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Weekend di temporali, calo termico e caldo africano: meteo Italia
Dopo l’egemonia di Minosse, ecco che un altro ciclone in discesa dall’Irlanda scombussolerà ancora di più le carte

Weekend dai due volti dal punto di vista del meteo con temporali e crollo termico di 10°C al Nord e caldo africano al Sud. Dopo l’egemonia dell’anticiclone africano Minosse, ecco che un ciclone in discesa dall’Irlanda scombussolerà ancora di più le carte. Dopo i recenti temporali, anche forti al Nord, un altro impulso instabile giungerà dalle Isole Britanniche: è dunque previsto un sensibile peggioramento entro domenica mattina su tutto il settentrione con violenti nubifragi, colpi di vento e possibili grandinate. Al Centro un peggioramento più marcato è atteso tra domenica e lunedì, mentre al Sud il weekend sarà ancora ‘nordafricano’, dal punto di vista delle temperature e della sabbia del deserto presente in cielo.
Nel dettaglio, spiega iLMeteo.it, le prossime ore vedranno un aumento dell’instabilità solo sulle Alpi, con qualche breve focolaio temporalesco: sarà dal pomeriggio-sera che il ciclone irlandese, superando le Alpi, porterà temporali sparsi anche in Pianura Padana, sempre più frequenti nelle ore notturne. Il caldo resisterà al Sud e su parte del Centro: Taranto toccherà ancora i 39°C, Agrigento, Lecce, Matera e Siracusa i 38°C; tra Sicilia, Basilicata e Puglia i numeri saranno ancora da ‘febbre umana’, oltre i 37 diffusi. Roma invece dopo i 38-40°C degli ultimi giorni, scenderà a 31-32°C di massima: si respirerà.
Domenica 23 giugno sarà da bollino nero per il maltempo con forti temporali al Nord, localmente anche tra Toscana, Umbria e Marche; altrove avremo gli ultimi deboli sussulti dell’anticiclone africano Minosse con massime comunque molto ridimensionate: Taranto e Siracusa 34°C, 33°C a Foggia e Matera e ‘solo’ 31°C a Benevento, Reggio Calabria e Caltanissetta.
Il crollo termico più forte lo registreremo però al Nord sotto i colpi dei temporali: la colonnina di mercurio salirà a fatica fino a 19°C in pianura. In pratica passeremo da giorni di canicola nordafricana, da un clima tunisino, all’autunno anglosassone in poche ore: si prevedono valori di una decina di gradi sotto la media italiana. Da Tunisi a Dublino in un weekend. Il ciclone irlandese continuerà poi la sua corsa verso sud nell’ultima settimana di giugno: da lunedì l’occhio del ciclone si porterà sul Mar di Corsica con acquazzoni tra Sardegna, Toscana e Nord Italia, favorendo comunque un ulteriore calo delle temperature anche al Sud. Sulle regioni meridionali assetate ed accaldate gli ombrelli si apriranno martedì con un ritorno a condizioni meteorologiche meno estreme e meno africane.
Oggi, sabato 22 giugno - Al Nord: soleggiato; temporali tra Alpi e Prealpi, dalla sera in pianura. Al Centro: caldo in attenuazione. Al Sud: soleggiato e ancora molto caldo con massime localmente oltre i 40°C.
Domani, domenica 23 giugno - Al Nord: rovesci e temporali forti. Al Centro: instabile a tratti con temporali. Al Sud: soleggiato e ancora un po’ caldo con massime fino a 34-35°C specie in Puglia.
Lunedì 24 giugno - Al Nord: temporali sparsi. Al Centro: temporali sparsi. Al Sud: soleggiato ma meno caldo.
Tendenza: ultima settimana di giugno con tanti temporali specie al Centro-Nord.

Cronaca
Madonna di Trevignano, sulla statua il Dna della...

L'avvocato di Gisella Cardia: "Aspettiamo la perizia. Nessuno sa quale sia il Dna di Maria. Al di là delle questioni di fede, non abbiamo comparazione"

"Sembrerebbe che il sangue" analizzato da un laboratorio e prelevato dalla statua della Madonna di Trevignano "appartenga a una donna, ma è ovvio che sia stato ritrovato quello di Gisella perché la signora è la proprietaria di quella Madonnina e, come tale, basta solo il contatto per rilevare il Dna". Così all'Adnkronos l'avvocato Solange Marchignoli, legale di Gisella Cardia commenta la consulenza genetica di laboratorio effettuata sui campioni presi dalla statua che sarebbero riconducibili alla sua assistita: la Cardia, alias di Maria Giuseppa Scarpulla, è la 'veggente' di Trevignano che dice di parlare con la Beata Vergine.
Consulenza che, specifica l'avvocato, "ancora non è nelle mani di nessuno. Chi ha diffuso la notizia, se l'ha rilasciata qualcuno, lo ha fatto prima che venissero formalmente avvisate la difesa e i consulenti di parte". "Lanciare la notizia sul ritrovamento del dna di Gisella è pericoloso, perché allo stato attuale non abbiamo gli atti, non abbiamo la consulenza, non ci sono notizie ufficiali: potrebbe quindi essere una notizia verosimile che però lascia il tempo che trova".
"Sarà fondamentale leggere questa perizia - spiega Marchignoli - affinché si capisca se la traccia è singola o mista: se fosse singola, il sangue sarebbe di Gisella. Se la traccia invece risultasse mista, bisognerebbe vedere se i tecnici sono in grado di discernere se le tracce del dna provengono dal sangue, da contatto o dalla saliva. Una traccia mista in cui ci sono vari dna, anche fossero solo due tra cui quello di Gisella, significherebbe solo ciò che già sappiamo: che sulla statua c'è il suo dna. Il che vorrebbe dire tutto e niente. Non sappiamo chi possa essere l'altro, potrebbe essere di 'ignoto uno' come della Madonna. Nessuno sa quale sia il dna di Maria, al di là delle questioni di fede. Non abbiamo comparazione". (di Lorenzo Capezzuoli Ranchi)
Cronaca
Tridico: “Nel mondo disuguaglianze insostenibili,...

L'europarlamentare del Movimento 5 Stelle interviene all'evento "Justice and Solidarity" in Vaticano: "Dodici persone possiedono la stessa ricchezza di 3,5 miliardi di persone del pianeta. Abbiamo bisogno di una tassazione sulla ricchezza"

"Il mondo è diviso: 12 persone possiedono la stessa ricchezza di 3,5 miliardi di persone del pianeta. Ciò è insostenibile". L’ha detto l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Pasquale Tridico, nella sua relazione all’evento 'Justice and Solidarity. Towards an Inclusive and Sustainable Common Home', promosso dall’Icrict nella sede della Pontificia accademia delle scienze sociali, con la partecipazione di Papa Francesco e, tra gli altri, di Luiz Inácio Lula da Silva, Pedro Sánchez, Antonio Guterres, Joseph Stiglitz, Cyril Ramaphosa e molti altri leader ed economisti impegnati nella lotta per una fiscalità più equa.
"Negli ultimi decenni la ricchezza si è già accumulata enormemente. Quando intendiamo tassarla? La vera questione – ha proseguito Tridico – è la distribuzione, anche in un contesto di bassa crescita. Con il capitalismo finanziario, la disuguaglianza è aumentata enormemente: non solo a causa della tassazione, ma anche per le politiche del mercato del lavoro, per la flessibilità e la riduzione dello Stato sociale. Il mantra è stato applicare politiche a favore della crescita, al prezzo della disuguaglianza. Alla fine, non abbiamo ottenuto crescita e la disuguaglianza è aumentata, tranne nei Paesi come la Cina, che non hanno praticato queste politiche. Abbiamo bisogno – ha sottolineato l’europarlamentare M5s – di una tassa sulla ricchezza per compensare gli squilibri che il capitalismo finanziario ha creato. Negli Stati Uniti, i libertari premono per il ritiro dagli accordi Ocse: per non implementare il Pilastro I e per uscire dal Pilastro II. L’Unione europea ha la responsabilità di mantenere questa agenda e di usare il mercato unico come leva contro le politiche aggressive degli Usa, aderendo ai due Pilastri e richiedendo una tassazione digitale".
"Oggi le Pmi, specie nel sud e nel centro dell’Europa, sopportano costi elevati del lavoro, che generano salari molto tassati. I conservatori devono capire che, se vogliamo alleggerire il carico fiscale su queste imprese, dobbiamo introdurre – ha proposto Tridico – una tassa digitale e implementare la tassazione sulla ricchezza. Ogni anno perdiamo un trilione di dollari – ha ricordato – a causa dello spostamento dei profitti verso i paradisi fiscali che dipendono da altri Paesi ricchi. Anche alcuni Paesi dell’Unione europea hanno comportamenti simili. Fortunatamente, la Corte di Giustizia dell’Ue ha recentemente multato Apple, imponendole di pagare 13 miliardi di tasse non versate all’Irlanda. Per questo – ha concluso – dobbiamo esaminare le nostre giurisdizioni europee".
Cronaca
Studentessa violentata a Roma, Borgese condannato a 5 anni

Rito abbreviato per il 39enne accusato di violenza sessuale aggravata

Il gup di Roma ha condannato a 5 anni di carcere, in rito abbreviato, Simone Borgese, accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di una studentessa. Il 39enne, l'8 maggio scorso, aveva fatto salire sulla sua auto, con la scusa di chiedere indicazioni stradali la ragazza, assistita dall’avvocato Federica Brancaccio, che stava aspettando l'autobus in via della Magliana. L'uomo, secondo quanto ricostruito dalle indagini, aveva poi raggiunto una zona isolata costringendola a subire una violenza. Infine l'aveva riaccompagnata nei pressi di Villa Bonelli. Nella condanna di oggi, il giudice ha valutato anche la recidiva per Borgese, che ha già due condanne, di cui una definitiva, per le violenze commesse su una tassista e su una ragazza molestata in ascensore.