Super Tuesday, Trump può diventare candidato per elezioni Usa 2024?
L'ex presidente è in netto vantaggio nella corsa alla nomination repubblicana
Il Super Tuesday può risultare fondamentale per le primarie repubblicane e per la definizione del candidato alle elezioni presidenziali Usa 2024. Donald Trump, in netto vantaggio, può fare bingo già oggi? Nei 15 stati dove oggi si svolgono primarie repubblicane sono in palio in tutto 865 delegati, oltre un terzo del totale, 2429, che parteciperà alla convention di luglio. Al momento Trump, che ha vinto tutte le precedenti tornate tranne quella di Washington D.C., ha 279 delegati.
La sua unica sfidante rimasta in campo, Nikki Haley, 43. Poi ci sono 9 delegati andati a Ron De Santis e 3 a Vivek Ramaswamy, che si sono ritirati dalla corsa dando entrambi il loro endorsement a Trump.
Si ritiene che con la tornata elettorale di oggi l'ex presidente potrà avvicinarsi di molto al numero magico, 1215 delegati, che fornisce la certezza matematica della nomination. Traguardo che secondo gli osservatori raggiungerà con la tornata del 19 marzo, mentre dal suo staff si scommette che l'obiettivo sarà centrato già il 12 marzo.
Mentre milioni di elettori si avviano alle urne - o tornano a casa dopo aver votato negli stati in cui l'iter è già partito - Trump si fa vivo con dichiarazioni a Fox News. L'ex presidente tocca il tema della crisi in Medio Oriente, con toni già usati per la guerra tra Ucraina e Russia. Il 7 ottobre, quando Hamas ha attaccato Israele, "c'è stata un'orribile invasione, non sarebbe mai avvenuta se fossi stato presidente", dice Trump, che rivendica meriti a tutto campo in politica estera. Secondo il tycoon, grazie a lui l'Iran "era senza soldi. Non aveva denaro per Hamas o gli Hezbollah. Per questo non sarebbe mai accaduto".
Trump si dice certo che nessuno avrebbe osato lanciare un simile attacco quando lui era presidente. "Non mi avrebbero fatto una cosa simile. Ve lo garantisco. Lo hanno fatto perché non hanno rispetto per Biden", afferma. L'ex presidente, ora in testa alla corsa per la nomination repubblicana alle presidenziali di novembre, ha comunque approvato la risposta di Israele. "Devono porre fine a questo problema", sentenzia.
Sport
Champions, Lille-Juventus 1-1: Vlahovic risponde a David
Entrambe le squadre salgono così a quota sette punti in classifica
La Juventus pareggia 1-1 contro il Lille nel match in programma oggi 5 novembre per la quinta giornata della Champions League. Entrambe le squadre salgono così a quota sette punti nella classifica. David sblocca il risultato al 27' sfruttando un assist di Zhegrova, mentre Vlahovic dal dischetto al 60' realizza la rete del pareggio per la squadra di Thiago Motta.
La partita
Avvio di gara molto divertente e pieno di capovolgimenti di fronte con alcune interessanti occasioni da gol e una rete annullata per parte. Al 9' Castro impegna Singo sulla linea di fondo poi la palla arriva a Miranda che da posizione defilata calcia forte senza centrare lo specchio della porta. Al 14' risponde il Monaco con Embolo che si libera con una magia in area di rigore incrocia sul palo lontano ma Skorupski devia sul palo con un grande intervento. Passano dieci minuti e, dopo una chance per Fabbian, al 19' arriva l rete annullata al Monaco: Singo commette fallo su Skorupski, ostacolandolo e impedendogli di intervenire sul cross. Poi lo stesso portiere rossoblu si salva in altri due interventi su Golovin e Akliouchei. Al 41' viene annullato un gol a Castro che aveva trovato una grande conclusione in diagonale.
La ripresa sempre ad alto ritmo, con il Bologna che prova a chiudere ogni spazio al Monaco ma non riesce a passare. Al 55' Posch trova una bellissima palla per Fabbian che conclude sul primo palo ma respinge Majecki. Al 72' Orsolini in acrobazia calcia alto sopra la traversa. All'86' la doccia fredda con Kehrer che supera Skorupski. I rossoblù perdono 1-0 e si fermano a un solo punto in quattro gare, nella zona che comporterebbe l'eliminazione dalla competizione dopo il maxi-girone.
Sport
Real Madrid-Milan 1-3, impresa rossonera in Champions League
Il Diavolo passa con Thiaw, Morata e Reijnders
Il Milan vince per 3-1 sul campo del Real Madrid oggi, 5 novembre, nel match valido per la quinta giornata della Champions League. Rossoneri sempre avanti, prima con Thiaw e poi con Morata, dopo il momentaneo pari di Vinicius su rigore. Poi il tris di Reijnders nella ripresa stende i blancos di Ancelotti. Con questo successo il Milan si porta a 6 punti raggiungendo proprio il Real che dopo il duro ko nel Clasico con il Barca trova una sconfitta dolorosa, sempre in casa, in Champions League.
La partita
Ancelotti per sfidare il suo passato fa un solo cambio rispetto al Clasico perso con il Barcellona: fuori Camavinga, dentro Modric per dare maggiori geometrie in mezzo al campo. In attacco Vinicius e Mbappé, con Bellingham sulla trequarti. Fonseca, invece, punta su Morata prima punta, ma ripropone Leao a sinistra, mentre a destra c'è Pulisic con Reijnders in mezzo. Fofana-Munsah la cerniera di centrocampo, ed Emerson sulla corsia di destra.
Inizia bene il Real e al 3' conclusione potente da posizione defilata di Mbappè ma la palla esce di poco a lato. Poco dopo ancora il francese protagonista sul cross di Vinicius, ma da pochi passi manca il pallone. Il Milan si copre e riparte e all'11' Leao arriva sul fondo e crossa ma la deviazione di Rudiger manda in angolo. E i rossoneri al 12' passano, sull'angolo svetta Thiaw e di testa batte Lunin per l'1-0. Reazione rabbiosa del Real e al 13' Mbappè arriva a tu per tu con Maignan, ma calcia forte e il potriere con un braccio devia. Un minuto dopo ci prova Vinicius ma la conclusione del brasiliano viene bloccata a terra dal portiere del Milan.
La pressione dei padroni di casa si fa sempre più importante e al 23' arriva il pari: numero di Vinicius in area con Emerson che ingenuamente lo tocca e mette a terra. E' calcio di rigore che il brasiliano con uno scavetto non sbaglia a fa 1-1. Il Milan però non arretra e al 30' Theo Hernandez mette i brividi al Real con una conclusione potente dal limite, ma una deviazione di Miliato manda la palla in angolo. Al 31' Reijnders calcia di potenza ma Lunin respinge ancora. La squadra di Fonseca continua a trovare spunti interessanti in avanti e al 39'raddoppia: Leao controlla in area, si gira e conclude, Lunin respinge ma si avventa sul pallone Morata che insacca il gol del 2-1 rossonero.
Ad inizio secondo tempo due cambi per Ancelotti, entrano Brahim Díaz e Camavinga, con Vincius ora largo a sinistra. Al 48' gran palla di Modric, ma sinistro alle stelle di Bellingham. Il Real stenta e il Milan al 52' va vicino al tris: cross perfetto di Emerson per il colpo di testa di Leao che trova il grande riflesso del portiere merengues. La squadra di Ancelotti manovra per cercare spazi ma concede possibilità al Milan in avanti. Al 56' contropiede in campo aperto di Pulisic che al limite tocca per Leao che conclude su Militao. Ancelotti sprona i suoi con Mbappè che cerca ancora il gol e al 62' calcia al lato da ottima posizione.
Poco dopo sempre il francese in spaccata manda fuori. Real però nervoso e Milan pronto ad approfittarne. Al 70' Morata ancora protagonista, tocco con il tacco sul cross di Pulisic e palla che si stampa sul palo esterno. Al 73' il Milan cala il tris: contropiede fulminante di Leao, ingresso in area a servizio per Reijnders stoppa e batte Lunin di potenza per il 3-1. Il Real non ci sta e si getta in avanti. All'81' trova il gol della speranza con Rudiger ma l'arbitro dopo il controllo al var annulla per una posizione di fuorigioco di Rodrygo. All'88' Lunin salva il Real sulla conclusione ravvicinata di Loftus-Cheek, poi all'89' il colpo di testa di Vinicius finisce a lato e al 90' miracolo di Maignan sul colpo di testa di Diaz da due passi con un riflesso pazzesco.
Salute e Benessere
Vaiolo delle scimmie, nel Regno Unito primi casi autoctoni...
Sono 2 familiari di un paziente risultato positivo al clade 1b dopo un viaggio in Africa. Oms Europa: "Sappiamo cosa funziona per fermare il virus, applicare le misure"
Anche l'Europa ha i suoi primi casi autoctoni della nuova variante di Mpox che, dopo essersi diffusa in Africa, ha portato l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a dichiarare il virus un'emergenza globale. A confermare i contagi locali è il Regno Unito, dove una persona era risultata positiva al clade 1b di Mpox dopo un viaggio in diversi Paesi africani. In questi giorni anche 2 suoi familiari si sono contagiati e questo "li rende i primi casi di clade 1b di Mpox trasmessi localmente nella regione europea dell'Oms", evidenzia l'Ufficio regionale dell'agenzia Onu per la salute in una nota. "In effetti", rileva l'Oms Europa, questi sono anche "i primi" casi autoctoni che si sono verificati "fuori dall'Africa da quando è stata dichiarata per la seconda volta l'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale nell'agosto 2024".
Come si trasmette
L'Mpox, ricordano gli esperti, si diffonde tra le persone principalmente attraverso uno stretto contatto fisico, incluso il contatto sessuale. E' implicato nella trasmissione del patogeno anche il contatto con oggetti contaminati dal virus, come biancheria da letto o indumenti, e anche la diffusione dalle goccioline respiratorie a coloro che sono stati a stretto contatto può verificarsi in determinate circostanze, ma quest'ultima non è considerata una modalità di trasmissione comune.
Come ridurre il rischio di contagio
Come ridurre il rischio di contagio? Le misure, in particolare durante i viaggi in Paesi in cui si verificano epidemie, includono l'evitare il contatto ravvicinato, pelle a pelle, compreso il contatto sessuale, con chiunque presenti sintomi. Occorre poi mantenere le mani pulite e sottoporsi al vaccino, se disponibile. Le linee guida dell'Oms sulla vaccinazione contro l'Mpox rimangono invariate, al momento. Ove disponibili, i vaccini, efficaci contro entrambi i cladi, dovrebbero essere considerati prioritari per i gruppi a rischio, inclusi coloro che hanno maggiori probabilità di entrare in stretto contatto con casi infetti, "come gli operatori sanitari e le persone con più partner sessuali, inclusi gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini".
In caso di contagio con il virus Mpox, indipendentemente dal clade, "il proprio medico consiglierà cosa fare durante la convalescenza - informa l'Oms Europa - e occorre seguire le indicazioni nazionali per sapere se questa convalescenza va fatta a casa o sono necessarie cure in una struttura sanitaria". Se viene consigliato l'isolamento a casa, l'invito è a "proteggere il più possibile le persone con cui si vive isolandosi in una stanza separata, evitando di condividere vestiti, biancheria da letto, asciugamani e utensili, assicurando una buona ventilazione in casa e facendo in modo che tutti i membri della famiglia si lavino le mani e disinfettino frequentemente le superfici".
Nel 2022 era stato il clade 2 di Mpox a causare l'epidemia nella regione europea dell'Oms, colpendo principalmente gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (Msm). Nel frattempo una nuova variante ritenuta più aggressiva, il clade 1b, si è invece ampiamente diffuso nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) negli ultimi mesi, ma sono stati segnalati successivamente anche casi in Burundi, Ruanda, Uganda, Kenya, con infezioni importate anche in Svezia, India, Thailandia e Germania. "Sulla base della nostra esperienza con Mpox, sappiamo cosa funziona - elenca l'Oms Europa - una forte sorveglianza per identificare i casi, isolamento e trattamento dei casi infetti, tracciamento dei contatti e attento monitoraggio dei contatti, una chiara comunicazione del rischio che affronti la paura e lo stigma e una regolare condivisione dei dati".
Ora, esorta Hans Kluge, direttore regionale di Oms Europa, "è il momento di applicare ampiamente queste misure, coinvolgendo le comunità colpite e prevenendo la trasmissione successiva. L'Oms Europa è pronta a supportare gli Stati membri, anche attraverso la rete paneuropea per il controllo delle malattie recentemente lanciata, attualmente presieduta dall'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (Ukhsa)".
Kluge: "Rischio resta basso ma alzare sorveglianza"
"Il rischio complessivo per la popolazione generale nel Regno Unito e nella regione" europea "più ampia rimane basso, ma la trasmissione locale del clade 1b di Mpox dovrebbe essere l'impulso per i sistemi sanitari della nostra regione ad aumentare le misure di sorveglianza ed essere preparati per un rapido tracciamento dei contatti di casi sospetti e confermati". Restare pronti è l'invito lanciato da Kluge. "Insieme, possiamo fermare la diffusione di Mpox", esorta il direttore regionale di Oms Europa in una nota in cui fa il punto. "Le persone che sospettano di essere infette devono anche essere incoraggiate a farsi avanti per i test, per le cure e per la prevenzione di ulteriori trasmissioni, libere da stigma e discriminazione".
L'emergere di nuovi patogeni, analizza l'Oms Europa, è un 'sottoprodotto' del nostro mondo interconnesso, quindi "non è inaspettato che i contatti stretti e ad alto rischio di una persona infetta possano anche essere infettati da Mpox", chiarisce l'ufficio regionale dell'agenzia Onu per la salute. "Questa incertezza rappresenta tuttavia un rischio, come per qualsiasi epidemia di malattia in evoluzione", osserva ancora l'Oms Europa. "Ecco perché è così essenziale che restiamo vigili per rilevare e rispondere ai casi sospetti e combattere lo stigma, le false informazioni e la paura", che spesso possono ostacolare gli sforzi di risposta e scoraggiare le persone dal fare i test o cercare assistenza. Nel frattempo, i Paesi devono condividere le informazioni "in modo rapido, completo e trasparente", consentendo ad altri di adottare misure appropriate per fermare la diffusione dell'Mpox. Questa la strategia da adottare, secondo l'Oms Europa.
"Mi congratulo con il Regno Unito per la sua pronta azione per rilevare e controllare questo focolaio - commenta Kluge - per la comunicazione chiara e trasparente" che permette di "garantire una segnalazione tempestiva e per la condivisione dei dati. Ancora una volta, esorto tutti i 53 Stati membri della regione europea dell'Oms a seguire le raccomandazioni permanenti" sul virus, "a migliorare la sorveglianza per rilevare i cladi I e II di Mpox, a emettere consigli di salute pubblica e rafforzare l'accesso a vaccini e antivirali. È inoltre fondamentale fornire supporto ai contatti familiari stretti dei casi infetti. L'Oms - ribadisce infine - scoraggia qualsiasi restrizione commerciale o di viaggio a causa dell'Mpox".
Cosa dicono gli esperti
I primi casi autoctoni europei del nuovo ceppo Mpox nel Regno Unito "non mi stupiscono", dice all'Adnkronos Salute l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. "Era normale attenderli dopo i casi importati in Svezia e Germania. La modalità di trasmissione è quella del contatto ravvicinato, bisogna fare attenzione e vigilare come stanno facendo le autorità. Soprattutto vanno sensibilizzati i medici, se vedono lesioni compatibili con Mpox devono allertarsi. Il quadro clinico di questo Clade 1b è un pochino più aggressivo rispetto al vaiolo delle scimmie che abbiamo visto 2-3 anni fa. Ma comunque nessun allarmismo".
"Il Clade 1b del Mpox gironzola da tempo in Europa, arrivato da chi è rientrato in Africa - spiega all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Massimo Ciccozzi - I rapporti sessuali non protetti e toccare le pustole del vaiolo sono i comportamenti a rischio. Chi viaggia in Africa dove c'è l'epidemia Mpox deve stare attento, in Repubblica Democratica del Congo c'è il Clade 1 che è anche peggio perché ha una letalità più alta del Clade 1b. C'è un vaccino efficace del vaiolo umano che funziona anche per il Mpox, chi va in zone a rischio deve fare almeno un dose di vaccino, il richiamo va fatto a 3 mesi di distanza. Se invece si ritorna e si convive con altre persone è bene essere attenti per una settimana che è il periodo di incubazione del Mpox".
I primi casi autoctoni europei del nuovo ceppo di vaiolo delle scimmie, confermati nel Regno Unito, "purtroppo ci dicono che la diffusione globale di virus è un fenomeno a cui dobbiamo abituarci", commenta l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente d'Igiene all'università del Salento. "L’espansione dell’epidemia in Africa faceva temere una diffusione internazionale. È importante essere preparati localmente e bloccare i focolai mano a mano che vengono identificati", conclude.