Violenza su donne, Luksch (Volvo Italia): “Scardinare ostacoli sviluppo carriera”
Il direttore hr di Volvo Italia è intervenuto a margine del terzo evento “Io mi oppongo”, progetto di orientamento contro la violenza di genere ideato da Rea - Reagire alla violenza
“Questo è l’evento conclusivo di un primo ciclo di incontri rivolti a tutte le persone di Volvo, ma anche ai nostri stakeholder esterni. È la fine di un ciclo di seminari contro la violenza di genere, in particolare contro la violenza sulle donne. La genesi del progetto risale a un anno fa, più o meno contestualmente alla nascita di Rea, dall’obiettivo di togliere gli ostacoli allo sviluppo della carriera delle donne all’interno dell'azienda”. Con queste dichiarazioni, Massimo Luksch, direttore hr di Volvo Italia, è intervenuto a margine del terzo evento “Io mi oppongo”, progetto di orientamento contro la violenza di genere ideato da Rea - Reagire alla violenza, l’associazione che promuove iniziative di informazione e sensibilizzazione per prevenire la violenza di genere, le discriminazioni e le molestie in ogni ambito della vita, per le aziende, a cui Volvo Groups Italia riconferma la propria adesione.
Oggi più che mai, la violenza di genere continua a essere una delle violazioni dei diritti umani più diffuse in tutte le società ed organizzazioni, anche all'interno dei luoghi di lavoro. L’impegno di Volvo, quindi, è di combattere tale forma di violenza e sensibilizzare il fatto che oltre alle leggi, servono adeguate forme di prevenzione e di educazione: “Quello che mi ha lasciato questo percorso è qualcosa che va oltre le aspettative che avevamo - racconta Luksch - ho trovato un’indice di interesse da parte delle persone, soprattutto da parte dei colleghi maschi, superiore a qualsiasi altra iniziativa, quindi mi sono convinto che questa non dev’essere l’ultima tappa. Inoltre, ho capito che ci sono forme di violenza nei confronti delle donne non riconosciute e insidiose, come la violenza economica in tutte le sue sfaccettature che secondo me vede esposta 1 donna su 2”.
L’espressione a cui è legato il titolo dell’iniziativa si riferisce volutamente al linguaggio legale, con l’obiettivo di stimolare una cultura giuridica su questi temi e a tal proposito, con il progetto ‘’Mi Oppongo’’ si vuole promuovere la cultura del rispetto anche all’interno delle scuole, in cui due avvocati, nel corso di due incontri con gli alunni, hanno spiegato cosa costituisce reato, la cultura del rispetto, il peso delle parole usate e altre tematiche affini: “La particolarità di questo progetto è che è stato esportato, non solo verso i nostri stakeholder diretti, ma è stato creato in collaborazione con Rea, attraverso cui si è sviluppato un progetto pilota su una classe del Liceo Parini di Milano - spiega Luksch - dove crediamo sia giusto si cominci a discutere ed a sensibilizzare gli studenti su questi temi”.
Il direttore delle risorse umane di Volvo Italia, illustra anche le motivazioni che hanno spinto l’azienda ad iniziare questo ricco percorso con l’associazione: “La proposta di Rea è una proposta customizzata e mirata alla sensibilizzazione su queste tematiche per le aziende e abbiamo confermato la nostra adesione in quanto siamo in linea con la loro versatilità nel customizzare il prodotto e con la passione con la quale lavorano”.
“Mi Oppongo” si serve volutamente del linguaggio legale per stimolare una cultura giuridica sui temi della violenza di genere. Il programma è stato studiato ad hoc per rispondere alle esigenze di Volvo con obiettivi precisi, in linea con i valori aziendali: “Dal punto di vista delle risorse umane, il valore principale su cui noi lavoriamo e puntiamo è il valore della persona declinato in tutti i suoi aspetti. La valorizzazione delle diversità - sottolinea il direttore hr di Volvo Italia - per noi è una questione di business in quanto siamo presenti in più di 200 paesi nel mondo e riuscire a far lavorare insieme 200 culture diverse è il valore fondante della nostra azienda. Se, poi, questo aspetto viene inserito in una realtà come quella italiana, la potenziale discriminazione si trova più sul genere, che su altri aspetti. Ecco perchè abbiamo deciso di lavorare e puntare su questo aspetto della diversità: la diversità di genere, declinata, poi, nel togliere alle donne gli ostacoli sul mondo del lavoro, che si traducono in violenza, molestie e discriminazione”.
L’impegno di Volvo non si evidenza solo attraverso iniziative come questa, ma, anzitutto, nella vita quotidiana dell’azienda stessa e dei suoi collaboratori: “Quello che abbiamo fatto attraverso questa serie di eventi è aver approfondito un tema specifico, che però noi viviamo nella vita di tutti i giorni in azienda, in quanto la cultura del rispetto e della persona è alla base dei processi e della procedure di Volvo”, conclude.
Economia
E’ la Giornata mondiale degli Insegnanti
L'Italia riserva alla formazione delle nuove generazioni il 4% del Pil contro una media Ocse del 5%
Il 5 ottobre si celebra la Giornata mondiale degli Insegnanti, istituita dall’Unesco nel 1994 per riconoscere il valore centrale del loro lavoro. Nell'ultimo rapporto Ocse 'Education at a Glance 2024' vengono messi a confronto gli stipendi degli insegnanti dei diversi Paesi membri: l'Italia resta il fanalino di coda di tutta l'area.
Il nostro Paese riserva alla formazione delle nuove generazioni il 4% del Pil contro una media Ocse del 5%. La spesa è massima alle elementari (anche sopra la media Ocse e europea), ma più bassa alle medie e superiori e crolla all'università.
Economia
Superbonus, “spesi 123 miliardi a beneficio solo 4%...
L’onere medio per edificio residenziale a carico dello Stato è stato di 247.819 euro. Avrebbe favorito maggiormente i proprietari di immobili con una buona/elevata capacità di reddito
Sfiorano i 123 miliardi di euro gli oneri totali del superbonus a carico dello Stato fino al 31 agosto scorso per meno di 500mila immobili beneficiari dal luglio 2020, pari al 4% del totale dei 12,2 milioni di edifici residenziali italiani. Lo rileva l’Ufficio studi della Cgia
"In un momento così delicato, dove con la prossima legge di bilancio verranno chiesti sacrifici a tutti, aver speso oltre 6 punti di Pil per efficientare uno sparuto numero di abitazioni, fa arrabbiare chiunque abbia un minimo di buon senso", afferma in una nota.
I dati
Secondo la Cgia, il superbonus "stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe aver favorito maggiormente i proprietari di immobili con una buona/elevata capacità di reddito, anziché rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti che, in linea di massima, presentano una probabilità maggiore di risiedere in abitazioni in cattivo stato di conservazione e con un livello di efficienza energetica molto basso".
Sempre a livello nazionale, l’onere medio per edificio residenziale a carico dello Stato è stato di 247.819 euro. Il picco massimo lo scorgiamo in Valle d’Aosta con 401.040 euro per immobile: seguono la Basilicata con 299.963 euro, la Liguria con 298.314 euro, la Lombardia con 296.107 euro e la Campania con 294.679 euro. Chiudono la graduatoria il Veneto con un costo medio per intervento di 194.913 euro per edificio, la Sardegna con 187.440 e, infine, la Toscana con 182.919 euro
Il tutto con risultati ambientali modesti. "Non tutti, comunque, sono concordi nel ritenere che il Super Ecobonus 110% contribuirà in misura importante ad abbattere le emissioni di inquinanti. Ancorché non ci siano valutazioni scientifiche rigorose sotto il profilo ambientale, l’abbattimento di CO2 sarebbe molto contenuto" afferma l'Ufficio studi citando la Banca d'Italia. "Le prime evidenze dimostrerebbero che nello scenario migliore i benefici ambientali del Superbonus compenserebbero i costi finanziari sostenuti in quasi 40 anni".
Economia
Manovra, Confsal: “Prevedere meccanismo di...
"Il piano di bilancio a medio termine prevede una serie di misure che andranno a declinarsi all’ombra del Pnrr, cogliamo l’occasione per sollecitare non solo l'erogazione di nuovi fondi, ma soprattutto la spesa effettiva, anche introducendo meccanismi premiali per gli implementatori virtuosi". Ad affermarlo è il segretario generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta dopo che ieri presso la Sala Mappamondo della Camera dei deputati, si è svolta l’Audizione formale della Confsal davanti alle Commissioni riunite Bilancio dei due rami del Parlamento in ordine all'esame del Piano strutturale di bilancio di medio termine.
"Il fatto che si sia assunta una nuova variabile di riferimento, la spesa netta aggregata - sottolinea Margiotta - deve fungere da stimolo per il governo a perseguire gli obiettivi di politica economica a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, in linea con le disposizioni europee per realizzare una spending review oculata, accompagnata da un’efficace compliance fiscale e da investimenti efficienti nella crescita a sostegno del potere d’acquisto e quindi della domanda interna".
"E’ necessario prevedere - prosegue - un meccanismo di cristallizzazione degli scaglioni Irpef, per poter agire direttamente con misure a protezione dei redditi medio-bassi, fino alla totale abolizione della “tassa sulla povertà. Il taglio del cuneo fiscale e contributivo dovrà essere il volano per creare i margini per garantire ai lavoratori e alle imprese una contrattazione collettiva di qualità, basata su un minimo retributivo tabellare di almeno 9 euro e su tutto un sistema di tutele per i lavoratori di cui, ad oggi, la maggior parte dei Ccnl sono sforniti. Fondamentale è anche destinare le risorse necessarie al rinnovo dei contratti pubblici per adeguare il potere d’acquisto alle dinamiche inflazionistiche". Dalla tax compliance, aggiunge, "dovrebbe arrivare un tesoretto di 2,2 miliardi da spendere per la riduzione della pressione fiscale nella prossima Legge di Bilancio. Ci auguriamo che dette risorse siano effettivamente impiegate per garantire detto fine e che sia incoraggiato - tramite un conto di debito per imposte e contributi sospesi - il comportamento virtuoso di aziende che, nonostante periodi di crisi temporanei, si impegnino a preservare i livelli occupazionali e retributivi", conclude Margiotta.