Si è svolta oggi a Roma, nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma la cerimonia ufficiale di premiazione dei vincitori di Premio Roma Evo, XXXI Concorso regionale per i migliori olii extravergine di oliva del Lazio. Il Concorso è promosso dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso Sviluppo e Territorio, Azienda Speciale per lo sviluppo e la crescita di Roma e della regione Lazio, con il supporto tecnico-scientifico di Agro Camera, in collaborazione con la Regione Lazio, le associazioni di categoria di settore e le altre Camere di Commercio della regione. I lavori sono stati introdotti e moderati da Pietro Abate, segretario generale della Camera di Commercio di Roma, che ha sottolineato l’importanza del Concorso regionale, giunto alla sua trentunesima edizione, che si conferma come alto momento di valorizzazione delle produzioni olivicole regionali. Strategico il ruolo del concorso anche in un’annata difficile come quella attuale, condizionata dalla prolungata siccità e piogge primaverili che hanno danneggiato la fioritura, limitando le produzioni, ma non la qualità. Il Lazio continua, ancora oggi, ad attestarsi su circa la metà della produzione storica.
“L’olivicoltura nel Lazio - ha spiegato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma - ricopre, da sempre, un ruolo strategico nel panorama agroalimentare e la sua importanza, che coinvolge tutte le province della regione, è ben spiegata anche dai numeri: circa 83.000 ettari di superficie olivetata, ben 127.865 aziende complessivamente coinvolte nella filiera e 319 frantoi attivi. Non solo. Il riconoscimento di una quinta denominazione, l’Olio di Roma Igp, è un’ulteriore testimonianza della dinamicità e della qualità produttiva delle nostre imprese. Una qualità che viene riconosciuta anche al di fuori dei confini regionali”.
“E’ necessario puntare decisamente sulla qualità dei prodotti - afferma David Granieri, componente di Giunta della Camera di Commercio di Roma per il settore Agricoltura - perché il mercato internazionale è pronto per un made in Italy distintivo e di identità. Per questa ragione dobbiamo usare bene i marchi di qualità europei e dare al consumatore la certezza della migliore qualità di quello che compra”.
Nonostante un raccolto difficile, la selezione si conferma come una importante certezza per le imprese facendo registrare la partecipazione di 37 aziende per un totale di 46 etichette, con la seguente partecipazione territoriale: Latina 17, Viterbo 12, Roma 11, Rieti 6. Ben 22 aziende hanno manifestato interesse a partecipare al concorso nazionale 'Ercole Olivario' con 37 oli. Oltre alla categoria extravergine di oliva dunque, sono in concorso le 5 denominazioni regionali: Sabina Dop, Canino Dop, Tuscia Dop, Colline Pontine Dop e Olio di Roma Igp. I premi sono attribuiti ai primi due classificati per ognuna delle categorie in concorso (Dop-Igp ed extravergine) che si articolano, sulla base del fruttato, in leggero, medio e intenso.
I vincitori sono stati selezionati, attraverso specifiche sessioni di assaggio, da una Commissione esaminatrice composta da degustatori professionisti individuati, tra l’altro, in base all’anzianità di iscrizione nell’Albo ufficiale degli assaggiatori e all’esperienza specifica di sedute di assaggio degli oli regionali. I lavori del panel si sono svolti nel Laboratorio Chimico Merceologico della Camera di Commercio di Roma.
In occasione della cerimonia di premiazione sono stati, inoltre, attribuiti i seguenti riconoscimenti: il miglior olio biologico, ottenuto da aziende che utilizzano tecniche produttive a basso impatto ambientale e senza l’uso di prodotti chimici di sintesi; il miglior olio monovarietale (ottenuto da un’unica varietà di olive); il miglior olio ad alto tenore di polifenoli e tocoferoli; il Premio Tonino Zelinotti per la migliore confezione, con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche che una bottiglia e soprattutto una etichetta devono avere, non solo sotto il profilo squisitamente estetico. Molta importanza, nello schema di valutazione, viene attribuita alla completezza e trasparenza delle informazioni riportate, sia per la parte obbligatoria, sia per le informazioni facoltative; il Premio Grandi Mercati attribuito all’olio, per il cui lotto in concorso viene dichiarata una disponibilità pari almeno a 80 hl, ritenuto di particolare interesse per i mercati nazionali ed esteri; il Premio della Critica, assegnato da uno speciale gruppo di assaggio, costituito da alcuni nomi del giornalismo di settore, che ha degustato, alla cieca, gli oli ai vertici della classifica per ciascun territorio, decretando quello ritenuto migliore; il migliore tra gli oli partecipanti prodotto da giovane imprenditore; il migliore tra gli oli partecipanti prodotto da impresa femminile; la migliore Carta degli oli novità di questa edizione allo scopo di sensibilizzare la ristorazione a promuovere e presentare la ricchezza degli oli del Lazio.
Quest’anno saranno 15 le etichette del Lazio che approderanno alla selezione finale dell’Ercole Olivario: un risultato importante che colloca il Lazio al primo posto tra le 17 regioni italiane partecipanti. La presenza del Lazio nella storia del concorso nazionale, del resto, è sempre stata all’insegna del successo. In passato, su trenta edizioni dell’Ercole, gli oli della regione sono saliti sul podio nazionale con più oli nelle diverse categorie a dimostrazione del primato qualitativo del Lazio che vanta radici antiche. Pur mantenendo l’originale connotazione di selezione regionale per il Premio nazionale, il concorso “Premio Roma Evo”, nel corso degli anni, ha assunto sempre maggior prestigio e visibilità. Rappresenta, infatti, un momento significativo sia per stimolare i produttori verso un percorso di costante crescita qualitativa, sia per indirizzare i consumatori verso l’acquisto di oli extravergine di oliva di qualità del territorio.
Sono intervenuti alla cerimonia di premiazione i rappresentanti delle Associazioni di categoria di settore (Cia, Coldiretti, Confagricoltura), il giornalista enogastronomico Antonio Paolini che ha fornito un interessante contributo sulle leve della comunicazione vincente per impostare strategie commerciali di successo, dove la valenza territoriale gioca un ruolo di primo piano. Hanno preso parte alla premiazione, inoltre, Giancarlo Righini Assessore regionale al Bilancio, programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, Parchi e Foreste e l’On. Marco Cerreto Capogruppo Commissione Agricoltura Camera dei deputati.
I lavori sono stati conclusi da Sergio Marchi, capo della segreteria Tecnica del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Nel corso del suo intervento, dopo essersi complimentato con le aziende premiate, ha tenuto a sottolineare come il Lazio vanti una lunghissima tradizione nell’olivicoltura che merita di essere conosciuta e promossa. È grazie ad eventi come questi che si riesce nell’intento. Ringrazio dunque la Camera di Commercio di Roma per l’invito a questa interessante manifestazione ribadendo la priorità del ministro Lollobrigida nel sostenere tutte quelle iniziative volte a tutelare e promuovere la distintività dei prodotti agroalimentari di elevata qualità”. Tra gli ospiti ha partecipato alla premiazione il regista e attore Ricky Tognazzi per un saluto ai partecipanti e ai vincitori della premiazione. La Camera di Commercio di Roma, con il supporto tecnico delle Aziende Speciali Sviluppo e Territorio e Agro Camera, conferma il proprio impegno a supporto del prodotto locale in occasione di diverse iniziative anche successivamente al Concorso con un’attenzione particolare al mercato nazionale e internazionale. A tale proposito, ad aprile una delegazione di buyer stranieri sarà accolta in Camera di Commercio allo scopo di organizzare una serie di incontri bilaterali con le imprese del Lazio per agevolare l’incrocio tra domanda e offerta. L’iniziativa è promossa in collaborazione con Ice nell’ambito delle iniziative di promozione dell’Ercole Olivario.
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