Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
Lo studio, Industria di marca conferma leadership nel largo consumo
Centromarca, a marche industriali quota 68,4%

Affidabilità, sicurezza, qualità distintiva, prestazione, unicità delle formulazioni, versatilità di utilizzo, sostenibilità sono tra gli elementi, identificati da uno studio condotto a fine 2023 dalla società di ricerche Adacta International per Centromarca, che determinano la netta preferenza del consumatore per i prodotti delle marche industriali. Fattori che in Italia, nonostante la forte spinta alla vendita delle private label esercitata dalla distribuzione moderna e lo sviluppo dei discount, - come sottolineano i dati NielsenIQ di dicembre 2023 - assicurano all’Industria di marca nel suo insieme la leadership del mercato con una quota a valore del 68,4%, tra le più elevate in Europa, verso il 31,6% della marca del distributore. (Link)
La porzione qualitativa dello studio di Adacta International - redatto sui responsabili degli acquisti attraverso la community online continuativa di Opinion City, che conta più di 40.000 iscritti - conferma che i prodotti dell’Industria di marca sono considerati dal consumatore premianti da molteplici punti di vista. "È stata registrata una netta preferenza, rispetto alle altre referenze presenti sugli scaffali, in fatto di affidabilità e sicurezza", sottolinea Vittorio Cino, Direttore generale di Centromarca. "Ma a fare la differenza sono anche fattori come qualità distintiva, efficacia della prestazione e attenzione per la sostenibilità. Altri punti di forza ricorrenti sono eccellenza delle materie prime, esclusività di brevetti/formulazioni, competenza produttiva e ampiezza delle gamme. Nel percepito del consumatore la moderna Industria di marca è innovativa, crea nuovi mercati, investe sul territorio e progetta prodotti in sintonia con l’evoluzione delle esigenze delle famiglie".
In uno scenario competitivo in costante evoluzione, Adacta International ha indagato anche le aspettative del consumatore sull’evoluzione dei prodotti dell’Industria di marca. Sono state realizzate 2.250 interviste, in tutta Italia, su un campione di uomini e donne, responsabili degli acquisti, di età compresa tra 18 e 60 anni. Diverse le dimensioni che l’Industria di marca è chiamata a presidiare con sempre maggiore intensità. Una è il valore intrinseco del prodotto rispetto al costo: il 79% del campione chiede che sia comunicato di più e meglio. Sono inoltre auspicate una promozionalità più frequente (79%) e una superiore versatilità di utilizzo dei prodotti (67%). Un dato, quest’ultimo, che apre la via ad interessanti spunti per l’innovazione. Un altro fronte d’impegno è la sostenibilità: le indicazioni riguardano in particolare le confezioni (il 74% del campione auspica un maggior utilizzo di materie prime riciclate, il 73% la riduzione dei materiali usati per l’imballaggio), i processi produttivi (il 72% li vorrebbe a sempre minore impatto ambientale), la riduzione degli sprechi (72%).
Vassanelli, emerge vantaggio su valore percepito, innovazione, varietà, unicità, qualità, packaging
I consumatori chiedono alle Industrie di marca di intensificare il supporto in campo sociale, sostenendo le comunità, generando opportunità di lavoro e formazione, prestando sempre maggiore attenzione ai produttori locali (70%), continuando a presidiare il benessere dei lavoratori (66%), le esigenze delle minoranze e dei soggetti disagiati (66%). Sul fronte della qualità gli intervistati vorrebbero che fosse ulteriormente rafforzato il percorso positivo che contraddistingue le produzioni dell’Industria di marca. In tal senso vanno le indicazioni per la costante riduzione dell’utilizzo di eventuali additivi (73% del campione) e dei consumi idrici (69%), il continuo miglioramento della qualità delle materie prime (71%), il consolidamento dell’italianità delle produzioni (70%), il controllo della filiera (70%), l’acquisizione di certificazioni di qualità (69%). Non mancano indicazioni in merito agli aspetti salutistici: il 68% dei consumatori si aspetta il supporto dei brand per bilanciare meglio la propria dieta.
"Complessivamente dal nostro studio emerge un vantaggio netto dei prodotti dell’Industria di marca sulla concorrenza della marca del distributore in termini di valore percepito, innovazione, varietà, unicità, qualità, packaging", sottolinea Luisa Vassanelli, Head of innovation di Adacta International.
"La sfida futura tra i prodotti presenti sugli scaffali si giocherà sicuramente sulla capacità di attualizzare questi elementi in modo distintivo e di dare consistenza all’etica comportamentale delle aziende" conclude Vassanelli.

Economia
Spada (Assolombarda): “Cosmetica in crescita sul...

Il presidente di Assolombarda all’inaugurazione della nuova sede di L'Oréal Italia a Milano ‘Beauty Hub’: “Importante che un’azienda come questa investa con innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione”

“Tutti gli investimenti nella città di Milano sono i benvenuti. Questo lo è in modo particolare perché il settore della cosmetica è in forte crescita sul territorio milanese. Cuba infatti 11,2 miliardi. Queste sono le previsioni di fatturato per il 2024 e rappresentano il 67% del fatturato della cosmetica a livello italiano. Questo, quindi, è un importante presidio. Il fatto che un'azienda investa con principi di innovazione, sostenibilità e con una forte apertura all'internazionalizzazione per noi e per il nostro territorio è molto importante”.
E’ quanto affermato da Alessandro Spada, presidente Assolombarda, alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede di L’Oréal Italia a Milano ‘Beauty Hub’.
Economia
Superbonus, chi deve comunicare la variazione catastale e...

Lettere dall’Agenzia delle Entrate per chi non ha presentato la dichiarazione di variazione catastale dopo aver beneficiato del Superbonus: le istruzioni per mettersi in regola

Dopo aver effettuato i controlli su cittadine e cittadini che hanno beneficiato del Superbonus e, pur essendo tenuti, non hanno inviato la dichiarazione di variazione catastale, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’invio delle lettere per comunicare le irregolarità.
Sono due le strade da percorrere, se si riceve un avviso relativo alla maxidetrazione: dimostrare di essere in regola o procedere con gli adempimenti e il pagamento delle sanzioni.
Le istruzioni da seguire arrivano direttamente dall’Amministrazione finanziaria con il provvedimento del 7 febbraio 2025.
Mancata variazione catastale da Superbonus: dalle Entrate le lettere sulle irregolarità
L’obbligo di comunicare la variazione catastale per chi ha beneficiato del Superbonus non è generalizzato, ma riguarda coloro che hanno apportato rilevanti miglioramenti all’immobile che incidono anche sulla rendita catastale.
Sulla base di quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha effettuato i relativi controlli, basandosi su liste selettive, che sono state elaborate grazie a strumenti avanzati di analisi e interoperabilità delle banche dati, e ha individuato i casi di irregolarità.
Le lettere sul mancato invio della dichiarazione catastale arrivano via PEC o raccomandata e sono visibili anche nel cassetto fiscale disponibile nell’area riservata dle portale istituzionale.
Lettere dall’AdE per mancata variazione catastale da Superbonus: come mettersi in regola
I destinatari delle comunicazioni relative al Superbonus hanno due strade per rispondere.
I cittadini e le cittadine che ritengono di non aver commesso alcuna violazione possono segnalare eventuali inesattezze o fornire elementi, fatti e circostanze che non sono state considerate dell’Agenzia delle Entrate ma che potrebbero essere utili a dimostrare di essere in regola.
È possibile trasmettere i dati rilevanti tramite il servizio online “Consegna documenti e istanze” disponibile sul portale istituzionale, eventualmente anche rivolgendosi a ad altri soggetti delegati.
Se, invece, si ammette l’errore, è necessario rimediare regolarizzando la propria posizione: servirà presentare la dichiarazione di variazione catastale e versare le sanzioni, beneficiando del ravvedimento operoso che permette di ridurre le somme dovute in relazione al tempo trascorso dalla violazione.
Economia
L’Oréal Italia, Sobiecka: “Inaugurazione Beauty Hub...

La presidente e amministratrice delegata di L'Oréal Italia all’inaugurazione della nuova sede a Milano: “Cinque i valori che hanno guidato tutte le nostre scelte: la bellezza, l'italianità, la sostenibilità, il networking e il wellbeing”

“Questo evento rappresenta per noi un momento di profondo significato e un’occasione per ribadire il nostro impegno verso una crescita sostenibile e responsabile. I nuovi uffici della nostra azienda sono stati progettati per garantire il massimo rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale, con spazi e tecnologie pensati per ridurre l’impatto ecologico e promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, dinamico e ispirato alla nostra missione di bellezza responsabile. L’Italia ci ha accolto oltre cento anni fa e siamo orgogliosi di far parte del tessuto economico e sociale di Milano”. Così Ninell Sobiecka, presidente e amministratrice delegata di L'Oréal Italia, alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede di L’Oréal Italia a Milano ‘Beauty Hub’, sita in Piazza Fernanda Pivano 1.
La presidente e amministratrice delegata di L'Oréal Italia ha illustrato, poi, i cinque principi ispiratori per la costruzione del nuovo building: “Il primo è la bellezza, poi l'italianità, la sostenibilità, il networking, il wellbeing. Bellezza perché siamo leader di questo mercato e ci dedichiamo da oltre un secolo solo a quest’unica passione, la bellezza appunto - spiega - Italianità perché siamo un Gruppo internazionale con radici forti in Italia e questo nuovo ufficio vuole essere anche un omaggio alla bellezza e alla cultura del Paese. A riprova di ciò, le nostre sale riunioni sono chiamate ‘Dolomiti’, ‘Eolie’ e ‘Cinque Terre’ e la nostra caffetteria si chiama ‘Piazzetta’, dove disponiamo anche di una terrazza Belvedere”.
“Sostenibilità perché è veramente un punto molto importante per L'Oréal, come dimostrano gli obiettivi del nostro programma L'Oréal for the Future. Riceveremo inoltre presto una certificazione a conferma di questo impegno - sottolinea Sobiecka - Networking perché abbiamo voluto creare uno spazio di co-creazione, in quanto per noi le migliori idee si trovano sempre quando possiamo lavorare insieme. Per questo abbiamo creato molti spazi differenti come le sale per il brainstorming, per fare video conferenze, ma anche molto spazio per il coworking. Vogliamo aprirci all'esterno e invitare aziende e istituzioni a venire a lavorare insieme a noi”.
“Da ultimo wellbeing, perché noi mettiamo sempre le persone al centro e tutto lo spazio è progettato per pensare al benessere delle persone, cominciando dall’illuminazione, fino ai tipi di sale: abbiamo due terrazze, due caffetterie, una sala per l’allattamento, un negozio e tanti altri servizi per i nostri collaboratori”, conclude.