Dopo femminicidio torna in carcere per stalking, sorella vittima: “Per lui 22 anni, per noi ergastolo”
Debora Moretti: "Amareggiata e delusa dalla giustizia". Raimondo Gaspa, in libertà dal 21 aprile, appena uscito aveva iniziato subito a telefonare alla 20enne conosciuta a Rebibbia dove lei andava per il suo fidanzato
"Il nuovo arresto di Raimondo Gaspa mi lascia sgomenta, ha scontato 22 anni di galera per aver ucciso e bruciato mia sorella e appena tornato in libertà ha perseguitato un'altra ragazza di cui si era invaghito. Stesso identico copione a quello che il 23 giugno 2002 ha avuto come epilogo l'omicidio di Monica e che per caso non si è concluso in modo identico". A parlare all'Adnkronos è Debora Moretti, sorella di Monica, all'epoca una apprezzata urologa di 38 anni uccisa a Sassari da Raimondo Gaspa, l'uomo che si era invaghito di lei e che è stato di nuovo arrestato a Roma dai carabinieri. "Per persone come lui non esiste riabilitazione - dice - non è possibile farli uscire, reinserirli nella società. Mia sorella è morta, mio padre straziato dal dolore non c'é più e io e mia madre stiamo scontando un ergastolo senza sconti di pena".
"Quest'uomo, che non ha mai chiesto perdono per quello che ha fatto, ha continuato una volta fuori a fare quello che faceva prima e questo vuol dire che evidentemente c'é qualcosa che non funziona nel sistema - continua - Avevo 34 anni quando mia sorella è stata uccisa, da allora la mia vita è rovinata. In tutti questi anni non abbiamo mai parlato, siamo stati sempre composti, mia mamma mi ha detto di non essere nemmeno in grado di odiare l'uomo che le ha portato via la figlia; e lo Stato come ci ripaga? Rimettendo in libertà l'assassino di Monica dopo 22 anni. Libero di tornare a fare ciò per cui è finito in carcere. Sono arrabbiata, amareggiata, molto delusa dalla giustizia che concede troppe attenuanti, al punto che mai nessuno sconta la pena che gli viene inflitta. Ci saremmo aspettati una pena più adeguata a un omicidio, proprio perché mai vorremmo che altri possano subire quello che abbiamo subito noi". (di Silvia Mancinelli)
Politica
Sondaggio politico, Fratelli d’Italia cala e Pd cresce
Fratelli d'Italia cede lo 0,3% e scende al 29,5%, mentre il Partito Democratico guadagna lo 0,3% e arriva al 22,7%
Fratelli d'Italia in calo, il Pd sale. Le distanze tra i primi due partiti si riducono secondo il sondaggio Swg che fotografa le intenzioni di voto, ad oggi, per il Tg La7. Fratelli d'Italia cede lo 0,3% e scende al 29,5%, mentre il Partito Democratico guadagna lo 0,3% e arriva al 22,7%. In discesa il Movimento 5 Stelle, che perde lo 0,4% e ora vale l'11,4%. In crescita Forza Italia, che guadagna lo 0,4% e si attesta all'8,7% staccando la Lega, che passa dall'8,4 all'8,5%. Passo indietro di Verdi e Sinistra, ora al 6,9%.
Seguono a distanza Azione (2,8%), Italia Viva (2,2%), +Europa (1,9%), Sud chiama Nord (1,2%), Noi Moderati (1,1%) e Pace Terra Dignità (1.1%).
Esteri
Premier e ministri vestiti male, la foto del governo in...
In Giappone, la foto di gruppo viene 'aggiustata'
I ministri sono vestiti male e la foto di gruppo del governo del Giappone viene ritoccata. L'esecutivo nipponico, alla fine, deve ammettere che gli scatti sono stati ritoccati per motivi di 'decoro'. Le foto diffuse dall'ufficio del primo ministro, Shigeru Ishiba, nei giorni scorsi hanno fatto il giro del web. Il premier e il ministro della Difesa, Nakatani, non brillavano per eleganza: visibile, infatti, la camicia bianca sotto giacca e gilet, all'altezza della cintura.
Sul sito del primo ministro, quindi, è stata pubblicata una nuova foto con inquadratura frontale: abiti impeccabili, niente camicia in vista. Il dettaglio non è sfuggito agli osservatori e alla fine il portavoce del governo, Yoshimasa Hayashi, ha dovuto ammettere che "ci sono stati piccoli ritocchi. Foto commemorative come quelle in cui vengono formati i governi o altre foto di gruppo scattate durante eventi ufficiali presso l'ufficio del Primo Ministro rimarranno come ricordi per i partecipanti per molto tempo", ha affermato. "Anche in passato sono state apportate leggere modifiche, non solo per questa foto di cui hai chiesto informazioni".
Esteri
Elon Musk: “Se Trump non vince le elezioni sono...
Il magnate: "Ho puntato su Donald e ho fatto all in"
"Se Trump perde, sono fottuto. Quanti anni di carcere mi daranno?". Elon Musk punta su Donald Trump nelle elezioni in programma tra meno di un mese negli Stati Uniti. Il magnate - boss di X, Tesla e Space X - da tempo si è schierato a favore del candidato repubblicano. Sabato 5 ottobre, Musk ha anche preso la parola nel comizio che Trump ha tenuto a Butler, in Pennsylvania, nello stesso luogo in cui è rimasto ferito a luglio.
"Sono salito sul palco e ho parlato a braccio", dice Musk rispondendo alle domande di Tucker Carlson. Se Trump dovesse perdere, per il miliardario sarebbe complicato prendere le distanze dal candidato repubblicano: "Ho fatto all in, baby. E' divertente? Sì, è molto divertente. Nella malaugurata ipotesi in cui dovesse perdere, potrebbe esserci qualche vendetta nei miei confronti", dice ridendo.
"Se Trump non vince, queste saranno le ultime elezioni che avremo. La macchina democratica ha fatto entrare tanti immigrati illegali negli stati in bilico. In alcuni di questi stati, la differenza" tra repubblicani e democratici "è di 20mila voti. Che succede se fai entrare centinaia di migliaia di persone a cui verrà consentito di votare? Con altri 4 anni di amministrazione democratica, legalizzeranno talmente tanti immigrati illegali che nelle prossime elezioni non ci saranno più stati in bilico. Ci sarà un solo partito", dice il magnate illustrando la sua previsione.
"Ci sono solo 6 stati in bilico su 50. Se quei 6 stati non sono più in bilico, non ci saranno più elezioni. Che fine fa la democrazia? Il partito democratico con le sue primarie finirebbe semplicemente per decidere chi comanda. In questo momento, i democratici hanno più soldi da spendere negli swing states. Hanno i media dalla loro parte. Trump è l'underdog in questa situazione e nonostante tutto c'è equilibrio", aggiunge.
In caso di vittoria di Trump, Musk sarebbe pronto a dare il proprio contributo nella squadra di governo? "Sì, assolutamente". Il nome del magnate viene accostato ad un 'Dipartimento per l'efficienza' che al momento non esiste. "Abbiamo davvero bisogno di 428 agenzie governative? Ce ne sono molte di cui la gente non ha nemmeno mai sentito parlare. Non dovrebbero esserci sovrapposizioni, ci vorrebbe una razionalizzazione delle risorse. Mi sembra di dire cose ovvie...", dice.