Buone nuove dal campo di allenamento dei granata
I fantallenatori e i tifosi del Torino attendevano il ritorno di Alessandro Buongiorno, che ora è pronto a mettersi a disposizione di mister Ivan Juric. Dopo le ultime settimane nelle quali il difensore è stato fermo in infermeria a causa dell'infortunio alla spalla rimediato nella gara di Cagliari, Buongiorno è finalmente tornato ad allenarsi in gruppo e vuole riprendere a essere il leader difensivo in campo del Torino.
Alessandro Buongiorno sta bene: dopo la terapia conservativa e l'ennesimo ok dai medici, ha concluso il piano di recupero aumentando il carico di lavoro. E' dunque passato dal lavoro personalizzato al lavoro in gruppo: ovazione ieri tra i compagni, con cui ha subito spinto forte.
Quindi sabato, quando il Torino sarà impegnato in casa contro la Fiorentina nel prossimo turno di Serie A, Alessandro Buongiorno può essere arruolabile. E' pronto a riprendere il timone della difesa, starà a Juric decidere se lanciarlo in campo dal 1' minuto. Molto dipenderà dai prossimi giorni, ma la notizia lieta rimane il suo recupero e il rientro tra i convocati.
Fantacalcio.it per Adnkronos
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Europa League, Lazio-Porto 2-1: i gol biancocelesti di...
In classifica Lazio al primo posto solitario con 12 punti, mentre il Porto è fermo a quota 4
La Lazio batte 2-1 il Porto in un match valido per la quarta giornata di Europa League, disputato allo stadio Olimpico di Roma. Per i padroni di casa a segno Romagnoli al 50' del primo tempo e Pedro al 92', momentaneo 1-1 per gli ospiti con Eustaquio al 66'. In classifica i biancocelesti sono al primo posto solitario con 12 punti, mentre il Porto è fermo a quota 4. Tra tre settimane la Lazio affronterà in casa il Ludogorets, mentre il Porto sfiderà l'Anderlecht in trasferta.
La partita
Per la Lazio si tratta della quarta vittoria in quatto partite, un risultato avvicina considerevolmente la squadra alla qualificazione diretta agli ottavi di finale. Tra le mura amiche dello stadio Olimpico i biancocelesti superano 2-1 il Porto grazie ai gol di Romagnoli al 50' del primo tempo e Pedro al 92'. Inutile per gli ospiti il gol di Eustaquio al 66'. In classifica i capitolini si portano così a 12 punti in prima posizione solitaria, mentre i portoghesi restano fermi a quota 4. Tra tre settimane la Lazio affronterà in casa il Ludogorets, mentre il Porto sfiderà l'Anderlecht in trasferta.
Arriva al 7' la prima occasione della partita e la costruiscono i padroni di casa. Break di Tchaouna, che sorprende Moura e scappa in velocità, buono il filtrante per Castellanos che prende la mira ma manda alto. Passa un minuto e il Taty si vede annullare per fuorigioco un gol. L'argentino parte leggermente alle spalle della linea avversaria, inutile il destro batte Diogo Costa. Al 12' provvidenziale chiusura di Marusic, che usa il fisico per ostacolare Omorodion lanciato verso la porta. Al quarto d'ora cartellino giallo per Namaso, che entra con la gamba troppo alta su Guendouzi. Al 18' pericolosa mischia nell'area del Porto dopo il destro di Tchaouna: non arriva però il tocco decisivo. Al 21' destro insidioso di Vecino, Diogo Costa para a terra.
Al 28' ammonito Zaccagni per gioco pericoloso su Martim Fernandes. e poco dopo si becca il giallo Omorodion per proteste. Al 34' contropiede quasi perfetto del Porto, concluso da Vieira che colpisce la traversa con la deviazione di Tavares. Al 37' sugli sviluppi di un calcio d'angolo colpo di testa di Perez che termina a lato. Un paio di minuti dopo lo stesso ex Udinese viene ammonito per un'entrata dura su Zaccagni. Al 45' Omorodion manca la deviazione su assist di Martim Fernandes. Tra i portoghesi ammonito anche Djalò. All'ultimo pallone del primo tempo, i biancocelesti passano dagli sviluppi di calcio d'angolo. Torre di Castellanos e colpo di testa vincente di Romagnoli, che anticipa anche Vecino e supera Diogo Costa rimasto fuori posizione.
Nella ripresa si riparte senza cambi. All'8' minuto grande azione in coast to coast di Djalò. L'ex Juve parte dalla propria metà campo e arriva al tiro da buona posizione mandando però alto. All'11' grande percussione di Tavares che però si perde al limite dell'area avversaria. Al 17' triplo cambio per gli ospiti: dentro Pepé, Gonzalez e Joao Mario. Escono Namaso, Varela e Martim Fernandes. Al 19' Pedro strappa un'ovazione ai tifosi dell'Olimpico per un ripiegamento difensivo in area su Eustaquio pronto alla conclusione.
Al 21' lo stesso Eustaquio di riscatta trovando il gol del pari. Vieira verticalizza sulla sinistra per Galeno, bravo ad alzare la testa e servire Eustaquio sulla corsa. Piattone vincente e Mandas è battuto. Baroni corre ai ripari e inserisce Dia, Rovella e Gila al posto di Castellanos, Tchaouna e Gigot, passando al 4-3-3. Al 23' Vecino svetta di testa ma manda alto. Dopo 4 minuti entra Isaksen per Zaccagni. Alla mezz'ora inserimento di Gila su azione d'angolo e colpo di testa di poco fuori. Al 32' finisce la partita di Omorodion, entra Gul.
Al 36' giallo per Guendouzi per una trattenuta ai danni del neo entrato Gul. Al 39' Franco sostituisce Vieira. Al 43' Baroni termina i cambi con Pellegrini al posto di Tavares. All'ultimo respiro i biancocelesti tornano in vantaggio. Al 47' cross di Isaksen dalla trequarti, non la tocca nessuno e ne approfitta Pedro: bravissimo lo spagnolo a sgusciare in posizione regolare, controllare e battere Diogo Costa da pochi passi.
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Donadoni: “Un Maldini all’Inter? Oggi non sarebbe...
Roberto Donadoni parte dal Milan e dal successo storico dei rossoneri a Madrid: “Dopo aver visto la squadra vincere con una prestazione del genere contro il Real, c’è solo da sperare che ci sia continuità”. L’ex centrocampista del Diavolo, commissario tecnico della Nazionale dal 2006 al 2008, è intervenuto su diversi temi a margine della presentazione di "Campioni del Made in Italy". Una pellicola proiettata durante il 42esimo Milano international ficts fest sport movies & tv 2024.
La vittoria del Milan in Spagna tocca di riflesso anche la panchina del grande amico Carlo Ancelotti, compagno di tante battaglie: “In questo turno di Champions sono cadute City e Real. È presto per dire che sta cambiando qualcosa, ma fa un certo effetto vedere squadre di questo tipo subire così in una competizione del genere. Alcuni giornali spagnoli parlano di un Ancelotti a rischio? Non ci si può più sorprendere di queste cose. Conosco bene la vita da allenatore e so cosa significa fare un risultato in senso positivo o negativo. Come successo a Fonseca”.
Il focus si sposta poi sul big match di domenica tra Inter e Napoli, in cima alla Serie A: “Il Napoli, malgrado l’ottima posizione in classifica, non ha mostrato un gioco così sfavillante da poter dare garanzie” spiega Donadoni. “È vero però che fare risultato e non giocare benissimo è un segnale importante. Domenica capiremo qualcosa. L’Inter si è anche risparmiata nel turno di coppa, mi auguro che venga fuori una bella partita”.
A proposito dei nerazzurri, l’ex Ct analizza le prospettive europee della squadra di Inzaghi: “Se l’Inter è quella che ha più chance di arrivare in fondo tra le italiane? Di sicuro è una squadra strutturata per farlo e ha la rosa con più potenziale. Mi auguro in ogni caso che le italiane riescano ad andare avanti sempre, indipendentemente dal nome”.
La battuta finale è su Daniel Maldini, protagonista con il Monza di Nesta: “Già quando era più giovane sentivo commenti positivi nei suoi confronti. Il fatto che ci sia un altro Maldini, ora anche in Nazionale, è una cosa meravigliosa. Sono felice per Paolo e per lui. L’ipotesi di vederlo all’Inter? Oggi non mi sembra - precisa l’ex rossonero con un sorriso - che ci si guardi troppo da questo punto di vista. Ciò che 15-20 anni fa poteva significare qualcosa, oggi si è completamente perso. Quello cambierà poco”. (di Michele Antonelli)
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Ambrosini: “Il Milan ha qualità da grandi...
"Per Fonseca è ora di raccogliere quanto seminato"
Dall'attesa alle conferme, chiare dopo la storica notte del Santiago Bernabeu e il trionfo contro il Real Madrid. "Il Milan è forte e a livello europeo ha qualità da grandi palcoscenici. È bello che un gruppo composto con criterio sia stato protagonista in uno degli stadi più belli d'Europa". Massimo Ambrosini, ex capitano rossonero, ha parlato così a margine della presentazione della pellicola "Campioni del Made in Italy", durante il 42esimo Milano international ficts fest sport movies & tv 2024.
Ambrosini ha toccato diversi temi, con un riferimento alla frase di Fonseca sulle difficoltà di preparare partite contro le squadre italiane, rispetto ai big match europei: "C'era tanta genuinità in quella dichiarazione. In Europa, lo dico per esperienza, è più facile sviluppare un potenziale di un certo tipo nella bellezza. In campionato le partite possono essere invece più dure, ma non deve essere un alibi per il Milan. Non viene chiesto di vincere 4-0 sempre, ma è doveroso fare prestazioni diverse da quelle messe in campo contro squadre inferiori".
L'ex capitano rossonero ha poi parlato di alcuni dei centrocampisti attuali: "Chi mi somiglia tra Musah e Fofana? Non so, io ero così strano (ride, ndr). Mi piace però parlare di Reijnders, un calciatore forte. Ha tante caratteristiche richieste dal calcio moderno ed è un ragazzo serio. Per questo tipo di calcio è fondamentale". Inevitabile un commento sul tecnico Paulo Fonseca: "Penso che sia un uomo competente e un allenatore altrettanto competente. Ci ha messo un po' per avere chiaro come sistemare la squadra, però ha una personalità forte. A dispetto di ciò che può togliere una non perfetta conoscenza della lingua a livello mediatico. Spero che sia arrivato anche per lui il momento di raccogliere quanto seminato. La chiave per il Milan sarà trovare continuità. In tutte le partite".
Il commento finale è su Leao, protagonista nella spettacolare vittoria contro il Real: "È facile, per chi ha smesso di giocare, parlare e avere consensi. Non voglio cadere in questo tranello. Dico che mi sarebbe piaciuto molto giocare con Leao, per capire come stimolarlo nel modo giusto".