L'attaccante non si è allenato con la Nigeria
Il Napoli continua la preparazione in Arabia Saudita in vista della semifinale di Supercoppa in programma giovedì alle 20 contro la Fiorentina. Cajuste ha svolto parte di allenamento in gruppo e parte lavoro personalizzato mentre Demme è stato sottoposto a terapie. La speranza di Mazzarri è quella di recuperare almeno il centrocampista svedese viste le tante assenze a centrocampo.
Intanto apprensione per Victor Osimhen dalla Nigeria per il Napoli e i fantallenatori. Dal paese d'origine del bomber azzurro arrivano notizie di uno stop precauzionale in allenamento a causa di un lieve problema di natura fisico accusato dal centravanti della Nazionale nigeriana. Le sue condizioni verranno nuovamente valutate nelle prossime ore, ma non è in dubbio la sua presenza in vista della gara di giovedì contro la Costa d'Avorio, sfida già decisiva per la qualificazione agli ottavi di finale in Coppa d'Africa.
Questa la nota della Nazionale che prova a smorzare la preoccupazione: "Non siamo preoccupati, sono solo piccoli problemi che saranno recuperati. Non è a rischio per la prossima gara, Osimhen si è fermato solo precauzionalmente".
Fantacalcio.it per Adnkronos
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Camila Giorgi a Verissimo: “Stufa del tennis, non...
L'ex tennista racconta il suo 'misterioso' ritiro
"Mi ero stancata di questa vita, non sono scappata". Camila Giorgi, 32 anni, a Verissimo racconta il 'misterioso' addio al tennis. L'addio risale a maggio, con quella che alcuni media hanno definito una 'fuga'. Nessuna traccia dell'atleta, un ritiro senza un annuncio ufficiale. "Avevo pianificato il mio ritiro, era tutto pronto per l'annuncio. Sono stata cancellata delle liste dell'antidoping, i fans hanno cominciato a parlare dell'argomento. La notizia è uscita e hanno detto che ero sparita, ma non era vero".
"Io non scappo mai: il problema forse è che non parlo tanto. Da anni volevo smettere, volevo chiudere con il tennis. Già in passato era capitato di abbandonare il tennis per qualche mese. Poi tornavo ai campi per allenarmi: stavolta, no. Il tennis mi piace ancora adesso, ma non ce la facevo più a reggere lo sforzo fisico e mentale tra viaggi e pressione. Ora sono felice", dice a Silvia Toffanin.
"Non c'è stata nessuna fuga, quando sono usciti gli articoli ero a Roma. Sono stata per tanti anni a Miami con i miei genitori, da tempo faccio base negli Stati Uniti e sono sempre lì", aggiunge l'ex tennista di origine argentina. "In questi anni si è parlato del rapporto con mio padre e sono state scritte tante cose non vere. Mi ha sempre sostenuto e aiutato, ho sempre detto che avrei voluto arrivare fino alla fine della carriera con lui. E' un uomo duro? Altra cosa non vera. Serve disciplina nello sport. Oggi anche lui è molto felice, quando ho detto che volevo smettere mi ha detto 'va bene, hai fatto una carriera bellissima'. Mi ha sempre supportata, non mi ha mai contraddetta", racconta.
Si parla di contenziosi con il fisco. "Si tratta di problemi legati a persone esterne che avrebbero dovuto gestire questioni fiscali. Quando mi sono formalmente ritirata, non ero a conoscenza" di tutto. "Mio padre era il mio allenatore, non gestiva questi aspetti: c'erano altri professionisti. Non ci siamo spaventati per questa situazione, ci siamo affidati ad altre persone e ora siamo in ordine. Tirano sempre in mezzo mio padre come se fosse sempre il responsabile, ma in questo caso anche lui è stato una vittima", racconta la 32enne.
Giorgi è coinvolta in un'inchiesta per presunte false vaccinazioni covid. L'ex atleta abbozza una spiegazione: "A novembre è in programma un'udienza. Io ho fatto il vaccino, certo che l'ho fatto. Ho fatto l'iniezione e ho ottenuto il green pass. Questa dottoressa ha fatto dei nomi per coprirsi. Credevo di aver instaurato con questa persona un rapporto umano".
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La Lazio batte 2-1 in rimonta l’Empoli e aggancia la...
Allo stadio Olimpico i biancocelesti vanno sotto per il gol di Esposito ma ribaltano la partita con Zaccagni e Pedro
La Lazio batte 2-1 in rimonta l'Empoli, chiude una settimana perfetta con tre vittorie in tre partite e sale al 3° posto in classifica agganciando la Juventus a quota 13. Prima sconfitta in campionato invece per i toscani che restano fermi all'ottavo posto insieme all'Atalanta con 10 punti. Tra le mura amiche dello stadio Olimpico i biancocelesti vanno sotto per il gol di Esposito al 9' ma la ribaltano con Zaccagni, a segno al 4' di recupero del primo tempo, e Pedro al 39' della ripresa. Al 5' del secondo tempo Castellanos si fa parare un rigore da Vasquez.
La partita
La squadra di casa parte in attacco e si rende pericolosa già al 2': bella combinazione al limite dell'area tra Zaccagni e Dia, che si scambiano la palla nello stretto, il passaggio di ritorno dell'azzurro per l'ex Salernitana è un po' lungo ma mette ugualmente in apprensione la difesa dell'Empoli che concede subito il primo corner. Al 6' Guendouzi apre a destra per Lazzari, libero di prendere campo e poi crossare a centroarea. Zaccagni di testa la gira ma colpisce male, quasi con la spalla e palla a lato. All'8' ancora Lazio, sull'asse Lazzari-Zaccagni. Nuovo cross dalla trequarti destra, Zaccagni stavolta ci va in rovesciata. Palla però colpita male anche in questo caso e l'azione sfuma. Al 9' al primo affondo la squadra toscana passa in vantaggio. Pezzella avvia l'azione, scambia con Solbakken e da sinistra crossa in mezzo. Esposito salta sovrastando Romagnoli e di testa manda in porta, Provedel è sfortunato e scivola proprio in quel momento, guardando la palla entrare senza poter far nulla.
Al 14' la reazione della Lazio. Punizione dalla fascia destra, posizione molto defilata. Isaksen se ne incarica e con il sinistro cerca ugualmente la porta, con un tiro diretto verso il primo palo. Vasquez è bravo a proteggerlo con un intervento a terra. Al 22' Zaccagni parte da sinistra, si accentra una volta arrivato sulla trequarti e cerca il tiro da fuori, palla alta. Al 23' Castellanos viene incontro sulla trequarti per ricevere palla, si gira immediatamente e scarica un destro fortissimo in porta. Vasquez è un po' sorpreso e devia sopra alla traversa come può. Al 26' occasione per gli ospiti: Tavares sbaglia in uscita, Gyasi recupera e avvia la ripartenza dell'Empoli, che con tre passaggi arriva a servire Anjorin che dal limite prova a piazzarla col destro a giro, palla a lato ma non di molto. Al 36' la Lazio perde Lazzari per un problema muscolare, entra Marusic.
Al 40' bella accelerazione di Isaksen che a destra scatta, arriva alla linea di fondo e ingaggia un duello con Viti che prova a chiuderlo. Nuovo scatto del laziale che riesce a entrare in area, con Viti che rischia tantissimo intervenendo da dietro e sporcandogli il pallone. Al 44' capitolini vicini al pari: Castellanos tra le linee riceve palla e con un bel filtrante nello spazio lancia Isaksen verso la porta, il suo diagonale incrociato con il destro si spegne a lato. Al quarto minuto di recupero arriva il pari: cross da sinistra di Tavares e Zaccagni di testa la gira alla perfezione superando Vasquez.
Al 5' della ripresa Ayroldi assegna un rigore alla Lazio, ripartenza di Tavares, che serve in mezzo all'area Dia, Pezzella ingannato da una finta dell'attaccante biancoceleste lo prende in pieno. Dagli 11 metri Castellanos si fa parare la conclusione da Vasquez. Al 9' giallo per Castellanos che entra duro sul piede di Ismajli. Al 20' doppio cambio per D'Aversa: Ekong e Henderson per Anjorin e Fazzini. Al 28' primo cambio per Baroni con Pedro al posto di Isaksen. Al 33' ammonizione per Gyasi che mette giù Zaccagni che ripartiva a metà campo. Al 35' proprio l'ex Verona è pericoloso: stoppa, si aggiusta la palla e calcia immediatamente, tiro a lato alla sinistra di Vasquez.
Al 39' il neo entrato Pedro decide il match: Castellanos lo serve in profondità in area, sul versante destro, lo spagnolo stoppa e poi scarica un destro impressionante che sbatte sulla parte inferiore della traversa ed entra in porta. Al 41' triplo cambio nella Lazio. Fuori Tavares, Dia e Zaccagni, entrano Noslin, Castrovilli e Luca Pellegrini. Nel recupero doppia chance della Lazio nel giro di pochi secondi, entrambe ispirate da Guendouzi. Prima serve davanti alla porta Castellanos, che gira a colpo sicuro e trova la risposta di Vasquez, con il piede, poi appoggia per Castrovilli, destro da fuori a lato.
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Antonella Palmisano vince la 10 km di marcia a Madrid
L'azzurra: "Era importante esserci e divertirmi, dopo il Covid di Parigi, e ci sono riuscita"
Torna con una vittoria a livello internazionale Antonella Palmisano. La fuoriclasse azzurra della marcia domina a Madrid nella gara di 10 chilometri su strada, tappa Gold del circuito mondiale della specialità, in 44:02.
È un bel modo per concludere la stagione che l’ha vista conquistare l’oro nella 20 km agli Europei di Roma e anche per ritrovare il sorriso al rientro agonistico dalle Olimpiadi di Parigi dove nella prova individuale è stata costretta al ritiro, da campionessa uscente, e in staffetta non è andata oltre il sesto posto. Sul percorso impegnativo in saliscendi della Gran Via, nel pieno centro della capitale spagnola, la portacolori delle Fiamme Gialle mette subito in fila le avversarie con la sua tipica azione elegante. Prova a resistere l’ucraina Mariia Sakharuk ma si stacca dopo tre chilometri.
A metà gara (parziale di 21:45) ammonta già a 23 secondi il vantaggio di ‘Nelly’ che fa il vuoto dietro di sé per chiudere in solitaria con un minuto abbondante di margine nei confronti della meno lontana delle avversarie, seconda in 45:03, mentre è terza la costaricana Noelia Vargas (45:17) a precedere la spagnola Raquel Gonzalez (46:35) e la colombiana Sandra Arenas (47:03), argento olimpico nel 2021 alle spalle della tarantina. Riprende così il cammino della capitana azzurra, bronzo iridato l’anno scorso, in vista della nuova stagione che culminerà con i Mondiali di Tokyo a settembre.
“Per me è una bella giornata - le parole di Antonella Palmisano - in un contesto unico, di fronte a tanto pubblico, su un percorso difficile ma ci vogliono eventi come questo per la crescita della marcia e per avvicinarla alla gente. Era importante esserci e divertirmi, dopo il covid di Parigi, e ci sono riuscita. Non cercavo un crono, volevo vedere quanti stimoli ho ancora. Sono stata bene con me stessa durante i 10 chilometri, senza pensieri negativi. Esco contenta da questa gara, adesso farò una settimana di riposo, poi si riparte verso Tokyo che per me è un luogo speciale”.
C’è l’Italia sul podio anche tra gli uomini con la seconda posizione di Francesco Fortunato (Fiamme Gialle), autore di un altro piazzamento di prestigio a Madrid dopo la vittoria dell’ultima edizione. Stavolta viene superato soltanto dal giapponese Toshikazu Yamanishi, bicampione mondiale della 20 km, che prende il largo al settimo chilometro e si impone in 40:00 davanti al 40:18 del pugliese di Andria, in testa al gruppo nelle fasi iniziali e l’ultimo ad arrendersi al forcing del vincitore. “Ho avuto belle sensazioni - racconta Fortunato - e sono contento della mia gara, con un buon secondo posto dietro a Yamanishi, uno dei più forti di sempre”. Finisce terzo lo spagnolo Diego Garcia Carrera (40:44), promotore della manifestazione, seguito dall’altro azzurro Gianluca Picchiottino (Fiamme Gialle) che è quarto in 40:49 e dal brasiliano Matheus Correa (41:15).