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Europee, Salvini: “Lega meglio delle politiche. Su Bossi ascolterò militanti”
Il leader del Carroccio commenta i risultati: "Record di voti per il tanto contestato Vannacci"

"Lega che cresce in percentuale rispetto alle politiche e supera i 2 milioni di voti, governo che si rafforza, il generale Vannacci con più di 500mila voti e sinistre sconfitte quasi ovunque in Europa". All'indomani dei risultati del Carroccio alle elezioni europee, Matteo Salvini ringrazia tutti in conferenza nella sede del partito in via Bellerio a Milano. "Mi sono fatto due ore di sonno filate, come auspicato il risveglio è sicuramente migliore. Contano le percentuali. Ci svegliamo al 9% ed è una bella giornata di sole".
"La Lega ha raccolto risultati straordinari, siamo sopra il risultato delle politiche di due anni fa, siamo sopra i 2 milioni di voti", ha detto il leader della Lega, sottolineando come il generale Vannacci che "è stato contestato, vituperato da mezzo mondo, da solo ha superato mezzo milione di preferenze con un record al Nord Ovest e al Nord Est".
"Quando ho candidato Vannacci dicevano che ero un fesso e che la base si sarebbe rivoltata - ha aggiunto -. Ma questo mezzo milione di voti, che arrivano in buona parte da Lombardia e Veneto, arrivano dall'elettorato della Lega e non solo. Io gli ho dato la mia preferenza, ha una visione del mondo in buona parte vicina alla mia".
Vannacci prenderà la tessera della Lega? "Non lo so, non gliel'ho mai chiesto e lui neanche, sono sicuro che lavoreremo benissimo", ha risposto Salvini. "Ci sono anche nei comuni e nelle regioni che governiamo tante donne e uomini senza tessera in tasca - ha sottolineato Savini - e non è quello che fa la differenza. Qualcuno può avere la tessera e non votare la Lega o non averla e votarla".
"Su Bossi ascolterò militanti"
Parlando della scelta del fondatore della Lega di votare Forza Italia - Noi moderati, Salvini ja spiegato che "non voglio male a nessuno e a Bossi ho intitolato anche il mio libro. Sicuramente dovrò ascoltare i militanti", ha poi aggiunto Salvini . "Se qualcuno dice che vota un altro partito manca di rispetto non al segretario in carica ma a un’intera comunità" ha sottolineato. "Sono sicuro che Zaia piuttosto che Giorgetti abbiano votato Lega con tre preferenze, non sta a me chiedere, chiedetelo a loro. E' un problema chi ha detto che non ha votato Lega - ha sottolineato -. Uno le preferenze può darle a chi vuole ma se cambia partito non mi sembra una cosa normalissima".
"La Lega ha 40 anni di vita alle spalle e ne avrà altri 40 di fronte - ha continuato Salvini -. Io sono abituato a confrontarmi con gli avversari esterni, dover fare i conti con chi all’interno rema contro è complicato…penso ai militanti, ai sindaci e alle persone che hanno dedicato giorni e notti al movimento all'affissione dei manifesti fuori da scuole e fabbriche. Non meritano che qualcuno dentro faccia altro, che faccia i propri interessi senza avere un obiettivo comune".
"Io - ha aggiunto il leader del Carroccio - sono abituato a vincere o perdere di squadra, non a tradire chi mi è di fianco. Non mi piacciono i fuggiaschi e coloro che tradiscono. Non è giusto che chi è iscritto a un partito, a urne aperte, dica che vota per un altro partito. In nessun altro partito italiano avviene qualcosa del genere. Io devo rendere conto a decine di migliaia di sostenitori, militanti e iscritti che non meritano questo". “Io lascerò” la Lega “nel giorno in cui non avessi più la passione di fare quello che mi fa alzare la mattina per l'Italia", ha detto Salvini.
"Socialisti liberi di governare con sinistra, io lavoro per cambiamento"
"Io non devo convincere nessuno né devo dare lezioni a nessuno" ma "il centrodestra si rafforza percentualmente rispetto alle politiche. Se qualcuno dovesse scegliere alleanza con la sinistra, i socialisti e Macron sarà libero di farlo, io lavoro per un cambiamento", ha detto Salvini che poi ha sottolineato: "Ho sentito Marine Le Pen, mi sono messaggiato anche Jordane Bardella e ci siamo fatti i complimenti. La nostra non è solo un'alleanza ma un'amicizia che dura nel tempo e durerà nel tempo. Ci vedremo mercoledì per ragionare".
"La scelta nazionale è una scelta di futuro. Per quello che ci riguarda il governo ne esce rafforzato in termini percentuali". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, in via Bellerio, a Milano, commentando i risultato del partito in Friuli Venezia Giulia e Calabria.
"Macron e Scholz hanno perso, urne e piazze chiedono pace"
"Il voto rafforza la voglia di studiare vie per uscire dal conflitto, penso sia fra Russia e Ucraina che fra Israele e Palestina. Piazze e urne chiedono pace", ha detto il leader della Lega. "L'ipotesi di usare armi per bombardare fuori dai confini ucraini è stata bocciata dagli elettori - ha sottolineato -. I portavoce con l'elmetto, Scholz e Macron, hanno perso in Francia e Germania".

Politica
Ciriani: “Governo adirà vie legali contro chi lo ha...

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento in Aula alla Camera: "Esecutivo non ha spiato giornalisti, semmai li ha portati in salvo. Da intelligence rispetto rigoroso della Costituzione e delle leggi"

"Il governo intende adire le vie legali nei confronti di chiunque, in questi giorni, lo ha direttamente accusato di aver spiato i giornalisti. Come tutti hanno potuto constatare, finora il governo non ha spiato giornalisti, ma se mai li ha portati in salvo". Lo ha detto in Aula alla Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, rispondendo alle interrogazioni (presentate dal Pd e dal Movimento 5 Stelle) sulle iniziative del governo, anche in sede europea ed internazionale, "a tutela della libertà di comunicazione e informazione, in relazione alla recente vicenda dell'utilizzo di programmi informatici 'spia' a danno di giornalisti e attivisti della società civile".
"Come tutte le intelligence del mondo, anche i Servizi italiani, al fine di contrastare le organizzazioni terroristiche o criminali - ha sottolineato Ciriani rispondendo alle interrogazioni - in nome della sicurezza nazionale da molti anni fanno ricorso a strumenti come quelli prodotti e forniti dall'azienda Paragon Solutions. Il governo ribadisce quanto già affermato con una propria nota nell'immediatezza della diffusione della notizia, e cioè che le agenzie di intelligence rispettano nel modo più rigoroso la Costituzione e le leggi e, in particolare, la legge 3 agosto 2007, n. 124".
"Questo rigoroso rispetto vale anzitutto verso i soggetti specificamente tutelati da tale legge, in primis i giornalisti. Tutto ciò avviene sotto il controllo, ciascuno per la sua parte, dell'Autorità delegata, del Copasir e della magistratura", ha aggiunto il ministro per i Rapporti con il Parlamento.
"Va dato atto che la società Paragon Solutions ha garantito la fornitura del servizio, in ottemperanza alle clausole contrattuali, con massima professionalità e serietà - ha affermato - Nessuno ha rescisso in questi giorni alcun contratto nei confronti dell'intelligence. Tutti i sistemi sono stati e sono pienamente operativi contro chi attenta agli interessi e alla sicurezza della Nazione".
"La puntuale e costante applicazione della legge 124/2007 - ha inoltre sottolineato Ciriani - non esclude la disponibilità ad aggiornare la legislazione medesima, se necessario. Compete in ogni caso all'autorità giudiziaria accertare l'origine delle vulnerabilità denunciate".
I Servizi italiani, ha rimarcato l'esponente di Fdi, "sono pronti a dare tutto il loro supporto. Puntuale risposta agli interrogativi sollevati da questa vicenda è stata fornita al Copasir nella giornata di ieri, 11 febbraio, dal direttore di Aise, audito dal Comitato, e altre ne verranno nelle prossime settimane, qualora sia richiesta l'audizione di altri appartenenti all'intelligence".
Mantovano: "Da Paragon mai sospeso servizio né rescisso contratto"
"Il dato obiettivo, che credo smentisca tutte le ricostruzioni dei giorni passati, è che Paragon non ha mai sospeso il servizio e non ha rescisso nessun contratto", ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, parlando con i giornalisti alla Camera.
"Come ha ricordato il ministro Ciriani, se vi è stato un uso anomalo, improprio, che certamente non va riferito a Paragon, che si limita a offrire il software, lo strumento, è materia di autorità giudiziaria, se sono stati commessi dei reati, attendiamo questo esito. Per doveroso rispetto dei confini istituzionali non compete a noi fare questi accertamenti, noi lo abbiamo fatto per la parte di nostra competenza. Noi abbiamo fatto i nostri accertamenti", ha affermato Mantovano.
"Il governo - ha aggiunto - ha fatto nell'immediatezza una nota con l'obiettivo di tranquillizzare, dopo di che, volendo fornire più dettagli, l'ha fatto in una sede propria ieri. Non c'è stato nessun silenzio, c'è stato il doveroso rispetto delle sedi parlamentari".
Politica
Barbara Berlusconi: “Io in politica? Ipotesi...

"Non ho intenzione di fare politica - dice all'Adnkronos - le indiscrezioni che escono, lo sottolineo, sono totalmente infondate"

''E' un'ipotesi totalmente infondata''. Così Barbara Berlusconi spazza via la ridda di voci e ipotesi che la vedrebbero pronta a scendere in campo per giocare la sua partita in politica, seguendo le orme del padre. ''Non ho intenzione di fare politica - dice all'Adnkronos - le indiscrezioni che escono, lo sottolineo, sono totalmente infondate''.
Indiscrezioni rimbalzate ancora oggi, dopo che questa mattina c'è stato un incontro con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'assessora alla Cultura, Francesca Caruso, in seguito alla nomina di Barbara Berlusconi a membro del Cda della Scala. Incontro definito da entrambe le parti molto cordiale.
"E' stato proficuo - spiega l'assessora Caruso - per ribadire il ruolo centrale della Scala nella scena culturale lombarda e internazionale". "La Scala - aggiunge - è un simbolo della tradizione operistica italiana e un punto di riferimento globale per la cultura. Il nostro impegno è volto a rafforzarne il prestigio e a valorizzarne il legame con il territorio. Auguro a Barbara Berlusconi buon lavoro per questo incarico di grande responsabilità".
Politica
Caso Almasri, opposizioni presentano mozione di sfiducia a...

Mozione di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Italia Viva e Più Europa

In merito alla vicenda della liberazione e del rimpatrio con volo di Stato del generale libico Almasri, i partiti di opposizione - Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Italia Viva e Più Europa - presenteranno in Parlamento una mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia del governo Meloni, Carlo Nordio, dopo l'informativa sul caso Almasri.
Tutte le opposizioni, tranne Azione che non condivide lo strumento della mozione di sfiducia, così come è stato anche per quella nei confronti della ministra Daniela Santanchè. "Non è possibile che l’unica via per fare opposizione sia passare da una mozione di sfiducia all’altra. Ieri Santanchè, oggi Nordio. Tutte peraltro completamente inutili", dice Carlo Calenda.
"Neanche una mozione individuale è passata negli ultimi trent’anni, l’ultima è quella a Mancuso nel '95. L'economia è ferma, l’energia è ai massimi, gli investimenti non ci sono e i dazi rischiano di dare il colpo di grazia ad aziende e lavoratori. Occupiamoci di questo. Abbiamo presentato un piano su investimenti ed energia. Chiediamo alle altre opposizioni di discuterlo e presentarlo. Fermate iniziative che sono solo controproducenti".