Canone Rai, busta paga e affitti: le novità sul Fisco, cosa cambia nel 2024
In vigore dal prossimo anno, ecco le novità fiscali che ci attendono
Dalle modifiche ai regimi forfettari al ritorno del concordato, dal taglio del canone Rai al rialzo delle tasse su sigarette e assorbenti, fino agli aumenti in busta paga: sono molte le novità fiscali che entreranno in vigore nel 2024 passate in rassegna dalla Cgia di Mestre.
Forfettari
Per i lavoratori autonomi in regime forfettario con compensi superiori ai 25 mila euro sarà obbligatorio emettere la fattura elettronica.
Rialzo fringe benefits
Fringe benefits più pesanti per i lavoratori dipendenti: la soglia di esenzione passa dai 258 euro circa a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico e a 1.000 euro per gli altri lavoratori dipendenti.
Più soldi in busta paga
Confermata per un altro anno la riduzione del cuneo fiscale per i redditi inferiori a 35 mila euro (costo totale pari a 10 miliardi di euro) con benefici medi di circa 100 euro al mese.
Mamme lavoratrici
Le lavoratrici madri di almeno due figli con un contratto di lavoro a tempo indeterminato godranno dell’esonero contributivo al 100 per cento sino al decimo anno di età del figlio più piccolo.
Irpef
Per tutti i contribuenti è prevista la rimodulazione delle aliquote e degli scaglioni Irpef che da quattro si ridurranno a tre, con l’unificazione dei primi due scaglioni di reddito (aliquota 23 per cento). Questa misura comporterà un alleggerimento del carico fiscale in capo ai beneficiari pari a 4,2 miliardi di euro.
Ace addio
Ace addio. Per le imprese verrà abrogata l’Ace, Aiuto alla crescita economica.
Concordato
E' destinato a tornare in vigore il Concordato preventivo biennale con l'avvio della riforma fiscale.
Taglio canone Rai
E' prevista una riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro.
Tampon tax e infanzia: prodotti più cari
Torna dal 5 torna al 10 per cento l’aliquota Iva relativa ai prodotti per l’igiene femminile come assorbenti e tamponi e per alcuni prodotti per l’infanzia come pannolini e latte in polvere.
Affitti
Sale dal 21 al 26 per cento l’aliquota della cedolare secca sulle locazioni brevi a partire dal secondo immobile locato.
Sigarette
Infine nel 2024 sono destinate ad aumentare le accise sulle sigarette perché l’importo specifico fisso per unità di prodotto passerà a 29,30 euro (invece di 28,20 euro) per 1.000 sigarette.
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Trump, attentato e indagini Fbi: il piano di Routh, cosa...
Per gli investigatori, il tentativo di uccidere è stato "estremamente serio". Le domande e le risposte
Il tentativo di uccidere Donald Trump è stato "estremamente serio" anche se Ryan Wesley Routh, l'uomo arrestato a Pakm Beach, non ha mai avuto la possibilità di mirare all'ex presidente con il suo AK-47. Rimangono ancora domande senza risposta mentre l'Fbi fa il punto sulle indagini relative al potenziale attentato di domenica 15 settembre nei confronti di Trump, protetto dagli agenti del Secret Service sul percorso del Trump International Golf Club di West Pakm Beach.
Gli investigatori si chiedono, in particolare, se Routh - 58enne proveniente dalle Hawaii - abbia agito da solo. Aveva complici? Poteva contare sulla collaborazione di qualcuno? "La nostra indagine lo stabilirà", dice per ora Jeffrey B. Veltri, l'agente speciale dell'ufficio Fbi di Miami che coordina l'indagine. Il tentativo di assassinio, secondo Veltri, va considerato "estremamente serio" e il Bureau è "determinato a fornire le risposte" per capire "cosa abbia portato agli eventi che si sono verificati".
Routh appostato 12 ore in attesa di Trump
L'uomo è rimasto appostato per circa 12 ore, come emerge dai dati del suo cellulare. Un agente dell'Fbi afferma in una dichiarazione giurata che, sulla base dei primi controlli dei dati della rete T-Mobile, il cellulare di Routh risulta "nei pressi dell'area" dall'1.59 di domenica fino alle 13.31, quando un agente del Secret Service ha visto la canna del suo fucile sporgere da dietro un albero. Routh, con la sua Nissan evidentemente parcheggiata a pochi metri, era a conoscenza del programma dell'ex presidente? Il sospetto è rimasto in osservazione per tutto il giorno, in attesa che Trump completasse il percorso sul campo.
Nei documenti dell'accusa, si ricostruisce come uno degli agenti del Secret Service che stava controllano il perimetro del campo da golf abbia aperto il fuoco dopo aver visto la canna del fucile. Subito dopo ha visto un uomo che si dava alla fuga entrando a bordo di una Nissan.
Trump mai a tiro
Routh non ha avuto il tempo di inquadrare Trump nel mirino, non ha mai avuto una linea di tiro, come spiega il vice direttore del Secret Service, Ronald Rowe jr. Il sospetto era in un'area pubblica, a ridosso della recinzione. "Mentre l'ex presidente Trump si muoveva lungo il fairway della quinta buca, non ancora a ridosso del green della sesta, l'agente che stava controllando l'area del green della sesta buca ha visto il soggetto armato con quello che sembrava un fucile automatico e ha immediatamente tolto la sicura". Routh "non aveva una linea di tiro e ha abbandonato la scena. Non ha sparato alcun colpo ai nostri agenti".
Routh è stato incriminato nel tribunale federale di Palm Beach per possesso illegale di armi. Al momento della fuga, conclusa con l'arresto sulla statale I-95, il 58enne ha abbandonato sulla recinzione una camera digitale, due borse, un fucile tipo Sks carico e con mirino telescopico. Il numero di serie del fucile era stato "cancellato e reso illeggibile ad occhio nudo".
Le accuse formalizzate
Difeso da un avvocato di ufficio, Routh è stato per il momento incriminato perché non poteva possedere armi in quanto pregiudicato. L'udienza è durata pochi minuti e il giudice ne ha fissata un'altra per il prossimo 23 settembre, per discutere l'eventuale rilascio su cauzione. Potrebbero essere ovviamente formalizzate altre accuse ma, allo stesso tempo, potrebbe essere difficile incriminare Routh per l'attacco a Trump.
Il procuratore statale di Palm Beach, Dave Aronberg, ha evidenziato che la distanza dal luogo in cui l'uomo si sarebbe appostato e il campo dove il tycoon stava giocando a golf, tra i 275 e i 450 metri circa, risulta troppo ampia per dimostrare che stesse puntando il fucile proprio contro l'ex presidente. Sarà molto più facile - ha poi aggiunto - incriminarlo per aver rivolto l'arma contro l'agente del Secret Service.
I social e la realtà
Routh si è descritto sui social media come un combattente per la libertà che ha girato il mondo, twittando ai leader mondiali (nel 2020 più volte al dittatore nordcoreano Kim Jong Un), viaggiando in Ucraina per sostenere il suo sforzo bellico contro la Russia e professando la sua volontà di morire per le cause in cui credeva.
La realtà quotidiana era diversa. Lontano dalla sua tastiera, l'uomo gestiva una piccola azienda che costruiva minuscole case in un sobborgo di Honolulu, alle Hawaii, e passava il tempo a scrivere lettere al suo giornale locale su accampamenti di senzatetto, graffiti su un tunnel autostradale di Oahu e una disputa su un sentiero escursionistico.
Routh si è iscritto a X, all'epoca Twitter, nel gennaio 2020 e ha iniziato immediatamente a postare di politica, secondo i tweet salvati dalla Wayback Machine di Internet Archive. In un post del 2020 scriveva di aver sostenuto Trump nel 2016, ma di aver cambiato idea sull'ex presidente: "Io e il mondo speravamo che il presidente Trump sarebbe stato diverso e migliore, ma siamo rimasti tutti molto delusi". Più di recente, ha suggerito che lo slogan della campagna di Trump dovrebbe essere "rendere di nuovo schiavi gli americani".
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Israele-Hamas, Sinwar: “Ci prepariamo a guerra di...
Gallant: "Guerra più ampia tra Israele e Hezbollah potrebbe essere alle porte"
"La resistenza si sta preparando per una battaglia di logoramento e spezzerà la volontà politica del nemico proprio come ha spezzato la sua volontà militare". E' uno dei passaggi della lettera del leader di Hamas, Yahya Sinwar, al capo degli Houthi dello Yemen Abdel-Malek al-Houthi, con il quale si è congratulato per l'attacco di domenica contro Israele. Quello di ieri è stato il terzo messaggio di Sinwar da quando è stato eletto a capo del movimento di resistenza islamica il 6 agosto scorso. Intanto, sul fronte Libano, Israele avverte: una guerra più ampia con Hezbollah potrebbe essere alle porte.
Houthi pubblicano video missile lanciato contro Israele
Gli Houthi hanno pubblicato un video di quasi due minuti di quello che hanno detto essere un filmato del missile "ipersonico" denominato "Palestina 2" lanciato nell'attacco contro Israele.
I sistemi di difesa israeliani hanno abbattuto il missile, anche se le schegge hanno causato almeno nove feriti e danni ingenti nella città di Modiin, vicino a Tel Aviv. Gli Houthi hanno dichiarato che il missile è riuscito a percorrere più di 2.000 chilometri in soli undici minuti, provocando "panico e paura" tra "più di due milioni di sionisti".
Gallant: "Guerra più ampia tra Israele e Hezbollah potrebbe essere alle porte"
Sul versante libanese, una potenziale guerra più ampia tra Israele e la milizia sciita libanese Hezbollah potrebbe essere alle porte, secondo le dichiarazioni rilasciate dal governo israeliano. La possibilità di un accordo si sta esaurendo poiché Hezbollah continua a "legarsi" al movimento islamico palestinese Hamas e rifiuta di porre fine al conflitto, ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in un incontro con il mediatore statunitense Amos Hochstein, spiegando che "l'unico modo rimasto per garantire il ritorno delle comunità settentrionali di Israele alle loro case sarà attraverso l'azione militare".
La posizione dell'Iran
Intanto torna a farsi sentire l'Iran. Israele "ha cercato, attraverso l'assassinio di Haniyeh a Teheran, di trascinarci in una guerra regionale. Finora abbiamo esercitato moderazione, ma ci riserviamo il diritto di rispondere nei modi e nei tempi appropriati", ha dichiarato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, nel corso di una conferenza stampa, la prima da quando è stato eletto.
L'Iran non abbandonerà mai il suo programma missilistico, che per il Paese è un "deterrente fondamentale", ha messo in chiaro Pezeshkian. "Se non avessimo missili, come a Gaza, sgancerebbero su di noi bombe ogni volta che vogliono", ha detto il presidente iraniano.
Pezeshkian ha poi negato che il suo Paese abbia consegnato un missile ipersonico agli Houthi: "I missili che gli yemeniti possiedono sono il risultato dei loro sforzi e il missile utilizzato nell'attacco non esiste in Iran". Gli Houthi "sono in grado di fabbricare le proprie armi", ha affermato il presidente iraniano che ha colto l'occasione per criticare gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali per aver fornito armi a Israele per la sua offensiva contro la Striscia di Gaza.
Unrwa: "Condizioni sanitarie a Gaza peggiorano di giorno in giorno"
Mentre dall'Unrwa arriva l'allarme relativamente alle pessime condizioni igienico-sanitarie a Gaza, causate dai rifiuti accumulati in tutta la Striscia, dopo che Israele ha preso il controllo delle due principali discariche del territorio, a est delle città di Khan Younis e Gaza City: "Le condizioni sanitarie a Gaza peggiorano giorno dopo giorno. Insetti e roditori possono tramettere malattie e minacciano la salute e il benessere delle persone".
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Russia, Putin vuole un super esercito: altri 180mila uomini
Il decreto del presidente in un momento cruciale della guerra in Ucraina
Vladimir Putin allarga l'esercito della Russia. Il presidente ha ordinato l'ampliamento dei ranghi con l'aggiunta di altri 180mila uomini. Si tratta del terzo provvedimento di questo tipo dall'inizio della guerra contro l'Ucraina, iniziata oltre 900 giorni fa.
Con il decreto varato dal leader del Cremlino, il personale militare della Russia arriverà a comprendere 2,4 milioni di elementi: di questi, 1,5 milioni saranno soldati. L'iter si completerà entro la fine dell'anno, quando i nuovi ingressi diventeranno effettivi.
La nuova svolta
La nuova svolta di Putin arriva in un momento cruciale del conflitto. L'Ucraina, da oltre un mese, ha invaso la regione russa di Kursk, arrivando a controllare circa 1200 km quadrati. Mosca, per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, deve fare i conti con un'incursione nel proprio territorio nazionale.
Le forze armate russe negli ultimi giorni hanno intensificato le operazioni per cercare di spingere gli ucraini al di à del confine e contemporaneamente continuano a premere nel Donetsk, l'altro fronte caldissimo della guerra.
Sullo sfondo, l'ipotesi del via libera che consentirebbe all'Ucraina di utilizzare le armi a lungo raggio messe a disposizione dai partner occidentali. Stati Uniti e Regno Unito, in primis, potrebbero autorizzare Kiev a lanciare missili Atacms e Storm Shadow contro obiettivi militari in Russia: in questo modo, le forze armate ucraine potrebbero puntare a basi distanti quasi 250 km e costringere Mosca a modificare schieramenti e strategie.
Gli altri decreti di Putin
Dal 2022, Putin ha ordinato per altre due volte l'ampliamento degli organici militari, varando provvedimenti che si sono aggiunti alle mobilitazioni di riservisti e coscritti, i soldati di leva che in teoria non dovrebbero essere impiegati in operazioni al fronte. Invece, proprio i coscritti si sono trovati a fronteggiare - con pessimi risultati - la spallata ucraina al confine: a centinaia sono stati catturati prigionieri.
Ad agosto 2022, Putin ha annunciato l'ingresso di altri 137mila soldati nelle forze armate a partire dall'inizio dell'anno successivo. Poche settimane più tardi, dopo una sorprendente controffensiva ucraina che ha portato alla liberazione della regione di Kharkiv, il leader del Cremlino ha disposto una mobilitazione parziale, che ha coinvolto i cittadini con precedente esperienza militare.
Se la mobilitazione è stata congelata a novembre 2023, quando l'arruolamento di 300mila uomini è stato giudicato un risultato soddisfacente, poco dopo Mosca ha formalizzato l'ulteriore allargamento delle forze armate con l'arrivo di altri 170mila soldati.
Quanti uomini ha perso la Russia?
I ripetuti provvedimenti-tampone possono essere associati alla necessità di puntellare un esercito minato dalle perdite accumulate in 3 anni di conflitto. La Russia, come è noto, non fornisce dati relativi a morti e feriti. Per ritrovare una cifra ufficiale bisogna tornare al settembre 2022 e ai 5937 soldati uccisi in 7 mesi: la cifra, non verificabile da fonti indipendenti, non è più stata aggiornata dai vertici militari.
Per l'Ucraina, che fornisce dati ugualmente non verificabili, il nemico avrebbe perso complessivamente oltre 616mila uomini. Il totale si avvicina alle stime elaborate dal ministro della Difesa britannico: a Londra si ritiene che Putin abbia perso almeno 610mila uomini.