Atletico Madrid: tra passato e futuro
L’Atletico Madrid fa parte della storia del calcio spagnolo e non solo; storicamente però si tratta di una società che deve fare i conti con dei cugini più blasonati, quelli del Real Madrid ma il tempo ha dimostrato che, con sacrifici e risultati, il mondo dell’Atletì si è preso lo spazio che merita. La storia dell’Atletico ha inizio il 26 aprile del 1903, quando 3 studenti di ingegneria baschi fondarono il club, dandogli il nome di “Athletic Club”. Il nome originario si riferiva in realtà al Bilbao, ed infatti l’intento dei 3 compagni che diedero vita al club era proprio quello di farne una società satellite della squadra basca; in primis i colori sociali del club furono il bianco e il blu, mentre solo in un secondo momento, nel 1911, si passò alle divise bianche con le strisce rosse che ancora oggi vengono indossate dai calciatori.
Dagli anni ’50 in poi, l’Atlético Madrid occupò posizioni di classifica medio-alte, riuscendo anche in 2 occasioni a vincere il campionato nelle stagioni 1949/50 e 1950/51 con in panchina Helenio Herrera, detto Il Mago. Il vero lustro per i Colchoneros però è arrivato con la storia recente: grazie alla presidenza Gil negli anni ‘70, l’Atletico tornò a vincere qualcosa in Spagna, mentre negli anni 95/96 arrivò la vittoria del campionato (che mancava da 19 anni) e anche la Copa del Rey, centrando una storica doppietta. Da quel momento però cominciò anche una fase di declino per la società, culminata nel 2000 con la retrocessione in Segunda e il presidente Gil coinvolto in alcuni scandali politici.
Il resto della storia arriva fino ai giorni nostri, con la rinascita dei primi anni 2000 e i titoli arrivati fino ad oggi grazie anche all’attuale tecnico Diego Simeone. Con lui in panchina l’Atletico Madrid da anni combatte per i vertici della Liga e, come si può vedere nella pagina di Betway Sports, i Colchoneros vengono quasi sempre attenzionati per le loro quote, anche in chiave vittoria del titolo, con l’ultimo trionfo arrivato nel 2021.
Simeone storia e bandiera dell’Atletico: cos’è il Cholismo?
Con il rinnovo firmato fino al 2027, Diego Simeone è a tutti gli effetti una bandiera e una colonna portante del mondo dei Colchoneros. Simeone è l’allenatore con più panchine nella storia dell’Atletico Madrid (ben 642), e al momento è il più vincente con ben 8 titoli: in Liga ha vinto ben 2 campionati (nel 2013/14 e nel 2020/21), 1 Copa del Rey (nel 2012/13) e 1 Supercoppa Spagnola (nel 2014); in Europa invece l’Atletico sotto la guida del Cholo ha vinto 2 Europa League (nel 2011/12 e nel 2017/18) e 2 Supercoppe Europee (nel 2012 e nel 2018). L’argentino è dunque l’allenatore più vincente nella storia dell’Atletì.
Certo la storia tra l’allenatore e il club non è tutta rosa e fiori, perché in questi anni bisogna registrare anche le 2 finali di Champions League raggiunte nel 2014 e nel 2016 e purtroppo perse contro i rivali di sempre del Real Madrid. Anche quest’anno l’Atletico disputerà la fase finale della Champions, dopo aver passato il girone arrivando davanti alla Lazio di Sarri.
Dal 2011, da quando Simeone è diventato tecnico dell’Atletico, la società ha speso 1,21 miliardi di euro investiti acquistando ben 71 calciatori (stesso importo investito da Mourinho in 60), meno di Guardiola e Allegri che però, hanno vinto più trofei rispetto al tecnico argentino. Quali sono i principi di gioco del calcio di Simeone? Il tutto si può riassumere con una parola: Cholismo. Il Cholismo è uno stile di vita, un mood che tutti i calciatori che vestono la maglia biancorossa devono imparare al meglio: giocare (e vincere) come fa l’Atletico Madrid significa prima di tutto conoscere i propri limiti, sapere che si parte da una situazione di svantaggio, considerando che si gioca contro avversari anche superiori e reagire reagire con forza e caparbietà. Sbirciando online sui vari canali, è facile trovare video sui giocatori dell’Atletico all’interno dei quali capire l’intensità e la voglia che il tecnico chiede ai suoi ogni sessione di allenamento. Insomma, il Cholo ha tracciato la strada verso successi futuri e di sicuro ai posteri si ricorderanno tutti del suo periodo da allenatore.

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Sport
Boston Celtics venduti per la cifra record di 6,1 miliardi di dollari

La storia della NBA è stata scritta con un passaggio epocale: i leggendari Boston Celtics, attuali campioni in carica, sono stati venduti per la cifra sbalorditiva di 6,1 miliardi di dollari. Questo importo rappresenta un record assoluto per il mondo dello sport statunitense.
Secondo il Boston Globe, il nuovo proprietario è Bill Chisholm, CEO e co-fondatore della Symphony Technology Group, un prestigioso fondo di private equity con sede in California. L’acquisizione segna un punto di svolta nelle operazioni finanziarie legate alle franchigie sportive, stabilendo un benchmark per gli investimenti futuri.
Con questa transazione, viene infranto il precedente record di 6,05 miliardi di dollari pagati nel 2023 da Josh Harris per i Washington Commanders della NFL. Per quanto riguarda la NBA, il primato era stato fissato da Mat Ishbia con l’acquisto dei Phoenix Suns per 4 miliardi di dollari. I Celtics, grazie alla loro storia e prestigio, hanno ora fissato l’asticella a nuovi livelli.
Notizie
Roma, intervento chirurgico per Dybala: stagione finita

Stagione finita per Paulo Dybala. L’attaccante della Roma si era fermato per infortunio pochi minuti dopo il suo ingresso in campo contro il Cagliari, con gli esami dei giorni seguenti che avevano evidenziato una lesione del tendine semitendinoso della coscia sinistra e fatto supporre un lungo stop. Oggi la Roma ha comunicato la decisione di Dybala di operarsi, concludendo così in anticipo la sua stagione.
“Paulo Dybala si sottoporrà nei prossimi giorni a intervento chirurgico a seguito della lesione del tendine semitendinoso sinistro”, ha scritto il club giallorosso sul suo sito, “il calciatore e la società hanno deciso di comune accordo che fosse la strada corretta per un recupero ottimale dall’infortunio. A Paulo i migliori auguri di pronta guarigione, ti aspettiamo!”.
“Vi ringrazio di cuore per l’affetto”, ha scritto Dybala in un post condiviso sul proprio profilo Instagram, “dopo i risultati degli esami e aver valutato diverse opzioni ho deciso di sottopormi a questo intervento ora per tornare il prima possibile”.
“Anche se sarò momentaneamente lontano dal campo continuerò a sostenere i miei compagni in questa fase cruciale del campionato e della nostra Nazionale. Seguirò come un tifoso in più queste partite di qualificazione. Tornerò presto, ancora più forte. Promesso. Ci vediamo in campo”, ha concluso l’argentino.
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Alcaraz contro Djokovic e la PTPA: “Io citato senza consenso, non lo...

Carlos Alcaraz contro Novak Djokovic. Questa volta non c’entra il campo, ma la causa legale intentata dalla Professional Tennis Players Association, sindacato fondato proprio da Nole, contro ATP, WTA, ITF e ITIA, ovvero le Federazioni che regolano il mondo del tennis. Il documento, composto da 163 pagine e firmato, ovviamente, da Nick Kyrgios, Reilly Opelka, Sorana Cirstea, Vasek Pospisi e altri otto tennisti del circuito, citava anche alcune dichiarazioni del tennista spagnolo.
In particolare, al paragrafo 213, insieme alle lamentele di molti tennisti per il fitto calendario del circuito, si legge Alcaraz dire: “Ci uccideranno, in questo modo”. Ma essere chiamato in causa non ha fatto piacere al numero tre del mondo, che ha usato parole molto dure contro la FTPA: “Quel comunicato è stato sorprendente per me, perché nessuno me ne aveva parlato”, ha detto Carlos in conferenza stampa a Miami.
“Ieri ho visto sui social media che hanno inserito nei documenti qualcosa che ho detto in una conferenza stampa e non ne ero al corrente. Onestamente non supporto quella lettera, perché non ne ero al corrente. Ci sono cose su cui sono d’accordo, altresu cui non sono d’accordo. Ad ogni modo, la cosa principale è che non supporto quanto hanno fatto”, ha concluso lo spagnolo.