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Calvé, l’antropologa Villa: “Barbecue ha origini preistoriche”
"Il primo luogo in cui l'umanità ha iniziato a conviviare, seppure all’interno delle caverne, è dove si grigliava la carne, una sorta di barbecue preistorico. I nostri antenati mangiavano così praticamente tutti i giorni: andavano a caccia e arrostivano poi la carne presa. Era una pratica diffusa in tutto il pianeta. E' bello essere qui a raccontare una tradizione alimentare che ci riunifica come esseri umani globali. Il barbecue dunque non è specifico di una determinata cultura, ma nasce nell'antico”.
Lo afferma Marta Villa, antropologa culturale dell’Alimentazione dell’Università degli Studi di Trento, dando una lettura inedita del barbecue, rito e costante culturale planetaria, dalla scoperta del fuoco a oggi, durante l’evento di lancio della nuova campagna “E' tempo di barbecue, mettiti in gioco' di Calvé che, in occasione degli Uefa euro 2024 TM e in qualità di Official BBQ Partner della manifestazione, incoraggia la creazione di questi legami grazie all’amore condiviso che le persone hanno per il cibo, attraverso la celebrazione dell’arrivo dell’evento calcistico dell’anno, riunendo tutti gli appassionati (e non), in conviviale e festoso barbecue, centro della nuova campagna.
“Questa modalità di stare a tavola insieme - spiega Villa - mentre uno griglia ha creato, secondo la maggior parte dei linguisti, anche il linguaggio. Noi, dunque, parliamo grazie ai barbecue. E questo è un aspetto molto interessante per due ragioni: da un lato perché la carne è quella che ci ha permesso di evolvere e ha fatto evolvere il nostro cervello. Dall'altro lato, perché lo stare assieme permetteva la prima comunicazione, che era sicuramente molto semplice. Tutto il gruppo umano stava insieme. Quindi abbiamo sia la componente maschile che andava a caccia e portava la carne, ma anche le donne che avevano raccolto i primissimi ingredienti delle salse e dell'accompagnamento e che venivano anch'esse messe a disposizione. Lo dice Claude Lévi-Strauss, che lo ha studiato in tutte le culture: l’azione del grigliare è tipicamente maschile. Le donne arrivano con ciò che rendeva gustoso il pezzo di carne. Anche ad oggi la ricerca è perfetta, in quanto conferma un dato antropologico antichissimo, confermato dal padre dell'antropologia mondiale, Lévi-Strauss”.
In linea con i valori di Calvé, che da 50 anni è sulle tavole di milioni di italiani accompagnandoli in tante occasioni e momenti di vita quotidiana, la campagna celebra il barbecue in quanto arte culinaria libera e semplice che può essere interpretata e preparata da chiunque abbia voglia di mettersi alla prova. Il barbecue è inoltre capace di riunire le persone attorno a sapori che mettono d’accordo tutti, rendendo lo stare insieme ancora più piacevole e gioioso.
“Ciò che è interessante - continua - è che questo modo di cucinare perdura da milioni di anni fino al 1700. Poi iniziano a cambiare le cucine, soprattutto in Italia che era il Paese più visto e più seguito anche in epoca rinascimentale: siamo a Milano; infatti, e qui Leonardo da Vinci ha disegnato i banchetti degli Sforza. Questi cuochi erano i grigliatori dell'epoca e anche loro hanno iniziato ad inventare le salse, perché era impossibile mangiare una grigliata senza un accompagnamento. Quindi delle salse che Calvé ci mette a disposizione hanno la loro culla in Italia tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento”.
“Ci sono ancora delle ricette - chiarisce Villa - anche se naturalmente i sapori sono un po’ diversi. All’epoca i gusti erano più agrodolci e speziati, però le componenti di base c'erano già, ad esclusione del pomodoro che è arrivato dopo Mangiavano riuniti intorno a grandi tavolate e portavano vassoi simili a quelli che adesso si usano per il barbecue. Le persone mangiavano con le mani, perché le posate sono arrivate molto dopo. Il barbecue è - da sempre - un modo di stare assieme senza troppi tabù, ci si rilassa e si crea una dimensione molto orizzontale, in cui siamo tutti uguali. Importante anche la dimensione dello sport perché, in tale contesto, è la Nazionale che ci fa stare assieme. E’ indubbio che il pallone e lo sport, analizzati antropologicamente, sono ciò che, anche se non piace affatto, lo guardiamo e lo commentiamo, così come guardiamo e commentiamo il cibo. E’ una caratteristica degli italiani. Il binomio scelto da Calvé, quindi, è eccezionale anche dal punto di vista scientifico, in quanto unisce cibo e sport, scaturendo benessere, come affermano anche gli intervistati della ricerca”.
Economia
Dichiarazione redditi 2025, debutta nuovo modello 730: le...
Quest'anno dovrà essere presentato entro il 30 settembre all'Agenzia delle Entrate
Sforbiciata alle aliquote Irpef e 'pubblico' più ampio, introduzione delle 'cedolari secche' per gli affitti brevi. Dopo il mini-restyling che ha trasformato l'Imposta sulle persone fisiche debutta il nuovo modello 730 per la dichiarazione dei redditi, che ha interessato, nel 2024, oltre 25 milioni di italiani e che quest'anno dovrà essere presentato entro il 30 settembre all'Agenzia delle Entrate.
Gli scaglioni di reddito
Le novità normative sono molte, la principale è sicuramente la stabilizzazione delle tre aliquote e gli scaglioni di reddito, con l'ultima Finanziaria che ha reso strutturale l'accorpamento tra i primi due scaglioni. Da ora, quindi, il prelievo sarà del 23% per redditi fino a 28mila euro, del 35% tra i 28mila e i 50mila euro e del 43% per chi supera i 50mila.
Chi può utilizzarlo
Cambia anche la platea di chi può utilizzare il 730 per la dichiarazione dei redditi: se infatti fino all’anno scorso era riservato a lavoratori dipendenti e pensionati, ora il perimetro si espande, abbracciando anche i contribuenti non titolari di partita Iva con redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva, oppure derivati da plusvalenze di natura finanziaria, con due appositi quadri (M e T).
L’obiettivo – chiarito già nel ‘decreto adempimenti’ – è quello di includere progressivamente nel 730 tutte le tipologie reddituali riconducibili alle persone fisiche non titolari di partita Iva, riservando a questi ultimi soltanto il modello redditi persone fisiche. Per i redditi da affitti brevi arrivano le cedolari secche, con aliquota al 21% per la prima unità abitativa adibita a questo scopo e al 26% per le successive.
Nel nuovo 730 entrano anche l’aggiornamento dell’importo della detrazione per redditi da lavoro dipendente, innalzato a 1.955 euro per l’anno 2024, e il ‘bonus 13esima’, un’indennità di 100 euro, rapportata al periodo di lavoro, riconosciuta – a determinate condizioni – per il 2024 ai titolari di reddito di lavoro dipendente con un reddito complessivo non superiore a 28mila euro e almeno un figlio a carico (che non concorre alla formazione del reddito complessivo).
Le detrazioni
Sul fronte detrazioni per oneri è prevista una riduzione di 260 euro per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50mila euro, mentre per quanto riguarda Super e Sismabonus la spesa sostenute a partire dal 1° gennaio 2024 è dilazionata in 10 rate di pari importo; non manca anche il bonus mobili, con limite di spesa massimo su cui calcolarla fissato a 5mila euro.
Arriva inoltre un nuovo regime agevolativo per i redditi dominicali e agrari che per il 2024 e il 2025 concorreranno congiuntamente alla formazione del reddito complessivo ma secondo diverse percentuali. Fino a 10.000 euro non concorrono alla formazione del reddito, mentre per gli ulteriori 5.000 euro concorrono per il 50%.
Fintech
Hong Kong prepara una nuove legge sulle valute digitali
Lungi dal costituire un ostacolo, la presenza di una omogenea disciplina di settore rappresenta una premessa fondamentale per il libero dispiegarsi dell’iniziativa economica. Se questo discorso ha carattere generale, riguarda soprattutto le attività connesse alla finanza decentralizzata, addosso alle quali i legislatori di tutto il mondo non hanno ancora saputo cucire il vestito giusto. Provano a invertire questa tendenza le autorità di Hong Kong, che hanno annunciato di recente l’intenzione di emanare una riforma del settore entro il 2026.
Economia
Come migliorare la ricerca di un nuovo lavoro nel 2025? I...
Affrontare un mercato del lavoro competitivo come quello attuale non è semplice: per questo è cruciale concentrarsi sulla capacità di adattarsi, per aprire nuove opportunità di crescita professionale
Come migliorare la ricerca di una nuova occupazione nel corso del 2025? Ecco i consigli che arrivano da Olga Farreras Casado, LinkedIn career expert. Mettere al primo posto la capacità di adattarsi. Affrontare un mercato del lavoro competitivo come quello attuale non è semplice: per questo è cruciale concentrarsi sulla capacità di adattarsi, per aprire nuove opportunità di crescita professionale. Durante il processo di selezione, è importante evidenziare le soft skill, come flessibilità e capacità di comunicazione, e dedicare del tempo a svilupparle.
LinkedIn sostiene lavoratrici e lavoratori alla ricerca di nuove opportunità anche attraverso i LinkedIn learning courses, tra cui building career agility and resilience in the age of ai e landing a job as a skills-first candidate, gratuiti fino al 31 marzo 2025.
Tenere aggiornato il profilo LinkedIn. Mai come oggi è essenziale mantenere il profilo LinkedIn aggiornato, poiché è spesso il primo luogo dove i recruiter cercano nuovi talenti e reperiscono le informazioni sui candidati. Per distinguersi, è utile evidenziare le competenze nella sezione Esperienza. Chi inserisce cinque o più competenze nel proprio profilo riceve fino a 5,6 volte più visualizzazioni da parte dei reclutatori e 24 volte più messaggi InMail.
Trovare il giusto match. Il nuovo strumento 'job match' di LinkedIn aiuta i candidati a capire rapidamente se le proprie competenze e qualifiche corrispondono agli annunci di lavoro, così da identificare facilmente i ruoli più adatti e a concentrare meglio il tempo e gli sforzi. Cercare in sicurezza. Per offrire tranquillità e sicurezza nella ricerca di nuove opportunità, gli annunci verificati su LinkedIn ora mostrano un badge di avvenuta verifica. Questi rappresentano circa la metà delle offerte di lavoro sulla piattaforma.
Scoprire nuove opportunità. Esplorare su LinkedIn i ruoli emergenti – come quelli nella lista 'Jobs on the rise' – permette di ottenere informazioni pratiche sulle posizioni emergenti, disponibilità di lavoro da remoto, competenze più richieste per ciascun ruolo, principali città dove avvengono le assunzioni e altro ancora, a sostegno della ricerca di impiego.