Paul MchDonagh-Smith: “IA fondamentale in sanità”

“L’intelligenza artificiale sta avendo un impatto sempre più importante anche nel campo della sanità. Si sta lavorando per sviluppare sistemi di IA in grado di assistere i professionisti sanitari nelle loro attività quotidiane. Ciò include la creazione di algoritmi in grado di analizzare enormi quantità di dati medici, aiutandoli così a diagnosticare e trattare le malattie in modo più preciso e tempestivo”. A dirlo Paul MchDonagh-Smith, esperto di IA e docente senior di informatica presso la Sloan School of Management del MIT Massachusetts Institute of Technology durante l’evento innovativo ‘Open Italy’ organizzato dall’ente di formazione Elis, nel focus previsto sulle tecnologie in Sanità tenuto in partenariato con il Consorzio Mediterranean Health Innovation Hub. Il Consorzio M.H.I.H., con sede principale a Messina, nel cuore del Mediterraneo, è una iniziativa d’avanguardia che si è sviluppata un anno fa dalla Sicilia per generare impatto su tutto il territorio nazionale, puntando sulla ricerca per la creazione di nuove opportunità formative e lavorative per i giovani.
Durante il suo intervento McDonagh-Smith ha poi continuato: “Stiamo inoltre lavorando alla creazione di robot chirurgici dotati di IA, che potranno assistere i chirurghi durante le operazioni e aumentare la precisione dei loro movimenti. L’obiettivo finale è quello di creare un sistema di assistenza sanitaria basato sull’IA in grado di migliorare l’efficienza e la qualità delle cure, riducendo al minimo gli errori umani e migliorando la vita dei pazienti. L’IA sta rivoluzionando il modo in cui la sanità è gestita, portando a risultati migliori e ad una migliore qualità della vita per tutti.”. Sul tema dell’ Innovation Health è poi intervenuto anche il prof. Marco Ferlazzo, Ceo di COT – Cure Ortopediche Traumatologiche, l’Istituto clinico polispecialistico di Messina che da tempo ha intrapreso la strada della ricerca grazie al binomio tra medicina e ingegneria e presidente del Consorzio M.H.I.H. evidenziando: “L’istituzione del Consorzio Mediterranean Health Innovation Hub, gli obiettivi perseguiti e le attività sviluppate sino ad oggi hanno reso possibile e concretizzato, tra l’altro, una collaborazione strutturata tra Elis e Fondazione Policlinico Università Campus Bio-Medico che ha consentito di raggiungere risultati notevoli. Per la prima volta nella storia di queste due importanti istituzioni, si sta lavorando in sinergia, unitamente agli altri partner e attori di rilevanza nazionale, nel panorama della ricerca e dell’innovazione su tematiche cruciali inerenti la Digital Health, che sta rapidamente rivoluzionando lo scenario della Sanità e dell’assistenza sanitaria attraverso strumenti potentissimi quali l’Intelligenza Artificiale”.
Della stessa opinione Carmen Lipari direttore del Consorzio M.H.I.H. che ha sottolineato: “È importante per noi partecipare ad Open Italy 2024 perché il potenziale a livello di innovazione nell’Health è elevatissimo. A prescindere dagli ambiziosi progetti di ricerca che portiamo avanti il programma Open Italy apre ulteriori possibilità al gruppo di M.H.I.H. e sono sicura che i ‘proof of concept’, ovvero le prove di fattibilità tecnica ed economica di alcune idee che si svilupperanno avranno un grande impatto sul settore!”. Complimentandosi per l’impegno nell’innovazione in ambito sanitario del Consorzio Fabio Davide Capasso responsabile Business Innovation di ELIS Innovation Hub ha poi rimarcato: “La partecipazione del Consorzio Mediterranean Health Innovation Hub all’evento Open Italy rappresenta un’evoluzione nella collaborazione tra i partner di M.H.I.H. L’impegno è collaborare non solo nei progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale ma anche nelle iniziative di open innovation tra le aziende del Consorzio e quelle dell’ecosistema Elis”. “E’ poi intervenuto Pietro Cum Ceo di Elis che ha evidenziato: lo sappiamo bene: non esiste innovazione che non abbia le proprie radici nell’eredità che gli innovatori di ieri ci hanno lasciato. La sfida è mettere sempre al centro la persona e orientare al bene l’impatto sociale e ambientale che ogni cambiamento genera. Questo è un nuovo passo in avanti per il nostro Mediterranean Health Innovation Hub, adesso stabilmente inserito in un modello di Open Innovation di grande impatto. Ricerca e innovazione condivisa, per essere ancora più vicini al paziente e alle esigenze delle persone fragili o in recupero post acuto”.

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