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Anziani, ‘in Europa 1 persona su 3 vittima di...
Anziani, ‘in Europa 1 persona su 3 vittima di ageismo’

In Europa 1 persona su 3 a prescindere dall’età - secondo il Global Report on Ageism - dichiara di essere stata vittima di ageismo a conferma del fatto che la discriminazione legata all’età è fenomeno diffuso anche a causa del processo di invecchiamento della popolazione che interessa molti Paesi, tra cui l’Italia. Gli anziani hanno riferito di aver subito più discriminazioni basate sull’età piuttosto che su sesso, razza o sull’origine etnica. Da questa premessa nasce l’impegno di Fondazione Longevitas per abbattere le barriere sociali e culturali legate all'età, a partire dal coinvolgimento di diversi stakeholder in una riflessione rispetto al tema, importante quanto trascurato. Primo appuntamento di questo percorso – riferisce una nota - il convegno in Senato ‘Una roadmap contro l’ageismo: verso una cittadinanza inclusiva per tutte le generazioni’, svoltosi oggi e promosso dalla Fondazione con il contributo di Stannah.
"L'Oms considera l'ageismo la forma di discriminazione più diffusa e socialmente accettata - dichiara Eleonora Selvi, presidente Fondazione Longevitas – che la pandemia ha evidenziato ulteriormente. Le persone più mature sono spesso rappresentate come incapaci e inefficienti, creando una visione negativa della longevità. Per questo è necessario che tutti gli autori del mondo istituzionale, economico, culturale e il Terzo settore lavorino assieme per produrre un vero cambiamento di visione, scelte, linguaggio e di rappresentazioni. Chiediamo politiche adeguate, a partire dall’istituzione di un Osservatorio nazionale e di una Giornata nazionale dedicata al contrasto dell’ageismo, che rappresenti il punto di partenza per campagne che coinvolgano scuole e Terzo settore”.
“Ben venga la proposta di un Osservatorio sull’ageismo – sottolinea Daniela Sbrollini, vice presidente Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato - I dati sono fondamentali per conoscere il fenomeno e contrastarlo. Istituzioni e politica possono fare molto per trasformare il Paese in un luogo migliore per le persone di tutte le età, sostenendo iniziative che promuovano l’invecchiamento attivo e una maggiore integrazione tra generazioni, supportando campagne e iniziative come quelle della Fondazione”.
“Abbiamo la necessità di sensibilizzare ed elevare le coscienze collettive sul tema dell'invecchiamento attivo per valorizzare l’anziano come risorsa preservandolo nell'autosufficienza attraverso il potenziamento della promozione della salute e della prevenzione", aggiunge il senatore Ignazio Zullo (FdI). “Abbattere le barriere rappresenta da sempre un obiettivo fondamentale per Stannah - commenta Giovanni Messina, Director of Southern Europe, di Stannah - che promuove libertà di movimento e autonomia dentro e fuori dalla propria casa, attraverso soluzioni in grado di migliorare concretamente la qualità della vita. Una delle conseguenze peggiori dell’invecchiare è l’isolamento, la sensazione di non potersi più rendere utili e di venire marginalizzati. La partnership con Fondazione Longevitas è volta a rafforzare ulteriormente il nostro costante impegno per la valorizzazione delle persone anziane, riconoscendo il loro ruolo attivo nella crescita e nello sviluppo della società”.
“Le pratiche ageiste vanno dalla difficoltà di trovare lavoro nella fase più matura della vita fino agli abusi, maltrattamenti e truffe che colpiscono gli over – conclude Aladar Ianes, vicepresidente Fondazione Longevitas - La sottovalutazione dei bisogni degli anziani e gli effetti dell’ageismo sulla loro salute sono drammatici dal punto di vista psicologico, comportamentale e fisiologico, influenzando anche i costi sanitari. È necessaria una cultura che apprezzi le capacità dei lavoratori anziani, che valorizzi i rapporti intergenerazionali e riconosca l’importanza dell’economia silver. Fondazione Longevitas vuole promuovere un dibattito permanente su tali temi con Istituzioni, mondo dell’impresa e della comunicazione'.
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Gemmato, ‘ad oggi no carenze farmaci, al lavoro per...

'Tavolo al ministero della Salute per monitorare criticità'

"Per scongiurare nei prossimi mesi carenze di farmaci in Italia abbiamo incardinato un tavolo al ministero della Salute, che monitora opportunamente tutte le criticità esistenti. Diciamo che la maggiore criticità deriva da picchi influenza. Cioè l'anno scorso la criticità è derivata da picchi influenzali che hanno visto poi il consumo di un particolare antibiotico, amoxicillina e amoxicillina e acido clavulanico, di cui per un breve periodo non c'è stata disponibilità. Il tavolo ad oggi non ravvisa criticità, ma siamo in contatto con la filiera distributiva, quindi l'Associazione distributori farmaceutici, con la rete delle farmacie, con i medici di medicina generale, con l'Aifa. Ad oggi non segnaliamo criticità". Così Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, a margine della partecipazione all'evento 'La sanità del futuro - un bene indivisibile da Nord a Sud', al ministero della Salute a Roma.
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Migliore (Fiaso), ‘modello ponte Morandi per...

'Vanno cambiare le regole rispetto alla catena di responsabilità nell'allocazione dei fondi'

"Purtroppo senza cambiare le regole è difficile utilizzare i fondi per l'edilizia sanitaria ex articolo 20. Vanno cambiate le regole rispetto alla catena di responsabilità nell'allocazione delle risorse. Noi abbiamo un esempio straordinario in Italia che è stata la ricostruzione del Ponte Morandi a Genova, dove tutti insieme abbiamo risolto in brevissimo tempo una emergenza insormontabile. Con gli ospedali dobbiamo fare lo stesso. Abbiamo chiesto che lo Stato, le regioni e le aziende si mettano intorno a un tavolo per verificare la situazione reale rispetto ad un regola tecnica, la norma antincendio, che è un presidio di sicurezza che vogliamo preservare. Ma dobbiamo avere il coraggio di fare una verifica puntuale con un piano di interventi che evidentemente deve essere di medio periodo". Così all'Adnkronos Salute Giovanni Migliore, presidente Fiaso, a margine dell'evento 'La sanità del futuro - un bene indivisibile da Nord a Sud' promosso da 'InRete', in corso a Roma al ministero della Salute
"Se io ho una struttura su cui è posto un vincolo paesaggistico o architettonico, evidentemente in un centro storico, è tutto difficile. E' più semplice paradossalmente fare nuovi ospedali che ristrutturare quelli vecchi", chiosa Migliore.
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Marsilio, ‘One Health sfida per territorio, Abruzzo...

'L'Istituto zooprofilattico di Teramo sta sviluppando un centro di ricerca dedicato a questo tema'

"La sanità del futuro", incentrata sulla strategia One Health, "è una sfida per il territorio e su questa sfida noi siamo molto avanti: abbiamo un Istituto zooprofilattico con sede a Teramo che sta sviluppando un centro di ricerca proprio dedicato a questo tema e si candida ad essere sede di una Agenzia nazionale dedicata alla salute unica, cioè animale, umana e ambientale. Una visione sinergica e di sintesi che serve a portare avanti le sfide per il futuro. In Regione Abruzzo abbiamo già in corso i lavori per la realizzazione della nuova sede, del nuovo polo dei laboratori per oltre 100 milioni di investimento e crediamo che l'Italia debba recuperare su questo terreno il ritardo che ha accumulato nei confronti di altri Paesi, penso ad esempio alla Germania e alla Francia. A Berlino e Lione hanno già costituito dei centri nazionali di ricerca e delle vere e proprie accademie per la formazione specialistica del personale". Così Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, in occasione dell'evento 'La sanità del futuro - un bene indivisibile da Nord a Sud', al ministero della Salute a Roma. Una giornata di dibattito promossa da InRete con il patrocinio del ministero della Salute.