L'incarico, a titolo gratuito, durerà fino alla scadenza dell'attuale consiglio di amministrazione dell'Istituto
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha nominato Natale Forlani presidente dell’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche vigilato dal ministero. L'incarico, a titolo gratuito, durerà fino alla scadenza dell'attuale consiglio di amministrazione dell'Istituto.
Natale Forlani, coautore del Libro Bianco sul mercato del lavoro italiano coordinato da Marco Biagi, è stato già presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro Spa. Ha ricoperto inoltre il ruolo di direttore generale della D.G. Immigrazione e Politiche di integrazione del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Lavoro
Giovani commercialisti: 4 proposte su Ia, maternità, equo...
Lanciate nel corso del Forum a Roma
Sospensione degli adempimenti professionali per le commercialiste durante la maternità, modifiche all’equo compenso delle prestazioni professionali, un’intelligenza artificiale più inclusiva per i commercialisti e l’abrogazione delle “sentenze semplificate” con il divieto di impugnazione dell’estratto di ruolo. Sono le quattro proposte lanciate a Roma, nel corso del Forum dei giovani commercialisti, dall’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili. “Si tratta - afferma Francesco Cataldi, presidente Ungdcec - di quattro proposte concrete per migliorare le condizioni lavorative e l'esercizio della professione, nella logica di un cambiamento reale che vogliamo perseguire”.
Ecco le proposte dell’Unione. Maternità e lavoro: le commercialiste dovrebbero poter beneficiare del differimento di due giorni delle scadenze fiscali durante la gravidanza (dalla data del certificato di gravidanza rilasciato dal medico curante e fino ai 2 mesi precedenti alla data prevista per il parto) e la sospensione degli adempimenti dichiarativi dai due mesi precedenti la data prevista del parto fino ai 3 mesi successivi. Si tratterebbe, di fatto, dello step successivo al cosiddetto “diritto alla malattia” per i professionisti.
Equo compenso: maggiore tutela delle libere professioni in materie di equo compenso. L’attuale formulazione prevede, infatti, zone grigie che ne compromettono la reale applicabilità: sarebbe opportuno renderlo applicabile verso tutti e individuare conseguenze sanzionatorie anche per le imprese che non applicano la norma, altrimenti la stessa continuerà ad agevolare i soggetti forti, invece dei professionisti a cui era rivolta.
Intelligenza artificiale: l'adozione nelle professioni intellettuali è una realtà in rapida evoluzione, che richiede una regolamentazione capace di garantire un equilibrio tra innovazione e tutela professionale. La normativa potrebbe beneficiare dell’introduzione di linee guida etiche specifiche per l'uso dell'IA nelle professioni intellettuali, che dovrebbero coprire aspetti come la privacy, la sicurezza dei dati e l'uso responsabile dell'IA e il loro rapporto con lo sviluppo etica della professione.
Abolizione delle 'sentenze semplificate': le “sentenze semplificate” rappresentano un pregiudizio per i soggetti che adiscono i giudici al fine di vedere tutelati i propri diritti in materia fiscale. Pregiudizio che, allargando la prospettiva all’intera giurisdizione di cui trattasi, pare sommarsi a diversi e ulteriori elementi che, alla data odierna, risultano perniciosi per i contribuenti che vi ricorrono, e che vanno dunque irrimediabilmente rimossi.
Andrea de Bertoldi, componente commissione Finanze Camera dei deputati, ha commentato: “Appoggio in toto le proposte dell’Unione e mi auguro che il governo non faccia mancare il suo supporto. Si tratterebbe anzitutto di proseguire sulla strada dell'ampliamento della prima norma sul differimento dei termini per i professionisti malati che, a mia firma, fu approvata nel 2021. Poi si potrebbero portare avanti le altre proposte che danno benefici evidenti con un basso impatto economico per le casse statali".
Per Chiara Gribaudo, vicepresidente della commissione Lavoro a Montecitorio, “l’Italia ha un record negativo di natalità: occorre promuovere politiche adeguate soprattutto per le libere professioniste. In questo senso, la proposta dell’Unione è molto convincente e mi auguro che trovi la giusta modalità di attuazione. In tema di equo compenso, la proposta dell'Unione ritorna sulle criticità espresse da me sulla norma stessa, quindi non posso che appoggiarla”.
Emiliano Fenu, Commissione Finanze della Camera, ha sottolineato come si tratti di temi “di grande impatto e rilevanza. Penso soprattutto all’equo compenso: non garantirlo ai professionisti italiani che operano quotidianamente sul territorio vuol dire spianare la strada ai grandi soggetti. E poi c’è il grande tema dell’IA che va regolamentata e gestita”.
“I giovani professionisti sono interpreti di cambiamenti che interessano la nostra epoca. Per agevolarli, la Cassa ha stanziato due milioni di euro a supporto delle attività professionali della categoria attraverso il bando che agevola la creazione di aggregazioni professionali e quello per l’acquisto/leasing di beni e servizi con il quale possono essere finanziate anche le spese per l’intelligenza artificiale”, ha affermato Ferdinando Boccia, presidente della Cassa Dottori Commercialisti.
Lavoro
Welfare, a Natale Brovind regalerà 500 euro a ogni...
L'ad Paola Veglio: "Gli oltre 70mila euro destinati a questo progetto andranno a sostenere il tessuto economico territoriale, costituito in prevalenza da piccole botteghe di paese, che faticano a competere con lo strapotere del commercio elettronico”
Sempre più studi e ricerche mettono in luce quanto il welfare aziendale rappresenti un’opportunità concreta per migliorare il clima aziendale e accrescere il coinvolgimento dei dipendenti, impattando positivamente sul turnover di personale e al contempo rendendo l’impresa più attrattiva per le nuove risorse. L’imprenditrice piemontese Paola Veglio, da anni attenta al benessere aziendale, ha deciso di ampliare lo sguardo oltre l’interesse aziendale, abbracciando la prosperità del territorio, attraverso numerose iniziative utili a sostenere il piccolo borgo di Cortemilia, in cui ha sede la sua azienda, che si sta progressivamente spopolando.
Per Natale, quindi, i 145 dipendenti di Brovind, operativi nei 3 stabilimenti di Cortemilia, riceveranno buoni da 500 euro spendibili nei negozi del piccolo borgo. “La nostra azienda - spiega Paola Veglio, ad di Brovind - nel periodo natalizio, ha sempre distribuito ai dipendenti buoni dedicate alle catene della grande distribuzione. Da qualche anno, però, ho pensato di cambiarne la destinazione d’uso, in favore dei piccoli negozi locali. In questo modo, possiamo estendere il raggio d’azione positivo di questo fringe benefit, dal dipendente al territorio, rafforzando la mutua cooperazione tra la nostra azienda e Cortemilia. Come imprenditrice e membro dell’amministrazione comunale ho il dovere di fare il possibile per supportare il nostro borgo. Gli oltre 70mila euro destinati a questo progetto andranno, quindi, a sostenere il tessuto economico territoriale, costituito in prevalenza da piccole botteghe di paese, che faticano a competere con lo strapotere del commercio elettronico”.
Negli anni, l’impegno per il territorio di Veglio e di Brovind, realtà specializzata nella movimentazione industriale su base vibrante, ha assunto numerose sfaccettature, sempre cercando di far coincidere il benessere dei lavoratori con quello territoriale, dirigendo gli sforzi verso un obiettivo più ambizioso “riportare Cortemilia al suo antico splendore, ampliando la sua notorietà, che oggi riguarda enogastronomia e turismo, anche alla sfera dell’innovazione tecnologica. L’idea è quella di trasformare questi magnifici territori in una meta attrattiva per le giovani menti più brillanti che, qui, potranno trovare un polo industriale all’avanguardia, in cui crescere e formarsi” prosegue Paola Veglio.
Le iniziative attuate spaziano dall’asilo nido comunale, la cui retta, per i dipendenti di Brovind, è interamente sostenuta dall’azienda, ma riguardano anche l’investimento personale di Paola Veglio per la riapertura di un ristorante, pizzeria e albergo chiuso da anni nel centro storico del borgo. Il progetto, oltre a offrire servizi che mancavano alla popolazione locale e ai turisti, è stato concepito anche in ottica di welfare aziendale.
Il ristorante, infatti, durante la settimana, ospita 60 dipendenti Brovind per la pausa pranzo, andando a risolvere un problema di spazi ridotti nella mensa aziendale. Fino ad arrivare alla titanica ristrutturazione e riqualificazione di un polo industriale dismesso da decenni, di 33mila metri quadrati, per creare la nuova sede produttiva dell’azienda, all’insegna dell’automazione e della sostenibilità energetica.
“Restare in un piccolo territorio di 2100 abitanti richiede determinazione e una buona dose di coraggio, ma noi siamo convinti che ne valga la pena. Sosteniamo chi sceglie di restare qui, impiegando prevalentemente persone del posto e promuovendo attivamente l’inserimento dei giovani locali nella nostra azienda. Crediamo fermamente che creare valore e contribuire alla comunità siano fondamentali per mantenerla viva. In cambio, riceviamo impegno, entusiasmo e partecipazione, elementi essenziali per crescere e affrontare il futuro con fiducia", conclude Paola Veglio.
Lavoro
Natale tra decorazioni e luminarie, il decalogo per evitare...
Dalla stabilità degli addobbi di Natale al rischio incendio, i giusti accorgimenti da prendere in casa
Addobbi e luminarie colorano le case nei giorni delle feste natalizie, ma non bisogna dimenticare di prestare attenzione quando si decora l'albero e non solo. Dalla stabilità degli addobbi di Natale al rischio incendio, suggerisce l'Unione nazionale consumatori, è bene adottare alcuni accorgimenti per evitare incidenti domestici.
Per quanto riguarda l'albero, il consiglio è di fissare bene le decorazioni, facendo particolare attenzione, soprattutto se ci sono dei bambini in casa, agli addobbi in vetro (meglio metterli nei punti più alti) e a quelli che hanno parti piccole che possono esser ingerite. Inoltre andrebbe scelta con cura anche la base dell’albero, che deve essere proporzionata alle dimensioni e, se è il caso, rinforzata per evitare che l’albero si rovesci.
Particolare attenzione va fatta alle luci, ecco quindi 10 semplici consigli per l’acquisto delle luminarie.
1) Acquistare le luminarie solo in negozi di fiducia e da rivenditori qualificati, mai da venditori abusivi non autorizzati, possibilmente da ditte specializzate e note nella vendita di prodotti elettrici.
2) Non acquistare luminarie che non abbiano indicazioni in lingua italiana. Devono esserci anche le istruzioni sulle modalità di utilizzo.
3) Non acquistare prodotti che non hanno informazioni sulla provenienza. Sulla confezione devono essere indicati, infatti, il Paese di origine, se situato fuori dall’Unione europea, e il nome o la ragione sociale, nonché l’indirizzo della sede legale del fabbricante o dell’importatore responsabile dell’immissione sul mercato.
4) Acquistare solo luminarie con il marchio CE, con la C staccata dalla E (altrimenti è China Export). Può essere difficile distinguere i due marchi perché l’unica differenza tra i due è che nel marchio China Export la C e la E sono più distanti tra loro. Per prodotti elettrici è consigliato anche il marchio di sicurezza (IMQ).
5) Le luminarie non sono giocattoli, quindi non vanno affidate ai bambini.
6) Attenzione agli animali domestici
7) Ricordare che prezzi molto bassi possono essere indice di scarsa qualità e di possibile pericolo.
8) Controllare che la confezione sia integra.
9) Conservare sempre lo scontrino per poter cambiare la merce difettosa.
10) Quando si butta l’imballaggio, va ritagliato l’indirizzo del produttore o distributore: potrebbe servire per azioni legali.