azienda attiva nel riciclaggio e nella produzione di carta e uno dei leader a livello globale nella fornitura di imballaggi in cartone ondulato - ha sostituito più di un miliardo di oggetti di plastica, con 16 mesi di anticipo rispetto alla scadenza che si era posta nel 2025. Si tratta di una pietra miliare nella strategia di sostenibilità per uno dei leader internazionali nella fornitura di soluzioni di packaging più sostenibile.
L’obiettivo è riferito a qualsiasi oggetto di packaging primario e secondario in plastica che sia stato attualmente ridotto o completamente rimosso dagli imballaggi dei clienti come risultato diretto dell’adozione di una soluzione di DS Smith.
Questo risultato – riporta una nota - trae origine da un programma di sostituzione e riduzione della plastica avviato nel 2020 nel contesto della strategia Now & Next Sustainability di DS Smith che sostiene l’obiettivo aziendale di ridefinire il packaging per un mondo in evoluzione. Un traguardo che – si legge - coinvolge tutte le operazioni di DS Smith in 34 Paesi in Europa e Nord America, che cooperano al raggiungimento dell’obiettivo comune di ottenere circolarità evitando la produzione di rifiuti e mantenendo i materiali in uso per più tempo. L’Italia ha avuto un ruolo fondamentale nell’ottenimento di questo risultato, grazie alla sostituzione di oltre 88 milioni di pezzi di plastica con alternative basate su fibre.
Gli oggetti di plastica di uso quotidiano che sono stati sostituiti sugli scaffali dei supermercati – riferisce la nota - includono contenitori per frutta e verdura, buste di plastica e il confezionamento che tipicamente avvolge le bottiglie dell’acqua e delle bibite.
Fondamentali nel raggiungere l’obiettivo di un miliardo di pezzi sono stati i Principi e le Metriche di design circolare di DS Smith, definiti in collaborazione con la Ellen MacArthur Foundation. Ognuno dei quasi 800 progettisti di DS Smith è stato formato per recepire i principi di progettazione circolare (Circular Design Principles) ed è in grado di accertate la sostenibilità di una soluzione di packaging in termini di contenuto di materiali riciclati e riciclabilità, di emissioni indicative stimate di CO2, quantità di rifiuti in eccesso e di impatto sulla catena di fornitura in partnership con i clienti.
Prima fra tutti nel proprio settore, DS Smith ha implementato le Metriche di progettazione circolare (Circular Design Metrics) in diversi settori industriali tra cui il retail, il food & beverage, la componentistica auto e i dispositivi industriali.
“Quando abbiamo definito la nostra strategia di sostenibilità Now and Next, volevamo includere obiettivi che apportassero cambiamenti ambientali sia all'interno sia al di là di DS Smith – ha dichiarato Miles Roberts, Group Chief Executive di DS Smith - Innovando per aiutare i nostri clienti a sostituire la plastica, stiamo rispondendo a un'esigenza sociale di ridurre l’inquinamento da materie plastiche e rafforzando le nostre partnership. Sono orgoglioso di ogni singolo componente del team DS Smith per aver raggiunto questo obiettivo con più di un anno di anticipo. Tuttavia, questo è davvero l’inizio. Ci sono molti altri risultati positivi che possiamo ottenere supportando i nostri clienti e le comunità in cui operano nei loro obiettivi di sostenibilità, e siamo fortemente motivati da questa missione”.
“La sostenibilità ambientale e l’economia circolare sono sempre più al centro dell’attenzione delle aziende e del pubblico, e la spinta a ridurre la plastica nell’ambiente è una responsabilità che in DS Smith sentiamo con forza – ha commentato Paolo Marini, Managing Director di DS Smith Packaging Italia - È incoraggiante vedere gli importanti risultati che abbiamo ottenuto in Italia e questo primo traguardo rappresenta per noi lo stimolo a fare sempre meglio, aiutando i nostri clienti e i consumatori a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità grazie a una progettazione attenta e a prodotti sempre più innovativi”.
La transizione verso un’economia circolare può essere raggiunta solo attraverso l’innovazione e la tecnologia, che rappresentano un fattore fondamentale dello sviluppo sostenibile. Solo pochi mesi fa, DS Smith ha lanciato “R8” – dettaglia la nota - il suo centro globale di ricerca, sviluppo (R&D) e innovazione. Questa struttura, prima nel settore, è destinata a guidare la ricerca nella produzione, massimizzando la crescente domanda di packaging sostenibile e l’innovazione necessaria per fornirli. L’azienda aveva precedentemente annunciato un pacchetto di ricerca, sviluppo e innovazione da 100 milioni di sterline (117 milioni di euro) per accelerare il proprio lavoro nell’economia circolare.
Il raggiungimento dell’obiettivo di un miliardo di oggetti di plastica sostituiti è stato reso possibile da nuovi e innovativi packaging in fibra quali: DS Smith LiftUp, sviluppato in collaborazione con Coca Cola, sostituisce gli involucri termoretraibili in plastica utilizzati per le bottiglie multipack con una maniglia in cartone completamente riciclabile; DS Smith RoundWrap, un'alternativa innovativa al tradizionale packaging per bottiglie nel settore delle bevande, è una soluzione riciclabile progettata per offrire vantaggi in termini di sostenibilità e prevenire danni; cestini per frutta e verdura DS Smith, questi prodotti sostituiscono i tradizionali cestini in plastica monouso per frutta e verdura con una soluzione realizzata in fibre riciclate.

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Sospetta intossicazione alimentare in casa di riposo, 2...

Le vittime sono un uomo di 88 anni e una donna di 89. Altri due ospiti della Rsa di Settignano sono stati ricoverati in gravi condizioni

Ipotesi intossicazione alimentare per la morte di un uomo di 88 anni e di una donna di 89 anni, entrambi ospiti della Rsa 'Villa Desiderio' di Settignano, sulle colline intorno a Firenze. I fatti, come racconta questa mattina il quotidiano 'La Nazione', risalgono a lunedì 10 febbraio. Gli anziani, secondo le prime ricostruzioni, avrebbero accusato dei malori poco dopo aver finito di mangiare il pasto della mensa.
Nella Rsa sono intervenuti i Nas dei carabinieri, il personale dell'ufficio igiene dell'Asl Toscana Centro e i mezzi del 118 chiamati dagli operatori della struttura. Portati all'ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze, dove sono arrivati in condizioni gravissime, in condizioni gravissime, ai due ospiti della casa di riposo è stata diagnosticata una grave sindrome gastro intestinale e dopo qualche ora, malgrado i tentativi di cura, sono morti.
Oltre alle vittime, riporta 'La Nazione', altri due ospiti della Rsa di Settignano sono stati ricoverati in gravi condizioni nell'ospedale fiorentino di Careggi e altri ospiti avrebbero accusano malori, ma senza necessità di cure. L'intossicazione alimentare avrebbe coinvolto anche ospiti di altre tre case di riposo, sempre nel Fiorentino, tutte di proprietà del Gruppo Sereni Orizzonti, a cui appartiene anche la Rsa di Settignano.
Il pubblico ministero di turno ha disposto l'autopsia per i due anziani. Sul caso indagano anche gli ispettori dell'ufficio igiene dell'Asl Toscana Centro.
Il lotto di pasti che potrebbe aver causato l'intossicazione, stando a quanto spiegato il quotidiano dal Gruppo Sereni Orizzonti, sarebbe partito dal centro cottura della casa di riposo di Monsavano, a Pelago (Firenze). La cucina della struttura è stata momentaneamente chiusa per accertamenti, ha fatto sapere la proprietà, che a 'La Nazione' ha assicurato che "la sicurezza dei nostri ospiti è ciò che più ci interessa".
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Ucraina, Trump parla con Putin e Zelensky. Nato:...

Rutte ribadisce: "Fondamentale che Kiev sia strettamente coinvolta". Il capo del Pentagono: "Non stiamo tradendo l'Ucraina". Continuano i raid di Mosca

La Nato prende nota delle dichiarazioni provenienti dagli Usa sull'Ucraina, "inclusa la lunga telefonata" del presidente degli Usa Donald Trump "con il presidente Volodymyr Zelensky", oltre a quella con il leader russo Vladimir Putin. Ma non si sbilancia: "Vedremo come andrà avanti da ora in poi, passo dopo passo", afferma il segretario generale Mark Rutte, a margine della Ministeriale Difesa a Bruxelles, riconoscendo che quella tra Trump e Putin "ha chiaramente dato l'impressione di essere stata una telefonata di successo. Vogliamo tutti la pace in Ucraina". "Naturalmente è fondamentale che Kiev sia strettamente coinvolta in tutto ciò che accade in Ucraina", puntualizza.
Rutte sottolinea che tra gli Usa e gli altri alleati Nato c'è una chiara "convergenza" sul fatto che qualsiasi soluzione al conflitto in Ucraina deve essere "duratura". "Proprio il modo in cui ha parlato il segretario alla Difesa Pete Hegseth - afferma - ma anche quelli che poi sono arrivati da Washington sono stati chiaramente grandi annunci. E allo stesso tempo, è così che deve essere governata un’alleanza. Siamo un’alleanza di democrazie: dobbiamo dibattere". "Vedo anche una chiara convergenza - prosegue - sul fatto che noi vogliamo la pace, che la pace deve essere duratura, che dobbiamo assicurarci che l'Ucraina sia nella migliore posizione possibile, che gli europei aumentino la spesa per la difesa e collettivamente incrementino la produzione industriale della difesa. Quindi qui c'è una chiara convergenza" con l'amministrazione Trump.
"Questa alleanza è una famiglia, come dice Peter Hegseth. E ci sarà per le generazioni a venire. Siamo qui - continua - per assicurarci di avere la migliore deterrenza possibile per combattere qualsiasi avversario ora e in futuro". "Questo significa però - continua Rutte - che dobbiamo concludere un buon accordo in Ucraina. Dobbiamo aumentare la spesa per la difesa, dobbiamo aumentare la produzione industriale nella difesa. Questi sono compiti chiari, che abbiamo collettivamente, e li discuteremo. Forse non sempre siamo d’accordo immediatamente, ma, come sempre, alla fine arriviamo a posizioni comuni", conclude.
Da Usa 300 miliardi di dollari aiuti
Nei confronti dell'Ucraina "non" si sta consumando "certo un tradimento. Come ho detto ieri ai nostri alleati, riconosciamo l’incredibile impegno profuso in molti anni. E nessun Paese, come ha sottolineato il presidente Donald Trump, ha assunto un impegno più grande per l'Ucraina di quello degli Stati Uniti d’America, pari a 300 miliardi di dollari", sottolinea dal canto suo il segretario Usa alla Difesa Pete Hegseth. Gli Stati Uniti, continua, "hanno investito nella stabilizzazione di quelle linee del fronte dopo l’aggressione della Russia. Si riconosce che il mondo intero e gli Stati Uniti hanno investito e sono interessati alla pace, una pace negoziata, come ha affermato il presidente Trump, fermando le uccisioni. Ciò richiederà che entrambe le parti riconoscano cose che non vogliono" riconoscere.
"Ecco perché - prosegue - penso che il mondo sia fortunato ad avere il presidente Trump. Solo lui, in questo momento, potrebbe convocare le potenze per portare la pace. E questo è un segnale positivo. Il mio compito come segretario alla Difesa, lavorando a fianco della Nato, è quello di garantire che le capacità di difesa di questa alleanza siano quanto più forti e robuste possibile, per scoraggiare qualsiasi futura aggressione al continente. Questo è il nostro ruolo, essere leader nella Nato, ed è ciò che continueremo a fare", conclude.
Pechino: "Felici di vedere Usa e Russia rafforzare loro comunicazione"
La Cina ha dichiarato di essere “felice di vedere” Washington e Mosca “rafforzare la loro comunicazione”. “Russia e Stati Uniti sono due Paesi importanti e influenti. La Cina è felice di vedere che la Russia e gli Stati Uniti stanno rafforzando la loro comunicazione e il loro dialogo su una serie di questioni internazionali”, ha dichiarato Guo Jiakun, portavoce del Ministero degli Esteri cinese.
Kiev, oltre 130 droni lanciati da Mosca in nottata
Le Forze armate ucraine hanno denunciato oggi il lancio di oltre 130 droni da parte dell'esercito russo contro il paese, per poi precisare che 85 di questi sono stati abbattuti. Secondo quanto reso noto dallo Stato Maggiore dell'esercito ucraino i droni sono stati abbattuti a Kharkiv, Poltava, Sumi, Cherkassi, Chernikov, Kirovograd, Dnipropetrovsk, Mikolaiv, Kherson e Odessa. Cinquanta droni "sono stati persi dai radar, senza conseguenze negative".
50 droni di Kiev su Belgorod
Le forze armate ucraine hanno attaccato la regione di Belgorod utilizzando più di 50 droni nelle ultime 24 ore. Una persona è morta e cinque sono rimaste ferite. Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione Vyacheslav Gladkov, aggiungendo che "ieri è stata una giornata dura per noi. Più di 50 attacchi di droni nemici. Cinque persone sono rimaste ferite, due sono state ricoverate in ospedale. La cosa peggiore che potesse succedere: una donna è morta".
Russia: risponderemo ad aumento presenza militare Usa ai confini nord
La Russia risponderà alla crescente presenza militare degli Stati Uniti ai suoi confini settentrionali. Lo ha affermato Artem Studennikov, direttore del Primo Dipartimento europeo del Ministero degli Affari Esteri, in un'intervista a Ria Novosti. "È del tutto naturale - ha detto - che un simile sviluppo di attività militari ostili nelle immediate vicinanze dei nostri confini non possa restare senza efficaci misure di risposta, comprese quelle tecnico-militari, da parte della Russia".
La prerogativa di prendere decisioni specifiche su questo tema spetta al Ministero della Difesa, ha spiegato il diplomatico. Di recente, ha specificato, Washington ha intensificato la cooperazione militare con i suoi satelliti nell'Europa settentrionale e nella regione del Mar Baltico; a loro si sono aggiunte Finlandia e Svezia. Allo stesso tempo, Mosca ha più volte sottolineato di non rappresentare una minaccia per questi paesi.
"Dovrebbe essere assolutamente chiaro a tutti che, nonostante i tentativi della Nato di trasformare il Mar Baltico nel suo 'lago interno', la Federazione Russa garantirà una protezione affidabile dei suoi legittimi interessi nella regione baltica", ha sottolineato Studennikov.
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Honda-Nissan, salta fusione tra i due gruppi

Le due aziende puntavano alla creazione di una holding che avrebbe supervisionato entrambi i marchi

Honda e Nissan hanno abbandonato le discussioni su una potenziale fusione tra i due gruppi automobilistici. Le due case automobilistiche hanno tenuto riunioni del consiglio di amministrazione giovedì, in cui hanno deciso di porre fine all'accordo di base firmato nel dicembre 2024 e di porre ufficialmente fine alle discussioni sulla fusione, come ha riferito l'emittente nazionale Nhk.
Inizialmente le due aziende puntavano alla creazione di una holding che avrebbe supervisionato entrambi i marchi, ma le trattative si sono arenate sulla struttura azionaria e le tensioni sono aumentate quando Honda ha proposto di fare di Nissan una sua filiale, un'idea a cui Nissan si è opposta con forza.
Secondo i media locali, Honda ha spinto Nissan ad accelerare i suoi sforzi di ristrutturazione. Nel novembre 2024, Nissan ha annunciato l'intenzione di tagliare 9.000 posti di lavoro in tutto il mondo e di ridurre la sua capacità produttiva globale del 20% dopo aver registrato un calo di oltre il 90% dell'utile netto nel periodo aprile-settembre.