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Israele-Hamas, serie di raid su Gaza. Nuova missione Blinken per cessate il fuoco
Nuova missione Blinken per cessate il fuoco. Rilascio ostaggi, protesta a Tel Aviv. Serie di raid su Gaza. Al Jazeera: 24 persone in attesa aiuti uccise in raid Idf. Colpita una casa, 15 morti. Attivisti e familiari hanno bloccato un tratto della Ayalon Highway
![Soldati Idf - Fotogramma /Ipa](https://www.adnkronos.com/resources/028b-1a748ab1cd12-4824e9cd3d88-1000/format/big/guerra_israele_hamas_ipa_fg.jpeg)
Israele avrebbe respinto l'ultima proposta presentata da Hamas per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per la liberazione degli ostaggi in cambio di detenuti palestinesi. Lo ha dichiarato Osama Hamdan, alto funzionario di Hamas, affermando che da Israele è arrivata ''una risposta negativa'' all'ultima proposta consegnata dai negoziatori del gruppo. Lo riporta l'emittente al-Arabiya.
Hamas, ha aggiunto Hamdan, ''sta cercando di porre fine alla guerra aggressiva contro il nostro popolo e sta aumentando i suoi sforzi per portare aiuti'' alla popolazione assediata della Striscia di Gaza. Hamas, ha proseguito, ''ha presentato la sua proposta riguardo lo scambio di prigionieri e abbiamo dimostrato un approccio positivo e una elevata flessibilità''. In questo senso, ''stiamo seguendo il corso dei negoziati attraverso i fratelli mediatori di Egitto e Qatar e abbiamo presentato una visione globale che permetta di realizzare le aspirazioni del nostro popolo''.
Hamdan punta poi il dito contro ''Netanyahu, il suo governo terrorista e coloro che lo sostengono'', affermando che ''hanno la responsabilità di ostacolare gli sforzi volti a salvare l'accordo di scambio''. Infine, ha concluso, ''la continua aggressione sionista contro l'ospedale Al-Shifa è un tentativo di nascondere il fallimento militare del nemico''.
Nuova missione Blinken per cessate il fuoco. Rilascio ostaggi, protesta a Tel Aviv
Nuovi raid sulla Striscia di Gaza, mentre proseguono i tentativi di trovare un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Il segretario di Stato americano Antony Blinken arriverà oggi in Arabia Saudita e domani andrà in Egitto, ha annunciato il dipartimento di Stato americano.
Blinken, al suo sesto viaggio in Medio Oriente dall'inizio del conflitto, ha affermato di voler “discutere la giusta architettura per una pace regionale duratura” con i leader di entrambi i paesi.
Sul fronte della cronaca, un'altra tragedia umanitaria è avvenuta nelle prime ore della notte scorsa alla rotonda del Kuwait a Gaza City. Ventiquattro persone sono state uccise e molte ferite mentre attendevano gli aiuti umanitari. L'attacco ha colpito non solo i camion dei soccorsi e le persone radunate, ma anche nelle vicinanze, comprese le strutture pubbliche. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che nel campo profughi di Jabalia è stato preso di mira e distrutto anche un punto di distribuzione alimentare.
Al Jazeera riferisce anche di un raid di Israele su una casa nel centro di Gaza City, che avrebbe ucciso 15 persone, in maggioranza donne e bambini. "Purtroppo qui sono stati colpiti donne, bambini e vicini di casa", ha detto all'emittente del Qatar il fratello del proprietario della casa della famiglia colpita dai raid. “Erano persone amanti della pace, dormivano dopo aver consumato l’ultimo pasto prima di digiunare".
A Tel Aviv nuova protesta per chiedere accordo su rilascio ostaggi
A Tel Aviv c'è stata una nuova protesta di parenti degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre in Israele. Al governo di Benjamin Netanyahu chiedono di raggiungere subito un accordo per la liberazione degli ostaggi. E stamani, come già accaduto nei giorni scorsi, hanno bloccato per circa 15 minuti un tratto della Ayalon Highway, come riferisce il Times of Israel. I manifestanti erano armati di uno striscione con le foto dei componenti del gabinetto di guerra e la scritta "Dipende da voi, non tornate dal Qatar senza un accordo".
"A Gaza quasi 32mila morti e 75mila feriti in raid Israele dal 7/10"
Sono morti 31.923 palestinesi dall'inizio della rappresaglia israeliana sulla Striscia di Gaza e quasi altri 75mila sono rimasti feriti. Lo denuncia il ministero della Sanità di Gaza aggiungendo che sono nelle ultime 24 ore hanno perso la vita 104 palestinesi mentre 162 sono stati feriti.
Idf: 90 terroristi eliminati in operazione al Shifa
L'Idf ha riferito che 90 terroristi sono stati eliminati e oltre 300 sono stati arrestati e interrogati nel quadro dell'operazione militare in corso presso l'ospedale Al Shifa, nel nord di Gaza.
"Nell'ultimo giorno, le truppe hanno eliminato i terroristi e localizzato armi nell'area dell'ospedale, prevenendo danni a civili, pazienti, équipe mediche e attrezzature mediche", hanno affermato i militari israeliani in una nota.
Media: uccisi in Siria 5 alti comandanti milizie filo iraniane
Cinque alti comandanti delle milizie filo-iraniane in Siria, tra cui un leader di Hezbollah, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro la città di Mayadin nel governatorato orientale di Deir ez-Zor. Lo ha riferito il canale televisivo saudita Al-Hadath.
Idf: "Esercitazione nell'area del Mar Morto"
L'Idf condurrà un'esercitazione vicino all'area del Mar Morto per mantenere la prontezza delle forze nell'area. Lo ha annunciato l'esercito israeliano, precisando che l'esercitazione si svolgerà intorno a mezzogiorno e dovrebbe durare fino a notte.
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Esteri
Italia-Usa, Tirelli (Cpi): “Rafforzare asse...
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![(foto dall'account X del presidente del Consiglio Giorgia Meloni)](https://www.adnkronos.com/resources/0295-1cd80ebb8fe1-04600ddc203f-1000/format/big/meloni_trump_tw.jpeg)
“L’Italia ha l’opportunità di assumere un ruolo più incisivo nella politica estera del Mediterraneo, grazie a una ritrovata intesa e collaborazione strategica con Washington. Questo potrebbe consolidare la posizione italiana come interlocutore privilegiato nell’area, in un contesto dove Francia e Regno Unito continuano a essere percepiti da molti paesi mediorientali come vecchie potenze coloniali, con tutte le difficoltà diplomatiche che ne derivano”. E' questo il punto di vista di Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale, nonché dell’Istituto di Politica Internazionale e Studi Geostrategici (Ipisg), centro di ricerca dedicato all’analisi degli sviluppi geopolitici globali e delle dinamiche di sicurezza internazionale. Tirelli, in una intervista all'Adnkronos, prova a tracciare una prospettiva sui nuovi possibili equilibri in Medio Oriente, nel Mediterraneo e il ruolo dell’Italia che potrebbe assumere all'indomani dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.
“Nonostante l’Italia rimanga una forza di ‘terza fila’ dietro Stati Uniti, Francia e Regno Unito, il nostro paese ha la possibilità di distinguersi nella competizione per l’influenza nel Mediterraneo - spiega Tirelli - La vera sfida geopolitica nella regione, infatti, non è più tra le vecchie potenze coloniali, ma tra l’Italia e la Turchia, che si sta affermando come una forza regionale di primo piano". Secondo il presidente di Ipisg "la Turchia sta consolidando la propria presenza in maniera aggressiva: in Albania, Ankara sta ristrutturando le forze armate di Tirana e ha un forte appeal sulla popolazione albanese, rafforzando il proprio peso nei Balcani. In Libia, la Turchia ha stabilito basi militari e una presenza significativa, contribuendo alla frammentazione politica e militare del paese, ma anche proiettando il proprio potere sul Mediterraneo centrale. Questa strategia evidenzia come Ankara non si limiti più a un ruolo balcanico, ma aspiri a una posizione dominante anche nel Mediterraneo. Il governo guidato da Giorgia Meloni, da parte sua, sta cercando di contrastare questa espansione turca attraverso un’opera meritoria di rilancio della presenza italiana nel Mediterraneo. L’obiettivo è non solo limitare l’influenza di Ankara, ma anche riaffermare il ruolo dell’Italia come forza stabilizzatrice nella regione".
"La Turchia, pur essendo un partner nella Nato, rimane un paese con fragilità democratiche e un crescente pericolo di islamizzazione politica, che potrebbe destabilizzare ulteriormente il Mediterraneo. In questo contesto, l’Italia potrebbe rappresentare per gli Stati Uniti un alleato più affidabile e democratico, capace di bilanciare l’ascesa turca”, precisa Tirelli. In questo contesto "il rafforzamento dell’asse Roma-Washington, all’interno dell’armonia della Nato, è una mossa strategica che gli Stati Uniti potrebbero favorire per mantenere la stabilità della regione. L’Italia, infatti, grazie alla sua storia e alla sua posizione geografica, potrebbe fungere da interlocutore credibile e non percepito come minaccioso dai paesi arabi. In definitiva, il rilancio del ruolo italiano nel Mediterraneo è una sfida cruciale per contrastare la crescente islamizzazione politica e per preservare gli equilibri nella regione. Un’alleanza più stretta con gli Stati Uniti rappresenta una grande opportunità per rafforzare la posizione dell’Italia e garantire un Mediterraneo più stabile e sicuro”.
Esteri
TikTok, Trump congela divieto negli Usa per 3 mesi
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"La proroga di 90 giorni è qualcosa che molto probabilmente verrà fatta, perché è appropriata"
![Un'immagine che collega Trump e TikTok](https://www.adnkronos.com/resources/0295-1cd853536c9c-c82042825681-1000/format/big/agenzia_fotogramma_ipa52650822.jpeg)
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump "molto probabilmente" concederà a TikTok una proroga di 90 giorni per evitare il bando negli Stati Uniti.
Trump ha prospettato l'ipotesi in una intervista telefonica esclusiva alla Nbc News, spiegando che la proroga verrà concessa dopo il suo insediamento, lunedì 20 gennaio. Trump ha affermato di non aver ancora preso una decisione definitiva, ma sta valutando una proroga di 90 giorni della scadenza per la società madre di TikTok - ByteDance - con sede in Cina: domani scade il termine utile per vendere a un acquirente non cinese. Ieri la Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato all'unanimità la legge che prevede il 'ban', bocciando un ricorso presentato dalla piattaforma in nome della libertà di espressione.
"Penso che sarebbe, certamente, un'opzione che prenderemo in considerazione. La proroga di 90 giorni è qualcosa che molto probabilmente verrà fatta, perché è appropriata. Dobbiamo esaminarla attentamente. E' una situazione molto importante", ha detto Trump nell'intervista telefonica. "Se decido di farlo, probabilmente lo annuncerò lunedì", ha aggiunto il presidente, che ieri ha avuto anche un contatto telefonico con il presidente cinese Xi Jinping.
Esteri
Netanyahu e la tregua con Hamas: “Se fallisce...
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Il premier parla per la prima volta dopo la firma dell'accordo e avverte: "Ci riserviamo il diritto di tornare in guerra con l'appoggio degli Stati Uniti"
![Benjamin Netanyahu - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/0295-1cd85b93e731-1e23d8ad66df-1000/format/big/podcastisraelenetanyahuftgipa.jpeg)
Benjamin Netanyahu parla per la prima volta in pubblico dopo la firma dell'accordo per la tregua con Hamas in vigore da domani, 19 gennaio, alle 8:30, e avverte che se l'obiettivo fallirà Israele è pronta a scatenare una "tremenda forza" contro Gaza.
"L'accordo salta senza i nomi degli ostaggi liberi domani"
In una nota Netanyahu aveva già lanciato nel pomeriggio un avvertimento ad Hamas, affermando che ''l'accordo non andrà avanti fino a quando non si conosceranno ii nomi degli ostaggi che verranno liberati'' a partire da domani. "Non andremo avanti con l'accordo finché non riceveremo una lista degli ostaggi che verranno liberati, come concordato". "Israele non tollererà violazioni dell'accordo. La sola responsabilità ricade su Hamas", ha aggiunto.
"Trump ci darà le armi"
E se l'accordo dovesse fallire, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald ''Trump farà in modo che noi avremo tutte le armi e le munizioni necessarie perché se non riusciamo a raggiungere questo obiettivo adesso, lo faremo con tremenda forza più avanti'', ha avvertito il premier israeliano. ''Dobbiamo mantenere la capacità di tornare a combattere se necessario'', ha aggiunto confermando l'appoggio degli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden e il futuro inquilino della Casa Bianca Trump ''hanno parlato entrambi con me e si sono congratulati sottolineando che questa prima fase dell'accordo è un temporaneo cessate il fuoco prima della prossima fase. Sia Biden sia Trump hanno pienamente appoggiato questo obiettivo'', ha evidenziato Netanyahu.
"Noi ci riserviamo il diritto di tornare in guerra con l'appoggio degli Stati Uniti", ha aggiunto, sottolineando che ''tutti hanno ripetuto nella regione che è stato Hamas a non rispettare l'accordo in precedenza''.
Più soldati Idf nel corridoio Filadelfia
''Non ci ritireremo dal corridoio Filadelfia'', anzi ''aumenteremo la presenza lì'' perché ''avremo il pieno controllo della zona cuscinetto", ha chiarito poi Netanyahu.
"Ostaggi a casa vivi"
Israele ''riporterà a casa ostaggi vivi grazie alla nostra determinazione'' e li ''riporterà a casa tutti'', assicura Netanyahu. ''Siamo riusciti a raddoppiare il numero degli ostaggi vivi che torneranno a casa nella prima fase'' dell'accordo, abbiamo ottenuto ''un incremento'' rispetto a quanto era stato proposto da Hamas.