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Graziano, Roberta Pinotti: “Grande dolore, dopo morte moglie aveva perso il sorriso”

"La scomparsa del generale Claudio Graziano è per me un grande dolore. Lo conoscevo da molti anni, è stata proprio una mia scelta quello di averlo capo di stato maggiore della Difesa. Per altro una scelta che è stata proprio specifica; avevo riconosciuto in lui, soprattutto nell'esperienza del Libano, un grande comandante, molto attento alla gestione delle relazioni internazionali, ai diritti, e mi sentivo molto rassicurata ad averlo a fianco. Era stato quindi con me tutti gli anni in cui sono stata Ministro e poi ci siamo frequentati anche dopo. L'ultima volta che l'ho visto è stato lunedì, alla festa della Marina: gli ho detto che, appena sarei scesa a Roma, lo avrei cercato. E invece è andata così". Lo dice all'Adnkronos l'ex Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, commentando la scomparsa del presidente Fincantieri, Claudio Graziano, già capo di stato maggiore della Difesa.
"Ovviamente, oltre alla stima per un grande uomo delle Istituzioni, solido e molto attento a tenere presenti tutte le complessità, era nata anche un'amicizia. Ci eravamo frequentati anche con sua moglie, quando era ancora viva, siamo andati spesso con le mie ragazze a cena da loro. Sono commossa, era un affetto per me. Oltre ad essere stato un collaboratore valente e importantissimo, è stato anche un amico. Lo vedevo che questo dolore per la perdita di Marisa, che per lui era un punto fondamentale, evidentemente non lo lasciava mai. Non l'ho mai più visto col sorriso aperto di prima da quando sua moglie è mancata. Quando si perde un amico in una circostanza così tragica è un dolore. Claudio era veramente non solo un militare ma anche una persona eccezionale. Mi mancherà molto". (di Silvia Mancinelli)

Cronaca
Alessia Pifferi torna in aula, ultima possibilità per una...

Il processo d'appello a Milano per la figlia Diana, lasciata sola in casa a morire di stenti nel luglio 2022

Dopo la falsa partenza (l'udienza del 29 gennaio era saltata perché l'imputata era influenzata), oggi lunedì 10 febbraio Alessia Pifferi torna in aula a Milano per il processo d'appello per la morte della figlia Diana, abbandonata per sei giorni e lasciata morire di stenti a soli 18 mesi nell'estate 2022. La donna, condannata in primo grado all'ergastolo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi, è attesa nell'aula al piano terra del Palazzo di giustizia dove le telecamere sono state vietate.
Nuova perizia psichiatrica, ultima possibilità per la difesa
Quella di oggi non sarà, in ogni caso, l'ultima udienza. La corte stabilirà solo se concedere una seconda perizia psichiatrica, come chiesto dalla difesa oppure rinviare ad altra data per la discussione delle parti e la sentenza. Se si verificasse la prima ipotesi si tratterebbe di una vittoria della linea sostenuta con forza dall'avvocata Alessia Pontenani, da sempre convinta che l'imputata è pericolosa per se stessa e che non è capace di intendere e di volere, diversamente da quanto sentenziato dalla perizia psichiatrica.
Diana lasciata sola a morire di stenti, la sentenza di primo grado
E' il pomeriggio del 14 luglio 2022 quando Alessia Pifferi lascia sua figlia a casa, in via Parea (zona Ponte Lambro), con due biberon di latte e due bottiglietta d'acqua, per trascorrere un fine settimana con il compagno. Mente a tutti su dove si trova la bambina. Quando torna diversi giorni dopo trova la piccola senza vita nel suo lettino: è morta in "un quadro di disidratazione spiccato", svela l'autopsia.
Nella motivazioni della sentenza di primo grado non c'è spazio per le attenuanti: la trentottenne - detenuta nel carcere di Vigevano (Pavia) - è una donna mossa dal "futile ed egoistico movente di ricercare e vivere dei propri spazi di autonomia" rispetto "al prioritario diritto-dovere di accudimento della propria figlia".
Cronaca
Ancora pioggia sull’Italia, le regioni colpite:...

Non farà freddo ancora per qualche giorno

Settimana con piogge a spasso per l’Italia, ma niente freddo. Dopo il passaggio del ciclone del fine settimana, la pressione atmosferica tenderà ad aumentare leggermente, soprattutto al Sud. Tuttavia, questa variazione non impedirà a nuovi fronti piovosi di raggiungere alcune regioni. Sarà dunque una settimana caratterizzata da una nuvolosità diffusa, che coprirà il cielo soprattutto al Centro-Nord.
Le condizioni più asciutte si registreranno al Sud, nelle Isole maggiori, in Abruzzo, Molise, gran parte del Lazio e dell'Umbria. Toscana, Marche e Nord Italia vedranno un cielo spesso coperto, con possibili nebbie al Nord, sia in pianura che nelle valli alpine sottolinea iLMeteo.it.
Le precipitazioni saranno più frequenti domani martedì 11 febbraio e mercoledì 12, quando un centro depressionario proveniente dalla Spagna piloterà un fronte instabile verso il Centro-Nord. I fenomeni atmosferici saranno generalmente modesti, ma sulla Liguria potrebbero risultare moderati, con alcuni temporali. Successivamente, il tempo sarà più asciutto, ma con cielo molto nuvoloso o coperto sulle regioni settentrionali.
Dal punto di vista termico, non farà freddo, anzi. Le temperature non subiranno variazioni significative, con valori massimi fino a 12°C al Nord, 14-16°C al Centro e al Sud. Il grande freddo, previsto da alcuni modelli per il 18-20 febbraio potrebbe arrivare invece da venerdì 14. Il Centro europeo infatti prevede un’irruzione di aria gelida dalla Russia con conseguenze tutte da monitorare.
Oggi, lunedì 10 febbraio: Al Nord: cielo spesso coperto, rare piogge. Al Centro: nubi irregolari. Al Sud: ultime piogge sulla Sicilia orientale.
Domani, martedì 11 febbraio: Al Nord: cielo coperto, in arrivo piogge da ovest verso est. Al Centro: peggioramento in Toscana entro sera. Al Sud: tempo stabile.
Mercoledì 12 febbraio: Al Nord: piogge sparse, localmente moderate in Liguria e sull'Emilia-Romagna. Al Centro: piogge sparse su Toscana e Marche. Al Sud: prevalentemente soleggiato.
Tendenza: da venerdì 14 possibile arrivo del freddo.
Cronaca
Università, al via ‘Amazon Women in...

L’iniziativa, giunta alla sua settima edizione, è destinata a sette studentesse universitarie.

In occasione della Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, Amazon annuncia l’apertura dei bandi per la settima edizione della borsa di studio 'Amazon Women in Innovation'. L’iniziativa, giunta alla sua settima edizione, è destinata a sette studentesse universitarie che stanno seguendo un percorso di studi in ambito Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) in altrettante Università italiane: l’Università degli studi di Cagliari, l’Università di Catania, il Politecnico di Milano, l’Università degli studi di Napoli Federico II, l’Università degli studi di Palermo, l’Università di Roma Tor Vergata e il Politecnico di Torino. Le studentesse interessate possono candidarsi attraverso i bandi pubblicati sui siti ufficiali degli atenei, che ospitano anche informazioni relativamente a modalità, requisiti e scadenze per presentare le domande.
Dal 2018 l’iniziativa ha coinvolto 26 studentesse con l’obiettivo di supportarle nel percorso accademico e professionale in ambito Stem. Anche per questa nuova edizione Amazon metterà a disposizione delle candidate più meritevoli una borsa di studio della durata di tre anni, che garantirà un finanziamento di 6.000 euro all’anno e un percorso di mentorship affidato a una manager Amazon.
“Attraverso Amazon Women in Innovation, riaffermiamo il nostro impegno per promuovere l'istruzione nelle discipline Stem”, afferma Rita Malavasi, responsabile delle Relazioni Istituzionali per Amazon.it. “Siamo pienamente consapevoli delle sfide che persistono in questo campo e dell'importanza cruciale che i percorsi professionali tecnico-scientifici rivestono per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese. Per questo motivo, ci dedichiamo con determinazione a rendere queste competenze più accessibili, con un'attenzione particolare alle giovani donne. Il nostro obiettivo è contribuire a ridurre il divario di genere in settori che continuano a registrare una partecipazione femminile limitata”, aggiunge Malavasi. Amazon Women in Innovation è una delle numerose iniziative supportate da Amazon con l’obiettivo di formare 200.000 studenti e studentesse in ambito Stem entro il 2026. Annunciato a settembre dello scorso anno, questo impegno vede coinvolte le scuole secondarie di primo grado, di secondo grado, le università, i corsi post-diploma e formazione professionale.