Da Comitato gestione Adsp ok a concessione a Tankoa da parte dell’area ex Privilege
Il Comitato di Gestione dell'Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale presieduto da Pino Musolino che si è svolto oggi ha deliberato all'unanimità il rilascio della concessione alla società Tankoa, per un capannone e complessivi 30.000 metri quadrati nell'area ex Privilege. Oltre al Presidente dell’Adsp e al Segretario Generale Paolo Risso, erano presenti il componente designato dalla Regione Lazio, Arch. Roberto Fiorelli, il componente designato da Città Metropolitana di Roma Capitale Pino Lotto e il componente designato dal Comune di Civitavecchia Arch. Emiliano Scotti, oltre al Direttore Marittimo del Lazio e Comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia Michele Castaldo.
"Si tratta di un provvedimento dalla forte valenza concreta e non solo simbolica - commenta il presidente Pino Musolino - perché dopo anni di abbandono si fa ripartire quell'area, dando modo a un player come Tankoa di avviare da subito 2 progetti per altrettanti yacht fino a 70 metri. Sarà, in un momento di difficoltà per il settore metalmeccanico, alle prese con le incertezze legate alla situazione di Tvn, una opportunità che consentirà il riassorbimento di manodopera locale, dando modo alla stessa Tankoa di programmare ulteriori attività che al termine dei 4 anni di licenza possano consentire una più ampia valutazione per la destinazione del resto del compendio, che al momento continuerà ad essere utilizzato per la logistica, anche in riferimento al traffico dell'automotive".
Il segretario generale Paolo Risso ha puntualizzato come il parco fotovoltaico non sia oggetto della concessione e sarà invece messo a disposizione da parte dell'Adsp per la costituenda Comunità Energetica da Rinnovabili Portuale. Un altro importante provvedimento, tra gli altri approvati dal comitato, è stato il rilascio della concessione provvisoria a Ip Industrial spa a Fiumicino.
Si chiude così, senza ulteriori esborsi per l'ente, un contenzioso che ha gravato per anni sul fondo rischi e sulle casse dell'Adsp, dal valore complessivo di oltre 16,7 milioni di euro (di cui circa 12 già versati in precedenza). Al tempo stesso, si definisce l'oggetto della concessione, con una prospettiva ventennale, che oltre a mettere al riparo da ulteriori contenziosi, offrirà anche certezze sulla programmazione economico-finanziaria, definendo l'effettivo specchio acqueo occupato da Ip Industrial spa e il relativo canone per la concessione, che diverrà definitiva a seguito dell'approvazione dell'adeguamento tecnico funzionale previsto nell'accordo.
"Chiudiamo così, nel migliore dei modi possibili per l'Adsp - afferma Musolino - un altro contenzioso ereditato dal passato, che aveva condizionato fortemente la capacità e l'equilibrio finanziario dell'ente, peraltro rispetto a un concessionario che svolge una funzione strategica di interesse nazionale, come garantire l'approvvigionamento del carburante per l'aeroporto di Fiumicino".
Spettacolo
Cidim, al via da Campobasso il tuor del pianista Russo...
Il vincitore del Premio Busoni 2023 si esibirà anche ad Avezzano, Pescara, Sulmona e Roma
Poco più di 24 anni, il pianista Arsenii Moon si è aggiudicato lo scorso anno il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, un riconoscimento prestigioso che fa del giovane musicista nato a San Pietroburgo e originario della Corea del Sud, uno dei talenti più cristallini del mondo della musica classica. Per promuovere le sue straordinarie capacità anche in Italia, il Cidim (Comitato Nazionale Italiano Musica) ha organizzato per l’artista, in questa ultima parte dell’anno un nuovo tour di cinque date che inizia questa sera a Campobasso, alle 18.30 al Teatro Savoia, e prosegue ad Avezzano (14 novembre), Pescara (15 novembre), Sulmona (17 novembre) e infine Roma, dove il 16 novembre alle 17.30, si esibirà all’interno nell’Aula Magna dell’Università 'La Sapienza', grazie alla collaborazione con l’Istituzione Universitaria dei Concerti.
Il ricco programma scelto dal pianista prevede le musiche di Johann Sebastian Bach, Ferruccio Busoni, Franz Joseph Haydn, Fryderyk Chopin, Aleksandr Skrjabin, Maurice Ravel e Franz Liszt. ''Il Cidim ha siglato un accordo con la Fondazione Busoni - Mahler per valorizzare il celebre Concorso Internazionale Pianistico Ferruccio Busoni di Bolzano e per promuovere i suoi vincitori in Italia e all’estero - spiega il presidente di Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali e Vicepresidente del Cidim, Francescantonio Pollice - Il pianista russo si è aggiudicato anche il Premio Benedetti Michelangeli, che viene assegnato solo in caso di verdetto unanime della giuria e che non veniva concesso da molti anni''.
''Grazie al suo talento e anche alla notevole esperienza già maturata in giro per il mondo, Arsenii Mun rappresenta in qualche modo il prototipo del musicista giovane con enormi prospettive che la nostra associazione è felice e orgogliosa di far esibire nei teatri di tutta Italia, anche per far in modo che la musica classica non smetta mai di essere apprezzata, studiata e interpretata in ogni luogo del nostro Paese'', conclude Pollice. I cinque appuntamenti tra Molise, Abruzzo e Lazio fanno parte di Circolazione musicale in Italia, progetto promosso da anni dal Cidim e realizzato con sovvenzione del Ministero della Cultura - Direzione Generale Spettacolo.
Cronaca
Ex pm Agueci: “Boss liberi cercano di riappropriarsi...
"Non conosco le motivazioni del permesso premio dato al Tribunale al boss Ignazio Pullarà, che credo si basi su una valutazione positiva dei comportamenti tenuti in carcere dagli interessati. Ma è esperienza comune che i boss in carcere si comportano formalmente “bene” pur restando in pieno inseriti nell’organizzazione. In realtà, l’unico criterio concreto di valutazione rimane ancora quello basato su manifestazioni effettive di distacco vero dalla mafia, prima fra tutte la collaborazione". Così l'ex Procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci, che per molti anni ha coordinato le inchieste sulla mafia palermitana, commenta con l'Adkronos, l'ultimo permesso premio concesso dal tribunale di sorveglianza al boss Ignazio Pullarà, 78 anni, storico reggente del mandamento di Santa Maria di Gesù, condannato per mafia e un omicidio. Il giudice di sorveglianza di Cuneo gli ha concesso 15 giorni a casa. Prima di Pullarà avevano ottenuto dei permessi altri boss Raffaele Galatolo e Paolo Alfano.
Ma come si può spiegare a un familiare di vittime di mafia che un boss ergastolano può tornare a casa per 15 giorni, perché detenuto modello? "Appunto, è una cosa molto difficile da spiegare e certamente non favorisce la credibilità delle istituzioni rispetto alle vittime", risponde l'ex Procuratore Agueci.
Poi Agueci aggiunge: "L’esperienza insegna che i capi di cosa nostra, una volta tornati - anche temporaneamente- in libertà non perdono tempo a cercare di riappropriarsi del loro ruolo e questo certamente rafforza il potere dell’organizzazione".
'La legislazione antimafia rischia un peggioramento che ne indebolisce capisaldi'
Ma oggi come è la legislazione antimafia in Italia? "Tutto è migliorabile, ma per ora avverto invece il rischio concreto di un grave peggioramento della normativa che ne indebolisca soprattutto i capisaldi principali", denuncia Agueci. "E proprio su questo resto in attesa di vedere come si comporterà il governo -aggiunge - Inoltre bisogna vedere se gli annunziati provvedimenti di riduzione della spesa pubblica non comporteranno anche un impoverimento delle risorse destinate all’azione di contrasto. Da tutti questi fatti concreti potrà davvero valutarsi l’efficacia dell’azione del governo". (di Elvira Terranova)
Lavoro
Fiere, Federlegnoarredo a Ecomondo: le imprese italiane...
Sarà anche l’occasione per il settore legno-arredo di misurarsi e misurare il proprio grado di consapevolezza sui temi della transizione circolare, con un occhio rivolto al presente e uno al futuro
FederlegnoArredo torna per il secondo anno a Ecomondo, la fiera internazionale dedicata all'ambiente, alla sostenibilità e all'economia circolare in programma dal 5 all’8 novembre a Rimini. Sarà l’occasione per incontrare istituzioni, stakeholder, operatori del settore e condividere con loro il percorso che la Federazione, insieme alle imprese associate, sta portando avanti sui temi della green economy, della responsabilità estesa del produttore, del riuso, del riciclo e della riparabilità dei prodotti e per discutere di normative che impatteranno sul futuro delle nostre aziende e di obiettivi previsti dal Green Deal. Ma Ecomondo sarà anche l’occasione per il settore legno-arredo di misurarsi e misurare il proprio grado di consapevolezza sui temi della transizione circolare, con un occhio rivolto al presente e uno al futuro.
E lo ha fatto grazie a un’indagine che ha condotto con altri partner, nell’ambito del progetto Furncircle (circular economy guidelines and tools for application in the EU furniture sector) finanziato dall’Unione Europea, il cui obiettivo è guidare le aziende del settore verso un futuro più sostenibile e misurare i livelli di maturità delle imprese nel tempo, tenendo conto anche del tessuto imprenditoriale che caratterizza la manifattura italiana composta da aziende micro, piccole, medie e grandi. L’obiettivo è identificare tendenze e possibili scenari, fotografando la situazione attuale e spingendosi a fare previsioni al 2027.
Dal campione di aziende italiane analizzate, si evidenzia che attualmente il 44% ha implementato politiche di ecodesign e l'81% prevede di farlo entro il 2027. Il Regolamento Espr, approvato nel 2024 dal Parlamento europeo, prevede infatti che il settore dell'arredamento sarà tra i primi a essere interessato, con mobili e materassi considerati prioritari nella definizione di regole specifiche per prodotto. Sul medesimo tema la ricerca evidenzia però che solo il 14% delle aziende è attualmente informato sul Regolamento Ecodesign e ne implementa i requisiti, ma questo dato è destinato a crescere, con previsioni che parlano di un 65% entro il 2027. Impossibile per le aziende, data la portata dei cambiamenti richiesti, prescindere dal capitolo formazione: attualmente, il 44% offre programmi di formazione sulla sostenibilità e le aziende interessate saliranno al 79% entro il 2027. Una sfida significativa, specialmente per le micro e piccole imprese, che risultano essere più in ritardo e in affanno rispetto alle aziende di medie e grandi dimensioni.
In attesa che la pubblicazione del Bilancio di sostenibilità dal prossimo anno diventi obbligo di legge, dalla ricerca si evince che il 37% delle aziende ne pubblica già uno verificato, ma il 77% prevede di farlo entro il 2027. Analizzando le diverse dimensioni delle aziende risulta però che solo il 14% delle micro-piccole imprese italiane pubblica un bilancio di sostenibilità, contro il 52% delle aziende medio-grandi. Entro il 2027, questa percentuale salirà al 48% per le micro-piccole imprese e al 97% per le medio-grandi. Solo il 23% delle aziende monitora le emissioni di gas serra (ghg), con una previsione del 47% entro il 2027, mentre il 42% valuta i fornitori in base a criteri di sostenibilità con un aumento previsto al 79% nel 2027.
“Consapevolezza - commenta Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo - obiettivi, azioni. Sono questi i concetti che meglio sintetizzano il percorso della nostra filiera sui temi dell’economia circolare e che i dati raccolti dalla ricerca evidenziano. Da sempre sensibile ai temi dello sviluppo sostenibile e spesso anticipatore di processi, il legno-arredoambisce a performare al meglio e per farlo parte da un’autoanalisi, quale base per future azioni concrete. Non a caso il settore si dimostra attento ai temi della formazione quale punto di partenza per la messa in atto della trasformazione green e digitale. La dimensione, spesso piccola delle nostre aziende, le rende in alcuni casi più lente nel recepire e attuare processi di cambiamento tanto complessi, motivo per cui l’azione di supporto e indirizzo della Federazione risulta altamente strategica. Il livello di conoscenza e attuazione delle politiche di Ecodesgin e gli obiettivi del 2027 rendono evidente come l’approccio del settore sia ormai davvero improntato al ‘pensiero circolare’, in cui progettazione, realizzazione, produzione, riuso e smaltimento rifiuti fanno parte di un unico ingranaggio che si muove secondo i principi di una sostenibilità ambientale economica e sociale”.
La ricerca evidenzia inoltre che il 20% delle aziende ha già effettuato un'analisi del ciclo di vita (Lca), mentre ben il 65% sta considerando di farlo. Questo è un segnale positivo che dimostra la crescente consapevolezza riguardo l'importanza delle certificazioni e dei sistemi di gestione. A oggi, infatti, il 34% delle imprese offre prodotti idonei a progetti Leed e il 32% sta valutando di allineare i propri prodotti ai requisiti Leed. Ad oggi, il 57% delle micro-piccole imprese monitora anche la soddisfazione dei propri clienti sui temi della sostenibilità, utilizza i feedback e li coinvolge nel percorso di miglioramento, rispetto al 74% delle medio-grandi. Nel 2027 le percentuali saliranno rispettivamente all'86% e al 94%. E di rapporto con il cliente parla anche quel 16% riferito alle aziende che nel 2024 ha offerto la possibilità di acquistare pezzi di ricambio per estendere la vita della maggior parte dei propri prodotti e servizi post-vendita, con una crescita prevista al 25% entro il 2027.
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