Lavoro, 2024 anno di cambiamenti: 73% alla ricerca di una nuova posizione
La nuova indagine condotta su scala internazionale da Linkedin
Il 2024 si apre all’insegna del cambiamento, con professioniste e professionisti in tutto il mondo che stanno valutando nuove opportunità lavorative. Se all’inizio dello scorso anno tre su cinque (60%) lavoratori intervistati a livello globale erano alla ricerca di una nuova posizione, a gennaio 2024 la percentuale media è salita al 73%. A far da capofila in questa tendenza internazionale troviamo India (88%), Singapore (86%) e Stati Uniti (85%), mentre nel vecchio continente il dato medio scende al 67%. Circa 6 italiani su 10 (61%) tra gli intervistati stanno valutando nuove sfide professionali nell’anno in corso, decisamente più attivi rispetto ai vicini francesi (50%), mentre a rivelarsi ancor più dinamici sono i lavoratori in Uk (75%), Irlanda (73%) e Germania (71%). A mostrare questo spaccato sui principali trend per il 2024 è una nuova indagine condotta su scala internazionale da Linkedin, il network professionale più ampio al mondo.
Cosa succede in Italia
Per quanto riguarda l’Italia, emergono sorprendenti differenze nell’approccio al cambiamento in ambito professionale, sia a livello generazionale che di genere.
Tra chi sta valutando nuove opportunità professionali, la principale motivazione alla base della spinta al cambiamento è sicuramente la possibilità di un aumento di retribuzione, come dichiarato dal 34% degli intervistati in Italia: una percentuale che sale al 37% per le donne, mentre solo il 31% degli uomini intervistati ha dichiarato lo stesso. Segue la ricerca di una migliore work-life balance, importante per il 23% dei professionisti nel nostro Paese. In Italia, sono le donne a farsi da protagoniste della tendenza a esplorare nuove opportunità professionali, con il 66% delle intervistate che ha dichiarato di stare valutando un cambio o di stare cercando attivamente una nuova posizione, contro il 56% degli uomini.
In questo scenario di crescente dinamismo, la competizione tra professionisti si fa sempre più alta e la capacità di valutare correttamente e ampliare le proprie skill diventa fondamentale. In Italia, più della metà (51%) dei professionisti intervistati ha dichiarato di trovare frustrante l’attività di ricerca di un nuovo lavoro, dato in linea con la media globale (52%). Tra le donne, il senso di disagio è più alto, con il 56% delle italiane intervistate che si sente frustrata, contro il 46% degli uomini: a livello internazionale, la differenza si appiattisce su soli 4 punti percentuali (54% delle donne contro il 50% degli uomini). Non solo, il 36% degli intervistati su scala globale e il 35% in Italia ha dichiarato di non sapere come allineare le proprie competenze con quelle richieste per accedere a nuove opportunità professionali.
L'importanza delle skill
Perché la ricerca di una nuova occasione professionale possa rivelarsi fruttuosa è importantissimo aver ben presente le proprie skill, valutandole in modo congruo rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro. In Italia, quasi la metà dei professionisti intervistati (47%) dichiara di sentirsi sicura nelle proprie capacità di ricercare nuove opportunità lavorative. In generale, lavoratori e lavoratrici in Italia sembrano essere in larga maggioranza consapevoli dell’importanza delle competenze nell’approcciarsi a nuove opportunità lavorative. Il 74% degli italiani intervistati infatti, considera il re-skilling necessario, percentuale che sale all’80% tra i Millennials che si confermano la generazione capofila di questa tendenza al cambiamento. Per quanto riguarda le skill che gli italiani ritengono più importanti quando si esplorano nuove sfide professionali, troviamo in cima alla classifica la capacità di problem solving (31%), l’abilità nel comunicare (30%) e la conoscenza di una o più lingue straniere ad alto livello (23%).
Voglia di crescita per Millennials, GenZ e Gen X
Al di là del diverso senso di sicurezza tra generazioni, resta comunque il fatto che professioniste e professionisti in Italia sembrano voler riprendere in mano le redini della propria carriera, dopo un lungo periodo di incertezza: il 55% degli intervistati ha dichiarato di volersi nuovamente concentrare sul proprio percorso di crescita professionale. Un dato che sale al 58% tra i Millennials, al 56% tra GenZ e GenX per poi abbassarsi al 48% tra i Baby-Boomers.
Non solo, l’attenzione in Italia è alta anche per quanto riguarda i metodi di ricerca di nuove opportunità professionali: il 43% degli italiani intervistati (e il 48% dei Millennials) ha dichiarato di aver cambiato strategia per stare al passo con i cambiamenti nel mondo del lavoro. Resta basso, tuttavia, il numero di application che riceve risposta da parte delle aziende di destinazione, con il 43% dei professionisti italiani intervistati che afferma di ottenere raramente un feedback.
Tra gli italiani, poi, sembra essere diffuso un certo spirito di imprenditorialità: ben il 56% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di stare valutando la possibilità di mettersi in proprio nell’anno in corso, sia rimanendo nel proprio settore (19%) sia cambiando campo (15%), oppure trasformando la propria passione in un lavoro vero e proprio (22%). Tra chi sta considerando di aprire una propria attività, la spinta principale in questa direzione sembra essere l’opportunità di guadagnare di più (38%) seguita dalla possibilità di una migliore work-life balance (35%).
"Dopo un lungo periodo di incertezza, professioniste e professionisti in Italia vogliono riprendere in mano le redini della propria carriera, dimostrando grande dinamismo nella ricerca di nuove opportunità lavorative. Una sfida che, come rivelano i dati dell’indagine da noi condotta, vede in prima linea le donne” commenta Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn Italia. “Il numero di persone che stanno valutando di cambiare lavoro è in netto aumento rispetto al 2023: questo significa, per lavoratrici e lavoratori, una maggior competizione nell’assicurarsi la posizione desiderata. In questo contesto, la capacità di valutare le proprie skills in modo adeguato diventa ancor più importante, così come l’agilità e la proattività nel cercare di ampliare le proprie competenze e il proprio network professionale per raggiungere l’obiettivo desiderato. In questo senso, è interessante notare come la generazione dei Millennials, spesso ritenuta la meno ‘confident’, sia a oggi la più fiduciosa nelle proprie competenze e skills quando si tratta di affrontare nuove sfide professionali”.
In un contesto in cui il mercato del lavoro sta subendo un 'raffreddamento' a livello globale, gli hiring manager temono di perdere talenti a causa di metodologie di selezione datate, non focalizzate sull'analisi delle competenze. Poiché la concorrenza per le opportunità lavorative è aumentata in un mercato del lavoro che sta perdendo vigore, le aziende dovranno concentrarsi sulle skill per trovare e trattenere i migliori talenti e tenere il passo con il ritmo del cambiamento. Guardando al nostro Paese, se nel 2022 si registravano 5 candidati per 1 job opening, a metà 2023 salgono a 8 le candidature per 1 posto di lavoro aperto. In questo scenario, il 62% degli hiring manager intervistati ritiene che, nel prossimo anno, i datori di lavoro avranno maggiore capacità di negoziare con i candidati. Tuttavia, questo panorama del mercato del lavoro è ulteriormente caratterizzato dal fatto che il 39% dei responsabili delle assunzioni in Italia prevede un aumento del tasso di turnover dei dipendenti nell'anno in corso e il 55% sottolinea la difficoltà di trovare candidati qualificati spesso a causa della mancanza di qualifiche tradizionali.
Al fine di individuare e trattenere i talenti più qualificati, le imprese saranno chiamate a prioritizzare le skill mantenendo il passo con la velocità con cui il panorama lavorativo sta mutando. Evoluzione che, secondo il 67% dei responsabili delle assunzioni italiani intervistati, porterà nei prossimi 5 anni ad un aumento del divario di competenze. Questa statistica è confermata dai dati di LinkedIn, che mostrano come gli skill set richiesti siano cambiati del 25% dal 2015 e si prevede che cambieranno di un ulteriore 65% entro il 2030 a livello globale.
In questo scenario, i leader aziendali che desiderano mantenersi all'avanguardia devono supportare i propri dipendenti nell'affrontare le trasformazioni in atto, investendo in iniziative di formazione e aggiornamento. Il 31% degli intervistati in Italia ritiene, infatti, che fornire programmi interni di apprendimento e sviluppo (L&D) incentrati, ad esempio, sull’IA generativa sia fondamentale per trattenere i talenti più qualificati. Più nel dettaglio, secondo il 71% degli intervistati, i dipendenti che fanno parte della GenZ hanno bisogno di ulteriore supporto per sviluppare le soft skills (come la comunicazione, la collaborazione, la negoziazione), pur essendo – per il 76%8 degli hiring manager – i più aperti all’adozione di nuove tecnologie, come l’IA.
Economia
Dal gas naturale all’energia, ok Cdm a riforma accise
Cosa c'è nel decreto legislativo
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di revisione delle disposizioni in materia di accise. E' quanto si legge nel comunicato del Cdm.
Cosa c'è nella riforma
Di seguito le principali previsioni del provvedimento.
INTRODUZIONE DEL SISTEMA Dl QUALIFICAZIONE DEI SOGGETTI OBBLIGATI ACCREDITATI (SOAC) - Viene introdotto nel Testo unico delle accise (TUA) un sistema di qualificazione degli operatori per instaurare un rapporto di fiducia tra soggetto obbligato e amministrazione finanziaria. Tale sistema viene denominato SOAC e permette al soggetto qualificato di poter accedere a importanti benefici, quali l’esonero dall’obbligo di prestare cauzione a garanzia del pagamento dell’imposta e la riduzione di specifici oneri amministrativi. La qualifica di SOAC ha validità per 4 anni, è rinnovabile e, avendo una connotazione reputazionale, rende tali soggetti distinguibili nella platea degli operatori del settore. Tale sistema sostituirà ogni altra procedura per ottenere l’esonero cauzionale e prevede 3 livelli di qualificazione - base, medio e avanzato - a cui corrispondono gradi diversi di fruizione dei predetti benefici.
RIFORMA DELL’ACCISA SUL GAS NATURALE - Si provvede alla revisione delle modalità di accertamento, liquidazione e versamento dell’accisa sul gas naturale, superando l’attuale sistema basato su di un meccanismo di acconto storico. Il nuovo sistema si baserà su acconti mensili commisurati a quanto fatturato ai consumatori finali mese per mese. Ciò eviterà irragionevoli esposizioni economiche per gli operatori del settore e renderà più difficili le frodi. Inoltre, al fine di razionalizzare il sistema di tassazione e ridurre il contenzioso, l’attuale distinzione tra usi “civili” (per i quali vi è un’accisa più elevata) e usi “industriali” del gas naturale viene sostituita da quella tra “usi domestici” e “usi non domestici”.
SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI VENDITA DI PRODOTTI ALCOLICI - Si prevede un’importante semplificazione per gli esercizi di vendita al minuto di alcolici (per esempio, i bar) per i quali la denuncia all’Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) sarà assorbita dalla (già prevista) comunicazione di avvio delle attività di vendita di prodotti alcolici assoggettati, da presentare allo Sportello unico per le attività produttive. Il rilascio della licenza sarà richiesto solo per alcune tipologie di deposito di prodotti alcolici e solo al di sopra di prestabiliti volumi minimi.
RIFORMA DELL’ACCISA SULL’ENERGIA ELETTRICA - L’accisa sull’elettricità si applicherà con le medesime modalità del gas naturale, per garantire un monitoraggio continuo dei volumi di elettricità ceduti dai venditori a tutela dell’erario.
OLI LUBRIFICANTI E ALTRI PRODOTTI AFFINI - Tali disposizioni sono volte a riorganizzare, aggiornare e rendere più chiara la disciplina di settore. Viene introdotta una semplificazione per gli operatori riguardante la possibilità di tenere, ai fini dell’esecuzione dei previsti inventari periodici, la contabilità in forma aggregata per prodotti considerati omogenei con l’effetto di semplificare e ridurre il contenzioso.
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRODOTTI DA FUMO - RETE DI VENDITA DEI TABACCHI - Si prevede l’estensione, da 2 a 4 anni, della durata delle autorizzazioni per la vendita dei prodotti liquidi da inalazione e dei tabacchi lavorati.
Economia
Governo, via libera anche a decreto fiscale e riforma...
Le misure varate dal Cdm
Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del presidente Giorgia Meloni e del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali. Inoltre, ancora su proposta del ministro dell’economia e delle finanze, ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo di revisione delle disposizioni in materia di accise, in particolare per quanto riguarda il gas naturale, le semplificazioni in materia di vendita di prodotti alcolici, l'energia elettrica, gli oli lubrificanti e i prodotti da fumo.
Rifinanziata Ape sociale, 20 milioni per il 2025
Con il decreto fiscale varato dal cdm, il governo rifinanzia l'Ape sociale 2024. In particolare, si legge nel comunicato del consiglio dei ministri, "si incrementa di 20 milioni di euro per l’anno 2025, 30 milioni di euro per l’anno 2026, 50 milioni di euro per l’anno 2027 e di 10 milioni di euro per l’anno 2028, l’autorizzazione di spesa relativa all’indennità Ape sociale".
4 milioni per il Giubileo
"Al fine di assicurare l’organizzazione e lo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026", il governo, con il decreto economico-fiscale appena varato, "incrementa di 25 milioni di euro, per l’anno 2024, l’autorizzazione di spesa già prevista. Inoltre, per consentire al Comitato Italiano Paralimpico di provvedere ai propri fini istituzionali a fronte dei maggiori costi relativi alla XVII edizione dei Giochi Paralimpici 2024, si incrementa di 4 milioni di euro, per l’anno 2024, l’autorizzazione di spesa relativa alla promozione e allo sviluppo della pratica sportiva di base e agonistica delle persone con disabilità". Si autorizza inoltre "la spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2024 in favore di Roma Capitale per le esigenze connesse allo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica". E' quanto si legge nel comunicato.
100 milioni per straordinari polizia e vigili del fuoco
Al fine di garantire, tra l’altro, le esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, il governo, nel decreto economico-fiscale appena varato, "incrementa di 100 milioni di euro, per l’anno 2024, rispetto all’ammontare previsto a legislazione vigente, lo stanziamento destinato alla remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario già svolte dal personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco", recita il comunicato.
Bardonecchia, proroga 1 anno per stato emergenza
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato inoltre la proroga di 12 mesi dello stato di emergenza già dichiarato in conseguenza dell’eccezionale evento meteorologico che si è verificato il giorno 13 agosto 2023 nel territorio del comune di Bardonecchia della città metropolitana di Torino.
Quasi 75 milioni alla Sicilia
Quasi 75 milioni per la Sicilia e oltre 5,4 milioni per la provincia di Trento. Sono i contributi previsti dal decreto economico-fiscale varato dal cdm. "Si riconosce alla Regione Sicilia - si legge nel comunicato del consiglio dei ministri - un contributo pari a euro 74.418.720, per l’anno 2024, in relazione agli effetti finanziari conseguenti alla revisione della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle detrazioni fiscali connessa all’attuazione della riforma fiscale. Inoltre, si riconosce alla Provincia autonoma di Trento l’importo di euro 5.491.000, relativo al maggior gettito della tassa automobilistica riservata allo Stato per l’anno 2013".
Economia
Bonus neonati in Manovra, 1000 euro per i genitori: a chi...
Nel disegno di legge si introduce anche una 'Carta per i nuovi nati'
Nella Manovra 2025 arriva il 'bonus neonati'. A chi spetta il contributo previsto dalla misure che introduce un supporto alle famiglie? A quanto ammonta? Quali sono i requisiti?
Nel disegno di legge, che conferma e potenzia le misure sui congedi parentali, si introduce anche una 'Carta per i nuovi nati' che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato, come si legge in una nota del Mef sulla manovra.
La manovra rafforza il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l'esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell'Isee. Tra le misure di carattere sociale, la carta 'dedicata a te' è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni. Nel compiuto delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.