Raffaella Di Caprio: da Hollywood a teatro, una carriera in ascesa
Raffaella Di Caprio, la bellissima attrice campana, si divide tra un sogno hollywoodiano e una tournée teatrale in Italia. La Di Caprio, parente del celebre Leonardo DiCaprio, ha dichiarato: “Voglio andare ad Hollywood al più presto a conoscere mio cugino Leonardo”. I nonni di Raffaella e Leonardo DiCaprio sono cugini di secondo grado, un legame che aggiunge un ulteriore fascino alla sua storia personale.

Negli ultimi anni, Raffaella Di Caprio ha costruito una carriera solida e di tutto rispetto. La sua presenza nel cinema, nel teatro e nella televisione è testimoniata da numerose interpretazioni di successo. Tra i suoi lavori più noti, il film “Le mie ragazze di carta” diretto da Luca Lucini, con Maya Sansa e Neri Marcorè, e il debutto teatrale al Bagaglino di Roma con “Femmina”, diretto da Pier Francesco Pingitore. La sua carriera televisiva è arricchita dalle fiction “Furore 2” e “I Bastardi di Pizzofalcone”.
Progetti attuali
In questi giorni, Raffaella è impegnata sul set di “La Follia”, uno degli episodi del film “6” di Daniele Catini. Il progetto cinematografico, composto da sei cortometraggi destinati ai più importanti festival italiani ed internazionali, sarà presentato come film unico nel 2025. La Di Caprio è protagonista del primo episodio insieme a Gennaro Lillio, Marina Marchione e Rosario D’Angelo. “Reciterò altri ruoli in questo bellissimo film fortemente voluto dal mio papà artistico Rosario Porzio, a cui devo la mia bella carriera”, ha dichiarato l’attrice.

Raffaella Di Caprio è conosciuta non solo per il suo talento, ma anche per la sua bellezza mozzafiato, caratterizzata da occhi azzurri incredibili e un fisico scolpito. Tuttavia, l’attrice ha confessato che la sua avvenenza le ha creato non pochi ostacoli nei provini: “La bellezza mi gratifica ma mi ha ostacolato in tanti provini. I cineasti italiani spesso mi sottovalutano a causa del mio aspetto. Gli americani sono attualmente più aperti, più disponibili ad accogliermi”.
Prossimi impegni teatrali
Nonostante il desiderio di volare ad Hollywood, Raffaella Di Caprio è attualmente impegnata nella preparazione della commedia teatrale “La Locandiera” di Goldoni, diretta da Nando Sessa. La produzione la vede sul palco insieme a Raffaella Fico e Massimiliano Morra, amici e colleghi con cui condivide questa esperienza entusiasmante.

Raffaella Di Caprio ha esordito su Rai 1 alla finalissima di Miss Italia 2012, dove si è classificata quinta. Da allora, ha fatto molta gavetta fino a diventare protagonista della fiction “Furore 2” su Canale 5 nel 2018. È stata una star delle trasmissioni di Chiambretti su Canale 5 e di “Femmina” di Pingitore al teatro Bagaglino di Roma. Ha partecipato come co-protagonista alla fiction “I Bastardi di Pizzofalcone”, e ha recitato in diversi film d’autore e indipendenti, tra cui “Le mie ragazze di Carta” di Luca Lucini e “Flower” di Gino Brotto.
Raffaella Di Caprio è un’artista poliedrica e affascinante, molto richiesta dai casting director italiani ed internazionali. Con una carriera che spazia tra cinema, teatro e televisione, l’attrice continua a sognare in grande, preparandosi per nuove sfide sia in Italia che a Hollywood. “Mai smettere di sognare in grande”, conclude con entusiasmo la Di Caprio.

Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
Intrattenimento
Un posto al sole, anticipazioni UPAS dal 31 marzo al 4 aprile 2025: emozioni, intrighi e...

Torniamo con voi nel cuore di Palazzo Palladini, dove ogni angolo sembra custodire un segreto. Stavolta, abbiamo davanti una settimana – da lunedì 31 marzo a venerdì 4 aprile 2025 – che ci lascia con il fiato sospeso. Sentiamo nell’aria fermento ed euforia, perché la ventinovesima stagione della nostra amata soap non rallenta, anzi accelera. Ci ritroviamo a fare ipotesi su cosa succederà tra Ferri, Viola, Michele e gli altri, e vogliamo condividere con voi ogni sfumatura di queste prossime puntate (episodi 6666–6670).
Il dilemma di Roberto: soci scomodi e scelte azzardate
Iniziamo con Roberto Ferri, che sembra trovarsi davanti a un bivio alquanto complicato. Da un lato c’è l’idea di portare Gennaro Gagliotti dentro i Cantieri, dall’altro c’è la paura di ritrovarsi invischiati in qualche inchiesta scomoda. Perché lo sapete, quando si parla di Ferri, nulla è mai semplice. Voi cosa fareste, al suo posto? Noi restiamo in bilico, perché la posta in gioco è alta. Nel frattempo, Marina potrebbe essere l’ago della bilancia: Roberto prova a convincerla che Gagliotti porti benefici, ma lei non sembra così convinta. Chissà se un briciolo di romanticismo o un tocco di orgoglio potrà influenzare la sua decisione.
Micaela, Michele e i guai dietro il microfono
Non è tutto: sempre in questo scenario, Ferri si lancia in un braccio di ferro con Micaela, decisa a dare una scossa alla trasmissione radiofonica. Dopo che Michele (finalmente in via di guarigione) ha ripreso il suo computer, scopre qualcosa di sconvolgente: materiali spariti, tracce smarrite, magari un crimine informatico che lo lascia di stucco. E noi siamo lì, a chiederci se davvero qualcuno abbia voluto metterlo fuori gioco in modo subdolo. Ferri, nel frattempo, cerca di imporre un sostituto scelto da lui, ma Micaela non sembra il tipo che obbedisce senza discutere. Pensate pure a un fuoco d’artificio, perché quando due personalità toste si scontrano, la radio rischia di andare a fuoco per davvero… metaforicamente parlando, s’intende.
Valeria vs Manuela: un piano segreto in bilico
Cambiando prospettiva, troviamo un conflitto che ribolle in sottofondo. Valeria sta tramando alle spalle di Manuela. Perché? Forse gelosia, forse una questione personale mai risolta, o forse un disegno più grande di quello che immaginiamo. Nel frattempo, i giovani Camillo e Jimmy decidono di fare luce su un disastro al Campo Archeologico: cibo contaminato, intossicazioni, caos generale. Possibile che Valeria c’entri qualcosa? Non c’è ancora nulla di certo, ma loro proseguono i loro sopralluoghi come moderni detective pronti a ogni eventualità.
Eppure, anche i migliori investigatori possono perdere la bussola, specialmente quando la verità è più contorta di quanto sembri. Chi di voi, al posto di Camillo e Jimmy, non avrebbe la stessa curiosità? Da spettatori, ci pare di vederli spulciare indizi e incastrare prove, ma siamo sicuri che tutto fili liscio? Le anticipazioni parlano di calcoli sbagliati, conseguenze inimmaginabili. Quindi occhio, perché i nostri eroi potrebbero ritrovarsi a scoperchiare un vaso di Pandora più grande di loro.
Raffaele, Rosa e il giovane Manuel: confidarsi non è mai facile
Spostiamoci ora sul versante più quotidiano, ma non meno intricato. Raffaele cerca di dare una mano a Rosa, che nota il figlio Manuel sempre più freddo. Quante volte capita di non sapere come rompere il muro di silenzio dei figli? Noi ci ritroviamo a immedesimarci, sperando che un piccolo gesto o una chiacchierata sincera possa riavvicinare madre e figlio. Raffaele pare avere in mente un’idea di quelle che strappano un sorriso: approfittare del 1° aprile per organizzare uno scherzo. Che sia il modo giusto per sciogliere la tensione? Forse sì, magari la chiave per recuperare un rapporto scricchiolante.
Damiano e Viola: quella proposta che toglie il respiro
A proposito di rapporti, Viola e Damiano si trovano a un crocevia che ci fa fremere. Lui sembra pronto a buttarsi in avanti con un gesto che non avevamo visto arrivare: le propone la convivenza. Ma lei, come reagisce? Tra paura di cambiare e il timore di deludere qualcuno, non è così semplice. A volte basta un attimo per cambiare un destino, eppure Viola non riesce a svelare cosa la stia frenando davvero. Vi è mai capitato di avere un blocco interiore che non sapete spiegare? Se la risposta è sì, saprete esattamente come si sente lei.
Samuel e Gabriela: un soffio di novità
Nel mezzo di tanta tensione, c’è spazio anche per un po’ di leggerezza. Samuel si è praticamente lasciato alle spalle l’ossessione per Micaela e sta conoscendo meglio Gabriela. Sembrano pronti a scoprire nuove cose l’uno dell’altra, forse un desiderio di serenità che potrebbe funzionare. Durerà? Non c’è certezza. Però ci piace pensare che, fra litigi e vendette, ci sia ancora spazio per sentimenti appena sbocciati. Una sferzata di freschezza, insomma.
L’ultima svolta: tensioni, proposte e finali aperti
Tra un indizio rivelato e un piano che rischia di andare a monte, si arriva al venerdì: Manuela affronta un momento di forte nervosismo con Niko, complice la “punizione” contro Valeria che le si ritorce contro. E quando tutto sembra andare storto, ecco Micaela scagliare sul tavolo una proposta che sconvolge i giochi. Di che si tratta esattamente, però, ancora non possiamo saperlo in modo definitivo. Sappiamo solo che lo shock corre veloce tra i corridoi della radio e i cortili del palazzo.
Quindi, ricapitolando: Ferri e Marina alle prese con un socio potenzialmente ingombrante, Camillo e Jimmy nelle vesti di detective incerti, Valeria contro Manuela in uno scontro diabolico, Michele che sente odore di criminalità, Raffaele e Rosa preoccupati per Manuel, Damiano che mette Viola davanti a un bivio sentimentale e Samuel che cerca la felicità con Gabriela. Un bel mix di emozioni, non trovate? Se siete pronti a seguire tutto questo turbinio, l’appuntamento è come sempre su Rai 3, dal lunedì al venerdì alle 20:50. Ci aspettiamo colpi di scena e nuove scintille che non vi lasceranno indifferenti.
Restate con noi, perché quella porta di Palazzo Palladini è di nuovo spalancata su una valanga di intrighi, amicizie e forse, chissà, qualche lieto fine che ci farà sorridere. Niente è già scritto: noi lo scopriremo insieme passo dopo passo. E se qualcuno là fuori pensa di sapere come finirà, beh… a UPAS non si è mai al sicuro da un ribaltamento di trama all’ultimo secondo. Sintonizziamoci e viviamo queste puntate con la testa e soprattutto, con il cuore.
CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE ALTRE NEWS E ANTICIPAZIONI SU UN POSTO AL SOLE
Intrattenimento
Tempesta d’amore, trame di martedì 25 marzo 2025: il sogno premonitore di Eleni

Mentre fervono i preparativi per le nozze, Eleni sente un profondo vuoto: la mancanza della sorella Vroni. Vorrebbe riabbracciarla nel giorno più importante della sua vita, ma non sa se riuscirà a coinvolgerla. Una notte, fa un sogno che sembra una premonizione: si vede in un luogo perfetto, sereno, che potrebbe rappresentare la sua nuova vita con Leander.
Al risveglio, la giovane è turbata e ne parla subito con il futuro sposo. Lui, dapprima scettico, decide di sostenerla. Insieme cercano di capire se dietro quel sogno si celi un segno del destino o solo la confusione di Eleni. Il desiderio di riunire la famiglia è forte, ma l’assenza di Vroni pesa.
Intanto, i preparativi sono alle fasi finali. Alexandra non si risparmia: bomboniere, decorazioni e inviti vengono curati con meticolosa passione. L’idea di una celebrazione perfetta la esalta, anche se deve fare i conti con le piccole richieste di parenti esigenti. Leander, dal canto suo, cerca di alleggerire l’atmosfera con la sua presenza rassicurante, sperando di vedere la sua futura moglie finalmente serena.
Se volete restare aggiornati su ogni sviluppo, non perdete “Tempesta d’amore”: l’appuntamento è dal lunedì al venerdì su Rete 4, alle 09:45 circa. In questa puntata di martedì si scoprirà se la strana visione di Eleni potrà diventare realtà o se si tratta soltanto di un breve sogno destinato a svanire.
CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE ALTRE NEWS E ANTICIPAZIONI SU TEMPESTA D’AMORE
Intrattenimento
Orrori d’altri tempi, come l’analog horror ci trascina dentro l’incubo

Sembra quasi di respirare polvere e segnali disturbati, come se qualcosa si fosse appena intrufolato attraverso lo schermo. È un pensiero che ci mette i brividi, vero? Noi ci siamo ritrovati a fissare queste atmosfere vintage e a domandarci: che cos’hanno di tanto magnetico gli horror analogici? Perché film come Late Night with the Devil ci afferrano lo stomaco e non ci lasciano andare?
Vogliamo parlarne insieme a voi, senza troppi giri di parole. Abbiamo visto arrivare di recente su Prime Video questo film di Colin e Cameron Cairnes, un fenomeno curioso nel 2024. Sul serio: all’inizio eravamo scettici, poi abbiamo acceso la TV e ci siamo ritrovati catapultati nella notte di Halloween del 1977, dentro l’ultimo episodio di uno show paranormale andato tragicamente storto. Padroni di casa: il fittizio Night Owls with Jack Delroy, condotto da Jack Delroy (interpretato da David Dastmalchian). Qualcosa è successo durante quella diretta. Qualcosa di inspiegabile. E adesso noi ci ritroviamo con quei filmati che sembrano usciti da una vecchia scatola polverosa, graffiati eppure così vivi.
Il mistero di un sottogenere affascinante
Late Night with the Devil si inserisce nel found footage, quel filone che costruisce la tensione attorno a registrazioni (audio o video) apparentemente ritrovate. Non so voi, ma noi amiamo questo tipo di narrazione. Ti dà la sensazione che qualcuno abbia montato alla buona ciò che resta di una storia più grande, mai del tutto compresa. Bobine, VHS, file digitali corrosi dai bit, insomma frammenti di un racconto spaventoso. C’è un che di inquietante e familiare al tempo stesso in tutto questo.
Oggi viviamo immersi in un flusso infinito di informazioni, eppure ci sentiamo come se ci mancasse sempre un pezzo. Questi materiali, messi insieme come un puzzle privo di istruzioni, riflettono proprio tale smarrimento: sappiamo che ci manca qualcosa, ma non lo vediamo bene. O forse non abbiamo il coraggio di guardarlo a fondo.
L’anima analogica: un tuffo nelle vecchie TV
Un passo più in là troviamo l’analog horror, costola inquietante del found footage. Il suo biglietto da visita? Qualità bassa, distorsioni video, glitch, rumori audio disturbanti. Immaginate i programmi televisivi degli anni Settanta, con i loro colori sbiaditi e le interferenze, mixati a messaggi criptici che compaiono improvvisamente in sovrimpressione. Un orrore che si insinua, talvolta, senza ricorrere a grandi spaventi saltando fuori dallo schermo.
Pare quasi di affondare in un sogno sporco. O in un incubo. L’analog horror non si limita a farci paura per le immagini, ma ci sbatte in faccia il nostro rapporto di amore e dipendenza dalla tecnologia. Siamo circondati da video di alta qualità, da streaming perfetti, eppure quando vediamo linee tremolanti e colori sfasati ci sentiamo più a disagio che mai.
Andare a fondo: creepypasta e Backrooms
Avete mai sentito parlare di creepypasta? Sono storie brevi, cresciute su forum come 4chan. Racconti dell’orrore scritti per incutere timore, tramandati da utente a utente, rielaborati fino a diventare leggende virtuali. Da lì sono nati personaggi come Slender Man, quell’oscura figura slanciata e inquietante che ha finito per ispirare videogiochi e addirittura un film.
Poi ci sono le Backrooms, nate sempre online, che evocano stanze giallastre e infinite, prive di uscita. Spazi liminali, desolanti e deserti, colmi di un silenzio che ci fa girare la testa. Quando vediamo quelle pareti gialle e sentiamo il ronzio dei neon, quasi ci manca il respiro. È l’idea di poterci cadere dentro per errore, e non uscire più, a gelarci il sangue.
Da No Through Road a Local 58: i pionieri dell’orrore in Rete
In questo viaggio, abbiamo scoperto progetti amatoriali come No Through Road, una webserie inglese creata da un diciassettenne nel 2009, o Local 58, lanciata nel 2015 e incentrata su trasmissioni televisive locali interrotte da segnali spaventosi. Questi esperimenti hanno aperto la strada a titoli più noti, come The Mandela Catalogue, The Walten Files o la webserie Backrooms, sbocciata nel 2022. Quest’ultima è arrivata a coinvolgere perfino la casa di produzione A24 per una trasposizione cinematografica.
Viene da sorridere, eppure è tutto così serio. Queste opere, generate sul web, creano reti di appassionati. Ragazzi e ragazze che si scambiano teorie e alimentano universi narrativi in continua espansione. Un frammento di video distorto diventa l’occasione per immaginare un intero mondo.
Cinema e serie TV conquistate dal brivido d’annata
Naturalmente, il cinema non è rimasto a guardare. Archive 81 – Universi alternativi, uscita su Netflix nel 2022, ha messo in scena vecchi nastri segnati da presenze maligne e universi che si compenetrano. Skinamarink (2022) ha mostrato riprese casalinghe in stile VHS, con inquadrature di corridoi bui e bambini sussurranti, pronte a toglierci il sonno. È un orrore che punta sul non detto e sui vuoti di senso.
C’è chi, come il grande David Lynch, aveva già annusato tutto: Inland Empire (2006) fu realizzato con telecamere digitali a bassa definizione, tra squarci surreali e stravolgimenti narrativi. Nessuna chiarezza, nessuna direzione precisa. Solo la sensazione di perdersi in un groviglio di visioni frammentate.
Una ribellione alle certezze
Noi sentiamo che l’analog horror funziona così bene proprio perché scardina la nostra fame di certezze. In un mondo in cui possiamo vedere di tutto, questi filmati “sporchi” e incompleti ci mettono di fronte a zone d’ombra impossibili da spiegare. Usano la nostra stessa tecnologia per ribaltare la fiducia che riponiamo nello sguardo. Ci ricordano che non sempre comprendiamo ciò che guardiamo.
Forse è per questo che Late Night with the Devil ci fa tremare. Forse ci seduce l’idea di scoprire cosa si nasconde sotto la statica, come se un demone potesse prendere possesso dei nostri apparecchi in ogni momento. Siamo dentro stanze sconosciute, a un passo da mondi paralleli. E ci piace averne paura, almeno un po’.