La popstar paparazzata in spiaggia a Positano. Il viaggio continuerà con tappe a Capri e agli scavi di Pompei. Intanto si ricorrono le voci di una possibile separazione
Jennifer Lopez è in vacanza in Italia questa settimana ma senza il marito, l'attore Ben Affleck. Mentre si ricorrono le voci di una possibile separazione matrimoniale e tra i problemi di carriera negli Stati Uniti con l'annullamento de tour di concerti, la popstar ha scelto di tornare nella Costiera Amalfitana: il sito americano di gossip TMZ pubblica in esclusiva foto e video che mostrano J Lo in un hotel di Positano mercoledì 19 giugno con alcuni amici al seguito mentre in spiaggia si fa strada attraverso una fila di lettini, scendendo una rampa di scale verso l'acqua dove alla fine sono saliti su una barca.
Jennifer, raggiante, sfoggia nelle immagini un look da vacanza estiva con un minuscolo top a fascia giallo abbinato a pantaloncini e camicia stampati. "Il sole le ha fatto bene, perché in questi scatti appare felice e rilassata, oltre che abbronzata e in forma", scrive TMZ, aggiungendo: "non c'è traccia di Ben in questa uscita e lo stesso vale per i suoi figli, quindi, a prima vista, sembra che Jennifer si stia godendo un po' di relax con i suoi amici. Il suo carattere allegro sembra contraddire ciò che sta accadendo nella sua vita privata a casa - ovviamente, intendiamo i chiari segni che lei e Ben Affleck stanno per divorziare".
Lopez sarebbe arrivata a Napoli con un jet privato, in compagnia della sua assistente personale e amica Shawn Barton, del vocal coach Stevie Mackey, del suo manager Benny Medina e dell'avvocato Marcello Lala. La cantante e attrice soggiorna in un albergo extra lusso di Positano, che però non sarà l'unica tappa della sua vacanza: è attesa a Capri e agli scavi di Pompei.
Spettacolo
Agcom, consultazione pubblica sul codice di condotta per...
Creazione registro e ''misure per tutelare i diritti fondamentali delle persone'' con particolare attenzione ai minori
Nella riunione del 26 novembre 2024, il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi, ha deciso di aprire una consultazione pubblica sul codice di condotta per gli influencer, frutto del lavoro del Tavolo tecnico istituito con la delibera n. 7/24/CONS del 10 gennaio 2024. Il codice di condotta, coerentemente con le finalità delle Linee-guida approvate lo scorso gennaio, si pone l’obiettivo di definire un quadro disciplinare per gli influencer analogo a quello in vigore per il settore radiotelevisivo. Tra i principali temi trattati ci sono la ''creazione di un registro degli influencer, la loro identificabilità, e le misure per tutelare i diritti fondamentali delle persone'', con particolare attenzione ai minori e alle categorie vulnerabili. Il codice prevede, tra l’altro, il divieto di ''arrecare danni fisici o morali ai minori, di sfruttarne l’inesperienza o la credulità e di manipolare la fiducia degli utenti''. Si pone inoltre l’accento sulla ''trasparenza nell’uso di filtri e altri strumenti di modifica dei contenuti'. Una sezione specifica del codice riguarda la riconoscibilità della pubblicità, integrando indicazioni sulla comunicazione commerciale in linea con la Digital Chart dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria.
Il Tavolo tecnico, una volta che il codice sarà adottato ufficialmente, avrà anche il compito di pianificare e realizzare campagne informative per promuovere consapevolezza e responsabilità nel mondo dell’influencer marketing. Il Consiglio ha espresso ''apprezzamento'' per l’impegno e la professionalità dimostrati dal Tavolo tecnico e ritiene che la consultazione pubblica rappresenti un’opportunità per arricchire la proposta, coinvolgendo una platea più ampia di soggetti interessati e garantendo trasparenza e partecipazione. Oltre al codice di condotta, saranno sottoposte a consultazione anche due proposte di modifica delle Linee-guida elaborate dal Tavolo tecnico, abbassando le soglie per la definizione di influencer rilevante rispetto a quanto inizialmente previsto. Con questa iniziativa, l’Autorità punta a costruire un quadro di regole condivise per rendere il settore dell'influencer marketing ''più responsabile e trasparente''.
Spettacolo
Sanremo, per gli esperti Sisal Giorgia è la grande favorita
Molta attesa per Fedez e Tony Effe appaiati a 1,83
Con la presentazione ufficiale dei suoi 30 partecipanti, il Festival di Sanremo 2025 entra nel vivo, tra grandi ritorni, novità e debutti. L’addio di Amadeus, e il ritorno di Carlo Conti a otto anni di distanza e pronto a salire per la quarta volta sul palco dell’Ariston, ha innalzato l’hype verso la competizione canora. C’è una grandissima favorita, secondo gli esperti Sisal: Giorgia. La cantante romana con la sua esperienza e la sua grande capacità di emozionare sogna di bissare il trionfo sanremese, a distanza di trent’anni esatti con “Come saprei”.
Alle spalle di Giorgia un terzetto pronto a centrare il primo successo all’Ariston. Achille Lauro, con il suo immancabile stile provocatorio e performance fuori dagli schemi, torna sul palco dell’Ariston deciso a stupire ancora una volta. Al suo fianco c’è Elodie, pronta a brillare, forte del suo carisma e di successi che l’hanno resa una delle artiste più amate del momento. Attenzione poi a Olly, giovane cantautore ligure alla sua seconda partecipazione, che porta una ventata di freschezza e modernità e potrebbe rivelarsi tra le sorprese di questa edizione: Achille Lauro, Elodie e Olly sono tutti appaiati in quota a 7,50. Se Irama e Nomei, offerti a 9,00, puntano al ruolo di outsider insieme all’esordiente Brunori Sas, in quota a 33, occhio a due nomi molto amati: Francesco Gabbani e Francesca Michielin. Entrambi hanno un ricordo dolce con Carlo Conti alla conduzione: Gabbani, secondo trionfo sanremese dato a 12, vinse nel 2017 mentre la Michielin, vincente a 16, arrivò seconda un anno prima.
Molta attesa, neanche a dirlo, per due personaggi che promettono spettacolo a Sanremo: Tony Effe e Fedez. I loro battibecchi non sono passati inosservati al grande pubblico e sicuramente, sul palco dell’Ariston, faranno di tutto per superare il diretto avversario. Il testa a testa tra l’ex componente della Dark Polo Gang e il rapper milanese non vede favoriti essendo entrambi appaiati a 1,83.
Spettacolo
Morto Marshall Brickman, sceneggiatore premio Oscar per...
Aveva 85 anni e insieme a Woody Allen aveva sceneggiato anche 'Il dormiglione', 'Manhattan' e 'Misterioso omicidio a Manhattan'
Lo sceneggiatore e regista statunitense Marshall Brickman, che ha vinto un Oscar per aver scritto 'Io e Annie' con Woody Allen e che ha sceneggiato con lui altri tre film, è morto venerdì 29 novembre a Manhattan all'età di 85 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla figlia Sophie Brickman al 'New York Times'.
Gli esordi
Marshall Michael Brickman era nato il 25 agosto 1939 a Rio de Janeiro, in Brasile: suo padre, Abram, era un ebreo polacco fuggito durante l'ascesa della Germania nazista, e sua madre, Pauline, era nata a New York. Nel 1943 la famiglia si trasferì a Brooklyn e, crescendo, i genitori diedero grande importanza alla musica. La domenica i Brickman partecipavano ai festival folk di Washington Square Park e Marshall imparò a suonare il banjo, la chitarra e il mandolino. Dopo essersi diplomato alla Brooklyn Technical High School, Brickman si iscrisse all'Università del Wisconsin con l'obiettivo di diventare medico. Ma dopo un periodo al Wisconsin General Hospital come assistente di un patologo, cambiò la sua specializzazione in musica. Dopo l'esperienza con il gruppo musicale Tarriers, in cui suonava il banjo, Brickman riuscì a farsi assumere nel 1960 nello staff degli sceneggiatori del programma tv 'Candid Camera' della rete Cbs. Brickman si cimentò anche nella carriera di cabarettista, ma si rese subito conto che il suo talento consisteva nello scrivere battute piuttosto che nel raccontarle. Tra le persone per cui ha scritto battute c'è anche Woody Allen. In seguito divenne sceneggiatore del programma tv 'Tonight Show'.
La carriera nel cinema
Brickman lasciò 'Tonight Show' nel 1971 per diventare produttore del 'Dick Cavett Show' e quindi sceneggiare puntate di 'The Muppets Show'. Nel 1973 iniziò la collaborazione con Allen: da allora sono rimasti amici per tutta la vita. Si riunivano spesso per passeggiare, parlare e sfogare le loro frustrazioni sul mondo dello spettacolo. "In un certo senso, sono andato a scuola con Woody. Era più avanti di me", ha detto Brickman in un'intervista. "E lo guardavo mentre affrontava non solo il lavoro, ma anche i rapporti con gli studios e come cercare di preservare ciò che hai di speciale".
Iniziò tutto quando accettò di lavorare a una commedia futuristica che alla fine divenne 'Il dormiglione' (1973). Seguì 'Io e Annie' (1977), interpretato da Diane Keaton (Annie Hall), che era nato come la storia di un uomo che compie 40 anni e che sta cercando di fare i conti con la sua vita. Nella prima stesura non c'era nemmeno una Annie. Brickman si prese il merito di aver suggerito che, per creare tensione, era necessario mettere in scena qualcuno che fosse l'opposto di Allen. Scrivendo specificamente con Keaton in mente, hanno creato uno dei personaggi più accattivanti della storia del cinema. 'Io e Annie' fu presentato nell'aprile del 1977 con grande successo di critica e vinse quattro premi Oscar: per il miglior film, l'attrice (Keaton), il regista (Allen) e la sceneggiatura originale. Noto per il suo disprezzo per le premiazioni, Allen non partecipò alla cerimonia, così Brickman accettò l'Oscar. "Metà di questo piccolo pezzo di latta, se non molto di più, appartiene a Woody, che è probabilmente il più grande collaboratore che si possa desiderare", disse Brickman durante il suo discorso di accettazione. "Fa un sacco di lavoro brillante. Prende la nostra sceneggiatura e la trasforma in quello che avete visto. Mi ha pagato il pranzo per circa cinque mesi e oggi si rifiuta di uscire dal suo appartamento".
Brickman ha poi collaborato con Allen per le sceneggiature di 'Manhattan' (1979) e 'Misterioso omicidio a Manhattan' (1993). Ha lavorato come sceneggiatore anche per i film 'Giorni di gloria... giorni d'amore' (1991) di Mark Rydell, 'Trappola d'amore' (1994) di Mark Rydell e 'Jersey Boys' (2014) di Clint Eastwood.
Da solo ha scritto e diretto 'Simon' (1980), una commedia stravagante su un professore di psicologia (Alan Arkin) a cui viene fatto il lavaggio del cervello per fargli credere di venire dallo spazio; 'Un incurabile romantico' (1983), con Alec Guinness nei panni del fantasma di Sigmund Freud che offre consigli sulle relazioni a uno psichiatra (Dudley Moore); e 'Gioco mortale - The Manhattan Project' (1986), su uno studente liceale (Christopher Collet) che costruisce un'arma nucleare per un progetto di scienze.