Long covid può compromettere capacità lavorativa, lo studio
Molte ricerche hanno evidenziato un aumento dei congedi, di assenze per malattia, molto importante dopo la pandemia e anche della disoccupazione
Il Long Covid può compromettere la capacità lavorativa. Molte ricerche hanno evidenziato un aumento dei congedi, di assenze per malattia, molto importante dopo la pandemia e anche della disoccupazione. Anche il funzionamento del sistema nervoso autonomo "può essere influenzato da Sars-CoV-2" e questa condizione può sfociare in "una sindrome autonomica, che è possibile ancora riscontrare dopo 6 mesi dalla guarigione dall'infezione acuta". Questo tipo di sindrome è stata riscontrata in "un lavoratore su 3" colpito dal Covid. Lo ha stabilito uno studio osservazionale prospettico italiano, pubblicato su 'PubMed' da un team dell'Irccs Salvatore Maugeri-Università di Pavia. Lo studio indica la necessità di "interventi precoci" per questo tipo di sindrome, soprattutto "per prevenire dimissioni o licenziamenti dei lavoratori interessati".
Secondo i ricercatori, l'infezione da Sars-CoV-2 incide sul funzionamento del sistema nervoso autonomo portando ad una sindrome autonomica cronica che oggi non è riconosciuta come malattia. "In questo lavoro - spiegano - abbiamo valutato l'insorgenza della sindrome autonomica da Long Covid in un gruppo di lavoratori attivi, nonché le relazioni tra la loro disfunzione autonomica e la capacità lavorativa".
La ricerca è stata condotta in Italia durante la seconda ondata della pandemia. Sono stati selezionati 45 soggetti - non vaccinati contro il Covid - ricoverati in ospedale per una forma grave di malattia Covid, età media poco più di 53 anni, con una diagnosi di Covid, e sono stati seguiti per 6 mesi analizzando anche il loro ritorno al lavoro che poi è stato valutato con questionari specifici. Sono stati eseguiti anche esami clinici.
I sintomi
"Abbiamo aggiunto un tassello ai danni del Covid individuando una correlazione tra la malattia e l'impatto sul sistema nervoso. Un aiuto per i medici del lavoro, che in questo modo possono essere più aggiornati nel caso si presenti un lavoratore che accusa, dopo mesi dall'infezione" da Sars-CoV-2, "alcuni sintomi che purtroppo non sono così specifici e variano rispetto alla tipologia di attività: vanno dalle difficoltà nelle capacità di concentrazione in chi fa un lavoro di intelletto a una riduzione della resistenza rispetto a chi sta molto in piedi e si sente quindi molto più affaticato", ha detto all'Adnkronos Salute Luca Rinaldi, medico in specializzazione all'Irccs Maugeri Pavia, prima firma dello studio.
Nello studio i ricercatori fanno notare che "diversi sintomi rispecchiano una condizione nota come Sindrome da tachicardia posturale ortostatica (Pots): questa rappresenta la forma più comune di disautonomia che causa intolleranza ortostatica e affligge, secondo i dati, quasi 3 milioni di americani. Si tratta di una condizione che fa sì che, quando una persona si alza in piedi, il sangue rimanga nella parte inferiore del corpo invece di scorrere e ciò provoca una frequenza cardiaca irregolare". Infatti, "la Pots era già stata osservata in altri casi di infezioni da virus e noi l'abbiamo riscontrata, seppur in un piccolo campione, in chi è stato colpito dal Covid", precisa Rinaldi. Lo studio è la prosecuzione della sua tesi di laurea curata da Franca Barbic, professore associato di Humanitas.
Cronaca
Arezzo, donna trovata morta in un campo: si indaga per...
La vittima è una psicoterapeuta di 72 anni
Una donna di 72 anni, Letizia Girolami, psicoterapeuta, è stata trovata morta in un campo vicino all'abitazione dove viveva con il marito nel comune di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo. Il cadavere aveva la testa fracassata. Si indaga per omicidio e i carabinieri stanno conducendo le ricerche per risalire all'autore del delitto.
Nella serata di sabato 5 ottobre Girolami non è rientrata a casa per cena e il marito, anche lui 72enne, di origini canadesi, interprete di professione, ha avvisato la figlia che si trova all'estero in Spagna. Sono partite poco dopo le ricerche e prima di mezzanotte è stato trovato il corpo senza vita della donna vicino ad un casolare dove la coppia possiede anche annessi agricoli con animali.
Sono stati i vigili del fuoco a fare il ritrovamento del cadavere che presentava una profonda ferita alla testa e da subito gli investigatori dei carabinieri hanno ipotizzato una morte violenta. Secondo quanto si è appreso, non è stata usata un'arma da fuoco e non c'erano oggetti contundenti vicino al cadavere.
Cronaca
Papa: “Concistoro l’8 dicembre per nomina nuovi...
Saranno 21, quattro sono italiani
Il Papa, a sorpresa, all'Angelus ha annunciato oggi un nuovo Concistoro per l'8 dicembre prossimo nel quale creerà 21 nuovi cardinali da ogni parte del mondo.
"Sono lieto di annunciare che l'8 dicembre terrò un concistoro per la nomina di nuovi cardinali. La loro provenienza esprime l'universalità della Chiesa che continua ad annunciare amore misericordioso di Dio in tutta la terra. L'inserimento dei nuovi cardinali nella diocesi di Roma inoltre manifesta l'inscindibile legame tra la sede di Pietro e le chiese particolari nel mondo", ha annunciato il Papa in piazza San Pietro.
Tra i cardinali ci sono 4 italiani: Mons. Angelo Acerbi, Nunzio Apostolico, 99 anni; S.E. Mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino; S.E. Mons. Baldassare Reina, Vescovo ausiliare di Roma, già Vice-Gerente e, da oggi, Vicario Generale per la Diocesi di Roma; padre Fabio Baggio, Sotto Segretario Sezione Migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Si tratta del decimo Concistoro del pontificato di Bergoglio. Nei nove Concistori precedenti il Pontefice ha creato 142 cardinali, 113 gli elettori. Si arriverà quindi alla fine dell'anno verso 140 elettori. Delle 21 porpore che saranno create a dicembre, dieci sono europee, sei arrivano dall'America (cinque sono sudamericani), quattro dall'Asia, un cardinale dall'Africa.
Nel pomeriggio il Papa si è recato a Santa Maria Maggiore per invocare la pace nel mondo.
Cronaca
Giulia Schiff: “Manifestazione a Roma violenta e...
L'ex pilota dell'aeronautica che ha combattuto in Ucraina poi trasferitasi in Israele: "Testimone degli assalti armati dei miliziani di Hezbollah"
"Gli avvenimenti di ieri a Roma evidenziano il fallimento delle istituzioni di informazione e istruzione italiane. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine agli organi di polizia e alle autorità competenti che hanno operato incessantemente per garantire la sicurezza della comunità ebraica, nonostante la manifestazione violenta, antisemita e illegale di ieri". Lo afferma all'Adnkronos Giulia Schiff, l'ex allieva dell’aeronautica militare che denunciò di essere stata vittima di nonnismo nel 'battesimo del volo' e che, dopo l'aggressione russa all'Ucraina, volò a Kiev per arruolarsi come volontaria nella Legione Internazionale, all'indomani dei disordini alla manifestazione pro Palestina a Roma. Schiff ha raccontato di aver lasciato il fronte ucraino per trasferirsi in Israele insieme al marito, che si è arruolato come volontario e veterano di Israele e Ucraina, e in questi giorni è rientrata in Italia per partecipare ad alcuni appuntamenti in ricordo del massacro del 7 ottobre e per la ricostruzione dell'Ucraina.
"È fondamentale sottolineare che nessun ebreo gioisce per la guerra e le perdite civili nel paese che ha perpetrato massacri, stupri e rapimenti di massa, distruggendo intere comunità. Gli italiani hanno perso l’occasione di dimostrare umanità e razionalità, celebrando la più grande carneficina di ebrei dalla Shoah", osserva Schiff. "Tutti si lamentano del fatto che Israele avrebbe potuto prevenire il massacro del 7 ottobre e sono indignati per i suoi tentativi disperati di riportare a casa la propria gente. Ora che Israele ha evitato un secondo massacro, organizzato da Hezbollah a mio avviso per l’anniversario del primo, ma con proporzioni esponenziali, la reazione è ancora di oltraggio - prosegue - Risiedo nel nord del paese e sono stata testimone degli assalti armati dei miliziani di Hezbollah perpetrati da mesi, ignorando la zona cuscinetto dei caschi blu creata per prevenire una nuova guerra. Sono stata recentemente sfollata e ho assistito ad attacchi missilistici contro civili israeliani, che hanno colpito anche i pressi della mia abitazione. Non ho visto nulla di simile in Ucraina. Israele, sotto attacco da sei Stati diversi, ha diritto a difendersi".