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For Women in Science, ministra Bernini: “Scienza e...
For Women in Science, ministra Bernini: “Scienza e donne sono anime che si intrecciano”
La ministra per l’Università e la Ricerca alla consegna del premio 'L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza'
“Questo premio è uno straordinario avamposto di intuizione e modernità. La scienza e le donne sono anime che si intrecciano e che danno slancio alla ricerca. Oggi vengono premiate la capacità, la passione e la tenacia di giovani ricercatrici donne capaci talentuose e innovative nella ricerca”. Lo ha detto Anna Maria Bernini, ministra per l’Università e la Ricerca, intervenendo con un videomessaggio alla cerimonia di premiazione della ventiduesima edizione del riconoscimento “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza”.
Nato su iniziativa di Unesco e L’Oréal nel 1998, “For Women in Science” è stato il primo premio internazionale dedicato alle donne che operano nel settore scientifico ed oggi si inserisce nell’ambito di un vasto programma che promuove la vocazione scientifica a livello internazionale e mira a valorizzare e riconoscere l’operato delle ricercatrici di tutto il mondo. Grazie all’iniziativa, in questi anni sono state sostenute nel loro percorso di carriera 3.900 ricercatrici in oltre 110 Paesi, compresa l’Italia.
“La ricerca scientifica ha necessità di finanziamenti e di risorse ed ha bisogno di essere accompagnata - aggiunge la ministra Bernini - Voglio ringraziare ancora L'Oréal per il contributo che da anni sta offrendo anche, ma non solo, attraverso borse di studio, uno strumento che è un passaporto per il futuro nella ricerca e nel lavoro e per il futuro che vogliamo dare a tutti noi. Una società aperta e inclusiva nasce dal progresso e ogni passo del progresso è conseguenza della ricerca. Ma il vostro contributo va oltre - conclude - con questo premio, nato 22 anni fa, date un esempio anche nel contrasto al divario di genere. L’altra metà del cielo, come si diceva una volta, è anche un’altra metà delle scoperte, di quello che possiamo conoscere e capire e non dobbiamo mai rinunciarvi. Diamo al mondo la possibilità di crescere nella giusta dimensione, abbiamo bisogno di tutti e a tutti dobbiamo dare le stesse possibilità di realizzarsi”.
Politica
Sondaggio politico, Fratelli d’Italia scende e Pd...
I dati del rilevamento Swg per il Tg La7
Fratelli d'Italia scende, il Pd sale. Sono le novità del sondaggio politico Swg per il Tg La7 che fotografa le intenzioni di voto se si andasse alle elezioni in questo momento. Fratelli d'Italia si conferma il primo partito con il 30,2% e cede lo 0,1%.
La formazione guidata da Giorgia Meloni vede diminuire il vantaggio sul Partito Democratico, che guadagna lo 0,2% e arriva al 22,5%. Passo indietro del M5S che cede lo 0,1% e ora vale l'11,5%. Forza Italia passa dall'8,4% all'8,5% e svalca la Lega, che perde lo 0,2% e passa all'8,3%. In ascesa Verdi e Sinistra, che fanno segnare +0,3% e ora si attestano al 7,2%.
Seguono Azione (3,2%), Italia Viva (2,6%), +Europa (1,7%), Pace Terra e Dignità (1,1%).
Spettacolo
Damiano David senza Maneskin, ecco il debutto da solista
Il 27 settembre arriva Everywhere
Damiano David lascia i Maneskin per la carriera da solista? Basta una clip pubblicata dal frontman sul proprio profilo Instagram e la modifica della biografia per creare il panico. Sul profilo del cantante campeggia la data 27 settembre, mentre l'ultimo post è un breve video in cui il cantante si appresta ad andare 'Everywhere': ovunque. E' il titolo del singolo da solista che uscirà il 27 settembre? E' un progetto che non coinvolge la band? Gli interrogativi appaiono legittimi e le domande dei fan invadono la sezione dei commenti. "Dove sono i Maneskin nella biografia? Te ne vai?", chiedono in tanti. "E' arrivato il momento del disco solista", scrive qualcuno, con tono dimesso e rassegnato.
Esteri
Ucraina, Iran sotto accusa: “Russia usa missili di...
Tensione altissima per il ruolo dell'Iran, che nega ogni coinvolgimento
L'Ucraina accusa l'Iran, ritenuto fornitore di missili balistici alla Russia nella guerra in corso da oltre 900 giorni. L'Unione Europea giudica fondate le affermazioni di Kiev sulla base di informazioni "credibili". Teheran nega il coinvolgimento, Mosca glissa in un quadro internazionale sempre più teso e complesso.
Le accuse a Teheran
Nell'ultimo fine settimana, parlando a Cernobbio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha denunciato il ricorso della Russia a missili balistici in arrivo da Teheran. Lo stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando a nome della presidenza di turno del G7, aveva ammonito: "La fornitura di armi iraniane alla Russia rappresenta un pericolo per sicurezza internazionale. Chiediamo a Teheran di evitare un'escalation".
Russia, il muro di gomma
"Non sempre questo tipo di informazioni corrisponde alla realtà", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alle domande dei giornalisti. Sul tavolo, anche articoli del Wall Street Journal e della Cnn, secondo cui la Russia avrebbe effettivamente ricevuto missili balistici da Teheran "Abbiamo visto le informazioni", ha tagliato corto Peskov, definendo l'Iran "un partner importante", con cui Mosca vuole "continuare a sviluppare la cooperazione e il dialogo in tutti i settori possibili, compresi quelli più sensibili, e continueremo a farlo nell'interesse dei popoli dei nostri due Paesi".
Teheran respinge le accuse
L'Iran continua a negare il ruolo di partner attivo: "Respingiamo con fermezza le affermazioni sul ruolo dell'Iran nell'esportazione di armi a una delle due fazioni in guerra", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, durante il punto stampa settimanale.
Ue sostiene accuse ucraine
La versione di Teheran è bocciata dall'Unione Europea. Bruxelles ha annunciato che i suoi alleati hanno condiviso informazioni "credibili" secondo cui l'Iran ha fornito missili balistici alla Russia. "Siamo a conoscenza di informazioni credibili fornite dagli alleati sulla consegna di missili balistici iraniani alla Russia", ha affermato il portavoce responsabile per la politica estera, Peter Stano.
"Stiamo esaminando ulteriormente la questione con i nostri Stati membri e, se confermata, questa fornitura rappresenterebbe un'escalation materiale nel sostegno dell'Iran alla guerra di aggressione illegale della Russia contro l'Ucraina", ha aggiunto il portavoce Ue.
Stano ha aggiunto che "la posizione unanime dei leader dell'Ue è sempre stata chiara. L'Unione Europea risponderà rapidamente e in coordinamento con i partner internazionali, anche con nuove e significative misure restrittive contro l'Iran".